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ROPINIROLO GERMED 5 mg
Ogni compressa rivestita con film da 5 mg contiene 5,0 mg di ropinirolo (come cloridrato).
Eccipiente(i):
Ogni compressa rivestita con film da 5 mg contiene 59,168 mg di lattosio (come monoidrato).
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film.
Ropinirolo GERMED 5 mg compresse rivestite con film sono compresse di colore giallo, rotonde, biconvesse, con "RO" impresso in rilievo su un lato e "5" sull’altro.
Trattamento del morbo di Parkinson nelle seguenti condizioni:
Trattamento iniziale in monoterapia, al fine di ritardare l’introduzione della levodopa.
In associazione con la levodopa, nel corso della malattia, quando l’effetto della levodopa si riduce progressivamente (wearing-off) o diventa discontinuo e si verificano fluttuazioni dell’effetto terapeutico (fluttuazione di tipo "fine dose" o "on-off").
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Uso orale.
Le compresse devono essere inghiottite intere, con liquidi, preferibilmente durante i pasti.
Sono disponibili diversi dosaggi di questo medicinale, per consentirne la somministrazione in base al trattamento iniziale raccomandato e ai regimi terapeutici riportati di seguito. Quando la gamma di dosaggi disponibili non consente la titolazione della dose secondo il regime di trattamento iniziale, Ropinirolo GERMED non deve essere utilizzato in pazienti mai sottoposti a trattamento con il ropinirolo.
Trattamento del morbo di Parkinson idiopatico
Adulti
Si raccomanda la titolazione della dose individuale in base a efficacia e tollerabilità. Il ropinirolo deve essere assunto tre volte al giorno (t.i.d.), preferibilmente durante i pasti, per migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Trattamento iniziale: la dose iniziale deve essere di 0,25 mg t.i.d. Nella tabella seguente è riportata una guida per il regime di titolazione per le prime quattro settimane di trattamento:
Ropinirolo | Settimana 1 | Settimana 2 | Settimana 3 | Settimana 4 |
Dose unitaria (mg) | 0,25 | 0,5 | 0,75 | 1,0 |
Dose giornaliera totale (mg) | 0,75 | 1,5 | 2,25 | 3,0 |
Regime terapeutico: dopo la titolazione iniziale, possono essere effettuati incrementi settimanali fino a 3 mg/die. Il ropinirolo viene somministrato di solito in dosi separate, tre volte al giorno.
Il regime di titolazione proposto è il seguente:
Ropinirolo | Settimana 5 | Settimana 6 | Settimana 7 | Settimana 8 |
Dose unitaria (mg) | 1,5 | 2,0 | 2,5 | 3,0 |
Dose giornaliera totale (mg) | 4,5 | 6,0 | 7,5 | 9,0 |
Una risposta terapeutica può essere osservata tra 3 e 9 mg/die, sebbene i pazienti in terapia aggiuntiva possano necessitare di dosi più elevate. Se non si raggiunge o non si mantiene un controllo sintomatico sufficiente, la dose di ropinirolo può essere aumentata fino all’ottenimento di una risposta terapeutica accettabile. Dosi superiori a 24 mg/die non sono state studiate nelle sperimentazioni cliniche, pertanto questa dose non deve essere superata.
Se il trattamento viene interrotto per un giorno o più, si deve considerare la possibilità di re-introduzione del medicinale con la titolazione della dose (vedere sopra).
Quando il ropinirolo è somministrato come terapia aggiuntiva alla levodopa, la dose concomitante di levodopa può essere ridotta gradualmente di circa il 20% in totale.
Nel passaggio da un altro agonista della dopamina al ropinirolo, devono essere seguiti le indicazioni del produttore sull’interruzione del trattamento prima di iniziare ad assumere il ropinirolo.
Il ropinirolo deve essere sospeso gradualmente, riducendo il numero di dosi giornaliere nell’arco di una settimana.
Compromissione della funzione renale: nei pazienti parkinsoniani con lieve o moderata compromissione della funzione renale (clearance della creatinina 30-50 ml/min) non è stata osservata alcuna alterazione nella clearance del ropinirolo, indicando che non è necessario un aggiustamento del dosaggio in questa popolazione.
Anziani: la clearance del ropinirolo è ridotta nei pazienti di età superiore a 65 anni, ma la dose del ropinirolo per i pazienti anziani può essere titolata nel modo normale.
Bambini e adolescenti: il morbo di Parkinson non si verifica nei bambini e negli adolescenti. Pertanto, il ropinirolo non è stato studiato in questa popolazione e non deve essere somministrato ai bambini.
