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SOMAVERT 15 mg
Ogni flaconcino contiene 15 mg di pegvisomant.
Dopo ricostituzione, 1 ml di soluzione contiene 15 mg di pegvisomant.
Pegvisomant è prodotto con la tecnica del DNA ricombinante usando E. Coli.
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile.
La polvere è da bianca a leggermente biancastra.
Trattamento di pazienti con acromegalia, che non hanno risposto in modo adeguato ad intervento chirurgico e/o a radioterapia, e per i quali un' appropriata terapia farmacologica con analoghi della somatostatina si è dimostrata inefficace nel normalizzare le concentrazioni di IGF-1 o è risultata non tollerata.
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Il trattamento deve iniziare sotto la supervisione di un Medico con esperienza nel trattamento dell' acromegalia.
Per i differenti regimi posologici sono disponibili i seguenti dosaggi: SOMAVERT 10 mg, SOMAVERT 15 mg e SOMAVERT 20 mg.
Per istruzioni sulla preparazione, vedere pagarafo 6.6.
Una dose iniziale di 80 mg di pegvisomant deve essere somministrata per via sottocutanea sotto controllo medico. Successivamente devono essere somministrati una volta al giorno mediante iniezione sottocutanea SOMAVERT 10 mg, ricostituito in 1 ml di solvente.
Il sito di inizione deve essere cambiato giornalmente per prevenire la formazione di lipoipertrofia.
Aggiustamenti posologici devono essere basati sui livelli serici di IGF-I.
Le concentrazioni sieriche di IGF-I sierico devono essere misurate ogni quattro - sei settimane e la dose deve essere adeguata con incrementi di 5 mg/giorno per mantenere la concentrazione sierica di IGF-I nei limiti di normalità per l’età e per mantenere una ottimale risposta terapeutica.
La dose massima non deve superare i 30 mg/giorno.
Pazienti anziani:
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Pazienti pediatrici:
Non c’è esperienza sull’uso nei bambini.
Pazienti con funzionalità epatica o renale compromessa:
Non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia di SOMAVERT in pazienti con insufficienza renale o epatica.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Tumori ipofisari GH secernenti possono talvolta espandersi causando gravi complicazioni (es. alterazioni del campo visivo). Il trattamento con SOMAVERT non riduce le dimensioni della massa tumorale. Tutti i pazienti affetti da questi tumori devono essere attentamente controllati al fine di evitare qualsiasi eventuale progressione delle dimensioni della massa tumorale durante il trattamento. SOMAVERT è un potente antagonista dell’azione dell’ormone della crescita. La somministrazione di SOMAVERT può causare una condizione di deficit di ormone della crescita, nonostante la presenza di elevati livelli sierici dello stesso. Le concentrazioni sieriche di IGF-I devono essere monitorate e mantenute nei limiti di normalità relativi all’età del paziente mediante aggiustamento della dose di SOMAVERT.
Le concentrazioni sieriche di alanina aminotransferasi (ALT) e di aspartato transaminasi (AST) devono essere controllate ad intervalli di 4-6 settimane per i primi sei mesi di trattamento con SOMAVERT o in qualsiasi momento in pazienti con evidenti sintomi di epatite. Devono essere escluse evidenze di tipo ostruttivo del tratto biliare in pazienti con innalzamenti di ALT e AST o in pazienti trattati in precedenza con qualsiasi analogo della somatostatina.
La somministrazione di SOMAVERT deve essere interrotta se persistono segni di malattia epatica.
Gli studi condotti con SOMAVERT in pazienti diabetici trattati sia con insulina o con farmaci ipoglicemizzanti orali hanno evidenziato in questa popolazione il rischio di ipoglicemia. Quindi nei pazienti acromegalici con diabete mellito, può essere necessaria una riduzione della dose di insulina o di farmaci ipoglicemizzanti. (vedere anche paragrafo 4.5).
I benefici terapeutici di una riduzione della concentrazione di IGF-I che si manifestano nel miglioramento delle condizioni cliniche del paziente, potrebbero potenzialmente aumentare la fertilità nelle pazienti femmine. Se necessario, le pazienti devono essere informate di usare un contraccettivo adeguato. Il trattamento con SOMAVERT non è raccomandato durante la gravidanza (vedere anche paragrafo 4.6).
