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TARGET
Ogni compressa contiene:
Principi attivi:
Atenololo mg 100
Clortalidone mg 25
Compresse.
Ipertensione arteriosa.
L’impiego di Target è indicato soprattutto in quelle forme di ipertensione insufficientemente controllate dalla sola monoterapia.
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Una compressa al giorno.
- Adulti: la maggior parte dei pazienti con ipertensione arteriosa risponde adeguatamente alla somministrazione di una compressa al giorno di Target . Qualora la risposta non sia considerata soddisfacente, l’incremento del dosaggio induce un modesto, se non nullo, effetto antiipertensivo aggiuntivo; pertanto, in tali casi, è necessario associare un altro antiipertensivo, quale un vasodilatatore. I pazienti già in trattamento con altri farmaci ipotensivi possono essere trasferiti direttamente al Target , fatta eccezione per preparati a base di clonidina (vedi paragrafo “interazioni”).
- Anziani: in questo gruppo di pazienti il dosaggio di Target , necessario per esplicare l’azione terapeutica, è spesso più basso.
- Insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale grave è necessario modificare lo schema posologico riducendo o la dose giornaliera o la frequenza delle somministrazioni.
- Bambini: non esistono esperienze cliniche relative all’impiego pediatrico del Target ; pertanto se ne sconsiglia la somministrazione ai bambini.
Il trattamento con Target è controindicato nei casi di bradicardia (<55 battiti / minuto), blocco atrioventricolare superiore al 1° grado, insufficienza cardiaca non controllata da una terapia adeguata, gravi epatopatie e nefropatie, gotta manifesta, ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto e shock cardiogeno.
I beta-bloccanti non devono essere associati a terapia con verapamile.
-Sospensione: l’interruzione della terapia con beta-bloccante deve essere graduale specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica.
-A livello cardiaco. Insufficienza cardiaca: il Target può essere somministrato con la dovuta cautela a pazienti con una riserva cardiaca scarsa, mentre il suo impiego deve essere evitato nei pazienti affetti da scompenso cardiaco conclamato; il farmaco può tuttavia essere usato nei pazienti con insufficienza cardiaca controllata da una terapia adeguata.
-Frequenza cardiaca: la riduzione della frequenza cardiaca è una delle azioni farmacologiche indotte da Target . Una riduzione del dosaggio dovrà essere considerata nei casi in cui compaiono sintomi attribuibili all’eccessiva riduzione della frequenza cardiaca.
-Affezioni respiratorie di tipo ostruttivo: la cardioselettività posseduta dal Target permette il suo impiego con cautela, nei pazienti con malattie ostruttive croniche delle vie aeree. Tuttavia a volte nei pazienti asmatici può indurre un aumento della resistenza delle vie respiratorie: diversamente dai beta-bloccanti non selettivi, tale broncospasmo può essere risolto mediante i preparati broncodilatatori di impiego comune, quali il salbutamolo e l’isoprenalina.
-Effetti metabolici: gli effetti metabolici del clortalidone sono dose-dipendenti: il basso dosaggio presente nel Target ne rende quindi improbabile la comparsa.
-Diabetici e pazienti soggetti all’ipoglicemia: nei pazienti diabetici, in particolare quelli affetti da diabete labile e in pazienti soggetti a ipoglicemia, il Target , a causa della propria attività bloccante beta-adrenergica, può prevenire la comparsa di segni e sintomi premonitori dell’ipoglicemia acuta quali le modificazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
Il clortalidone contenuto nel Target può ridurre la tolleranza al glucosio e quindi rendere manifesta una malattia diabetica latente o aggravarla se già conclamata. Pertanto è necessario porre particolare attenzione nei pazienti con conosciuta predisposizione al diabete.
-Potassio: in modo analogo a quanto osservato con altre associazioni beta-bloccanti e diuretici, con la somministrazione di Target raramente si osservano significative modificazioni a carico del potassio. Tuttavia, in genere è utile il controllo della potassemia specificatamente nei pazienti più anziani, in quelli con scompenso cardiaco che assumono preparati digitalici e nei soggetti che seguono una dieta a basso contenuto in potassio o che presentano gravi disturbi gastro-intestinali.
Nei pazienti che ricevono terapia digitalica una deplezione di potassio può essere pericolosa.
-Uricemia: nei trattamenti protratti il clortalidone può provocare un aumento dell’uricemia. Nei casi di aumento eccessivo può essere associata una terapia specifica con farmaci uricosurici o con allopurinolo.
-Anestesia: qualora un paziente in trattamento con Target dovesse essere sottoposto ad anestesia generale, occorre che l’anestesista sia informato di tale terapia, in quanto il blocco beta-adrenergico può indurre l’effetto inotropo richiesto da quegli stessi anestetici che necessitano di un’adeguata mobilizzazione catecolaminica per il mantenimento della funzionalità cardiaca.
Tuttavia, prima di un intervento chirurgico, non è consigliabile sospendere il Target nella maggior parte dei pazienti. Un’eventuale predominanza vagale può essere corretta con atropina (1-2 mg e.v.) qualora non siano già stati somministrati vagolitici.
TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.
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-Farmaci antiaritmici di I classe: particolare cautela richiede la somministrazione di Target a pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici appartenenti alla I classe di Vaugham Williams, come la disopiramide.
-Verapamile: Target non deve essere somministrato in pazienti in terapia con verapamile; è necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare l’altra terapia.
-Clonidina: occorre particolare cautela nella sostituzione della clonidina con il beta-bloccante. Se Target e clonidina vengono somministrati contemporaneamente, la somministrazione di clonidina non deve essere interrotta se non parecchi giorni dopo la sospensione del beta-bloccante.
