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TIENOR
TIENOR 5 mg Compresse:
Una compressa contiene: principio attivo: Clotiazepam 5 mg
TIENOR 10 mg Compresse:
Una compressa contiene: principio attivo: Clotiazepam 10 mg
TIENOR 10 mg/ml Gocce orali, soluzione:
100 ml di soluzione contengono: principio attivo: Clotiazepam 1 g
Per gli eccipienti vedere sezione 6.1.
Compresse, gocce orali, soluzione.
Ansia, Insonnia.
Clotiazepam è indicato soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
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Compresse: Adulti: 1 compressa da una a tre volte al dì
Gocce: Adulti: 12-15 gocce da una a tre volte al dì
Bambini: 0,2-0,6 mg/kg/die, cioè da 5 a 15 gocce al giorno, suddivise in
2-3 somministrazioni (5 gocce=2 mg di Clotiazepam)
A causa della variabilità delle risposte individuali, la posologia giornaliera andrà adattata all' età, alle caratteristiche del quadro clinico ed alle condizioni generali. Nel paziente anziano e nei casi di lieve entità, da 5 a 15 mg/die. Nel giovane e nei casi più gravi: da 5 a 30 mg/die, secondo il giudizio del medico. L'insufficienza epatica o renale può comportare l'adeguamento della posologia.
Come induttore del sonno si consigliano 10 o 20 mg alla sera prima di coricarsi.
Nel trattamento dei pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Il trattamento dovrebbe essere il più breve possibile e comprendere un periodo di sospensione graduale.
Ansia:
Il paziente dovrebbe essere rivalutato regolarmente e la necessità di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente è senza sintomi. La durata complessiva del trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.
In determinati casi, può essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, ciò non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
Insonnia:
La durata del trattamento, generalmente, varia da pochi giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane.
In determinati casi, può essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in caso affermativo, non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
Il trattamento dovrebbe essere iniziato con la dose consigliata più bassa.
La dose massima non dovrebbe essere superata.
Accertata ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Miastenia gravis. Grave insufficienza respiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome da apnea notturna. Glaucoma ad angolo stretto (i sintomi possono essere aggravati dall' effetto anticolinergico).
Tolleranza:
Una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.
Dipendenza:
L'uso di benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questifarmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento: esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato dai sintomi di astinenza. Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.
Insonnia ed ansia di rimbalzo: all'interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi di astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
Durata del trattamento:
La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile (vedere 4.2) a seconda dell'indicazione, ma non dovrebbe superare le quattro settimane per l'insonnia ed otto-dodici settimane nel caso dell'ansia, compreso un periodo di sospensione graduale.
L'estensione della terapia oltre a questi periodi non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l'ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale. Ci sono elementi per prevedere se, essendo clotiazepam una benzodiazepina con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all’interno di un intervallo di somministrazione tra una dose e l'altra, particolarmente per dosaggi elevati.
Amnesia:
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l'ingestione del farmaco, e, quindi, per ridurre il rischio ci si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7 -8 ore (vedere 4.8).
Reazioni psichiatriche e paradosse:
Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazione del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l'uso del medicinale dovrebbe essere sospeso.
Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Gruppi specifici di pazienti:
Le benzodiazepine non dovrebbero essere date ai bambini senza valutazione attenta dell'effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta (vedere 4.2). Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio dì depressione respiratoria. Le benzodiazepine non sono indicate nei pazientì con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare le encefalopatie. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione o l'ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti). Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
Le benzodiazepine dovrebbero essere utilizzate con maggior cautela anche da persone affette da disturbi cardiaci, disturbi celebrali vascolari, disfunzione renale, spossatezza.
Le compresse di TIENOR contengono lattosio non sono quindi adatte per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.
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L’assunzione concomitante con alcool va evitata. L'effetto sedativo può essere aumentato quando il medicinale è assunto congiuntamente ad alcool. Ciò influenza negativamente la capacità di guidare o di usare macchinari.
Associazione con i deprimenti del SNC : l'effetto depressivo centrale può essere accresciuto nei casi di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici, narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi. Nel caso degli analgesici narcotici può avvenire aumento dell'euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica.
Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P450) possano aumentare l'attività delle benzodiazepine. In grado inferiore questo, si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate per coniugazione.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.
Se per gravi motivi medici il prodotto è somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza o durante il travaglio alle dosi elevate possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all' azione farmacologica del farmaco.
Inoltre, neonati nati che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.
La sedazione, l'amnesia, l'alterazione della concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata (vedere 4.5).
In genere il prodotto è ben tollerato. Se la posologia non viene adattata alle esigenze individuali, possono tuttavia comparire effetti secondari dovuti ad un' eccessiva sedazione ed a rilasciamento muscolare: sonnolenza durante il giorno, ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia. Questi fenomeni si presentano principalmente all'inizio della terapia e solitamente scompaiono con le successive somministrazioni. Sono state segnalate occasionalmente altre reazioni avverse che comprendono: disturbi gastrointestinali, cambiamenti nella libido e reazioni a carico della cute.
Inoltre si sono verificate modifiche della funzionalità epatica (aumento dei valori di AST (GOT), ALT (GPT), gamma-GTP, LDH, Al-P, bilirubina, etc,) e ittero. I pazienti dovrebbero essere accuratamente monitorati e nel caso di anormalità di parametri epatici, devono essere prese appropriate misure del caso fino alla sospensione del trattamento.
Amnesia:
Amnesia anterograda può avvenire anche ai dosassi terapeutici, il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere 4.4).
Depressione:
Durante l'uso di benzodiazepine può essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino -simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Sono più probabili nei bambini e negli anziani.
