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Sertralina Merck Generics 50 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di sertralina in
forma di sertralina cloridrato.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film.
Compresse rivestite con film, bianche, con linea di frattura, con "ST" e "50"
ai lati della linea di frattura su di un lato, e la lettera "G" sul lato
opposto.
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Ipersensibilit� alla sertralina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
L'uso concomitante con IMAO, incluse selegilina e moclobemide, �
controindicato (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di
impiego").
<2>L'uso concomitante in pazienti trattati con pimozide � controindicato
(vedere paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali ed altre forme di
interazione"). </2>
L'uso di sertralina � controindicato nei pazienti al di sotto dei 6 anni di
et�.
Assunzione da parte di bambini e adolescenti di et� inferiore ai 18 anni.
Sertralina non deve essere utilizzata per il trattamento di bambini e
adolescenti al di sotto dei 18 anni di et�, ad eccezione dei pazienti affetti da
DOC. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e
ostilit� (essenzialmente aggressivit�, comportamento di opposizione e collera)
sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su
bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con
placebo. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione
di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente
per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Per di pi�, non sono
disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli
adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo
cognitivo e comportamentale.
Inibitori della monoamino ossidasi (IMAO). Sono stati riportati casi di
reazioni gravi, talvolta fatali, in pazienti che prendevano contemporaneamente
la sertralina e gli inibitori della monoamino ossidasi (IMAO), inclusa la
selegilina un IMAO selettivo e l'IMAO selettivo reversibile, moclobemide. Alcuni
pazienti manifestarono sintomi simili a quelli della sindrome neurolettica
maligna. Casi simili, a volte fatali, sono stati riportati nel corso del
trattamento con altri antidepressivi somministrati in concomitanza con un IMAO,
e in pazienti che avevano recentemente interrotto il trattamento antidepressivo
o antiossessivo e cominciato un trattamento con un IMAO. I sintomi di
un'interazione tra un SSRI e un IMAO includono: ipertermia, rigidit�, mioclonia,
instabilit� del sistema nervoso autonomo, con possibili fluttuazioni rapide dei
segni vitali, alterazioni dello stato mentale inclusa confusione, irritabilit�
ed agitazione estrema che progredisce verso il delirio ed il coma. La
sertralina, pertanto, non deve essere impiegata in combinazione con un IMAO e
devono trascorrere 14 giorni tra l'interruzione del trattamento con un IMAO e
l'inizio del trattamento con sertralina. Analogamente, gli IMAO non devono
essere somministrati prima che siano trascorse due settimane dalla sospensione
del trattamento con sertralina.
Altri farmaci serotoninergici. La co-somministrazione della sertralina e di
altri farmaci che aumentano gli effetti sulla neurotrasmissione serotoninergica,
come il triptofano o la fenfluramina, deve essere intrapresa con cautela ed
evitata, quando possibile, a causa della potenziale interazione farmacodinamica.
Erba di S. Giovanni. Gli effetti indesiderati possono essere pi� comuni
durante l'uso concomitante di SSRI e di preparazioni erboristiche contenenti
l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum).
Cambiamento da altri farmaci antidepressivi o antiossessivi. L'esperienza
clinica controllata relativa al tempo ottimale per passare alla sertralina da
altri farmaci antidepressivi o antiossessivi, � limitata. In questa situazione
deve essere assicurata una valutazione clinica critica ed attenta, in
particolare quando il cambio avviene da farmaci ad azione prolungata come la
fluoxetina. Il tempo di smaltimento necessario prima del passaggio da un
inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) ad un altro, non
� stato stabilito.
Insorgenza di mania/ipomania. Sono stati riportati casi di mania/ipomania in
circa lo 0.4% dei pazienti trattati con sertralina negli studi precedenti la
commercializzazione. L'insorgenza della mania/ipomania � stata riportata anche
in una piccola percentuale di pazienti che soffrivano di un grave disordine
dell'emotivit� trattati con altri farmaci antidepressivi ed antiossessivi
presenti sul mercato.
Epilessia. Alcuni farmaci impiegati nel trattamento della depressione, del
DOC e degli attacchi di panico possono causare convulsioni. Convulsioni sono
state osservate in tre pazienti su 4000 circa (circa lo 0.08%) trattati con
sertralina nel programma di sviluppo per la depressione. Quattro pazienti su
circa 1800 che seguivano il programma di sviluppo per il DOC
(approssimativamente lo 0.2%) ebbero convulsioni. Tre di questi pazienti erano
adolescenti, due di loro epilettici e l'altro con una storia familiare di
epilessia; nessuno di loro era trattato con anticonvulsivi. In tutti questi
casi, la relazione con la terapia a base di sertralina non era chiara. Poich� la
sertralina non � stata valutata in pazienti con convulsioni, la sua
somministrazione deve essere evitata in pazienti con un'epilessia instabile e i
pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati.
