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ROIPNOL 1 MG
Ogni compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo: flunitrazepam 1 mg.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compresse rivestite con film.
Trattamento a breve termine dell'insonnia.
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
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Adulti 0,5-1 mg.
In casi eccezionali la dose può essere aumentata a 2 mg.
Anziani 0,5 mg.
In casi eccezionali la dose può essere aumentata a 1 mg.
Il farmaco deve essere assunto al momento di coricarsi.
Il trattamento deve essere il più breve possibile. In generale la durata del trattamento varia da pochi giorni a 2 settimane, fino ad un massimo di 4 settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. In determinati casi, può essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; tale estensione non deve avvenire senza un’accurata rivalutazione della condizione del paziente.
Il trattamento deve essere iniziato con la dose più bassa indicata.
Non si deve superare la dose massima in quanto ciò comporta un maggior rischio di gravi effetti collaterali a carico del SNC. I pazienti con compromissione della funzionalità epatica devono assumere una dose ridotta.
Per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica è indicata una dose ridotta, a causa del rischio di indurre una depressione del respiro (vedere paragrafo 4.4).
Il paziente deve essere controllato regolarmente all’inizio del trattamento per diminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell’assunzione per prevenire l’iperdosaggio dovuto all’accumulo.
Ipersensibilità al principio attivo, alle benzodiazepine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Miastenia gravis. Grave insufficienza respiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome da apnea notturna. Somministrazione a bambini. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.
Uso concomitante di alcool/deprimenti del SNC
L’uso concomitante di Roipnol con alcool e/o con farmaci con attività depressiva sul sistema nervoso centrale deve essere evitato. Tale uso concomitante potrebbe aumentare gli effetti clinici di Roipnol, tra i quali possibile sedazione profonda e depressione respiratoria e/o cardiovascolare clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 4.5).
Tolleranza
Dopo un uso ripetuto per alcune settimane può manifestarsi una perdita di efficacia delle benzodiazepine relativamente agli effetti ipnotici.
Dipendenza
L'uso di benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci (vedere paragrafo 4.8). Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di stupefacenti o alcool.
Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, la sospensione brusca del trattamento sarà accompagnata dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalee, dolori muscolari, ansia di estrema gravità, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremità, ipersensibilita alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o crisi epilettiche.
Insonnia e ansia di rimbalzo: all’interruzione del trattamento può manifestarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si consiglia di diminuire gradualmente il dosaggio.
Durata del trattamento
La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2) a seconda dell'indicazione, ma non deve superare le 4 settimane per l'insonnia, compreso il periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapia oltre questi periodi non deve avvenire senza un’accurata rivalutazione della situazione clinica. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, al fine di minimizzare la reazione ansiosa che l’eventuale comparsa di tali sintomi potrebbe scatenare alla sospensione del medicinale.
È accertato che, nel caso di benzodiazepine con una breve durata di azione, possono comparire sintomi da astinenza nell'intervallo tra una dose e l'altra, particolarmente per dosaggi elevati.
Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione, è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina a breve durata di azione, poichè possono comparire sintomi da astinenza.
Amnesia
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio, il paziente dovrebbe accertarsi di disporre di un periodo ininterrotto di 7-8 ore da trascorrere nel sonno (vedere paragrafo 4.8).
Reazioni psichiatriche e paradosse
È noto che l’uso di benzodiazepine può indurre reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l'uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani (vedere paragrafo 4.8).
Gruppi specifici di pazienti
Le benzodiazepine devono essere somministrate ai bambini solo dopo una valutazione attenta dell'effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. I dosaggi indicati per gli anziani sono più bassi rispetto a quelli per gli adulti (vedere paragrafo 4.2). Egualmente, dosaggi ridotti sono indicati nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l'encefalopatia. Le benzodiazepine non sono indicate come trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non devono essere usate come unico trattamento della depressione o dell'ansia associata alla depressione (aumentano il rischio di suicidio in questi pazienti). Roipnol deve essere usato con estrema cautela in pazienti con una storia di abuso di stupefacenti o alcool.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Roipnol contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
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L’associazione con farmaci che deprimono il SNC (antipsicotici, neurolettici, ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi) può intensificare l’effetto depressivo a livello centrale. L’associazione di Roipnol con farmaci che deprimono il SNC compreso l’alcool può aumentare l’effetto sedativo, sulla respirazione e sui parametri emodinamici. L’alcool deve essere evitato nei pazienti che assumono Roipnol (vedere paragrafo 4.4). Per le avvertenze sugli altri farmaci con attività depressiva sul sistema nervoso centrale, incluso l’alcool, vedere il paragrafo 4.9.
