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TESTOPATCH
Un cerotto transdermico di 30 cm contiene 15 mg di testosterone e rilascia 1,2 mg di testosterone in 24 ore.
Un cerotto transdermico di 45 cm contiene 22,5 mg di testosterone e rilascia 1,8 mg di testosterone in 24 ore.
Un cerotto transdermico di 60 cm contiene 30 mg di testosterone e rilascia 2,4 mg di testosterone in 24 ore.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Cerotto transdermico.
Cerotto transdermico sottile, trasparente.
Terapia sostitutiva per ipogonadismo maschile dovuto a carenza di testosterone confermata da esami di laboratorio e sintomi clinici (vedere paragrafo 4.4 ”Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).
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SOLO PER MASCHI ADULTI
Via transdermica
Posologia
Si devono applicare contemporaneamente sulla pelle due cerotti transdermici, che devono essere sostituiti ogni 48 ore. Il cerotto transdermico TESTOPATCH è disponibile in tre tipi di dosaggio: 1,2 mg /24h, 1,8mg/24h e 2,4mg /24h.
Inizio del trattamento
La dose iniziale generalmente raccomandata è di due cerotti transdermici TESTOPATCH 2,4 mg/24h, da cambiare ogni 48 ore. Questo dosaggio può essere aggiustato in base ai sintomi clinici e ai livelli plasmatici di testosterone.
Aggiustamento del dosaggio
La concentrazione plasmatica di testosterone deve essere determinata al mattino all’inizio del trattamento e durante il follow-up del paziente tra le 12 e 36 ore successive all’applicazione del cerotto transdermico. La dose somministrata può essere aggiustato dal medico in base alla risposta clinica e di laboratorio.
I livelli di testosterone devono essere controllati regolarmente dopo l’aggiustamento della dose.
Se la concentrazione plasmatica di testosterone è superiore rispetto ai valori normali, o in caso di sintomi di iperandrogenismo, il dosaggio può essere ridotto a due cerotti di TESTOPATCH 1,8 mg/ 24 h o a due cerotti di TESTOPATCH 1,2 mg/ 24 h.
Modo di somministrazione
Prestare attenzione all’integrità della confezione prima dell’uso.
Aprire la bustina solo prima dell’uso e applicare il cerotto immediatamente dopo averlo estratto dalla bustina di protezione.
TESTOPATCH deve essere applicato sulle braccia, sulla parte inferiore della schiena o sulle cosce, su pelle pulita, asciutta e sana. Evitare aree della pelle che siano unte, con una forte sudorazione o che siano coperte di peli, poiché il cerotto non si attacca bene su queste zone.
Prima dell’applicazione di Testopatch, se necessario si possono tagliare, ma non rasare, i pelinella zona di applicazione. Si raccomanda di non utilizzare saponi, oli, lozioni o altri agenti che possono irritare la pelle o modificarla.
Non si deve applicare un cerotto sulla stessa zona per due volte consecutive.
I cerotti transdermici non devono essere applicati sul petto o sullo scroto.
I cerotti possono essere indossati durante la doccia o il bagno.
Nel raro caso in cui un cerotto si stacchi dalla pelle, si raccomanda di applicare un nuovo cerotto su un’altra zona; quest’ultimo dovrà essere rimosso alla data inizialmente stabilita.
Nel caso in cui il paziente si dimentichi di cambiare i cerotti, dovrà sostituirli non appena se ne ricorda. I cerotti successivi dovranno essere applicati nei giorni inizialmente stabiliti.
Bambini e adolescenti
TESTOPATCH non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni e nessuno studio clinico è stato eseguito su bambini e adolescenti.
Soggetti anziani
L’esperienza dell’utilizzo di TESTOPATCH è limitata nei pazienti oltre i 65 anni di età.
Insufficienza renale/epatica
Nessuno studio specifico è stato condotto in pazienti con insufficienza renale o epatica, ma TESTOPATCH deve essere utilizzato con cautela in questi pazienti (vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”)
• Carcinoma mammario sospetto o confermato o tumore prostatico.