La somministrazione del farmaco deve essere interrotta in ogni paziente che
sviluppi convulsioni.
Suicidio/Ideazione suicidaria: La depressione � associata ad un aumento del
rischio di ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al
suicidio). Il rischio persiste sino alla comparsa di una remissione
significativa. Poich� il miglioramento pu� non apparire nelle prime settimane di
trattamento, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino alla sua
comparsa. E' esperienza clinica generale che il rischio di suicidio pu�
aumentare durante le fasi iniziali della remissione.
Anche altre condizioni psichiatriche per le quali viene prescritta sertralina
possono essere associate a un aumento del rischio di eventi correlati al
suicidio. Inoltre, queste condizioni possono essere comorbide al disturbo
depressivo maggiore. Per cui, le stesse precauzioni impiegate nel trattamento di
pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore devono essere impiegate anche
nel trattamento di pazienti affetti da altre condizioni psichiatriche.
E' noto che i pazienti con storia di eventi correlati al suicidio, quelli che
manifestano un livello significativo di ideazione suicidaria prima di cominciare
il trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o tentativi di
suicidio e devono essere monitorati attentamente durante il trattamento. Una
metanalisi di studi clinici controllati con placebo nel trattamento di disturbi
psichiatrici con antidepressivi ha mostrato l'aumento del rischio di
comportamento suicidario con gli antidepressivi, in confronto al placebo, in
pazienti di et� inferiore ai 25 anni.
La terapia farmacologica, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e
dopo modificazioni della dose, deve essere associata a una stretta supervisione
dei pazienti, ed in particolare di quelli a rischio elevato. I pazienti (e le
persone che si occupano di questi pazienti) devono essere informati circa la
necessit� di monitorare la comparsa di qualsiasi peggioramento clinico,
comportamento o ideazione suicidaria e modificazioni inusuali del comportamento.
Alla comparsa di questi sintomi bisogna consultare immediatamente il medico.
A causa della ben nota co-morbidit� tra DOC e depressione e tra PTSD e
depressione, le stesse precauzioni adottate nel trattamento di pazienti con
depressione devono essere usate nel trattamento di pazienti con DOC o PTSD.
Acatisia/irrequietezza psicomotoria
L'uso di sertralina � stato associato a sviluppo di acatisia, condizione
soggettiva caratterizzata da irrequietezza motoria, necessit� di muoversi,
spesso accompagnate da incapacit� a sedersi o a rimanere fermi. Questa
condizione pu� comparire prevalentemente nelle prime settimane di trattamento.
Nei pazienti che sviluppano questo disturbo, pu� risultare dannoso aumentare la
dose.
Cardiopatia. La sertralina non causa cambiamenti significativi nella
pressione sanguigna, nella frequenza cardiaca o nell'ECG. Comunque, � necessario
prendere le precauzioni che usualmente si adottano per i pazienti cardiopatici.
Impiego nelle disfunzioni epatiche. La sertralina � ampiamente metabolizzata
nel fegato. Uno studio farmacocinetico a dosi multiple in pazienti con cirrosi
epatica lieve, stabile hanno mostrato un aumento nell'emivita di eliminazione ed
una AUC e un Cmax di approssimativamente tre volte quelli osservati in soggetti
sani. Non � stata osservata alcuna differenza significativa in merito al legame
con le proteine plasmatiche tra i due gruppi. L'impiego della sertralina in
pazienti con una patologia epatica deve essere avviato con cautela. Se si
somministra la sertralina in pazienti con disfunzione epatica, si deve
considerare un dosaggio pi� basso o meno frequente.
Impiego nelle disfunzioni renali. Poich� la sertralina � ampiamente
metabolizzata, l'escrezione del farmaco inalterato nell'urina rappresenta una
via di eliminazione minore. In pazienti con una disfunzione renale lieve o
moderata (clearance della creatinina 20-50 ml/min), o disfunzione renale grave
(clearance della creatinina < 20 ml/min), i parametri farmacocinetici per le
dosi multiple (AUC0-24 o Cmax) non erano significativamente differenti dai
valori basali. Le emivite erano simili, e non c'erano differenze nel legame alle
proteine plasmatiche in nessuno dei gruppi studiati. Questo studio indica che,
come atteso dalla bassa escrezione renale della sertralina, non ci sono
motivazioni farmacocinetiche per aggiustare il dosaggio della sertralina in
relazione al grado di danno renale.
Impiego negli anziani. Pi� di 700 pazienti anziani (> 65 anni) hanno
partecipato agli studi clinici i quali hanno dimostrato l'efficacia della
sertralina in questa categoria di pazienti. Il profilo e l'incidenza delle
reazioni avverse negli anziani era simile a quello dei pazienti pi� giovani.
