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ROPINIROLO MYLAN GENERICS COMPRESSE 5 MG
Una compressa rivestita con film contiene 5 mg di ropinirolo come ropinirolo cloridrato.
Eccipiente:
51.540 mg lattosio/compressa rivestita con film
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film
Ropinirolo 5 mg: Compresse di colore blu, di forma biconvessa, rivestite con film, con linea di frattura su entrambi i lati.
Le compresse possono essere divise in metà uguali.
Trattamento della malattia di Parkinson nelle situazioni cliniche seguenti:
in monoterapia come trattamento iniziale, allo scopo di posticipare l’inizio della terapia con la levodopa
in associazione al trattamento con la levodopa, durante il corso della malattia, quando l’effetto della terapia con la levodopa dovesse affievolirsi o divenire instabile, provocando in tal modo fluttuazioni nell’effetto terapeutico (fluttuazioni tipo “di fine dose” o “fenomeni on-off”).
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È consigliabile l’aggiustamento della dose individuale in funzione dell’efficacia e della tollerabilità.
Il ropinirolo deve essere assunto tre volte al giorno, preferibilmente in coincidenza con i pasti per migliorarne la tollerabilità gastrointestinale.
Inizio del trattamento
Durante la prima settimana, la dose iniziale di ropinirolo deve essere di 0,25 mg tre volte al giorno (t.i.d.). Successivamente la dose può essere aumentata di 0,25 mg per ciascuna delle tre somministrazioni giornaliere, secondo lo schema seguente.
Settimana | 1 | 2 | 3 | 4 |
Dose unitaria (mg) | 0.25 | 0,5 | 0,75 | 1,0 |
Dose Totale Giornaliera (mg) | 0,75 | 1,5 | 2,25 | 3,0 |
Regime terapeutico
Successivamente alla titolazione iniziale della dose, la dose di ropinirolo può essere aumentata settimanalmente tra 0,5 mg e 1 mg per ciascuna delle tre somministrazioni giornaliere (da 1,5 a 3 mg/die).
La risposta al trattamento può essere raggiunta con una dose di ropinirolo compresa tra 3 e 9 mg/die. Nel caso non si ottenga o non si mantenga un sufficiente controllo dei sintomi, la dose di ropinirolo può essere aumentata progressivamente fino a 24 mg/die. Dosi superiori ai 24 mg/die non sono stati studiati, negli studi clinici.
Se il trattamento è interrotto per un giorno o più, bisogna iniziare nuovamente con la titolazione della dose (vedere sopra).
Se il ropinirolo viene somministrato in associazione alla terapia con la levodopa, la dose di quest’ultima può essere diminuita gradualmente fino a circa il 20%.
Qualora il ropinirolo venga impiegato in sostituzione di un altro agonista della dopamina, la sospensione del trattamento precedente deve essere effettuata seguendo le linee guida del produttore, prima di iniziare la terapia con il ropinirolo.
Come per gli altri agonisti della dopamina, l'eventuale sospensione del trattamento con ropinirolo deve essere effettuata nell’arco di una settimana, riducendo gradualmente il numero di somministrazioni giornaliere.
Per dosaggi non realizzabili/praticabili con questo medicinale, sono disponibili altri dosaggi di questomedicinale.
Bambini e adolescenti
Non è raccomandato l’uso del ropinirolo nei bambini e adolescenti al di sotto di 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza ed efficacia.
Pazienti anziani
Nei pazienti oltre i 65 anni la clearance del ropinirolo si riduce. Quindi, l’incremento della dose deve essere graduale e basato sulla risposta individuale al trattamento.
Insufficienza renale
Nei pazienti parkinsoniani con insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina tra 30 e 50 ml/min) non sono state osservate modificazioni della clearance di ropinirolo; pertanto non è necessario alcun aggiustamento della dose per questa tipologia di pazienti.
- Ipersensibilità al ropinirolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) e insufficienza epatica.