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Non sono stati condotti studi di interazione. Si deve valutare se proseguire il trattamento con gli analoghi della somatostatina. L’uso di SOMAVERT in combinazione ad altri medicinali indicato nel trattamento dell’acromegalia non è stato studiato in modo approfondito.
I pazienti in trattamento con insulina o con farmaci ipoglicemizzanti orali possono necessitare di una riduzione della dose di questi medicinali a causa dell’effetto di pegvisomant sulla sensibilità dell’insulina. (vedere paragrafo 4.4). SOMAVERT è strutturalmente molto simile all’ormone della crescita, è pertanto possibile una reazione crociata con i dosaggi di ormone della crescita disponibili in commercio.Dato che le concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci di SOMAVERT, sono da 100 a 1000 volte superiori alle effettive concentrazioni plasmatiche di ormone della crescita riscontrate negli acromegalici, le determinazioni delle concentrazioni plasmatiche di ormone delle crescita risulterebbero riportate in modo falsato nei dosaggi dell’ormone della crescita in commercio. Il trattamento con SOMAVERT non deve quindi essere monitorato o modificato sulla base delle concentrazioni plasmatiche di ormone della crescita risultanti da tali determinazioni.
Per pegvisomant non sono disponibili dati clinici relativi a pazienti in gravidanza.
Risultano insufficienti gli studi negli animali rispetto agli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postatale (vedere paragrafo 5.3).
Non è noto il rischio potenziale per l'uomo.
SOMAVERT non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità (vedere anche paragrafo 4.4)
Uso durante l'allattamento:
L’escrezione di pegvisomant nel latte materno non è stata studiata negli animali. I dati clinici sono troppo limitati (un caso segnalato) per trarre qualsiasi conclusione sull’escrezione di pegvisomant nel latte materno. Pertanto, SOMAVERT non deve essere utilizzato durante l’allattamento. Tuttavia, l’allattamento può proseguire se il trattamento con SOMAVERT viene interrotto: questa decisione deve tenere conto del beneficio della terapia con SOMAVERT per la madre e del beneficio dell’allattamento per il bambino.
Non sono stati condotti studi per valutare gli effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari.
L'elenco sottoriportato riporta le reazioni avverse osservate negli studi clinici.
In studi clinici, per pazienti trattati con pegvisomant (n=160), la maggioranza di reazioni avverse a pegvisomant sono state di grado da lieve a moderato, di durata limitata e non è stato necessario interrompere il trattamento.
Le reazioni avverse più comunemente riportate e considerate correlate a SOMAVERT, osservate in una percentuale ≥ 5% dei pazienti con acromegalia durante gli studi clinici, sono state reazioni al sito di iniezione 11%, sudorazione 7%, mal di testa 6% e astenia 6%.
Gli eventi avversi sono elencati secondo le seguenti categorie:
Molto comune: >= 1/10
Comune: >=1/100 a <1/10
Non comune: >=1/1.000 a <1/100
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Non comune: trombocitopenia, leucopenia, leucocitosi, tendenza al sanguinamento.
Patologie del sistema nervoso:
Comune: cefalea, vertigini, sonnolenza, tremori.
Non comune: ipoestesia, disgeusia, emicrania, narcolessia
Patologie dell'occhio:
Non comune: astenopia, dolore agli occhi.
Patologie dell'orecchio e del labirinto:
Non comune: malattia di Meniere.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Non comune: dispnea.
Patologie gastrointestinali:
Comune: diarrea, stipsi, nausea, vomito, gonfiore addominale, dispepsia, flatulenza.
Non comune: secchezza della bocca, emorroidi, ipersecrezione salivare, alterazione dentaria.
Patologie renali e urinarie:
Non comune: ematuria, proteinuria, poliuria, insufficienza. renale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: sudorazione, prurito, rash cutaneo.
Non comune: edema facciale, secchezza della cute, contusioni, tendenza all'ecchimosi, sudorazione notturna.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
Comune: artralgia, mialgia, gonfiore delle estremità.
Non comune: artrite.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Comune: ipercolesterolemia, aumento di peso, iperglicemia, fame.
Non comune: ipertrigliceridemia, ipoglicemia.