Dipendenza:
L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o di astinenza (vedere 4.4). Può verificarsi dipendenza psichica. È stato segnalato abuso di benzodiazepine.
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Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva non dovrebbe presentare rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC (incluso l'alcool).
Nel trattamento dell'iperdosaggio di qualsiasi farmaco, dovrebbe essere considerato la possibilità che siano state assunte contemporaneamente altre sostanze. A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, dovrebbe essere indotto il vomito (entro un'ora) se il paziente è cosciente o intrapreso il lavaggio gastrico con protezione delle vie respiratorie se il paziente è privo di conoscenza e, se necessario, correggere il quadro idroelettrico plasmatico.
Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, dovrebbe essere somministrato carbone attivo per ridurre l'assorbimento. Attenzione speciale dovrebbe essere prestata alle funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia d'urgenza.
L'iperdosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che varia dall'obnubilamento al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono disartria, ritenzione urinaria, tremore, obnubilamento, confusione mentale, letargia.
Nei casi più gravi, i sintomi possono includere atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte. Il flumazenil può essere utile come antidoto.
Categoria farmacoterapeutica: Ansiolitico
Codice ATC: N05BA21
Clotiazepam è il capostipite di una nuova serie di prodotti ansiolitici: le Tienodiazepine. Le numerose ricerche cliniche condotte a livello internazionale hanno dimostrato che clotiazepam possiede un alto rapporto ansiolisi/sedazione. Infatti l'attività ansiolitica esercitata da clotiazepam, ai dosaggi comunemente impiegati, permette di eliminare o ridurre gli stati di tensione, ansia, irritabilità e le somatizzazioni ad essi correlate senza provocare marcata sedazione del paziente. L'attività anticonvulsivante del clotiazepam è stata dimostrata sperimentalmente nel topo e nel ratto (blocco delle convulsioni da pentametilentetrazolo: DE50 orale 0.7 mg/kg ratto); (blocco delle convulsioni da bemegride: DE50 orale 0.6 mg/kg topo).
L'effetto miorilassante di clotiazepam (coordinazione motoria) è risultato minore rispetto al diazepam. Clotiazepam agisce attraverso l'interessamento selettivo di definite strutture cerebrali quali l'ipotalamo e il sistema limbico, migliorando la modulazione degli impulsi nervosi.
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Clotiazepam, somministrato per os nell'uomo viene rapidamente assorbito nel tratto intestinale, raggiungendo il picco ematico in 1,5 ore circa. Da vari studi realizzati emerge che clotiazepam possiede una breve emivita di 4-6 ore ed un volume di distribuzione di 2,47 L/Kg. Inoltre 25 ore dopo la somministrazione non si è rilevata alcuna traccia del prodotto. Gli studi sulla distribuzione del clotiazepam marcato hanno permesso di accertare che il farmaco raggiunge principalmente fegato, rene e ghiandole surrenali. Somministrazioni ripetute per tre settimane non hanno fatto registrare incrementi significativi della concentrazione del farmaco nei tessuti menzionati. Tutto ciò attesta la mancanza di accumulo di clotiazepam in una terapia prolungata.
Il clotiazepam presenta un legame maggiore del 99% con le proteine seriche senza una correlazione con l'andamento della concentrazione serica nel tempo.
Clotiazepam viene escreto sia con le urine che con le feci in rapporto 1:1. L' escrezione del farmaco avviene principalmente come molecola immodificata essendo la percentuale dei metaboliti non superiore al 10% nelle urine.
Le prove di tossicità sull’animale hanno dimostrato che clotiazepam è ben tollerato.
Infatti la DL50 orale nel ratto è risultata> 2000 mg/kg, mentre nel topo è risultata di 957 mg/kg nel maschio e 1011 mg/kg nella femmina. Inoltre clotiazepam non si è dimostrato teratogeno ne mutageno.
TIENOR 5 mg Compresse: lattosio, amido di mais, cellulosa microcristallina,
povidone, magnesio stearato, E104, E 110.
TIENOR 10 mg Compresse: lattosio, amido di mais, cellulosa microcristallina,
povidone, magnesio stearato, E132.
TIENOR 10 mg/ml Gocce orali, soluzione:
saccarina sodica, aroma lampone, aroma ciliegia, giallo chinolina E 104, alcool anidro, macrogoli.
Non sono note incompatibilità chimico-fisiche del clotiazepam verso altri composti.
TIENOR 5 mg compresse;
TIENOR 10 mg compresse:
3 anni a confezionamento integro
TIENOR 10 mg/ml Gocce orali, soluzione:
2 anni a confezionamento integro
Conservare al riparo dalla luce.
Compresse: blister in P.V.C. e alluminio serigrafato
TIENOR 5 mg compresse - 40 compresse
TlENOR 10 mg compresse -30 compresse
Gocce: flacone in vetro giallo con contagocce sigillato con sovracapsula di sicurezza per bambini
TIENOR 10 mg/ml Gocce orali, soluzione - flacone 20 ml
Nessuna.
FARMAKA S.r.l. Sede Amministrativa: Via Vetreria, 1 - Grandate (Co)
Officina di produzione: Montefarmaco S.p.A -Via G. Galilei, 7 Pero (Mi)
Concessionaria per la vendita: ABIOGEN PHARMA S.p.A.
Via Meucci, 36 – 56014 Ospedaletto (Pisa)
TIENOR 5 mg compresse - 40 compresse AIC: 025283019
TIENOR 10 mg compresse - 30 compresse AIC: 025283021
TIENOR 10 mg/ml Gocce orali, soluzione -fIacone 20 ml AlC: 025283045
TIENOR 5 mg compresse Settembre 1984
TIENOR 10 mg compresse Settembre 1984
TIENOR 10 mg/ml Gocce orali, soluzione Gennaio 1988
10/06/2004