Ci sono stati rari casi di emorragia nel corso del trattamento con SSRI. Per
questa ragione, gli SSRI devono essere impiegati con cautela in pazienti a
rischio di emorragia. In pi�, il medico deve considerare l'eventualit� di
un'interazione con farmaci che aumentano il rischio di emorragia (vedere
paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione").
Sintomi da astinenza riscontrati al momento dell'interruzione del trattamento
con sertralina
I sintomi da astinenza sono comuni, quando si interrompe il trattamento, in
modo particolare se l'interruzione � brusca (vedere paragrafo 4.8 "Effetti
Indesiderati").
Il rischio di sviluppare sintomi da astinenza pu� dipendere da molti
fattori, tra cui la durata e il dosaggio della terapia e la gradualit� della
riduzione della dose. Vertigini, disturbi sensori (compresa la parestesia),
disturbi del sonno (compresi insonnia e intensa attivit� onirica), agitazione o
ansia, nausea e/o vomito, tremore e mal di testa costituiscono le reazioni
maggiormente segnalate. Generalmente, questi sintomi sono di entit� da lieve a
moderata; tuttavia, in alcuni pazienti possono essere di entit� grave. Compaiono
solitamente durante i primi giorni della fase di sospensione e, molto raramente,
in pazienti che inavvertitamente hanno omesso di assumere una dose.
Generalmente, questi stintomi sono auto-limitanti e si risolvono in 2 settimane
circa, sebbene in alcuni soggetti possano durare pi� a lungo (2-3 mesi o pi�).
Pertanto, quando si interrompe il trattamento, si deve ridurre gradualmente la
dose di sertralina per un periodo di settimane o mesi, a seconda delle necessit�
del paziente (vedere "Sintomi da astinenza riscontrati al momento
dell'interruzione del trattamento con sertralina", paragrafo 4.2 "Posologia e
modo di somministrazione").
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Inibitori della Monoaminoossidasi. (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali
e precauzioni di impiego").
Pimozide. E' stato osservato un aumento dei livelli di pimozide quando viene
somministrato contemporaneamente alla sertralina, in uno studio a singola-dose
di pimozide a basso dosaggio (2 mg). L'aumento dei livelli non � stato associato
con alcun cambiamento nell'elettrocardiogramma; comunque, dato lo stretto
margine terapeutico del pimozide e considerato che il meccanismo
dell'interazione � sconosciuto, la contemporanea somministrazione della
sertralina e del pimozide � controindicata.
Farmaci serotoninergici. (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e
precauzioni di impiego").
Sumatriptan. Vi sono rari rapporti successivi alla commercializzazione che
descrivono pazienti con debolezza, iperiflessia, incoordinazione, confusione,
ansia ed agitazione a seguito dell'uso di sertralina e sumatriptan. Se il
trattamento concomitante con sertralina e sumatriptan � clinicamente
giustificato, si consiglia un'appropriata osservazione del paziente (vedere
paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego: altri farmaci
serotoninergici").
Antidepressivi triciclici. L'uso concomitante di alcuni antidepressivi
triciclici pu� aumentare le concentrazioni plasmatiche di inibitori selettivi
della ricaptazione della serotonina (SSSRI) fino a livelli tossici.
Deprimenti del SNC e alcool. La somministrazione giornaliera di 200 mg di
sertralina non potenzia l'effetto dell'alcool, della carbamazepina,
dell'aloperidolo o della fenitoina sulla funzionalit� cognitiva e psicomotoria,
in soggetti sani. Comunque, l'uso concomitante della sertralina e dell'alcool �
sconsigliato.
Farmaci legati alle proteine. Dal momento che la sertralina lega le proteine
plasmatiche, si deve tener presente la potenziale interazione che la sertralina
pu� avere con altri farmaci legati alle proteine plasmatiche. Tuttavia, in tre
studi formali di interazione rispettivamente con diazepam, tolbutamide e
warfarin, la sertralina non ha mostrato effetti significativi sul legame del
substrato alle proteine (vedere anche "Agenti ipoglicemici" e "Altre
interazioni").
Agenti ipoglicemici. La co-somministrazione della sertralina con la
tolbutamide ha prodotto piccole modificazioni statisticamente significative di
alcuni parametri farmacocinetici; il significato clinico di ci� � sconosciuto.
Studi su animali hanno mostrato una potenziale interazione con l'insulina; al
momento non � noto il suo significato clinico. Non � stata osservata nessuna
interazione con la glibenclamide.