• Ipersensibilità nota al testosterone o a qualsiasi altro componente del cerotto transdermico.
• Presenza o anamnesi storica di tumore al fegato.
TESTOPATCH può essere usato se l’ipogonadismo (ipo- oppure ipergonadotropo) è stato chiaramente dimostrato e se prima di iniziare il trattamento sono state escluse altre eziologie che potrebbero essere responsabili dei sintomi. La carenza di testosterone deve essere chiaramente dimostrata da sintomi clinici (regressione delle caratteristiche sessuali secondarie, alterazioni della corporatura, astenia, diminuzione della libido, disfunzione erettile, ecc.) e confermata da due analisi separate di testosterone nel siero.
Al momento non vi è accordo sul fatto che i valori normali di testosterone nel siero dipendano dall’età. Tuttavia è da tenere in considerazione il fatto che i livelli fisiologici di testosterone nel siero diminuiscano con l’età.
Data la variabilità dei risultati tra differenti laboratori, tutte le analisi di un paziente devono essere eseguite dal medesimo laboratorio.
TESTOPATCH non è indicato per il trattamento della sterilità maschile e per il trattamento dell’impotenza .
Gli androgeni possono accelerare lo sviluppo di tumori prostatici infraclinici o di iperplasia prostatica benigna.
Prima di iniziare una terapia a base di testosterone è fondamentale che i pazienti si sottopongano a precise analisi in modo da eliminare qualsiasi rischio correlato a un tumore alla prostata preesistente. In ogni paziente sottoposto al trattamento con testosterone, si deve eseguire almeno una volta all’anno un monitoraggio attento e regolare della prostata e del petto, utilizzando i metodi raccomandati (palpazione rettale e determinazione dell’antigene specifico della prostata (PSA)). In soggetti ipogonadici di oltre 40 anni e in pazienti a rischio (per fattori clinici o familiari) si raccomanda un monitoraggio regolare ogni 3 mesi per il primo anno, e successivamente due volte all’anno.
Oltre a monitorare i livelli di testosterone nel siero in pazienti sottoposti a terapia a lungo termine con androgeni, devono essere anche monitorati regolarmente anche i seguenti parametri di laboratorio: emoglobina, ematocrito (per rilevare qualsiasi poliglobulia), i parametri di funzionalità epatica e il profilo lipidico.
TESTOPATCH deve essere utilizzato prestando cautela:
• in pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. In questi pazienti non è stato condotto alcuno studio sull’efficacia e la sicurezza di questo medicinale.
• in pazienti con grave insufficienza cardiaca, epatica o renale o con malattia ischemica cardiaca, il trattamento con testosterone può indurre complicazioni caratterizzate da edema, che può o meno essere accompagnato da insufficienza cardiaca congestizia, che richiede l’immediata sospensione del trattamento.
Se si dovessero manifestare tali complicazioni il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Su decisione del medico si deve intraprendere una terapia idonea.
• in pazienti con cancro a rischio di ipercalcemia/ ipercalciuria dovuta a metastasi ossee. In questi pazienti deve essere fatto un regolare monitoraggio della calcemia.
• in pazienti ipertesi il testosterone può indurre un aumento della pressione sanguigna.
• in pazienti affetti da epilessia o che soffrono di emicrania, poiché tali disturbi potrebbero aggravarsi.
Si può osservare una maggiore sensibilità all’insulina in pazienti a cui vengono somministrati androgeni o in cui, grazie al trattamento, sono stati raggiunti i livelli plasmatici di testosterone normali.
Il trattamento con testosterone in soggetti ipogonadici può determinare l’aumento del rischio di apnea da sonno, in particolare nei soggetti con fattori di rischio, quali obesità o disturbi respiratori cronici.
Alcuni sintomi clinici quali irritabilità, nervosismo, aumento di peso e prolungate o frequenti erezioni, nausea, vomito o edema alle caviglie, disturbi del respiro, inclusi quelli associati al sonno possono essere dovuti ad un’eccessiva esposizione al testosterone e possono richieder un aggiustamento del dosaggio.
