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SOSEFLUSS
SOSEFLUSS 12.500 U.I./0.5 ml
Ogni siringa preriempita contiene:
Principio attivo
Eparina calcica (purificata da EDTA) 12500 U.I.
SOSEFLUSS 20.000 U.I./0.8 ml
Ogni siringa preriempita contiene:
Principio attivo
Eparina calcica (purificata da EDTA) 20000 U.I.
Soluzione iniettabile per uso sottocutaneo.
Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa ed arteriosa.
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Secondo prescrizione medica.
Tecnica dell'iniezione
L'iniezione deve essere praticata nel tessuto sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o all'altezza della cresta iliaca sinistra o destra.
L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore della plica cutanea che si forma tra pollice e indice. La plica deve essere mantenuta per tutta la durata dell'iniezione.
È bene sospendere l'iniezione se l'introduzione dell'ago ha provocato un dolore vivo; ciò significa che si è prodotta la lesione di un vaso.
In questo caso, ritirare l’ago e praticare dalla parte opposta.
Malattie emorragiche (tranne che nella fase iniziale delle coagulopatie da consumo).
Periodo di attività terapeutica delle antivitamine K.
Ipertensione grave.
Lesioni emorragipare: ulcera peptica, retinopatie, sindromi emmorroidarie, traumi recenti specialmente a carico del sistema nervoso centrale, minaccia d’aborto.
Ipersensibilità all’eparina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Data la natura stessa del farmaco, il rischio di emorragia va sempre considerato nei pazienti in terapia con eparina, tenendo conto che la complicazione è dovuta per lo più a sovradosaggio o all’eventuale presenza di fattori predisponenti (vedi 4.3 “controindicazioni”). Il trattamento di persone anziane, di soggetti con allergia, con una insufficienza epatica o renale, dei pazienti con catetere a permanenza, richiede una sorveglianza particolare. Nei pazienti con precedenti amnestici di reazioni allergiche è consigliabile saggiare la reattività del soggetto, iniettando una dose test di 1.000 U.I. di eparina. Tale precauzione è raccomandata anche nei pazienti con infarto miocardico acuto in terapia concomitante con SOSEFLUSS e acido acetilsalicilico.
Prima di utilizzare SOSEFLUSS insieme ad altri farmaci disciolti nello stesso liquido per infusione, verificarne la compatibilità (vedi avvertenze).
Miscele di SOSEFLUSS con soluzioni di altri farmaci, possono dar luogo a precipitati e a perdita di attività.
L’eparina non va somministrata nelle stesse fiasche da infusione contenenti antibiotici tipo penicillina, tetraciclina, eritromicina; né sostanze psicotrope tipo clordiazepossido o clorpromazina; né emulsioni di grasso.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
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E’ stata descritta una resistenza all’effetto dell’eparina durante infusione, in unità coronarica, di nitroglicerina (diminuzione dell’effetto sui test di coagulazione di circa il 50%).
L’uso associato di eparina e farmaci agenti sulla aggregazione piastrinica (soprattutto aspirina e ticlodipina) deve essere attuato solo con molte cautele.
Miscele di “SOSEFLUSS” con soluzioni di altri farmaci possono dar luogo a precipitati e a perdita di attività.
Il prodotto non oltrepassa la barriera placentare e non viene escreto nel latte materno. SOSEFLUSS deve essere usata con cautela durante la gravidanza specialmente nell’ultimo trimestre e nell’immediato periodo port-partum.
Il suo uso è controindicato nella minaccia d’aborto.
Il farmaco non riduce la concentrazione né provoca sonnolenza nei pazienti in trattamento.
Emorragia (dovuta per lo più a sovradosaggio o all’eventuale presenza di fattori predisponenti; vedi controindicazioni).
In caso di fenomeni emorragici, somministrare immediatamente solfato di protamina (vedi sovradosaggio).
Nel punto dell’iniezione si possono verificare: irritazione locale, leggero dolore, formazione di ematoma o reazioni istamino-simili.
Altri effetti, legati a trattamenti prolungati con alte dosi del farmaco, sono: osteoporosi, necrosi cutanea ( sia nella sede di somministrazione che in sedi distanti da questa), inibizione della produzione di aldosterone (a dosi di 20.000 U.I. giornaliere o più) e iperkaliemia (possibile anche con dosi modeste), aumento reversibile delle aminotrasferasi seriche e delle gamma-GT, alopecia transitoria, priapismo, iperlipemia reattiva, trombocitopenia (sia immediata che tardiva) reversibile.
In soggetti ipersensibili, possono verificarsi eruzioni orticarioidi, febbre, asma, rinite, lacrimazione e segni di anafilassi.
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In caso di sovradosaggio può verificarsi un incidente emorragico.
Se questo si verifica entro 6 ore dall’ultima iniezione di SOSEFLUSS, occorre iniettare endovena 3 mL di solfato di protamina allo 1 % (pari a 30 mg). Poiché esso neutralizza solo l’eparina circolante e non quella depositate in sede di iniezione, sarà opportuno ripetere l’iniezione endovena di 2 mL fra la 8ª e la 12ª ora.
Se l’incidente emorragico si verifica dopo la 6ª ora dall’iniezione di SOSEFLUSS, è sufficiente iniettare endovena 2 mL di solfato di protamina allo 1% (pari a 20 mg).
L’eparina è uno dei glucosaminoglicani sintetizzati dall’organismo umano e immagazzinati nei granuli basofili delle mastcellule, specie a livello del fegato, del polmone e del’intestino.