Nel caso degli analgesici narcotici può verificarsi un aumento dell'effetto euforizzante del narcotico che può aumentare la dipendenza psicologica.
Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente il citocromo P450) possono aumentare l'attività delle benzodiazepine. In minor grado, questo si applica anche alle benzodiazepine metabolizzate soltanto per coniugazione.
Non sono disponibili dati sul flunitrazepam sufficienti ad accertarne la sicurezza d'impiego durante la gravidanza e l'allattamento.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, la paziente deve essere avvertita dell’opportunità di contattare il suo medico per interrompere l’assunzione del prodotto nel caso intenda iniziare una gravidanza o sospetti di essere incinta.
Anche se il passaggio del flunitrazepam attraverso la placenta è scarso dopo una singola dose, è bene evitare la somministrazione prolungata durante il terzo trimestre di gravidanza. Se, per gravi motivi medici, il prodotto è somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio a dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all'azione del farmaco.
Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio di sviluppare i sintomi di astinenza nel periodo postnatale (vedere paragrafo 4.4). Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non devono essere somministrate alle madri che allattano al seno (vedere paragrafo 5.2).
La sedazione, l'amnesia, la ridotta capacità di concentrazione e la ridotta funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare o utilizzare macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata (vedere paragrafo 4.5).
Esperienza successiva alla commercializzazione
Disturbi del sistema immunitario : possono verificarsi reazioni di ipersensibilità quali rash, angioedema e ipotensione.
Disturbi psichiatrici : stato confusionale, disturbi emotivi; questi effetti indesiderati sono riportati molto frequentemente, si presentano principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompaiono con le successive somministrazioni. Sono state riportate occasionalmente alterazioni della libido. Amnesia anterograda può comparire anche a dosaggi terapeutici, essendo il rischio aumentato a dosi più elevate. Gli effetti amnesici possono essere associati ad alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4).
Depressione : l’uso di benzodiazepine può smascherare una depressione preesistente.
Le benzodiazepine e i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni paradosse quali irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, deliri, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento e altri effetti indesiderati a livello comportamentale (vedere paragrafo 4.4). Tali reazioni possono essere abbastanza gravi e si verificano maggiormente negli anziani.
Dipendenza : l’uso cronico, anche alle dosi terapeutiche, può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica; la sospensione brusca della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4). È stato riportato abuso di benzodiazepine.
Patologie del sistema nervoso : sonnolenza durante il giorno, cefalea, vertigini, riduzione della vigilanza, atassia. Questi effetti indesiderati si presentano principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompaiono con le successive somministrazioni.
Patologie cardiache : insufficienza cardiaca incluso arresto cardiaco.
Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche : depressione respiratoria.
Patologie dell’occhio : diplopia; questo effetto indesiderato è riportato molto frequentemente, si presenta principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompare con le successive somministrazioni.
Patologie gastrointestinali : sono stati riportati occasionalmente disturbi gastrointestinali.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo : sono state riportate occasionalmente reazioni cutanee.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivale : debolezza muscolare; questo sintomo si presenta principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompare con le successive somministrazioni.
Patologie sistemiche generali e condizioni relative alla sede di somministrazione : fatica; questo sintomo si presenta principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompare con le successive somministrazioni.
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura : è stato riscontrato un aumentato rischio di cadute e fratture in pazienti anziani in trattamento con benzodiazepine.
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Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva di benzodiazepine non dovrebbe costituire rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC (incluso l'alcool).
Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, deve essere considerata la possibilità che siano state assunte contemporaneamente altre sostanze.
Sintomi
Le benzodiazepine comunemente causano sonnolenza, confusione mentale, letargia, atassia, disartria e nistagmo.
Un sovradosaggio di Roipnol, se assunto da solo, è raramente pericoloso per la vita, ma può determinare areflessia, apnea, ipotonia, ipotensione, depressione cardiorespiratoria e coma e molto raramente morte.
