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TIMOPTOL COLLIRIO
TIMOPTOL 0,25% collirio, soluzione
1 ml di soluzione contiene:
Principio attivo: timololo maleato 3,42 mg (pari a 2,50 mg di timololo).
TIMOPTOL 0,50% collirio, soluzione
1 ml di soluzione contiene:
Principio attivo: timololo maleato 6,83 mg (pari a 5,00 mg di timololo).
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Collirio, soluzione.
TIMOPTOL è indicato in:
- pazienti con ipertensione oculare,
- pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto,
- pazienti afachici con glaucoma,
- pazienti con angolo stretto e con episodi precedenti di chiusura d'angolo, spontanea o iatrogena, nell'occhio controlaterale, in cui sia necessario ridurre la pressione endoculare (vedere 4.4).
TIMOPTOL è anche indicato come terapia concomitante nel glaucoma pediatrico, che sia inadeguatamente controllato con altre terapie antiglaucoma.
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TIMOPTOL è disponibile in collirio, soluzione sterile allo 0,25% e allo 0,50%. Di solito si inizia la terapia somministrando una goccia di soluzione allo 0,25% nell'occhio o negli occhi affetti due volte al giorno. Se la risposta clinica non è adeguata, la posologia può essere variata somministrando una goccia allo 0,50% nell’occhio o negli occhi affetti due volte al giorno.
Se necessario, con TIMOPTOL può essere somministrata una terapia concomitante per la riduzione della pressione intraoculare. Non è raccomandata l’applicazione di due beta-bloccanti per uso topico (vedere 4.4).
Se la pressione endoculare si mantiene a livelli soddisfacenti, in molti pazienti la terapia può essere proseguita con un'unica somministrazione giornaliera.
Uso pediatrico
La posologia iniziale consigliata è di una goccia di TIMOPTOL allo 0,25% nell'occhio o negli occhi affetti ogni 12 ore, in aggiunta ad altra terapia antiglaucoma. Se necessario, la posologia può essere aumentata ad una goccia di soluzione allo 0,50% nell'occhio o negli occhi affetti ogni 12 ore.
L'uso di TIMOPTOL non è raccomandato nei prematuri e nei neonati.
Trasferimento da altra terapia
Quando un paziente viene trasferito da un altro agente beta-bloccante per uso topico oftalmico, questo, dopo un dosaggio appropriato, deve essere sospeso per un giorno prima di iniziare il giorno successivo il trattamento con TIMOPTOL: una goccia di TIMOPTOL allo 0,25% nell'occhio affetto due volte al giorno. Se la risposta clinica è inadeguata, si può aumentare la dose ad una goccia di TIMOPTOL allo 0,50% due volte al giorno.
Quando un paziente viene trasferito da un singolo agente antiglaucoma, diverso dai beta-bloccanti per uso topico, proseguire il farmaco e aggiungere una goccia di TIMOPTOL allo 0,25% in ogni occhio affetto due volte al giorno. Dal giorno successivo, sospendere il farmaco antiglaucoma precedentemente usato e proseguire con TIMOPTOL. Se è richiesta una posologia maggiore di TIMOPTOL sostituire con una goccia di soluzione allo 0,50% in ogni occhio affetto due volte al giorno.
TIMOPTOL è controindicato in pazienti con:
asma bronchiale o anamnesi positiva per asma bronchiale o con malattia polmonare cronica ostruttiva;
bradicardia sinusale, blocco atrioventricolare di II e III grado, insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno;
ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento (vedere 4.6 ).
Reazioni cardiovascolari/respiratorie
Come altri farmaci oftalmici applicati topicamente, TIMOPTOL può essere assorbito per via sistemica. Quindi, con la somministrazione topica possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni indesiderate riscontrate con la somministrazione sistemica dei beta-bloccanti, inclusi il peggioramento dell’angina di Prinzmetal, il peggioramento dei disturbi circolatori periferici e centrali gravi e l’ipotensione.
L’insufficienza cardiaca deve essere adeguatamente controllata prima di iniziare la terapia con TIMOPTOL. In pazienti con una storia di malattia cardiaca severa, devono essere tenuti sotto osservazione i segni di insufficienza cardiaca e deve essere controllata la frequenza.
Sono state riportate, dopo somministrazione di timololo maleato, reazioni respiratorie e cardiache, inclusa la morte per broncospasmo in pazienti con asma e, raramente, morte associata ad insufficienza cardiaca.