Patologie vascolari:
Comune: ipertensione.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: sindrome simil-influenzale, senso di fatica, ecchimosi o sanguinamento in sede di iniezione, reazione cutanea in sede di iniezione (inclusa ipersensibilità nel sito di iniezione), ipertrofia in sede di iniezione (ad es. lipoipertrofia)*.
Non comune: edema degli arti inferiori, febbre, debolezza, astenia, alterazione della sensibilità, anomalia di cicatrizzazione, edema periferico.
Patologie epatobiliari:
Comune: alterazioni dei test di funzionalità epatica (ad es. aumento delle transaminasi) (vedere paragrafo 4.4).
Disturbi psichiatrici:
Comune: sogni anomali, disturbi del sonno.
Non comune: collera, apatia, confusione, aumento della libido, attacchi di panico, perdita della memoria a breve termine.
* Vedere di seguito Ulteriori Informazioni.
Ulteriori Informazioni:
La maggioranza delle reazioni nel sito di iniezione sono state caratterizzate da eritemi locali e dolorabilità , risoltisi spontaneamente con trattamento sintomatico locale, mentre la terapia con SOMAVERT veniva continuata. Sono stati osservati casi di ipertrofia nel sito di iniezione, inclusa lipoipertrofia.
Nel 16,9% di pazienti trattati con SOMAVERT si è osservato lo sviluppo di isolati anticorpi anti ormone della crescita a basso titolo. Non è noto il significato clinico di questi anticorpi.
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Esiste un’esperienza limitata di sovradosaggio con SOMAVERT. È stato riportato un caso di sovradosaggio acuto con somministrazione di 80 mg/giorno per 7 giorni, in cui il paziente ha lamentato un leggero aumento della stanchezza e secchezza delle fauci. Nella settimana successiva all'interruzione del trattamento le reazioni avverse osservate sono state: insonnia, aumento della fatica, tracce di edema declive, fine tremore ed aumento di peso. Dopo due settimane dall'interruzione del trattamento, è stata osservata leucocitosi e moderato sanguinamento nel sito di iniezione e di puntura venosa, che sono stati considerati possibilmente correlati a SOMAVERT.
In caso di sovradosaggio, la somministrazione di SOMAVERT deve essere interrotta e non dove essere ripristinata finché i livelli di IGF-I non rientrino entro o sopra il range di normalità.
Categoria farmacoterapeutica: Altri ormoni del lobo anteriore dell’ipofisi e analoghi, Codice ATC: H01AX01.
Pegvisomant è un analogo dell’ormone della crescita umano geneticamente modificato, per essere un antagonista del recettore dell’ormone della crescita.
Pegvisomant si lega ai recettori dell’ormone della crescita sulle superfici cellulari dove blocca il legame con l’ormone della crescita e quindi interferisce con la trasduzione del segnale intracellulare dell’ormone della crescita. Pegvisomant è altamente selettivo per il recettore del GH e non reagisce in modo crociato con altri recettori citochinici, inclusa la prolattina. L’inibizione dell’azione dell’ormone della crescita con pegvisomant porta ad una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di IGF-I (insulin-like growth factor-I), come anche di altre proteine plasmatiche responsive all’ormone della crescita quali IGF-I “free”, ALS (subunità acido labile di IGF-I) e IGFBP-3 ( insulin like growth factor binding protein 3).
Sono stati trattati pazienti acromegalici (n=112) per 12 settimane nell’ambito di uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, comparativo tra pegvisomant e placebo. Nel gruppo dei pazienti trattati con pegvisomant durante tutte le visite successive alla basale si sono osservate riduzioni medie di IGF-I statisticamente significative dose-dipendenti (p<0,0001), di “free” IGF-I (p<0,05), di IGFBP-3 (p<0,05) e di ALS (p<0,05). Le IGF-I sieriche si sono normalizzate alla fine dello studio (12° settimana) nel 9,7 %, 38,5 %, 75% e nel 82% dei soggetti trattati rispettivamente con placebo, con 10 mg/die, 15 mg/die o 20 mg/die SOMAVERT.
In tutti i gruppi si sono osservate differenze statisticamente significative (p<0,05) di miglioramento dello score relativo a segni e a sintomi clinici per aumenti rispetto al placebo.