Altre interazioni. Sono stati condotti studi di interazione con la
sertralina. La co-somministrazione della sertralina col diazepam ha prodotto
piccole modificazioni statisticamente significative di alcuni parametri
farmacocinetici. La co-somministrazione della sertralina con la cimetidina ha
causato una sostanziale diminuzione della clearance della sertralina.
L'importanza clinica di queste scoperte � sconosciuta. La sertralina non incide
sull'azione beta-bloccante dell'atenololo. Non � stata osservata alcuna
interazione con la digossina.
Deve essere presa in considerazione l'eventualit� di interazioni
farmacodinamiche con medicinali che aumentano il rischio di emorragie quali
anticoagulanti, derivati dell'acido salicilico e farmaci anti infiammatori/anti
reumatici non steroidei (FANS), quando vengono somministrati contemporaneamente
agli SSRI, a causa dell'aumento del potenziale rischio di emorragie.
Warfarin. La co-soministrazione giornaliera di 200 mg di sertralina insieme
al warfarin ha prodotto un piccolo aumento statisticamente significativo del
tempo di protrombina; l'importanza clinica di ci� � sconosciuta. Pertanto, il
tempo di protrombina deve essere attentamente monitorato quando si comincia o si
interrompe il trattamento con sertralina (vedere paragrafo 4.8 "Effetti
indesiderati").
Farmaci metabolizzati dal citocromo P450 (CYP) 2D6. Ci sono differenze tra
gli antidepressivi nel grado d'inibizione clinicamente significativa di quei
farmaci che sono metabolizzati dall'isoenzima CYP 2D6. In studi di interazione
formale, la somministrazione cronica di 50 mg di sertralina al giorno, ha
mostrato un aumento minimo (in media del 30-40%) dei livelli plasmatici di
desipramina allo steady-state (un marcatore dell'attivit� enzimatica
dell'isoenzima CYP 2D6).
Farmaci metabolizzati da altri enzimi CYP. Studi di interazione in vivo hanno
mostrato che la somministrazione cronica di 200 mg di sertralina al giorno, non
inibisce la 6-β-idrossilazione del cortisolo endogeno, n� il metabolismo della
carbamazepina o della terfenadina mediato dal CYP 3A3/4. La mancanza di prove
degli effetti clinicamente significativi della somministrazione cronica di 200
mg di sertralina al giorno sulle concentrazioni plasmatiche della tolbutamide,
fenitoina e warfarin, suggerisce che la sertralina non � un inibitore rilevante
dal punto di vista clinico del CYP 2C9. La mancanza di prove sugli effetti
clinicamente significativi della somministrazione cronica di 200 mg di
sertralina al giorno sulle concentrazioni plasmatiche del diazepam suggerisce
che la sertralina non � un inibitore rilevante dal punto di vista clinico del
CYP 2C19. Studi in vitro indicano che la sertralina ha poca, se non alcuna,
potenzialit� di inibire il CYP 1A2.
Fenitoina. Uno studio controllato verso placebo in volontari sani suggerisce
che la somministrazione cronica di sertralina a 200 mg/die non produce
un'inibizione clinicamente importante del metabolismo della fenitoina. Ci�
nonostante si raccomanda di monitorare le concentrazioni plasmatiche della
fenitoina dopo l'inizio della terapia con sertralina, con un adeguato
aggiustamento della dose di fenitoina. Inoltre la co-somministrazione di
fenitoina pu� causare una riduzione dei livelli plasmatici della sertralina.
Induzione degli enzimi microsomali. In base agli studi condotti sulla
diminuita emivita dell'antipirina somministrata contemporaneamente alla
sertralina, si pu� concludere che la sertralina non ha un effetto induttore
sugli enzimi epatici che sia clinicamente significativo.
Litio. Negli studi controllati contro placebo su volontari sani, la
concomitante somministrazione di litio e sertralina non altera la
farmacocinetica del litio, ma � risultata in un aumento del tremore rispetto al
placebo, indicando una possibile interazione farmacodinamica. Come per altri
SSRI, si raccomanda cautela nel somministrare contemporaneamente sertralina con
medicinali come il litio che possono agire attraverso meccanismi serotoninergici
(vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego").
Terapia elettroconvulsiva (ECT). Non esistono studi clinici che stabiliscano
i rischi e i benefici dell'uso combinato dell'ECT e della sertralina.
- 4.6 Gravidanza e allattamento
Dati su di un numero limitato (n = 147) di donne gravide esposte, non
indicano effetti avversi della sertralina sulla gravidanza o sulla salute del
feto/neonato. Studi sugli animali non hanno fornito alcuna evidenza di effetti
teratogeni della sertralina, tuttavia � stata osservata embriotossicit� (vedere
paragrafo 5.3 "Dati preclinici di sicurezza"). La sertralina deve essere usata
in gravidanza solo se i potenziali benefici del trattamento della madre superano
i possibili rischi per lo sviluppo del feto.
