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SILIMARIN
Una compressa rivestita contiene:
Principio attivo:estratto di cardo mariano contenente 200 mg di flavonoidi come silimarina.
Per gli eccipienti, vedere 6.1
Compresse rivestite.
Condizione di sofferenza organica e funzionale del parenchima epatico di varia origine, conseguenti a epatiti acute, infettive e tossiche, stati post-epatici.
Epatopatie croniche da cause tossiche, metaboliche o infettive.
Cirrosi epatica o steatosi.
Protezione della cellula epatica durante l'uso di farmaci epatotossici.
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Si consiglia di iniziare il trattamento con 200 mg x 2 volte al dì, dopo i pasti, per 4-6 settimane. La somministrazione ed il dosaggio sono puramente indicativi e possono essere aumentati a giudizio del medico. Ottenuto un miglioramento la posologia sopra indicata può essere ridotta a 200 mg al giorno. Tale terapia di mantenimento può essere continuata anche per lunghi periodi di tempo, secondo il giudizio del medico.
Ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto.
Ostruzione grave delle vie biliari.
Non sono noti casi di assuefazione o dipendenza.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Non sono note interazioni o incompatibilità con altri farmaci.
Il farmaco è privo di effetto teratogeno; tuttavia se ne sconsiglia la somministrazione durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Il farmaco non altera lo stato di vigilanza
Normalmente è ben tollerato; occasionalmente è stato segnalato un modico effetto lassativo
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Non sono noti casi di sovradosaggio.
La silimarina (silibina, silicristina, silidianina), principio attivo del Silimarin, viene estratta dalla pianta officinale Sylibum Marianum. Sperimentazioni eseguite in vitro ed in vivo su animali da esperimento con intossicazioni indotte da sostanza di varia natura, hanno dimostrato che la silimarina, dotata di marcato epatotropismo, svolge una spiccata attività antiepatotossica. Il farmaco esplica tale effetto per un'azione stabilizzatrice sulle membrane delle cellule epatiche e sulle membrane interne degli organuli citoplasmatici, restaurando così le loro strutture alterate e riconducendo alla normalità le loro funzioni specifiche. È stato dimostrato inoltre che la silimarina possiede un'azione di stimolo sui processi rigenerativi del parenchima epatico: studi clinici hanno confermato i meccanismi dell'attività antiepatotossica della silimarina, evidenziando un miglioramento degli indici di citolisi epatica e di funzionalità della membrana.
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La silimarina è ben assorbita per via orale; l'assorbimento è proporzionale alla dose somministrata, l'eliminazione attraverso l'emuntorio renale è molto basso; l'80-90% della dose somministrata viene escreta attraverso la bile, con l'esistenza di un circolo enteroepatico.
Le concentrazioni di farmaco più elevate si riscontrano nel fegato e nel sangue.
La tossicità acuta della silimarina nel ratto è risultata notevolmente bassa, praticamente non documentabile. Studi di tossicità a lungo termine in diverse specie animali, hanno dimostrato la perfetta tollerabilità del prodotto.
Il farmaco non è risultato nè teratogeno nè embriotossico.
Eccipienti della compressa: amido di mais F.U.; mannitolo F.U.; cellulosa microcristallina F.U.; metilcellulosa F.U.; magnesio stearato F.U.
Eccipienti del rivestimento: alcool cetilico U.S.P.; etilcellulosa; idrossipropilmetilcellulosa U.S.P.; polietilenglicole 400 F.U.; polisorbato 80 F.U.; sodio laurilsolfato F.U.; titanio biossido F.U.; triacetina (gliceril triacetato) U.S.P.
Niente da segnalare per l'uso previsto.
5 anni (60 mesi).
Non previste indicazioni particolari. Da conservare a temperatura ambiente (fra +8C e +30°C, come previsto da F.U. IX).
Blister 30 compresse rivestite.
Nessuna.
PLIVA Pharma S.p.A. Via T. Cremona, 10 – 20092 CInisello Balsamo (MI
A.I.C. N° 023774033
15.12.1978 / 01.06.2000
27/01/2006