Un gruppo di 38 soggetti acromegalici è stato seguito in uno studio a lungo termine, aperto, dosetitolato per almeno12 mesi consecutivi di dosaggio giornaliero con pegvisomant (media = 55 settimane). La concentrazione media di IGF-I in questo gruppo veniva ridotta da 917 ng/ml a 299 ng/ml durante il trattamento con pegvisomant, con il 92% che raggiungeva una concentrazione di IGF-I normale per l’età.
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Dopo somministrazione sottocutanea l’assorbimento di pegvisomant è lento e prolungato e il picco delle concentrazioni plasmatiche è stato generalmente ottenuto dopo 33-77 ore dalla somministrazione. L’estensione media dell’assorbimento di una dose sottocutanea è stata del 57% rispetto ad una dose endovenosa.
L’apparente volume di distribuzione di pegvisomant è relativamente piccolo (7-12 l).
La clearance media sistemica di pegvisomant a seguito di dosi multiple è stimata essere 28 ml/h per dosi sottocutanee tra 10 e 20 mg/die. La clearance renale di pegvisomant è trascurabile ed è meno dell’1% della clearance sistemica. Pegvisomant è lentamente eliminato dal plasma con stime medie di emivita variabili generalmente da 74 a 172 ore a seguito sia di dosi singole che multiple. Il metabolismo di pegvisomant non è studiato.
Dopo singola somministrazione per via sottocutanea di pegvisomant si è osservata una cinetica non lineare con dosi crescenti di 10, 15 o 20 mg.
Approssimativamente negli studi di farmacocinetica è stata osservata una farmacocinetica lineare allo steady state. I dati in 2 studi a lungo termine su una popolazione di 145 pazienti che avevano ricevuto giornalmente dosi di pegvisomant di 10, 15 o 20 mg, hanno dimostrato che le concentrazioni seriche medie (± SD) di pegvisomant sono state rispettivamente di circa 8800 ± 6300, 13200 ± 8000 e 15600 ± 10300 ng/ml.
Le farmacocinetiche di pegvisomant sono simili in volontari sani normali e in pazienti acromegalici, sebbene individui più pesanti tendano ad avere una clearance sistemica di pegvisomant più alta rispetto ad individui meno pesanti e quindi potrebbero richiedere dosi più elevate di pegvisomant. Non sono disponibili dati farmacocinetici in popolazioni particolari (bambini, popolazioni con insufficienza renale ed epatica).
I dati non clinici non rivelano particolari rischi per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute nel ratto e nella scimmia . Comunque, a causa dell'elevata risposta farmacologia nella scimmia, non sono state studiate esposizioni sistemiche a dosaggi più elevati di quelli raggiunti nei pazienti alle dosi terapeutiche. Non sono stati condotti altri studi di tossicità sulla riproduzione nell'animale a parte il test segmento II nel coniglio.
Non sono disponibili dati sul potenziale cancerogeno.
Polvere: glicina; mannitolo (E421); sodio fosfato anidro bibasico; sodio fosfato monobasico monoidrato.
Solvente: acqua per iniettabili.
Questo medicinale non deve essere mescolato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
2 anni.
Dopo ricostituzione, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Non congelare.
Conservare il contenitore nell’imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.
Dopo ricostituzione:
Da utilizzare immediatamente.
Polvere in flaconcino (vetro tipo I) con tappo di gomma (butilica) e 8 ml di solvente in flaconcino (vetro tipo I) con tappo (gomma butilica). Confezione da 30.
Ricostituire usando 1 ml di solvente.
Aggiungere il solvente al flaconcino di polvere per iniezione. Sciogliere delicatamente la polvere con un movimento rotatorio lento. Non agitare con forza, ciò potrebbe causare la denaturazione del principio attivo.
Dopo ricostituzione, se la soluzione è torbida o contiene particelle, il prodotto deve essere scartato.
Solo per monouso. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Pfizer Limited
Sandwich,
Kent CT13 9NJ
Regno Unito
EU/1/02/240/002
A.I.C. N. 035726025
Data di prima autorizzazione: 13/11/2002
Rinnovo dell’autorizzazione: 20/09/2007
Conforme alla decisione EMEA 21/12/2007