La sertralina viene escreta nel latte materno (rapporto latte/plasma circa
1.8). Concentrazioni plasmatiche molto basse o non misurabili sono state
determinate in bambini allattati al seno. Sertralina deve essere somministrata
durante l'allattamento solo se il beneficio atteso supera i rischi potenziali
per il bambino.
Sintomi da astinenza nel neonato dopo interruzione della terapia sono stati
riportati con sertralina se somministrata alla fine della gravidanza e/o durante
l'allattamento (eccitazione, agitazione, insonnia, debolezza nel succhiare).
Se la sertralina viene somministrata durante la gravidanza e/o allattamento,
il medico deve essere consapevole che i sintomi, inclusi quelli compatibili con
reazioni di astinenza, sono stati riportati in alcuni neonati le cui madri sono
state trattate con antidepressivi SSRI inclusa la sertralina.
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Se usata come raccomandato, la sertralina in casi isolati pu� alterare le
reazioni al punto di compromettere l'abilit� di guidare veicoli ed usare
macchinari o di lavorare in condizioni potenzialmente rischiose. Questo avviene
particolarmente all'inizio della terapia, al cambio del trattamento e durante la
concomitante ingestione di alcool o di prodotti medicinali che influenzano il
sistema nervoso centrale. Il paziente deve essere avvisato di non guidare o
lavorare in condizioni potenzialmente rischiose fino a quando non sono
conosciuti gli effetti individuali della sertralina.
Valutazione delle frequenza
Molto comune > 1/10;
Comune > 1/100, < 1/10;
Non comune > 1/1.000, < 1/100;
Raro > 1/10.000, < 1/1.000;
Molto raro < 1/10.000, inclusi casi isolati
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati in studi clini con dosi
ripetute:
Patologie gastrointestinali:
Molto comune: diarrea/feci molli, nausea
Comune: dispepsia
Patologie del sistema nervoso vegetativo:
Molto comune: secchezza delle fauci
Comune: sudorazione aumentata
Patologie del sistema nervoso centrale:
Molto comune: tremore e capogiro
Raro: irrequitezza psicomotoria/acatisia (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze
speciali e precauzioni di impiego").
Disturbi psichiatrici:
Molto comune: insonnia, sonnolenza, anoressia
Raro: ideazione/comportamento suicidario (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze
speciali e precauzioni di impiego").
Patologie renali ed urinarie:
Molto comune: disfunzione sessuale nei maschi (principalmente ritardo
nell'eiaculazione).
Rapporti spontanei dei seguenti effetti indesiderati sono stati riportati
nella fase di post-marketing:
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
astenia, stanchezza, vampate di calore, indisposizione, aumento di peso,
perdita di peso, febbre, reazioni anafilattoidi, reazioni allergiche, allergia.
Patologie del sistema emolinfopoietico:
porpora, alterata funzione piastrinica, alterata diatesi emorragica (ad es.
con epistassi, sanguinamento gastrointestinale, ematuria), leucopenia,
trombocitopenia.
Patologie endocrine:
ginecomastia, iperprolattinemia, galattorrea, ipotiroidismo, sindrome da
inappropriata secrezione dell'ormone anti-diuretico.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
rash cutaneo, prurito, alopecia, eritema multiforme, fotosensibilit� della
cute, orticaria, edema di Quincke, grave esfoliazione del derma ad es. sindrome
di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica.
Patologie epatobiliari:
gravi disturbi epatici (inclusi epatite, ittero ed insufficienza epatica),
aumento asintomatico delle transaminasi (SGOT e SGPT). Alterazioni delle
transaminasi sono comparse principalmente nelle prime 9 settimane di trattamento
e sono scomparse rapidamente dopo l'interruzione della terapia.
Patologie vascolari:
dolore toracico, palpitazioni, edema periferico, ipertensione, edema
periorbitale, sincope, tachicardia.
Esami diagnostici:
risultati di laboratorio anormali.
Patologie gastrointestinali:
stitichezza, dolore addominale, vomito, aumento dell'appetito, pancreatite.
Patologie dell'orecchio e del labirinto:
tinnito.
Patologie del sistema nervoso vegetativo:
midriasi, priapismo.
Patologie del sistema nervoso centrale:
cefalea, disturbi motori (inclusi sintomi extrapiramidali quali ipercinesi,
ipertonia, bruxismo o anormalit� nell'andatura), parestesia e ipoestesia,
emicrania, contrazioni muscolari involontarie, coma, convulsioni, segni e
sintomi associati con la sindrome da serotonina: agitazione, confusione,
diaforesi, diarrea, febbre, ipertensione, rigidit�, tachicardia. In alcuni casi
questi sintomi sono comparsi in associazione con l'uso concomitante di agenti
serotoninergici.
