Sandomigran
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

SANDOMIGRAN


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

1 compressa rivestita contiene:

Principio attivo:

Pizotifene malato acido 0,730 mg (pari a 0,50 mg di base)

Per gli eccipienti vedere 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compresse rivestite.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Sandomigran è indicato per la profilassi delle crisi emicraniche, di cui riduce considerevolmente la frequenza e l'intensità fino ad abolire gli attacchi.

Oltre all'emicrania tipica ed atipica, le cefalee vasomotorie e la sindrome di Horton rispondono elettivamente al trattamento di fondo con Sandomigran.

Sandomigran è meno efficace nelle cefalee da tensione, psicogenetiche e post-traumatiche.

Sandomigran non è indicato per interrompere l'attacco emicranico in atto.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Adulti

Iniziare con 0,5 mg al giorno; la dose può essere aumentata progressivamente. La dose media di mantenimento è 1,5 mg al giorno in dosi frazionate o in dose singola alla sera. In casi particolarmente resistenti, il medico può gradualmente raggiungere dosaggi fino a 3–4,5 mg al giorno, suddivisi in 3 dosi.

Bambini

Iniziare con 0,5 mg; la dose può essere aumentata fino a 1,5 mg in dosi frazionate o 1 mg in dose singola serale.

Sandomigran non deve essere somministrato a bambini di età inferiore ai 2 anni (vedere 4.3).


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Sandomigran non deve essere somministrato a bambini di età inferiore ai 2 anni.

Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Pizotifene esercita un leggero effetto anticolinergico e pertanto si richiede cautela nel trattamento di pazienti con glaucoma ad angolo chiuso non trattato chirurgicamente o ritenzione urinaria (es. ipertrofia prostatica), anche se non sono stati segnalati effetti indesiderati in questa categoria di pazienti, né nei pazienti anziani, quando vengono rispettate le dosi consigliate.

In pazienti epilettici, effetti indesiderati quali tremori sono stati osservati più frequentemente. Pizotifene dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti epilettici.

Medicinale contenente lattosio quindi non è adatto per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.

Tenere fuori della portata e dalla vista dei bambini.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Sandomigran può potenziare gli effetti centrali di sedativi, ipnotici, antistaminici (compresi alcuni preparati contro il raffreddore) ed alcool.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza

Sono disponibili solo pochi dati riguardanti l’uso di pizotifene in gravidanza; pertanto è consigliabile prescrivere Sandomigran in gravidanza solo in caso di stretta necessità.

Allattamento

Sebbene le concentrazioni di pizotifene riscontrate nel latte di madri in trattamento siano tali da non esercitare probabilmente alcun effetto sul neonato, l’uso di Sandomigran durante l’allattamento é sconsigliato.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Sandomigran ha una notevole influenza sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Il pizotifene (principio attivo di Sandomigran) può causare sedazione, sonnolenza e capogiri. Quindi, bisogna porre attenzione quando si guidano veicoli o si manovrano macchinari.

Pazienti in trattamento con Sandomigran con episodi di sedazione e\o sonnolenza dovrebbero essere sensibilizzati ad astenersi dal guidare o attendere ad attività dove un’attenzione compromessa può porre a rischio se stessi o gli altri.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Gli effetti indesiderati più frequenti sono: stimolazione dell’appetito, aumenti di peso corporeo e sedazione (inclusa sonnolenza ed affaticamento).

Gli effetti indesiderati sono elencati secondo frequenza utilizzando la seguente convenzione: Molto comuni (≥ 1/10); comuni (≥ 1/100, < 1/10); non comuni (≥ 1/1000, < 1/100); rari (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto rari (< 1/10.000), compresi casi isolati.

Tabella 1

Alterazioni del sistema immunitario
Rari Reazioni di ipersensibilità, edema facciale
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione
Molto comuni Effetti di stimolazione dell’appetito ed aumento di peso corporeo
Disturbi psichiatrici
Rari Depressione, Stimolazione del Sistema Nervoso Centrale (es.: aggressività, agitazione), allucinazioni, insonnia, ansia
Alterazioni del sistema nervoso
Comuni Sedazione (inclusa sonnolenza), capogiri
Rari Parestesia
Molto rari Tremori
Alterazioni dell’apparato gastrointestinale
Comuni Nausea, secchezza delle fauci
Non comuni Costipazione
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Rari Orticaria, rash
Alterazioni dell’apparato muscolo scheletrico e tessuto connettivo
Rari Mialgia
Disordini generali ed alterazioni del sito di somministrazione
Comuni Affaticamento

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Sintomi: sonnolenza, nausea, ipotensione, capogiri, stato di eccitazione (nei bambini), depressione respiratoria, convulsioni (soprattutto nei bambini), coma.

