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TICINAN
10 mg: 1 compressa contiene 10 mg di morfina cloridrato triidrato equivalente a 7,6 mg di morfina.
30 mg: 1 compressa contiene 30 mg di morfina cloridrato triidrato equivalente a 22,79 mg di morfina.
60 mg: 1 compressa contiene 60 mg di morfina cloridrato triidrato equivalente a 45,6 mg di morfina.
100 mg: 1 compressa contiene 100 mg di morfina cloridrato triidrato equivalente a 75,95 mg di morfina.
200 mg: 1 compressa contiene 200 mg di morfina cloridrato triidrato equivalente a 151,90 mg di morfina.
Compresse a rilascio prolungato.
Per la remissione prolungata del dolore grave o molto grave (come il dolore oncologico) resistente agli analgesici di minor potenza.
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Le compresse rivestite vanno inghiottite intere, con un poco d'acqua.
Le compresse di TICINAN non devono essere suddivise in parti o disciolte prima dell'assunzione, per non danneggiare il sistema di cessione prolungata e, di conseguenza, determinare un rilascio troppo rapido di morfina, con un aumento di effetti indesiderati.
Il trattamento va iniziato con la titolazione, utilizzando una formulazione di morfina a pronto rilascio (compresse o sciroppo) fino alla dose di morfina che determina un adeguato controllo del dolore. In seguito, il passaggio a TICINAN viene attuato mantenendo lo stesso dosaggio giornaliero. Episodi di dolore dirompente andrebbero trattati con morfina a rilascio immediato.
TICINAN va somministrato ad intervalli di 12 ore. Il dosaggio dipende dalla gravità del dolore, dall'età del paziente e della precedente terapia analgesica.
Adulti e adolescenti oltre i 12 anni di età:
Normalmente un paziente con dolore grave dovrebbe iniziare con 10-30 mg di morfina cloridrato ogni 12 ore. Pazienti con basso peso corporeo richiedono una dose iniziale più bassa.
La morfina va somministrata con cautela e in dosi ridotte nel paziente anziano e in presenza di ridotta funzionalità renale od epatica. L'aumento di intensità del dolore richiederà un incremento del dosaggio di morfina. La dose corretta per ogni paziente dovrebbe essere quella sufficiente al controllo del dolore nell’arco di 12 ore senza, o con tollerabili, effetti collaterali. Generalmente il dosaggio di 200 mg va riservato al trattamento del dolore di origine oncologica in pazienti che tollerano la morfina e il cui trattamento richiede dosi giornaliere superiori a 200 mg.
I pazienti ai quali viene somministrato TICINAN in sostituzione alla morfina per via parenterale, devono essere seguiti con attenzione a causa della differente sensibilità individuale; pertanto il dosaggio giornaliero richiesto non deve essere sovrastimato.
Bambini
Non è disponibile sufficiente documentazione riguardo l'uso di TICINAN in bambini di età inferiore a 12 anni.
Ipersensibilità nota alla morfina o ad uno degli eccipienti. Bambini di età inferiore a 12 anni.
Depressione respiratoria, ristagno delle secrezioni mucose, ostruzione delle vie aeree, stati convulsivi, traumi cranici, ileo paralitico, “addome acuto”, ritardato svuotamento gastrico, epatopatie acute, somministrazione contemporanea o fino a due settimane dalla sospensione del trattamento con inibitori delle MAO. Stati di agitazione in pazienti sotto l'effetto di alcool o ipnotici.
Usare con cautela in pazienti dipendenti da oppiacei, con elevata pressione endocranica, ipotensione con ipovolemia, disturbi dello stato di coscienza, patologie del tratto biliare, coliche renali o biliari, pancreatite, stati di ostruzione o infiammazione dell’intestino, ipertrofia prostatica e insufficienza adrenocorticale.
La somministrazione di TICINAN non è raccomandata prima di interventi chirurgici.
Gli effetti della morfina hanno portato al suo abuso e la dipendenza può svilupparsi con un uso continuo inappropriato. La somministrazione in modo appropriato in pazienti con dolore cronico riduce significativamente il rischio di dipendenza fisica e psichica, che comunque non sono un problema rilevante nel trattamento di pazienti con dolore grave. Esiste cross–tolleranza con gli altri oppioidi.
Se compare o si sospetta un ileo paralitico durante il trattamento, TICINAN deve essere immediatamente sospeso.
Una riduzione del dosaggio è opportuna in pazienti anziani, nell'ipotiroidismo ed in pazienti con funzionalità renale o epatica notevolmente ridotte.
Va sottolineato che, una volta raggiunto un dosaggio efficace di un farmaco oppioide, i pazienti non dovrebbero passare ad altre preparazioni a rilascio lento o controllato di morfina o ad altri analgesici oppioidi senza aver prima titolato nuovamente i dosaggi e la risposta clinica, altrimenti non può essere assicurata una adeguata copertura analgesica.