Disturbi psichiatrici:
sbadiglio, agitazione, ansia, euforia, sintomi depressivi, allucinazioni,
mania, ipomania, perdita della libido (in donne ed uomini), incubi, reazioni
aggressive, psicosi.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
broncospasmo.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
iposodiemia, reversibile con l'interruzione del trattamento. Isolati casi
possono essere attribuibili alla sindrome dell'inappropriata secrezione
dell'ormone anti-diuretico. Questi effetti indesiderati sono comparsi
principalmente in pazienti anziani ed in pazienti che usavano diuretici o altri
prodotti medicinali. Livelli elevati di colesterolo sierico.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
artralgia.
Patologie renali e urinarie:
disturbi mestruali, incontinenza urinaria, edema facciale, ritenzione
urinaria.
Patologie dell'occhio:
visione alterata.
Pi� di 700 anziani (et� > 65 anni) hanno partecipato ad uno studio clinico
per valutare l'efficacia della sertralina in questo gruppo di pazienti. Il tipo
e la frequenza degli effetti indesiderati nei pazienti anziani � risultato
simile a quello dei pazienti pi� giovani.
Bambini e adolescenti con DOC:
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati in studi clinici in
bambini ed adolescenti (et� 6 - 17 anni) con DOC e sono comparsi con frequenza
di almeno il 2% ed almeno doppia che con il placebo:
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Comune: porpora, epistassi
Disturbi psichiatrici:
Molto comune: insonnia, nervosismo, agitazione
Comune: concentrazione alterata, reazioni maniacali, ansia, labilit�
emozionale, pensieri anormali
Patologie del sistema nervoso:
Molto comune: ipercinesia (da 6 a 11 anni)
Comune: ipercinesia (da 12 a 17 anni), tremore
Patologie gastrointestinali:
Molto comune: anoressia, nausea
Comune: perdita di peso
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: rash, disturbi della cute
Patologie renali e urinarie:
Comune: incontinenza urinaria
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:
Comune: dismenorrea, alterazioni mestruali, dolore al seno
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Molto comune: cefalea
Comune: perdita di peso, affaticamento, dolore toracico, malessere, febbre
Bambini e adolescenti con Disturbi Depressivi Maggiori (DDM).
Sertralina � stata valutata in pazienti pediatrici con DDM con et� 6 -17 anni
in 2 studi controllati verso placebo di 10 settimane (n = 364). L'evidenza
dell'efficacia non � stata adeguatamente dimostrata. Negli studi vi furono in
totale 17 interruzioni dovute ad eventi avversi (9%) con sertralina e 4 (2.1%)
con placebo.
I seguenti eventi avversi furono osservati in studi clinici in bambini e
adolescenti (et� 6 - 17 anni) con disordini depressivi maggiori e sono comparsi
con frequenza di almeno il 2% ed almeno doppia che con il placebo:
Disturbi psichiatrici:
Molto comune: insonnia
Comune: reazioni aggressive, agitazione, idee suicide, tentato suicidio,
depressione aggravata
Patologie del sistema nervoso:
Comune: ipercinesia, tremore, incontinenza urinaria
Patologie gastrointestinali:
Molto comune: nausea (12 -17 anni)
Comune: anoressia, secchezza delle fauci, diarrea, vomito, nausea (6 - 11
anni)
Nell'analisi dei dati di sicurezza i tentativi di suicidio furono riportati
nello stesso numero di pazienti con sertralina (2/189, 1.1%) e placebo (2/184,
1.1%), con un'incidenza di tentativi di suicidio nei soggetti trattati con
sertralina dell'1.1% (2 tentativi in 2/189 soggetti) verso 1.6% nei soggetti
trattati con placebo (3 tentativi in 2/184 soggetti). Ideazioni suicide furono
riportate da 3 pazienti trattati con sertralina (1.6%) e da nessuno di quelli
trattati con placebo. A causa dell'implicito rischio di tentativi di suicidio in
pazienti con DDM si raccomanda di prestare attenzione alla comparsa di pensieri
suicidi.
Sintomi da astinenza riscontrati al momento dell'interruzione del trattamento
con sertralina
L'interruzione (specie se brusca) del trattamento con sertralina determina
generalmente la comparsa di sintomi da astinenza. Vertigini, disturbi sensori
(compresa la parestesia), disturbi del sonno (compresi insonnia e intensa
attivit� onirica), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e mal di testa
costituiscono le reazioni maggiormente segnalate. Generalmente, questi sintomi
sono di entit� da lieve a moderata ed auto-limitanti; tuttavia, in alcuni
pazienti possono essere di entit� grave e/o prolungati. Pertanto, quando si
intende interrompere il trattamento con sertralina, si deve ridurre gradualmente
la dose (vedere paragrafo 4.2 "Posologia e modo di somministrazione" e paragrafo
4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego").