Avvertenze speciali
Il ropinirolo è stato associato a sonnolenza e ad episodi di attacchi di sonno improvvisi, particolarmente nei pazienti affetti da malattia di Parkinson. Sono stati riportati, non comunemente, casi di attacchi di sonno improvvisi durante le attività quotidiane. In alcuni casi tali episodi si sono verificati inconsapevolmente o senza segni premonitori da parte del paziente. I pazienti devono essere informati di questo e consigliati di usare cautela durante la guida o l’uso di macchinari durante il trattamento con il ropinirolo.
Pazienti che hanno riscontrato sonnolenza e/o episodi di attacchi di sonno improvvisi devono astenersi dalla guida o dall’utilizzo di macchinari. Inoltre, è opportuno considerare una riduzione della dose o l’interruzione della terapia.
Pazienti affetti da disturbi psichiatrici o psicotici devono essere trattati con agonisti della dopamina solo dopo un’attenta considerazione del rapporto rischio/beneficio.
Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità sono stati segnalati nei pazienti trattati con agonisti della dopamina, incluso il ropinirolo, per la malattia di Parkinson.
A causa del rischio di ipotensione, si raccomanda il controllo della pressione arteriosa, in particolare all’inizio del trattamento, nei pazienti con gravi malattie cardiovascolari (in particolare insufficienza coronarica).
La somministrazione concomitante del ropinirolo con antipertensivi e antiaritmici non è stata studiata. Come per gli altri farmaci dopaminergici, bisogna esercitare cautela quando questi composti sono somministrati in concomitanza con ila ropinirolo, a causa del potenziale sconosciuto di insorgenza di ipotensione, bradicardia o altre aritmie.
Il farmaco contiene lattosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, quali deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere ropinirolo.
Precauzioni d’impiego
Esercitare cautela quando si trattano pazienti con gravi patologie cardiovascolari (in particolare, insufficienza coronarica). Specialmente all’inizio del trattamento, è consigliabile monitorare la pressione arteriosa del paziente, a causa del rischio di ipotensione ortostatica.
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Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra il ropinirolo e la levodopa o il domperidone, tali da rendere necessario un aggiustamento della dose dell’uno o l’altro farmaco.
I neurolettici ed altri antagonisti della dopamina con attività centrale, quali sulpiride o
metoclopramide, possono diminuire l’efficacia del ropinirolo e, pertanto, deve essere evitato l’uso concomitante di tali farmaci con il ropinirolo.
Elevate concentrazioni plasmatiche di ropinirolo sono state osservate in donne trattate con alti dosaggi di estrogeni. Nelle pazienti già sottoposte a terapia ormonale sostitutiva (TOS), la terapia con il ropinirolo può essere iniziata secondo i normali schemi terapeutici. Tuttavia, se la terapia ormonale sostitutiva viene iniziata o interrotta durante il trattamento con il ropinirolo, è necessario un aggiustamento della dose di ropinirolo, in funzione della risposta al trattamento.
Il ropinirolo viene metabolizzato principalmente dall’isoenzima CYP1A2 del citocromo P450. Uno studio di farmacocinetica in pazienti con malattia di Parkinson (che avevano ricevuto ropinirolo alla dose di 2 mg, tre volte al giorno) ha evidenziato, in seguito alla somministrazione concomitante di ciprofloxacina, i valori di Cmax e AUC per il ropinirolo aumentavano del 60% e 84% rispettivamente, con un potenziale rischio di eventi avversi. Pertanto, in pazienti già in trattamento con il ropinirolo, può essere necessaria una riduzione della dose di ropinirolo qualora farmaci noti come inibitori del CYP1A2, ad esempio ciprofloxacina, enoxacina o fluvoxamina, vengano somministrati in concomitanza. Questa cautela vale anche in caso di interruzione di tali trattamenti.
Uno studio di interazione farmacocinetica in pazienti con malattia di Parkinson tra il ropinirolo (alla dose di 2 mg, tre volte al giorno) e la teofillina (un substrato del CYP1A2), non ha mostrato alcuna modifica della farmacocinetica sia del ropinirolo che della teofillina.
È noto che il fumo di sigaretta induce il metabolismo del CYP1A2, pertanto, se i pazienti iniziano o smettono di fumare durante il trattamento con ropinirolo, può rendersi necessario un aggiustamento della dose.
Non vi sono dati adeguati provenienti dall’uso del ropinirolo in donne in gravidanza.