Trattamento: si raccomanda la somministrazione di carbone attivo; la lavanda gastrica può essere utile solo se l’assunzione è avvenuta da pochissimo tempo. Se necessario, istituire un trattamento sintomatico e monitorare le funzioni cardiaca e respiratoria. Negli stati eccitatori o in presenza di convulsioni si possono somministrare benzodiazepine.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: farmaco antiemicranico

Codice ATC: N02C X01

Sandomigran, pizotifene, è caratterizzato da un polivalente effetto inibitore delle amine biogene, quali serotonina, istamina e triptamina. È indicato per la profilassi dell’emicrania, riducendo la frequenza degli attacchi.

Il pizotifene possiede anche proprietà stimolanti l'appetito.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Assorbimento

L'assorbimento del farmaco nell’uomo è rapido (emivita di assorbimento: 0,5-0,8 ore) e praticamente completo. La biodisponibilità assoluta è il 78%. I massimi livelli nel sangue vengono raggiunti 5 ore dopo una somministrazione orale singola di 2 mg di pizotifene (molecola madre e coniugato N-gluicuronide misurati insieme).

Biotrasformazione

Pizotifene viene ampiamente metabolizzato. La glucuronidazione è la principale via di biotrasformazione ed il principale metabolita è il coniugato N-glucuronideche copre almeno il 50% della radioattività plasmatica ed il 60-70% della radioattività escreta nelle urine.

Distribuzione

Pizotifene è legato per il 91% alle proteine plasmatiche umane; il volume di distribuzione nell’uomo è rispettivamente 833litri per pizotifene e 70 litri per N-glucuronide. Nel ratto, la radioattività farmaco-correlata si distribuisce principalmente in organi ben irrorati come fegato, rene e polmone.

Eliminazione

Una frazione significativa di farmaco, corrispondente a circa il 18% della dose somministrata, viene ritrovata nelle feci, probabilmente prodotta nell’intestino dopo l’escrezione biliare del coniugato N-glucuronide. Meno dell’1% della dose somministrata viene escreto immodificato nelle urine, mentre il 55% è escreto sotto forma di metaboliti. Il metabolita principale è l’N-glucuronide che viene eliminato con un’emivita di circa 23 ore. Il pizotifene immodificato ha un’emivita, deducendola dall’escrezione urinaria, comparabile.

Particolari categorie di pazienti

Nei pazienti con insufficienza renale può essere necessario un aggiustamento del dosaggio.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Tossicità cronica/subcronica

Studi di 26 settimane per via orale sono stati effettuati nel ratto (dosi somministrate: 5, 16 e 55 mg/kg/die) e nel cane (dosi somministrate: 3, 10 e 30 mg/kg/die). Nel ratto si è osservata una leggera riduzione del peso corporeo dose-dipendente, associata a una diminuzione nel consumo di cibo. Il fegato e probabilmente la tiroide sono stati identificati quali potenziali organi bersaglio. La dose non tossica è risultata pari a 5 mg/kg/die.

Nel cane si è osservata una leggera riduzione del peso corporeo a dosi > 10 mg/kg/die. Il fegato e la tiroide sono stati identificati ancora quali potenziali organi bersaglio. La dose non tossica nel cane è risultata pari a 3 mg/kg/die.

In uno studio di tossicità a 2 anni condotto nel ratto somministrando per via orale dosi di 3, 9 e 27 mg/kg/die, la dose non tossica è risultata compresa tra 9 e 27 mg/kg/die.

Nel cane, dopo un periodo di trattamento di 2 anni con dosi pari a 1, 3 e 9 mg/kg/die, la dose non tossica è risultata pari a 3 mg/kg/die ed è stato identificato il fegato quale potenziale organo bersaglio.

Tossicità riproduttiva

Studi di embriotossicità condotti nel ratto e nel coniglio non hanno evidenziato effetti embriotossici o teratogeni dopo somministrazione per via orale di dosi pari a 3, 10 e 30 mg/kg/die durante il periodo di organogenesi.

Nel ratto, dopo somministrazione dei medesimi dosaggi, pizotifene non ha dimostrato alcun effetto sulla fertilità e sulla capacità riproduttiva, né alcun effetto sullo sviluppo della prole.

Mutagenesi

Test di mutagenesi in vitro e in vivo non hanno evidenziato alcun potenziale mutageno.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Magnesio stearato; talco; povidone; amido di mais; lattosio monoidrato; titanio diossido; olio di arachidi idrogenato; silice colloidale anidra; polietilenglicole 6000; saccarosio; acido stearico; cellulosa microcristallina; alcool cetilico.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Nessuna.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

5 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Blister contenente 20 compresse rivestite.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna istruzione particolare.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Novartis Farma S.p.A.

Largo Umberto Boccioni, 1 - 21040 Origgio (VA)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

A.I.C. n. 022437014


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Prima autorizzazione: 29.12.1971

Rinnovo: 01.06.2005


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Ottobre 2007