-Litio: le preparazioni contenenti il litio non devono in genere essere somministrate insieme ai diuretici perchè possono provocare una riduzione della clearance renale.
Target non deve essere somministrato in gravidanza e durante l’allattamento, a meno che il suo impiego non venga ritenuto indispensabile.
Non sono riportati effetti negativi.
Il Target è ben tollerato, gli effetti collaterali non sono frequenti ed in genere sono di lieve entità. Sono stati segnalati freddo alle estremità, affaticamento muscolare, bradicardia, disturbi intestinali e molto raramente, a causa della componente diuretica, nausea, capogiro ed in rari casi reazioni di tipo idiosincrasico, quali trombocitopenia e leucopenia.
Disturbi del sonno comuni ad altri beta-bloccanti sono stati osservati solo raramente con Target .
Con l’impiego dei beta-bloccanti sono stati riportati casi di rash cutanei e/o secchezza agli occhi, la cui incidenza è peraltro modesta. Qualora una reazione di tale tipo non trovi una precisa spiegazione, deve essere considerata la sospensione del trattamento.
Il beta-blocco può aggravare disturbi vascolari periferici preesistenti.
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Qualora, eccezionalmente, subentri una spiccata bradicardia si sospenda il trattamento e si inietti per via endovenosa 1-2 mg di solfato di atropina; se la frequenza del polso non riprende in modo soddisfacente, si ricorra ad un simpaticomimetico stimolante i beta-recettori quale l’isoprenalina alla dose di 25 µg o l’orciprenalina alla dose di 0,5 mg entrambi per infusione lenta. Nel caso in cui debba essere aumentata la dose dell’agonista beta-recettoriale, è necessario evitare che la pressione arteriosa scenda a livelli troppo bassi.
Un’eccessiva diuresi può essere contrastata mediante un equilibrio normale del bilancio idro-elettrolitico.
Target , prodotto di associazione di atenololo e clortalidone, associa le caratteristiche antiipertensive di entrambi i farmaci. L’atenololo è un inibitore di recettori beta-adrenergici che agisce in modo preferenziale sui beta-recettori del cuore.
Esso è quindi dotato di cardioselettività e, a differenza di altri farmaci inibitori dei beta-recettori, è dal punto di vista farmacologico privo di attività simpaticomimetica intrinseca e di attività stabilizzante di membrana. Il clortalidone, saluretico di sintesi, esercita un’attività antiipertensiva agendo essenzialmente a livello del primo tratto del tubulo distale, mediante inibizione del riassorbimento degli elettroliti e con meccanismo diretto su vasi periferici.
Nella terapia antiipertensiva, l’associazione di atenololo con un diuretico-tiazidico ha dimostrato di essere compatibile e generalmente più efficace rispetto ai singoli monocomponenti.
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Le caratteristiche farmacocinetiche dell’atenololo e del clortalidone assicurano un effetto antiipertensivo della durata di 24 ore. La somministrazione di atenololo e clortalidone in associazione ha scarsi effetti sul profilo farmacocinetico dei singoli farmaci.
L’atenololo è assorbito attraverso il tratto gastro-intestinale, ha uno scarso legame alle proteine plasmatiche e una scarsa metabolizzazione epatica (assenza di firstpass effect che comporta tassi ematici prevedibili e con trascurabili variazioni individuali) e supera con difficoltà le barriere biologiche e lipidiche dell’organismo (scarsa diffusibilità a livello del SNC). Il picco ematico viene raggiunto dopo 2-4 ore e il farmaco viene escreto come sostanza immodificata per via renale; il tempo di emivita è di 6-9 ore e non presenta modificazioni dopo somministrazione cronica.
Il clortalidone è assorbito attraverso il tratto gastro-intestinale, ha un legame alle proteine plasmatiche pari al 75%, una scarsa metabolizzazione epatica e un tempo di picco di 12 ore.
Il farmaco viene escreto principalmente per via renale con un’emivita di eliminazione di 50 ore.
Studi di tossicità acuta e cronica, condotti su varie specie animali, hanno evidenziato la bassa tossicità del preparato.
Tossicità acuta: DL50 topo e ratto p.o. > 2500 mg/kg. Studi specifici condotti al fine di valutare un’eventuale attività teratogena sono risultati negativi.
Ogni compressa contiene Atenololo e Clortalidone con i seguenti eccipienti:
a) Amido di mais 100 mg, b) Cellulosa microgranulare 80 mg, c) Sorbitolo polvere 15 mg, d) Magnesio carbonato 20 mg, e) Gelatina 10 mg, f) Talco 15 mg, g) Magnesio stearato 3 mg, h) Carbossimetilamido 22 mg, i) Silice colloidale 20 mg, l) E 104 Giallo chinolina 0,2 mg.
Nessuna particolare.
5 anni.
Tali periodi di validità si riferiscono ai prodotti in confezionamento integro, correttamente conservati a temperatura ambiente.
Nessuna particolare.
Astuccio contenente 14 compresse in blister.
Astuccio contenente 21 compresse in blister.
Astuccio contenente 28 compresse in blister.
Come descritto in posologia e modo di somministrazione.
Laboratorio Italiano Biochimico Farmaceutico LISAPHARMA S.p.A.
Via Licinio, 11 – 22036 ERBA (CO)
Confezione da 14 compresse: A.I.C. n. 025089018
Confezione da 21 compresse: A.I.C. n. 025089020
Confezione da 28 compresse: A.I.C. n. 025089032
Giugno 2000.
Giugno 2000.