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La morfina potenzia l'effetto di tranquillanti, anestetici, ipnotici, sedativi, alcool, miorilassanti ed antiipertensivi. La somministrazione concomitante di antiacidi può portare ad un rilascio più veloce di morfina di quanto atteso; la somministrazione dei due farmaci andrà quindi distanziata di almeno 2 ore. La cimetidina inibisce il metabolismo della morfina. Anche gli inibitori delle monoamino ossidasi interagiscono con gli analgesici narcotici, potenziando o deprimendo gli effetti sul SNC con crisi iper– o ipotensive.
La rifampicina aumenta il metabolismo della morfina somministrata per via orale e quindi possono essere necessarie dosi maggiori di morfina.
La clomipramina e l'aminotriptilina aumentano l'effetto analgesico della morfina, e ciò dovrebbe essere dovuto, in parte, ad un aumento della biodisponibilità . L'associazione con agonisti/antagonisti della morfina (buprenorfina, nalbufina, pentazocina) è controindicata, in quanto si determina una riduzione dell'analgesia dovuta al blocco competitivo dei recettori, con il rischio di insorgenza di una sindrome da astinenza.
La morfina non deve essere usata durante la gravidanza, in quanto gli esperimenti con animali hanno indicato un danno ai neonati e l'uso della morfina non è raccomandato durante il parto, a causa del rischio di depressione respiratoria neonatale. Anche la somministrazione a madri che allattano non è raccomandabile in quanto la morfina viene escreta nel latte materno. Può essere osservata sindrome di astinenza in neonati le cui madri sono state sottoposte a trattamento cronico con morfina.
La morfina può alterare il livello di attenzione e la reattività, tanto da alterare o annullare del tutto la capacità di guidare o di operare con macchinari. Ciò può avvenire specialmente all'inizio del trattamento o con la modifica del dosaggio, così come con l'uso concomitante di alcool o tranquillanti.
Frequenti:
Miosi, nausea, vomito, stipsi e sonnolenza.
Non frequenti:
Secchezza delle fauci, sudorazione, vertigini, mal di testa, disorientamento, vampate di calore, modificazioni dell’umore, palpitazioni, allucinazioni, depressione respiratoria, broncospasmo, coliche, ritenzione urinaria e spasmi biliari o dell’uretere.
Rari:
Visione indistinta, nistagmo, diplopia, edema periferico (reversibile dopo l’interruzione del trattamento), insonnia, reazioni anafilattiche e anafilattoidi, riduzione o aumento della pressione e della frequenza del battito cardiaco, brividi, astenia generale fino alla sincope e all’insufficienza cardiaca, attacchi d’asma in pazienti sensibili. La morfina libera istamina e questo effetto potrebbe essere in parte responsabile di reazioni quali orticaria e prurito. In caso di insorgenza di nausea e vomito in corso di terapia con TICINAN, è possibile associare un antiemetico. La stipsi può essere trattata con lassativi appropriati.
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I sintomi di tossicità e sovradosaggio di morfina sono: pupille puntiformi, depressione respiratoria e ipotensione. Nei casi più gravi si possono verificare scompenso circolatorio e coma profondo. Inoltre: tachicardia, vertigini, diminuzione della temperatura corporea, rilassamento dei muscoli scheletrici; nei bambini sono state osservate convulsioni generalizzate.
Trattamento del sovradosaggio da morfina: va innanzitutto ristabilita la pervietà delle vie aeree con l’istituzione di una ventilazione assistita o controllata. In caso di massivo sovradosaggio, è raccomandata la somministrazione endovenosa di naloxone. La velocità dell’infusione deve essere in relazione alla dose somministrata precedentemente in bolo ed alla risposta del paziente. Comunque, dato che la durata d’azione del naloxone è relativamente breve, il paziente deve essere monitorato attentamente finché la respirazione spontanea non si sia sufficientemente ristabilita. Le compresse di TICINAN rilasciano morfina in modo continuato per 12 ore, pertanto il trattamento del sovradosaggio da morfina deve essere modificato di conseguenza. Naloxone non dovrebbe essere somministrato in assenza di depressione respiratoria o insufficienza circolatoria, secondarie a sovradosaggio di morfina, clinicamente significative. Naloxone deve essere somministrato con cautela a persone con sospetta o accertata dipendenza fisica da morfina. In questi casi, un brusco o completo annullamento dell’effetto dell’oppioide può precipitare una sindrome acuta da astinenza.
Lo svuotamento gastrico può essere necessario per eliminare il farmaco non ancora assorbito, particolarmente nel caso di una formulazione a cessione modificata.
Codice ATC: N 02 AA01
La morfina agisce come un agonista dei recettori oppiacei nel SNC, con una più elevata affinità per i recettori µ, rispetto ai recettori κ. Si ritiene che i recettori µ siano coinvolti nell'analgesia sovraspinale, nella depressione respiratoria e nell'euforia; i recettori κ nell'analgesia spinale, nella miosi e nella sedazione. La morfina inoltre agisce direttamente sui plessi nervosi della parete intestinale, causando stipsi.
Nei pazienti anziani l'effetto analgesico della morfina risulta incrementato.
Altri effetti della morfina sul sistema nervoso centrale sono nausea, vomito e rilascio dell'ormone antidiuretico.