Studi negli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Poiché non è noto il rischio potenziale nell’uomo, si raccomanda di non utilizzare il ropinirolo durante la gravidanza, a meno che i potenziali benefici per il paziente superino i potenziali rischi per il feto.
Il ropinirolo non deve essere usato nelle madri che allattano, in quanto può inibire la lattazione.
Ropinirolo influenza considerevolmente la capacità di guidare veicoli e l’uso di macchinari. Pazienti in trattamento con il ropinirolo che presentano – o hanno presentato - sonnolenza e/o episodi di attacchi di sonno improvvisi devono essere informati di astenersi dalla guida o dall’intraprendere attività in cui una diminuita attenzione può mettere essi stessi o altri a rischio di gravi danni o decesso (per esempio operare su macchinari); questa cautela deve essere osservata fino a quando tali episodi ricorrenti di attacchi di sonno improvvisi o si sonnolenza non si siano risolti (vedere anche paragrafo 4.4).
Le reazioni avverse sono elencate di seguito e suddivise per classificazione sistemica organica e frequenza. Le frequenze sono classificate come: molto comuni (≥1/10); comuni (≥1/100, <1/10); non comuni (≥1/1.000, <1/100); rari (≥1/10.000, <1/1000), molto rari (<1/10000), incluse segnalazioni isolate.. Gli effetti indesiderati comuni e non comuni sono stati generalmente definiti tramite i dati globali di sicurezza ottenuti dalla popolazione arruolata negli studi clinici e sono riportati quando l’ incidenza è superiore a quanto osservato con placebo. Gli effetti indesiderati rari e molto rari sono stati generalmente determinati dai dati post-marketing e riferiti ai tassi delle segnalazioni piuttosto che alla loro reale frequenza.
Disturbi psichiatrici
Non comuni: reazioni psicotiche (diverse da allucinazioni) compresi stato confusionale, delirio, paranoia.
In pazienti trattati con agonisti della dopamina per la malattia di Parkinson, compreso il ropinirolo, specialmente a dosi elevate, sono state riportate segnalazioni di gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili alla riduzione della dose o alla sospensione del trattamento.
Uso negli studi in monoterapia:
Comuni: allucinazioni.
Uso negli studi in terapia aggiuntiva:
Comuni: confusione, allucinazioni.
Patologie del sistema nervoso
Comuni: capogiri (incluse vertigini)
Non comuni: sonnolenza diurna eccessiva, attacchi di sonno improvvisi.
Il ropinirolo è associato con sonnolenza ed è stato associato meno frequentemente con sonnolenza diurna eccessiva ed episodi di attacchi di sonno improvvisi
Uso negli studi in monoterapia:
Molto comuni: sonnolenza, sincope.
Uso negli studi in terapia aggiuntiva:
Molto comuni: discinesia, sonnolenza
Patologie vascolari
Non comuni: ipotensione, ipotensione posturale.
L’ipotensione o l’ipotensione posturale sono raramente gravi.
Patologie gastrointestinali
Molto comuni: nausea.
Comuni: bruciore gastrico
Uso negli studi in monoterapia:
Comuni: vomito, dolore addominale.
Uso negli studi in terapia aggiuntiva:
Molto comuni: nausea.
Comuni: bruciore gastrico
Patologie epatobiliari
Non noti: reazioni epatiche, aumento degli enzimi epatici.
Patologie sistemiche
Uso negli studi in monoterapia:
Comuni: edema agli arti inferiori.
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I sintomi di sovradosaggio con il ropinirolo sono correlati alla sua attività dopaminergica.
Tali sintomi possono essere alleviati da un appropriato trattamento con antagonisti della dopamina, quali neurolettici o metoclopramide.
Categoria farmacoterapeutica: farmaco anti-Parkinson, agonisti della dopamina.
Codice ATC: N04BC04.
Il ropinirolo è un agonista della dopamina non ergolino-simile. Il ropinirolo allevia i sintoni da carenza di dopamina che caratterizza la malattia di Parkinson, attraverso la stimolazione dei recettori dopaminergici dello striato.