L’attenzione di sportivi e di atleti deve essere rivolta al fatto che il prodotto contiene un principio attivo (testosterone) che può indurre risultati positivi nei test per le sostanze proibite. Gli androgeni non sono idonei a migliorare lo sviluppo muscolare in individui sani o ad aumentare la prestanza fisica.
Se il paziente sviluppa una grave reazione al punto di applicazione, il trattamento deve essere rivalutato e se necessario, interrotto.
TESTOPATCH non deve essere utilizzato nelle donne a causa dei possibili effetti virilizzanti (vedere anche paragrafo 4.6 “Gravidanza e allattamento”)
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Precauzioni per l’uso
Studi di interazioni sono stati eseguiti solo negli adulti.
+ Anticoagulanti orali : modifiche dell’effetto anticoagulante mediante cambiamenti della sintesi epatica dei fattori di coagulazione, con tendenza ad incrementare l’effetto dell’anticoagulante orale.
Si raccomandano: controlli più frequenti dell’INR, possibili aggiustamenti del dosaggio dell’anticoagulante orale durante il trattamento con TESTOPATCH e negli 8 giorni successivi all’interruzione del trattamento.
+ La somministrazione concomitante di testosterone con ACTH o con corticosteroidi può aumentare la probabilità di edema; così questi farmaci devono essere somministrati con cautela, in particolare in pazienti con disturbi cardiaci, renali o epatici.
+ Interazione con i tests di laboratorio: gli androgeni possono ridurre i livelli del legame tiroxina- globulina, che porta a una diminuzione delle concentrazioni sieriche totali di T4 e un aumento dell’assorbimento di T3 e T4 da parte della resina. Le concentrazioni di ormone tiroideo libero restano invariate comunque e non esiste evidenza clinica di disfunzione tiroidea.
TESTOPATCH è indicato solo per i pazienti di sesso maschile.
Non è indicato per le donne.
Il testosterone può indurre effetti virilizzanti su feti femmina.
Testosterone non deve essere somministrato a donne in gravidanza o a donne che allattano al seno.
Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.
Negli studi clinici eseguiti con differenti dosi di TESTOPATCH, il 47.9% dei pazienti ha presentato almeno uno degli effetti indesiderati probabilmente correlati al trattamento. Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente negli studi clinici con i diversi dosaggi di TESTOPATCH sono reazioni nella zona di applicazione, spesso all’inizio del trattamento. Le reazioni nel sito di applicazione si sono verificate nel 23 % circa dei pazienti.
Al dosaggio raccomandato di due cerotti da 2,4mg/24 h ogni 48 ore, gli effetti indesiderati possibilmente correlati al trattamento, osservati in un totale di 253 pazienti trattati al massimo per un anno, sono indicati nella tabella sottostante.
Classificazione sistemica organica | Comuni [>1/100 , < 1/10] |
Esami diagnostici | Aumento del PSA |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea |
Patologie gastrointestinali | Dolori addominali |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore alle articolazioni |
Dolore alla schiena |
Dolore ai muscoli |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipercolesterolemia |
Ipertrigliceridemia |
Iperlipidemia |
Aumento di peso |
Perdita di peso |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Eritema, irritazione, prurito nella zona di applicazione |
Astenia |
Patologie epatobiliari | Aumento della bilirubinemia |
Disturbi psichiatrici | Depressione |
Effetti cutanei indesiderati:
In alcuni casi durante il trattamento sono state segnalate dalla maggior parte dei pazienti delle transitorie reazioni locali da irritazione (eritema e prurito). In tutti gli studi condotti, il 9,1% dei pazienti hanno interrotto il trattamento a causa delle reazioni nell’area di applicazione.
In uno studio a lungo termine si sono manifestati all’inizio del trattamento (nelle prime 6 settimane) gli effetti più gravi, consistenti in eruzioni con vescicole, edema e/ o papule.
Durante gli studi clinici condotti con TESTOPATCH sono stati anche osservati rari casi di eczema da contatto.