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
• Grave compromissione della funzione renale (clearance della creatinina <30 ml/min)
• Compromissione della funzione epatica
A causa dell’azione farmacologica del ropinirolo, i pazienti con gravi malattie cardiovascolari (in particolare insufficienza coronarica) devono essere trattati con cautela, per via del rischio di ipotensione; si raccomanda il monitoraggio della pressione arteriosa, in particolare all’inizio del trattamento.
La co-somministrazione di ropinirolo e agenti antiipertensivi e antiaritmici non è stata studiata. Occorre usare cautela quando questi composti vengono somministrati in concomitanza con il ropinirolo, a causa del potenziale non noto di comparsa di ipotensione, bradicardia o altre aritmie.
I pazienti con anamnesi o presenza di disturbi psichiatrici o psicotici devono essere trattati con agonisti della dopamina solo se i benefici potenziali superano i rischi (vedere anche paragrafo 4.5).
Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità sono stati segnalati in pazienti trattati per il morbo di Parkinson con agonisti della dopamina, incluso ropinirolo.
Il ropinirolo è stato associato a sonnolenza e ad episodi di colpi di sonno improvvisi (vedere paragrafo 4.8), in particolare in pazienti con morbo di Parkinson. Talvolta è stato segnalato colpo di sonno improvviso durante le attività quotidiane, in alcuni casi senza consapevolezza o segni di avvertimento. I pazienti devono esserne informati e istruiti a esercitare cautela nella guida di veicoli e nell’utilizzo di macchinari durante il trattamento con ropinirolo. I pazienti che hanno manifestato sonnolenza e/o un episodio di colpo di sonno improvviso devono astenersi dalla guida di veicoli e dall’utilizzo di macchinari. Inoltre, può essere considerata una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento del glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.
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Il ropinirolo è metabolizzato principalmente dall’isoenzima CYP1A2 del citocromo P450. Uno studio di farmacocinetica (con una dose di ropinirolo di 2 mg, tre volte al giorno) ha evidenziato che la ciprofloxacina aumenta la Cmax e l’AUC del ropinirolo rispettivamente del 60% e 84%, con un rischio potenziale di eventi avversi. Pertanto, nei pazienti che assumono già ropinirolo, può essere necessario aggiustare la dose di ropinirolo quando vengono introdotti o sospesi medicinali noti per inibire il CYP1A2, ad es. ciprofloxacina, enoxacina, fluvoxamina o cimetidina.
Uno studio di interazione farmacocinetica tra ropinirolo (a una dose di 2 mg tre volte al giorno) e teofillina, un substrato del CYP1A2, non ha rivelato alterazioni nella farmacocinetica del ropinirolo e della teofillina. Non si prevede, pertanto, che il ropinirolo competa con il metabolismo di altri medicinali metabolizzati dal CYP1A2.
Sulla base dei dati in vitro, il ropinirolo a dosi terapeutiche ha scarsa potenzialità di inibire il citocromo P450. Pertanto, è improbabile che il ropinirolo influisca sulla farmacocinetica di altri medicinali, attraverso meccanismi mediati dal citocromo P450.
È noto che il fumo induce il metabolismo del CYP1A2; pertanto, se i pazienti smettono o iniziano a fumare durante il trattamento con ropinirolo, potrebbe essere necessario un aggiustamento del dosaggio.
È stato osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche del ropinirolo in pazienti trattati con dosi elevate di estrogeni. Nei pazienti già sottoposti a terapia sostitutiva ormonale (TOS), il trattamento con ropinirolo può essere iniziato normalmente. Tuttavia, potrebbe essere necessario aggiustare la dose di ropinirolo, secondo la risposta clinica, se si interrompe o si introduce la terapia sostitutiva ormonale durante il trattamento con ropinirolo.
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra ropinirolo e levodopa o domperidone (un medicinale usato per il trattamento della nausea e del vomito), tali da richiedere un aggiustamento del dosaggio di ciascuno di questi medicinali. Il domperidone antagonizza le azioni dopaminergiche del ropinirolo a livello periferico e non attraversa la barriera ematoencefalica. Da qui il suo valore come antiemetico nei pazienti trattati con agonisti della dopamina ad azione centrale.
I neurolettici e altri antagonisti della dopamina ad azione centrale, quali la sulpiride o la metoclopramide, possono ridurre l’efficacia del ropinirolo e, quindi, l’uso concomitante di questi medicinali con ropinirolo deve essere evitato.
Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso del ropinirolo in donne in gravidanza.
Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Poiché il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto, si raccomanda di non utilizzare il ropinirolo durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la paziente non superi il potenziale rischio per il feto.
Il ropinirolo non deve essere utilizzato nelle donne in allattamento perché può inibire la lattazione.
Il ropinirolo compromette la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
I pazienti devono essere avvertiti della possibile comparsa di capogiri (incluse vertigini). I pazienti trattati con ropinirolo che presentano sonnolenza e/o attacchi di sonno improvviso devono essere informati di astenersi dal guidare veicoli o dall’intraprendere attività in cui una ridotta vigilanza può mettere i pazienti stessi o altri a rischio di gravi lesioni o morte (ad es. l’uso di macchinari), fino a quando tali effetti non si siano risolti (vedere anche paragrafo 4.4).
Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per classificazione sistemica organica e frequenza. La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Gli effetti indesiderati comuni e non comuni sono stati generalmente determinati sulla base dei dati di sicurezza combinati, derivati dalle popolazioni di studi clinici sul ropinirolo, e sono citati con un’incidenza superiore al placebo. Gli effetti indesiderati rari e molto rari sono stati generalmente determinati dai dati post-marketing e si riferiscono alla percentuale di segnalazione, piuttosto che alla reale frequenza.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Reazioni avverse da farmaci segnalate dai pazienti che assumono ropinirolo nel morbo di Parkinson
Le reazioni avverse da farmaci segnalate nei pazienti con morbo di Parkinson, trattati con ropinirolo in monoterapia e terapia aggiuntiva a dosi fino a 24 mg/die, con un’incidenza superiore al placebo, sono descritte di seguito.
Gli effetti indesiderati segnalati più comunemente sono nausea, sonnolenza, discinesia e sincope.
Disturbi psichiatrici |
comune | confusione¹, allucinazioni |
non comune | reazioni psicotiche (diverse da allucinazioni), inclusi delusione, paranoia, delirium |
Nei pazienti trattati per il morbo di Parkinson con agonisti della dopamina, incluso ropinirolo, soprattutto a dosi elevate, sono stati segnalati casi di gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili con la riduzione della dose o l’interruzione del trattamento³. |
Patologie del sistema nervoso |
molto comune | sincope², discinesia¹, sonnolenza² |
comune | capogiri (incluse vertigini)¹,² |
non comune | sonnolenza diurna estrema³, colpo di sonno³ |
Patologie vascolari |
non comune | ipotensione, ipotensione posturale |
Patologie gastrointestinali |
molto comune | nausea |
comune | vomito², dolore addominale², bruciore di stomaco² |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: |
comune | edema alle gambe² |
Patologie epatobiliari |
non nota | reazioni epatiche, aumento degli enzimi epatici³ |
¹ Studi in terapia aggiuntiva
² Studi in monoterapia
³ Dati post-marketing (vedere paragrafo 4.4).
Trattamento degli effetti indesiderati
Se i pazienti manifestano effetti indesiderati significativi si deve prendere in considerazione la riduzione della dose. Se l’effetto indesiderato si attenua, può essere ripristinato un graduale incremento della dose. Farmaci antinausea diversi dagli antagonisti della dopamina ad azione centrale, come il domperidone, possono essere utilizzati, se necessario.
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Non vi sono stati eventi di sovradosaggio intenzionale con ropinirolo negli studi clinici. Si prevede che i sintomi del sovradosaggio da ropinirolo siano correlati alla sua attività dopaminergica. Questi sintomi possono essere alleviati mediante un appropriato trattamento con antagonisti della dopamina, quali neurolettici o metoclopramide.
Categoria farmacoterapeutica: agonisti della dopamina, codice ATC: N04BC04.
Meccanismo d’azione
Il ropinirolo è un agonista non ergolinico dei recettori D2/D3 della dopamina, che stimola i recettori dopaminergici striatali.
Il morbo di Parkinson è caratterizzato da un marcato deficit di dopamina nel sistema nigrostriatale. Il ropinirolo attenua questo deficit stimolando i recettori dopaminergici striatali.
Il ropinirolo agisce nell’ipotalamo e nell’ipofisi, per inibire la secrezione di prolattina.
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Assorbimento
La biodisponibilità del ropinirolo è di circa il 50% (da 36% a 57%), mentre la Cmax si raggiunge in media 1,5 ore dopo la somministrazione. In presenza di cibo, la Cmax è ritardata di circa 2,6 ore e il picco plasmatico si riduce del 25%, senza alcun effetto sulla quantità biodisponibile. La biodisponibilità del ropinirolo varia enormemente da soggetto a soggetto.