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I sintomi del sovradosaggio da sertralina si presentano come effetti
collaterali mediati dalla serotonina come capogiri, disturbi gastrointestinali
(ad es. nausea e vomito), tachicardia, tremore, agitazione e vertigini. In rari
casi � stato riportato coma.
I dati disponibili mostrano che la sertralina possiede un ampio margine di
sicurezza in caso di sovradosaggio. Sono stati riportati casi di sovradosaggio
dopo la somministrazione fino a 13.5 g di sertralina come unico farmaco. Sono
stati riportati casi di decessi a seguito di sovradosaggio di sertralina in
associazione con altri farmaci e/o con alcool. Perci�, tutti i casi di
sovradosaggio dovrebbero essere trattati in modo aggressivo.
Non esiste uno specifico trattamento o uno specifico antidoto per la
sertralina. Sono raccomandate le seguenti precauzioni: la funzionalit� delle vie
aeree dovrebbe essere stabilizzata e mantenuta, assicurando un'ossigenazione ed
una ventilazione adeguata. Il carbone attivo, che pu� essere utilizzato con il
sorbitolo o con altro lassativo se necessario, pu� essere ugualmente o pi�
efficace di un lavaggio gastrico. L'induzione del vomito non � consigliabile. Si
raccomanda il monitoraggio cardiaco e dei segni vitali, che si deve corredare a
misure sintomatiche generali e di supporto.
Dato il grande volume di distribuzione della sertralina, � improbabile che la
diuresi forzata, l'emoperfusione e la plasmaferesi rechino beneficio.
Categoria farmacoterapeutica: inibitori selettivi della ricaptazione della
serotonina
Codice ATC: N06AB06
Si ritiene che i disturbi depressivi siano associati a disturbi del
metabolismo della 5-idrossitriptamina (serotonina) nel cervello. E' stato
dimostrato che la sertralina � un inibitore specifico della ricaptazione
neuronale in vitro della serotonina: questo in modelli animali, risulta in un
potenziamento degli effetti fisiologici della sostanza. Sertralina esercita solo
un blando effetto sulla captazione neuronale della noradrenalina e della
dopamina. A dosi cliniche, la sertralina blocca l'uptake della serotonina
attraverso le piastrine umane.
Negli animali non ha mostrato alcun effetto stimolante, sedativo o
anticolinergico/cardiotossico. In studi controllati su volontari sani, la
sertralina non ha prodotto sedazione e non ha interferito con la funzione
psicomotoria.
A causa di questa azione inibitoria selettiva nella ricaptazione della
serotonina, la sertralina non aumenta l'attivit� catacolaminergica. Inoltre la
sertralina non mostra alcuna affinit� per i recettori muscarinici,
serotoninergici, dopaminergici, adrenergici, istaminergici, GABAergici o delle
benzodiazepine.
La somministrazione cronica della sertralina � stata associata con una
diminuzione della sensibilit� dei recettori noradrenergici cerebrali similmente
a quanto osservato con altri anti-depressivi clinicamente efficaci.
In studi condotti sugli esseri umani e sugli animali, la sertralina non ha
dimostrato nessun potenziale di abuso.
- 5.2 Propriet� farmacocinetiche
Assorbimento:
Il profilo farmacocinetico della sertralina � dose-proporzionali in un
intervallo di dosaggio compreso tra i 50 e i 200 mg. Dopo una singola dose orale
giornaliera compresa tra 50 e 200 mg di sertralina somministrata per 14 giorni,
le massime concentrazioni plasmatiche sono raggiunte tra le 4.5 e le 8.4 ore
dopo la somministrazione.
Sulla base delle percentuali di escrezione in urine e feci, si pu� stimare
che l'assorbimento dopo somministrazione orale sia di almeno il 70%. La
biodisponibilit� viene ridotta dall'effetto di primo passaggio.
La concomitante assunzione di cibo non influenza la biodisponibilit� di
sertralina.
Distribuzione:
Il legame con le proteine plasmatiche � di circa il 98%. Dati da studi
animali indicano che la sertralina ha un ampio volume di distribuzione.
Le concentrazioni di "steady state" vengono raggiunte in circa una settimana
e le concentrazioni di sertralina sono duplicate rispetto ai livelli plasmatici
dopo la dose iniziale, con somministrazione di dosi giornaliere singole.
Metabolismo:
La sertralina ed il suo principale metabolita, la N-desmetil-sertralina,
vengono sottoposte ad un esteso metabolismo epatico. In vitro la
N-desmetil-sertralina presenta un'attivit� considerevolmente minore (con un
fattore di circa 20 volte) rispetto alla sertralina. Il metabolita non ha
effetti in vivo nei modelli della depressione.