In letteratura sono stati descritti i seguenti effetti indesiderati con prodotti contenenti testosterone:
Classificazione sistemica organica | Effetti indesiderati |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Rari casi di policitemia (eritrocitosi) |
Patologie del sistema nervoso | Nervosismo, aggressività, depressione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Apnea da sonno |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Possono verificarsi diverse reazioni cutanee, compresa acne, seborrea ed alopecia. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Crampi muscolari |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Aumento di peso |
| Modifiche degli elettroliti (ritenzione di sodio, cloruro, potassio, calcio, fosfati inorganici ed acqua) durante il trattamento ad elevate dosi e/o per periodi prolungati. |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Reazione di ipersensibilità |
La somministrazione di testosterone a dosi elevate o per lunghi periodi può incrementare, in qualche caso, l’insorgenza di ritenzione idrica e di edema. |
Patologie epatobiliari | Casi molto rari di itterizia e risultati modificati nei test di funzionalità epatica |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Variazioni della libido |
Aumento nella frequenza di erezioni |
Elevate dosi di testosterone inducono spesso un’interruzione o una riduzione reversibile della spermatogenesi, che porta a una riduzione di dimensione dei testicoli. |
In rari casi la terapia sostitutiva di testosterone per l’ipogonadismo maschile può determinare erezioni persistenti e dolorose (priapismo), anormalità alla prostata, tumore alla prostata*, ostruzione del tratto urinario. |
*i dati relativi al rischio di tumore alla prostata associato alla terapia con testosterone non consentono una conclusione come di relazione causale.
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In letteratura è stato riportato un unico caso di sovradosaggio acuto di testosterone, a seguito di un’iniezione di testosterone. Tale caso consisteva in un incidente cerebrovascolare in un paziente con un elevato livello di testosterone plasmatico di 114 ng/ml (395 nmol/l). È altamente improbabile che il trattamento transdermico possa essere responsabile di tali concentrazioni plasmatiche di testosterone.
In caso di sovradosaggio, l’unica misura necessaria è l’interruzione del trattamento o la riduzione della dose.
Categoria farmacoterapeutica: androgeni.
Codice ATC: G03BA03.
Gli androgeni endogeni, soprattutto il testosterone, secreto dai testicoli, e il principale metabolita del testosterone (diidrotestosterone, DHT) sono responsabili dello sviluppo dei genitali esterni ed interni, del mantenimento delle caratteristiche sessuali secondarie (crescita dei peli, cambiamento della voce, comparsa della libido), di un effetto generale sull’anabolismo proteico, dello sviluppo della muscolatura scheletrica, della distribuzione del grasso corporeo, e di una riduzione dell’eliminazione urinaria di azoto, sodio, potassio, cloruro, fosforo e acqua.
Gli effetti del testosterone su determinati organi bersaglio si verificano solo dopo la conversione periferica di testosterone in estradiolo, che si lega poi ai recettori estrogeni sulle cellule bersaglio, per esempio, l’ipofisi, il tessuto adiposo, il cervello, le ossa, i testicoli e la prostata.
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L’applicazione di due cerotti transdermici e il loro mantenimento per 48 ore in 24 soggetti affetti da ipogonadismo determina, per due cerotti transdermici di 30 cm, il rilascio di 2 x 1,2 mg di testosterone per 24 ore; per due cerotti transdermici di 45 cm, il rilascio di 2 x 1,8 mg di testosterone per 24 ore; per due cerotti transdermici di 60 cm, il rilascio di 2 x 2,4 mg di testosterone per 24 ore.
Il testosterone viene assorbito continuativamente durante le 48 ore. Nelle 12 ore successive all’applicazione viene raggiunta la concentrazione di plateau, con un Tmax che varia dalle 12 alle 24 ore.
In seguito all’applicazione di due cerotti TESTOPATCH 2.4 mg/ 24 h, nel 79,5% dei pazienti affetti da ipogonadismo trattati, sono state misurate concentrazioni plasmatiche di testosterone tra i 3 e i 10 ng/ml (valori normali). Tali livelli erano superiori a 10 ng/ml nel 12,5% dei pazienti.