Distribuzione
Il legame del ropinirolo alle proteine plasmatiche non è elevato (<40%), senza effetto sulla distribuzione, che è molto ampia (volume di distribuzione nell’ordine di 7 l/kg).
Metabolismo
Il ropinirolo è metabolizzato principalmente dall’isoforma CYP1A2 del citocromo P450. Nessuno dei molti metaboliti che si formano è coinvolto nell’attività risultante del prodotto e il metabolita principale è 100 volte meno potente del ropinirolo, nei modelli animali che esaminano la funzione dopaminergica.
Eliminazione
Il ropinirolo immodificato e i metaboliti sono escreti principalmente per via renale. L’emivita di eliminazione del ropinirolo è in media di 6 ore.
Linearità
La farmacocinetica del ropinirolo è nel complesso lineare (Cmax e AUC) nell’intervallo terapeutico tra 0,25 mg e 4 mg, dopo dose singola e dopo somministrazioni ripetute.
Caratteristiche correlate alla popolazione
Nei pazienti di età superiore a 65 anni è possibile una riduzione della clearance sistemica del ropinirolo di circa il 30%.
Nei pazienti con compromissione della funzione renale lieve o moderata (clearance della creatinina tra 30 e 50 ml/min), non si osserva alcuna variazione della farmacocinetica del ropinirolo. Non sono disponibili dati nei pazienti con insufficienza renale grave.
Tossicologia: il profilo tossicologico è determinato principalmente dall’attività farmacologica del farmaco (modifiche del comportamento, ipoprolattinemia, diminuzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, ptosi e salivazione). Solo nel ratto albino è stata osservata degenerazione retinica in uno studio a lungo termine a dosaggio elevato (50 mg/kg), probabilmente associata a una maggiore esposizione alla luce.
Genotossicità: non è stata osservata genotossicità nella consueta batteria di test in vitro e in vivo.
Carcinogenicità: studi di due anni, condotti sul topo e sul ratto a dosaggi fino a 50 mg/kg, non hanno evidenziato alcun effetto cancerogeno nel topo. Nel ratto, le uniche lesioni correlate al farmaco sono state iperplasia delle cellule di Leydig e adenoma testicolare, conseguenti all’effetto ipoprolattinemico del ropinirolo. Tali lesioni sono considerate un fenomeno specie-specifico e non costituiscono un rischio per l’impiego clinico del ropinirolo.
Tossicità riproduttiva: la somministrazione di ropinirolo a femmine di ratto gravide, a dosi tossiche per la madre, ha provocato riduzione del peso corporeo fetale a dosi di 60 mg/kg/die (equivalente approssimativamente all’AUC alla dose massima nell’uomo), aumento di morte fetale a dosi di 90 mg/kg/die (circa 2 volte l’AUC alla dose massima nell’uomo) e malformazioni digitali a dosi di 150 mg/kg/die (circa 3 volte l’AUC alla dose massima nell’uomo). Non vi sono stati effetti teratogeni nel ratto a dosi di 120 mg/kg/die (circa 2,5 volte l’AUC alla dose massima nell’uomo), né indicazione di effetti sullo sviluppo nel coniglio.
Nucleo della compressa
Lattosio monoidrato
Cellulosa microcristallina
Amido di mais
Silice colloidale anidra
Magnesio stearato
Rivestimento
Opadry II 31F32601 Giallo composto da:
Ipromellosa 15 cp (E464)
Lattosio monoidrato
Macrogol 4000
Titanio biossido (E171)
Ossido di ferro giallo (E172)
Indigotina (E132)
Giallo di chinolina (E104)
Non pertinente.
18 mesi.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Blister in pellicola di Al//PVC/Al/oPA
Confezioni da 21, 28 e 84 compresse rivestite con film
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
GERMED Pharma S.p.A.
Via Cesare Cantù, 11
20092 Cinisello Balsamo (MI)
AIC n. 038769168/M - 5 mg compresse rivestite con film 21 compresse in blister
AIC n. 038769170/M - 5 mg compresse rivestite con film 28 compresse in blister
AIC n. 038769182/M - 5 mg compresse rivestite con film 84 compresse in blister
Determinazione 1046 del 03.03.2009 GU 63 17.03.2009/Rinnovo: 31.03.2012
Aprile 2009