E' stato dimostrato da sperimentazioni in vitro che il metabolismo della
sertralina � mediato principalmente dall'enzima CYP3A4, con un coinvolgimento
limitato del CYP2D6. Alla dose standard di 50 mg la sertralina ha solo effetti
limitati sul metabolismo mediato dal CYP2D6 e dal CYP3A4 di altre sostanze.
Escrezione:
L'emivita terminale dell'eliminazione della sertralina � di circa 26 ore.
L'emivita della N-desmetil-sertralina varia tra le 62 e le 104 ore, cos� le
concentrazioni plasmatiche del metabolita raggiungono gli stessi livelli della
sostanza di origine.
I metaboliti della sertralina e della N-desmetil-sertralina vengono eliminati
nelle feci e nelle urine in uguali quantit�. Solo una piccola quantit� (< 0.2 %)
di sertralina � escreta non modificata nelle urine.
Anziani:
Il profilo farmacocinetico della sertralina nei pazienti anziani � simile a
quello dei pazienti pi� giovani.
Insufficienza epatica:
Per la farmacocinetica della sertralina in pazienti con cirrosi vedere
sezione 4.2 "Posologia e modo di somministrazione" e 4.4 "Avvertenze speciali e
opportune precauzioni di impiego".
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Gli studi convenzionali sulla sertralina non hanno mostrato effetti
mutageni o carcinogenetici. In studi sulla tossicit� riproduttiva in ratti e
conigli non sono stati osservati effetti teratogeni. Tuttavia ritardi
dell'ossificazione sono comparsi nei feti di ratti e conigli a dosi
corrispondenti a 2.5 volte fino a 10 volte quella massima terapeutica negli
uomini. La somministrazione di sertralina in ratti durante l'ultimo terzo di
gestazione fino al termine dell'allattamento a dosi superiori di 5 volte la
dose terapeutica massima nell'uomo, ha portato ad un aumento del numero di
nati morti e cos� pure ad una diminuzione della sopravvivenza e del peso
corporeo nei discendenti. Si � dimostrato che la minor percentuale di
sopravvivenza nei discendenti � causata dall'esposizione intrauterina.
- 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
Nucleo:
Cellulosa microcristallina
Calcio fosfato dibasico diidrato
Carbossimetilamido sodico (tipo A)
Magnesio stearato
Rivestimento:
Ipromellosa(E464)
Titanio diossido (E171)
Polidestrosio (E1200)
Glicerolo triacetato
Macrogol
Non pertinente.
3 anni
Nessuna particolare precauzione per la conservazione.
Flaconi di polipropilene ad alta densit� con tappi in polietilene (con un
riempitore in polietilene opzionale) in confezioni* da 14, 15, 20, 28, 30,
50, 60, 98, 100, 250, 300, 500 compresse.
Blister in PVC/PVdC/alluminio in confezioni* da 14, 15, 20, 28, 30, 50, 60,
98, 100, 250, 300, 500 compresse.
*E' possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
- 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Merck Generics Italia S.p.A.,
Via Aquileia, 35 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
- 8. NUMERI DELL' AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
50 mg compresse rivestite con film 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771018/M
50 mg compresse rivestite con film 15 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771020/M
50 mg compresse rivestite con film 20 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771032/M
50 mg compresse rivestite con film 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771044/M
50 mg compresse rivestite con film 30 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771057/M
50 mg compresse rivestite con film 50 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771069/M
50 mg compresse rivestite con film 60 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771071/M
50 mg compresse rivestite con film 98 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.
036771083/M
50 mg compresse rivestite con film 100 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC
n. 036771095/M
50 mg compresse rivestite con film 250 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC
n. 036771107/M
50 mg compresse rivestite con film 300 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC
n. 036771119/M
50 mg compresse rivestite con film 500 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC
n. 036771121/M
50 mg compresse rivestite con film 14 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771259/M
50 mg compresse rivestite con film 15 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771261/M
50 mg compresse rivestite con film 20 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771273/M
50 mg compresse rivestite con film 28 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771285/M
50 mg compresse rivestite con film 30 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771297/M
50 mg compresse rivestite con film 50 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771309/M
50 mg compresse rivestite con film 60 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771311/M
50 mg compresse rivestite con film 98 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771323/M
50 mg compresse rivestite con film 100 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771335/M
50 mg compresse rivestite con film 250 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771347/M
50 mg compresse rivestite con film 300 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771350/M
50 mg compresse rivestite con film 500 compresse in flacone HDPP AIC n.
036771362/M
- 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE: Ottobre
2005