Gli effetti anticoagulanti (prolungamento dei “tempi di coagulazione”, valutati in vitro come tempo di protrombina parziale attivata - TPPa-) e antitrombotici (riduzione del peso del coagulo o ritardo nella formazione di un trombo) tipici dell'’parina, sono generalmente ricondotti al legame dell'eparina con l'ATIII (antitrombina III o cofattore eparina). Il complesso eparina- ATIII inibisce alcune tappe della cascata coagulativa, in cui, come è noto, il fattore X attivato (Xa) e la trombina (fattore IIa) sono i principali responsabili della formazione del coagulo.
Dal punto di vista clinico, si ritiene che l’effetto terapeutico sia raggiunto quando si sia ottenuto il prolungamento del tempo di protrombina parziale attivata (TPPA) di base, pari almeno al 100%.
E’ stato infatti osservato, sia con l’impiego sottocutaneo che endovenoso dell’eparina, che un TPPa meno di 1,5 volte superiore ai valori basali, si accompagna, in numerose condizioni, ad una ricomparsa dei fenomeni troboembolici.
Il sale di calcio dell’eparina; risulta particolarmente vantaggioso nel trattamento per via sottocutanea; infatti, essendo già satura di calcio, non sposta lo ione calcio dai vasi, per cui, iniettata sotto cute, rispetta l’integrità dei capillari e consente un riassorbimento graduale, lento, determinando una eparinemia durevole ed efficace, senza picchi eccessivi o riflessioni improvvise.
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L ‘eparina non si assorbe (o si assorbe in minima quantità per dosi superiori a quelle “terapeutiche”) ad opera del tratto gastrointestinale; la somministrazione di eparina per uso i.m., pur in grado di indurre effetti, non è impiegata per il rischio di emorragie intratessutali.
L’uso è pertanto limitato all’uso e.v. e s.c.
Dopo la somministrazione s.c. di eparina, dal 22% al 40% della dose viene assorbita sistematicamente e le concentrazioni raggiungono un plateau tra la 4ª e la 10ª ora.
Dopo la sommonistrazione s.c. di una dose di 15000 U.I., si raggiungono tassi ematici di eparina intorno a valori di 0,2 U.I./mL, entro i primi 10-30 minuti. Il picco di concentrazione ematica si ottiene intorno alla 3ª ora, con valori di circa 0,5 U.I./mL, che si mantengono a plateau fino alla 7ª ora circa; alla 12ª ora è ancora rilevabile, con tassi intorno a 0,15 U.I./mL, ancora efficaci.
Esiste comunque una notevole variabilità interindividuale nelle risposte all’eparina, riguardo al volume di distribuzione, assorbimento ed eliminazione del farmaco. L’eparina esogena si distribuisce nel compartimento intravascolare, diffondendo in misura molto modesta in altri tessuti. E’ probabile un legame alle cellule endoteliali. L’eparina non frazionata non attraversa la placenta.
Una insufficienza renale terminale induce valori di t½ più protratti rispetto al soggetto normale.
La tossicità dell'eparina è scarsa. La DL50 nel topo è di 255.100 U.I./kg e 338.600 U.I./ kg, rispettivamente per via e.v. e i.p.; nel ratto, è di 240.000 U.I./Kg e.v. e 264.200 U.I./Kg i.p.
Prove di tossicità subacuta (28 giorni) nel coniglio, hanno dimostrato la buona tollerabilità dell’eparina calcica fino a dosi di 3000 U.I./Kg per via e.v.; prove di tossicità cronica (180 giorni, 500-1500 U.I./Kg s.c. nel ratto) non hanno evidenziato sintomi di intolleranza rispetto ai controlli; dosi pari a 2.000 U.I./Kg s.c. nel coniglio, non hanno mostrato effetti sulla gravidanza né sul prodotto del concepimento.
Acqua per preparazioni iniettabili.
Miscele di eparina calcica con soluzioni di altri farmaci possono dar luogo a precipitati ed a perdita di attività.
L’eparina non va somministarta nelle stesse fiasche da infusione contenenti antibiotici tipo penicillina, tetraciclina, eritromicina; né sostanze psicotrope tipo clordiazepossido o clorpromazina; né emulsioni di grasso.
48 mesi, in confezionamento integro correttamente conservato.
Nessuna.
SOSEFLUSS 12500 U.I./0.5 mL soluzione iniettabile s.c.: scatola contenente 10 siringhe preriempite da 12.500 U.I. (0,5 mL)
SOSEFLUSS 20000 U.I./0.8 mL soluzione iniettabile s.c.: scatola contenente 10 siringhe preriempite da 20.000 U.I. (0.8 mL)
Siringhe preriempite da 1 mL, sterili, pronte per l’uso.
Modalità per l’utilizzo della siringa preriempita.
Togliere la guaina proteggi- ago.
Procedere all’iniezione.
Tecnica dell'iniezione. L'iniezione, utilizzando la siringa da 1 mL graduata, deve essere realizzata nel tessuto cellulare sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o nella regione della cresta iliaca, sia a destra che a sinistra. L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore. La plica deve essere mantenuta durante tutta la durata dell’iniezione. Al termine dell’iniezione, non strofinare, ma operare una modica pressione sulla sede.
Soprassedere all’iniezione se l'introduzione dell'ago ha determinato dolore vivo, che sta a significare lesione di un vaso. In tal caso ritirare l’ago e praticare l'iniezione dal lato opposto.
So.Se.PHARM S.r.l. – Via dei Castelli Romani, 22 – 00040 Pomezia (RM)
SOSEFLUSS 12500: A.I.C. n. 032916013
SOSEFLUSS 20000: A.I.C. n. 032916025
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