Il coma, se sopravviene, dura solitamente poche ore ma può protrarsi più a lungo ed essere ciclico, soprattutto nei pazienti anziani. Gli effetti depressivi respiratori associati alle benzodiazepine sono più seri nei pazienti con patologie respiratorie.
Le benzodiazepine aumentano gli effetti dei farmaci con attività depressiva sul sistema nervoso centrale, incluso l’alcool.
Trattamento
Monitorare i parametri vitali e definire misure di supporto in relazione allo stato clinico del paziente. In particolare, i pazienti possono richiedere un trattamento sintomatico per gli effetti cardio-respiratori o gli effetti sul sistema nervoso centrale.
L’assorbimento deve essere prevenuto con un metodo appropriato, per esempio trattamento con carbone attivo entro 1-2 ore. Se si utilizza carbone attivo, proteggere le vie respiratorie se il paziente è privo di coscienza.
In caso di ingestione di più farmaci deve essere presa in considerazione una lavanda gastrica, ma non come misura di routine.
In caso di severa depressione del sistema nervoso centrale, prendere in considerazione l’uso di flumazenil, un antagonista delle benzodiazepine. Questo deve essere somministrato solo in condizioni strettamente monitorate. Flumazenilha un’emivita breve (circa un’ora), quindi i pazienti cui è stato somministrato devono essere monitorati dopo che i suoi effetti si sono esauriti. Flumazenil deve essere usato con estrema cautela in presenza di farmaci che possono abbassare la soglia convulsiva (ad esempio antidrepressivi triciclici). Per ulteriori informazioni sull’uso corretto di questo medicinale fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto relativo al flumazenil.
Categoria farmacoterapeutica: psicolettico, ipnotico e sedativo.
Codice ATC: N05CD03
Il flunitrazepam è una benzodiazepina agonista completa, con alta affinità, per recettori benzodiazepinici centrali. Possiede proprietà ansiolitiche anticonvulsivanti e sedative e dà luogo ai seguenti effetti: rallentamento delle performance psico-motorie, amnesia, rilassamento muscolare ed induzione del sonno.
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Assorbimento
Il flunitrazepam è quasi completamente assorbito dopo somministrazione orale. Il 10-15% subisce il primo passaggio epatico, rendendo la biodisponibilità assoluta (rispetto alla soluzione ev) pari al 70-90%. La massima concentrazione plasmatica del flunitrazepam è di 6-11 ng/ml e si raggiunge 0,75-2 ore dopo la somministrazione di una singola dose per os da 1 mg a stomaco vuoto. Il cibo riduce la velocità e l’entità dell’assorbimento del flunitrazepam. Nell’intervallo di dose compreso tra 0,5 e 4 mg la farmacocinetica è di tipo lineare. Dosi orali ripetute somministrate quotidianamente portano ad un moderato accumulo di flunitrazepam nel plasma (rapporto di accumulo 1,6-1,7). La concentrazione plasmatica di flunitrazepam allo steady state si raggiunge dopo 5 giorni. La concentrazione minima di flunitrazepam allo steady state è di 3-4 ng/ml dopo dosi orali ripetute da 2 mg. La concentrazione plasmatica allo steady state del metabolita N-demetilato farmacologicamente attivo è quasi identica a quella della molecola immodificata.
Distribuzione
La distribuzione del flunitrazepam è rapida ed estesa. Il volume di distribuzione allo steady state è di 3-5 l/kg. Il flunitrazepam è per il 78% legato alle proteine plasmatiche.
La captazione del flunitrazepam da parte del liquido cefalorachidiano nell’uomo è rapida. L’attraversamento della barriera placentare e il passaggio del flunitrazepam nel latte materno avvengono lentamente e in quantità ridotta dopo dose singola.
Metabolismo ed eliminazione
Il flunitrazepam viene quasi completamente metabolizzato. L’80% e il 10% circa del composto marcato si ritrova rispettivamente nelle feci e nelle urine. I principali metaboliti plasmatici sono il 7-amino-flunitrazepam e l’N-desmetil-flunitrazepam. Il principale metabolita urinario è il 7-amino-flunitrazepam. Meno del 2% della dose somministrata viene escreta per via renale come molecola immodificata e come l’N-desmetil-flunitrazepam. L’N-desmetil-flunitrazepam è farmacologicamente attivo nell’uomo, anche se non quanto il flunitrazepam e i livelli plasmatici che si ottengono allo steady state dopo somministrazione di 2 mg al giorno di flunitrazepam sono inferiori alla concentrazione minima efficace del metabolita.