L'effetto depressivo della morfina sulla respirazione può portare all'insufficienza respiratoria in pazienti con capacità di ventilazione ridotta a causa di malattie polmonari o per gli effetti di altri farmaci.
L'effetto della morfina può essere aumentato in pazienti con encefalite.
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La morfina viene ben assorbita, dopo somministrazione orale, con un marcato e variabile effetto di primo passaggio epatico. La biodisponibilità della morfina è del 30% con un range fra 10% e 50%. La biodisponibilità può aumentare in pazienti con cancro epatico. La morfina ha una farmacocinetica lineare, dose–dipendente. Nelle compresse TICINAN, la morfina cloridrato è presente in una formulazione a rilascio prolungato che permette di somministrare il farmaco ad intervalli di 12 ore, mentre le formulazioni a pronto rilascio hanno un intervallo di somministrazione di 4–6 ore. A stomaco pieno il Tmax, dopo somministrazione di TICINAN aumenta da 2,4 (a digiuno) a 3,4 ore. La maggior parte della morfina viene metabolizzata a glucurono–derivati che subiscono un circolo enteroepatico.
L'escrezione della morfina, di cui il 90% viene escreto come metaboliti (morfina–3–glucuronato e morfina–6–glucuronato), avviene per la maggior parte attraverso la via renale e in piccola quantità per via biliare. La morfina–6–glucuronato è più attiva della sostanza madre. La morfina passa la barriera placentare e viene escreta nel latte materno.
Studi sperimentali hanno dimostrato che la morfina solfato induce danno cromosomiale nelle cellule somatiche ed germinali degli animali e nelle cellule somatiche umane. Quindi è prevedibile un danno genotossico nell'uomo. Non sono stati effettuati studi a lungo termine sul potenziale cancerogenico nell'animale. Diversi studi hanno dimostrato che la morfina può aumentare la crescita tumorale.
Nell'animale la morfina ha mostrato potenziale teratogeno e l'induzione di carenze neuro-comportamentali nell'organismo in crescita, mentre i dati nell'uomo non hanno dimostrato evidenze di malformazioni o di effetti fetotossici dovuti alla morfina.
Compresse 10 mg: lattosio monoidrato, poliacrilato dispersione 30%, acido metacrilico – etilacrilato copolimero (1:1), copolimero ammonio metacrilato tipo B, ipromellosa 4000, magnesio stearato, macrogol 6000, talco, titanio diossido E 171, ipromellosa 5, agente antischiuma siliconante SE2 MC, acqua depurata.
Compresse 30 mg: lattosio monoidrato, poliacrilato dispersione 30%, acido metacrilico – etilacrilato copolimero (1:1), copolimero ammonio metacrilato tipo B, ipromellosa 4000, magnesio stearato, macrogol 6000, talco, titanio diossido E 171, ipromellosa 5, agente antischiuma siliconante SE2 MC, agente colorante “Indigotinlack” E 132, agente colorante “Gelbgrun–Farblack” E 104/132, acqua depurata.
Compresse 60 mg: lattosio monoidrato, poliacrilato dispersione 30%, acido metacrilico – etilacrilato copolimero (1:1), copolimero ammonio metacrilato tipo B, ipromellosa 4000, magnesio stearato, macrogol 6000, talco, titanio diossido E 171, ipromellosa 5, agente antischiuma siliconante SE2 MC, agente colorante “Lackgelb TF” E 104/110, acqua depurata.
Compresse 100 mg: lattosio monoidrato, poliacrilato dispersione 30%, acido metacrilico – etilacrilato copolimero (1:1), copolimero ammonio metacrilato tipo B, ipromellosa 4000, magnesio stearato, macrogol 6000, talco, titanio diossido E 171, ipromellosa 5, agente antischiuma siliconante SE2 MC, agente colorante “Lackgelb TF” E 104/110, agente colorante “Gelborangelack” E 110, acqua depurata.
Compresse 200 mg: lattosio monoidrato, poliacrilato dispersione 30%, acido metacrilico – etilacrilato copolimero (1:1), copolimero ammonio metacrilato tipo B, ipromellosa 4000, magnesio stearato, macrogol 6000, talco, ipromellosa 5, agente antischiuma siliconante SE2 MC, agente colorante “Ponceau 4R – Lack” E 124, agente colorante “Gelborangelack” E 110, acqua depurata.
Non pertinente.
Compresse 10 mg: 3 anni.
Compresse 30 mg – 60 mg – 100 mg – 200 mg: 5 anni.
Conservare a temperature non superiori a 25 °C. Proteggere dalla luce.
Blister in PVC/Alluminio
Scatole di cartone da 20 compresse
Vedere paragrafo 4.2. e .4.4
Prodotti FORMENTI S.r.l. – Via Correggio 43 – Milano
10 mg compresse a rilascio prolungato – 20 compresse A.I.C. 034715033
30 mg compresse a rilascio prolungato – 20 compresse A.I.C. 034715108
60 mg compresse a rilascio prolungato – 20 compresse A.I.C. 034715173
100 mg compresse a rilascio prolungato – 20 compresse A.I.C. 034715247
200 mg compresse a rilascio prolungato – 20 compresse A.I.C. 034715312
23/12/2004
23/12/2004