Il ropinirolo inibisce la secrezione di prolattina a causa della sua reazione a livello dell’ ipotalamo e dell’ipofisi.
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Assorbimento
L’assorbimento orale del ropinirolo è rapido. La biodisponibilità del ropinirolo è di circa il 50% (36 - 57%), e la Cmax viene raggiunta in media 1,5 ore dopo la somministrazione della dose.
Distribuzione
Il legame del ropinirolo con le proteine plasmatiche è basso (10-40%).
Grazie alla sua elevata lipofilia, il ropinirolo è caratterizzato da un ampio volume di distribuzione (valore medio 6,7 l/kg, range 3,4 - 19,5 l/kg) e viene eliminato dalla circolazione sistemica con emivita di circa 6 ore (range 3,4 - 10,2 ore) e una clearance orale apparente di 58,7 l/ora (range 18,5 - 132 l/ora).
Metabolismo
Il citocromo P450, isoenzima CYP1A2 è il principale responsabile del metabolismo ossidativo del ropinirolo. Il ropinirolo è prevalentemente escreto per via urinaria sotto forma di metaboliti. Il principale metabolita è almeno 100 volte meno potente del ropinirolo nei modelli animali di attività dopaminergica.
Eliminazione
È stata osservata un’ampia variabilità interindividuale nei parametri farmacocinetici e, nell’ambito dell’intervallo terapeutico, l’esposizione sistemica a ropinirolo (Cmax e AUC) aumenta proporzionalmente alla dose, dopo singola somministrazione.
Tossicità riproduttiva
La somministrazione del ropinirolo a ratte gravide a dosi tossiche per la madre ha dato luogo a riduzione del peso corporeo fetale a 60 mg/kg/die (approssimativamente equivalente alla AUC alla dose massima nell’uomo), ad aumento delle morti fetali a 90 mg/kg/die (approssimativamente 2 volte la AUC alla dose massima nell’uomo) ed a malformazioni digitali a 150 mg/kg/die (circa 3 volte la AUC alla dose massima nell’uomo). Non vi sono stati effetti teratogeni nel ratto fino a 120 mg/kg/die (circa 2.5 volte la AUC alla dose massima nell’uomo) e nessuna indicazione di un effetto sullo sviluppo nel coniglio.
Tossicologia
Il profilo tossicologico è principalmente determinato dall’attività farmacologica del ropinirolo: modifiche del comportamento, ipoprolattinemia, diminuzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, ptosi e salivazione. Solo nel ratto albino, è stata osservata una degenerazione retinica in uno studio a lungo termine a dosi elevate (50 mg/kg/die), probabilmente associata ad un aumento dell’esposizione alla luce.
Genotossicità
Non è stata osservata genotossicità nella usuale batteria di test in vitro ed in vivo.
Cancerogenesi
Da studi di due anni condotti nel topo e nel ratto a dosaggi fino a 50 mg/kg/die non è stato evidenziato alcun effetto cancerogeno nel topo. Nel ratto, le uniche lesioni correlate al farmaco sono state iperplasia delle cellule di Leydig e adenoma testicolare, causate dall’effetto ipoprolattinemico del ropinirolo. Tali lesioni sono da considerarsi un fenomeno specie specifico e non costituiscono un rischio relativamente all’impiego clinico del ropinirolo.
Nucleo della compressa:
Cellulosa microcristallina
Lattosio monoidrato
Croscarmellosio sodico
Ipromellosa
Magnesio stearato
Film di rivestimento:
Ipromellosa
Titanio diossido (E 171)
Macrogol 400
Polisorbato 80
Carminio d’indaco (E 132)
Non pertinente.
3 anni.
Il farmaco non richiede speciali precauzioni per la conservazione.
Flacone di HDPE multidose con chiusura a prova di bambino (PP).
Canister di gel di silice.
Ropinirolo 5 mg: 21, 84, 126 compresse rivestite con film.
Nessuna istruzione particolare.
Mylan S.p.A.,
via Vittor Pisani 20,
20124, Milano, Italia
5 mg compresse rivestite con film 21 compresse in contenitore HDPE
AIC n. 038427100/M (in base 10) 14NGW (in base 32)
Marzo 2009