L’emivita di eliminazione del flunitrazepam è compresa tra 16 e 35 ore. L’emivita dell’N-desmetil-flunitrazepam è di 28 ore. La clearance totale plasmatica è di 120-140 ml/min.
Farmacocinetica in gruppi particolari di pazienti
Anziani
Non ci sono modificazioni della farmacocinetica del flunitrazepam correlate con l’età.
Pazienti con insufficienza renale
La farmacocinetica delle porzioni attive del flunitrazepam nei pazienti con insufficienza renale è simile a quella riscontrata nei soggetti sani.
Pazienti con insufficienza epatica
La farmacocinetica del flunitrazepam e dell’N-desmetil-flunitrazepam nei pazienti con insufficienza epatica è simile a quella riscontrata nei volontari sani.
Le prove di tossicità acuta nel topo hanno dato valori di DL50 di 2000 mg/Kg dopo somministrazione orale e di 1600 mg/Kg dopo somministrazione intraperitoneale.
Gli studi di tossicità subacuta e cronica sono stati effettuati su differenti specie animali e a dosi diverse secondo lo schema seguente:
Ratto:
50, 100 e 200 mg/Kg/die somministrati per os per 13 settimane
50, 100 e 200 mg/Kg/die somministrati per os per 18 mesi.
Cane:
10, 20 e 30 mg/Kg/die somministrati per via parenterale per 13 settimane
5, 15 e 50 mg/Kg/die somministrati per via parenterale per 6 mesi.
Il trattamento non ha provocato segni riferibili ad effetti tossici, nè significative variazioni ponderali.
All'esame autoptico non sono state riscontrate alterazioni macroscopiche a carico dei principali organi od apparati, né neoformazioni.
Gli esami istologici hanno confermato i rilievi autoptici.
Carcinogenità
Gli studi di carcinogenicità a due anni sono stati condotti nei topi e nei ratti con dosi rispettivamente fino a 25 e 50 mg/kg/die, somministrate per via orale. In entrambi gli studi, l’esame istologico dei diversi tessuti non ha rilevato alcun segno evidente di carcinogenicità di flunitrazepam.
Mutagenicità
Il potenziale mutageno di flunitrazepam è stato studiato in una serie di test genotossici condotti nei mammiferi e nei batteri. Mentre nei batteri si è riscontrata attività mutagena, i test in vitro e in vivo condotti nelle cellule di mammifero non hanno evidenziato attività genotossica. L’attività riscontrata nei batteri non si ritiene sia di rilevanza per l’esposizione umana.
Alterazione della fertilità
Gli studi condotti nei ratti con dosi fino a 25 mg/kg non hanno evidenziato effetti indesiderati sulla fertilità e sulla prima fase di sviluppo degli embrioni.
Teratogenicità
Gli studi condotti nei ratti (fino a 25 mg/kg/die), nei conigli (fino a 5 mg/kg/die) e nei topi (fino a 100 mg/kg/die), non hanno evidenziato un'azione teratogena di flunitrazepam anche alle dosi ipnotiche.
Nel nucleo: lattosio anidro, cellulosa microcristallina, ipromellosa, povidone K 90 F, sodio amido glicolato, indigotina, magnesio stearato. Nella ricopertura: ipromellosa, etilcellulosa, talco, titanio biossido, ferro ossido giallo, triacetina, indigotina.
Non pertinente.
3 anni.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Il prodotto si presenta confezionato in blister racchiusi in astuccio di cartone. I blister sono costituiti da materiale plastico termoformato accoppiato con nastro di alluminio.
Roipnol 1 mg compresse rivestite con film – 10 compresse rivestite con film con segno di frattura.
Nessuna istruzione particolare.
Roche S.p.A. - Piazza Durante 11 - 20131 Milano
Roipnol 1 mg compresse rivestite con film AIC n° 023328077
Rinnovo: giugno 2010
Giugno 2010