Dopo un anno di trattamento con due cerotti TESTOPATCH 2,4mg/24 h, le concentrazioni plasmatiche di testosterone erano ritornate normali nel 67% dei pazienti trattati, ed erano superiori a 10 ng/mlnel 5,8% dei pazienti.
Non è stato osservato alcun accumulo di testosterone.
Il testosterone circolante è legato fortemente (30-60%) alla globulina legante l’ormone sessuale (SHBG) e in modo debole all’albumina. Solo l’1 - 2% della dose di testosterone è presente sotto forma libera.
Il testosterone è convertito in due metaboliti principali, l’estradiolo e il diidrotestosterone (DHT). Il DHT è caratterizzato da un’attività androgenica più potente rispetto al testosterone.
Il testosterone viene rapidamente eliminato con un’ emivita tra 0.5 e 2 ore.
Circa il 90% del testosterone somministrato per via intramuscolare viene escreto nelle urine sotto forma glucuronoconiugata o sulfoconiugata e come metaboliti. Circa il 6% della dose viene escreta nelle feci, soprattutto in forma non-coniugata.
Dopo la rimozione del cerotto transdermico, i livelli di testosterone nel siero si abbassano rapidamente (circa del 40% due ore dopo la rimozione).
Il testosterone si è rivelato essere non-genotossico.
Negli studi su animali di laboratorio, è stata evidenziata una relazione tra il trattamento con androgeni e certe forme di tumori. I dati ottenuti nei ratti hanno mostrato un incremento nell’incidenza di tumori prostatici in seguito al trattamento con testosterone.
Gli ormoni sessuali favoriscono lo sviluppo di alcuni tumori indotti da carcinogeni noti, ma la rilevanza clinica di tale osservazione non è nota.
Studi su roditori e primati hanno mostrato che la terapia con testosterone può avere effetti sulla fertilità, riducendo la spermatogenesi in proporzione alla dose somministrata.
Il testosterone ha dimostrato un effetto mascolinizzante sui feti femmina di ratto (aumento della distanza ano-genitale) quando era somministrato per via sottocutanea alla dose di 0.5 o 1 mg/die (come estere propionato) a ratte gravide durante l’organogenesi.
Matrice:
-povidone
-dietil-toluamide (DEET).
Adesivo:
-copolimero acrilato-vinil acetato( DUROTAK 387-2052).
Rinforzo:
-pellicola in polietilene tereftalato.
Pellicola protettiva (rimovibile):
-pellicola in poliestere siliconato.
Non pertinente
2 anni.
Conservare nel contenitore originale.
Cerotti transdermici in bustine singole (carta + polietilene + alluminio); scatola da 10 o 30.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Dopo l’utilizzo, il cerotto contiene ancora delle quantità non trascurabili di testosterone. Di conseguenza, il cerotto utilizzato deve essere piegato in due, con la superficie adesiva rivolta verso l’interno, e successivamente smaltito nell’apposito contenitore di raccolta.
PIERRE FABRE PHARMA S.r.l.
Via G. G. Winckelmann, 1
20146 MIlano (Italia)
1.2 mg/24 h cerotti transdermici 10 cerotti in bustine carta/PE/AL
AIC n. 037886013/M (non in commercio)
1.2 mg/24 h cerotti transdermici 30 cerotti in bustine carta/PE/AL
AIC n. 037886025/M
1.8 mg/24 h cerotti transdermici 10 cerotti in bustine carta/PE/AL
AIC n. 037886037/M (non in commercio)
1.8 mg/24 h cerotti transdermici 30 cerotti in bustine carta/PE/AL
AIC n. 037886049/M
2.4 mg/24 h cerotti transdermici 10 cerotti in bustine carta/PE/AL
AIC n. 037886052/M (non in commercio)
2.4 mg/24 h cerotti transdermici 30 cerotti in bustine carta/PE/AL
AIC n. 037886064/M
Giugno 2008
Giugno 2008