Rischio di reazione anafilattica
Pazienti in trattamento con beta–bloccanti, con una storia di atopia o reazione anafilattica severa verso vari allergeni, possono essere più reattivi nei confronti di una ripetuta esposizione, accidentale, diagnostica o terapeutica, a tali allergeni. Tali pazienti possono non rispondere alle dosi abituali di adrenalina usate per trattare reazioni anafilattiche.
Terapia concomitante
Pazienti già in terapia sistemica con un beta-bloccante cui viene somministrato TIMOPTOL devono essere controllati a causa del potenziale effetto additivo sia sulla pressione endoculare che sui noti effetti sistemici del beta-blocco. L’ applicazione di due agenti beta-bloccanti per uso topico non è raccomandato.
Sospensione della terapia
In alcuni pazienti, dopo somministrazione di beta-bloccanti per via sistemica in corso di anestesia, è stata osservata una ipotensione severa e prolungata. Quindi, prima di un intervento chirurgico programmato, è raccomandata una sospensione graduale di TIMOPTOL.
Come per i beta-bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione del timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa gradualmente.
Effetti additivi del beta-blocco
Nei pazienti affetti da ipoglicemia spontanea o diabete mellito (specialmente in caso di diabete instabile) trattati con insulina o ipoglicemizzanti orali, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela. I beta-bloccanti possono mascherare i segni ed i sintomi dell’ipoglicemia acuta.
La terapia con beta-bloccanti può mascherare alcuni sintomi dell’ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta-bloccanti può accelerare un peggioramento dei sintomi.
La terapia con beta-bloccanti può aggravare i sintomi della miastenia gravis.
Altri
In pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, l'obiettivo immediato del trattamento è la riapertura dell'angolo. Questo richiede il restringimento della pupilla con un miotico.
TIMOPTOL ha scarso o nessun effetto sulla pupilla. Quando TIMOPTOL è usato per ridurre la pressione intraoculare elevata nel glaucoma ad angolo chiuso deve essere impiegato con un miotico e non da solo.
Il distacco della coroide è stato riportato con la somministrazione di terapia che riduce l’umore acqueo (per esempio timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti.
Uso di lenti a contatto
TIMOPTOL contiene il conservante benzalconio cloruro, che può causare irritazione oculare ed essere assorbito dalle lenti a contatto morbide. Quindi, non deve essere somministrato mentre si portano lenti a contatto morbide. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’applicazione della gocce e non devono essere reinserite prima di 15 minuti dall’uso.
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Esiste la possibilità di effetti additivi ed insorgenza di ipotensione e/o bradicardia marcata quando il timololo maleato in soluzione oftalmica è somministrato insieme a calcio antagonisti per os, farmaci che causano deplezione delle catecolamine o beta-bloccanti, antiaritmici (incluso l’amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, narcotici e inibitori delle monoaminossidasi (MAO).
Durante il trattamento combinato con inibitori del CYP2D6 (per es.: chinidina, SSRI) e timololo è stato riportato un potenziamento del beta-blocco sistemico (per esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione)..
I beta–bloccanti per via orale possono esacerbare l’ipertensione di rimbalzo che può far seguito alla sospensione della clonidina. Se i due farmaci sono somministrati contemporaneamente, i beta-bloccanti devono essere sospesi diversi giorni prima della sospensione graduale della clonidina. Se si sostituisce la clonidina con la terapia con beta-bloccanti, l’introduzione di questi ultimi deve essere ritardata per diversi giorni dopo l’interruzione della somministrazione di clonidina.
Sebbene TIMOPTOL da solo abbia un effetto scarso o nullo sul diametro pupillare, occasionalmente è stata riportata midriasi risultante dall’uso concomitante di timololo maleato oftalmico ed adrenalina.
I beta-bloccanti possono incrementare l’effetto ipoglicemizzante dei farmaci antidiabetici.
Gravidanza
TIMOPTOL non è stato studiato nelle donne in gravidanza; quindi, il suo impiego richiede che vengano valutati i benefici della terapia contro i possibili rischi (vedere 4.3).
Allattamento
Il timololo è rinvenibile nel latte materno. A causa delle potenziali reazioni indesiderate serie causate da TIMOPTOL nei bambini durante l’allattamento, si deve decidere se sospendere il farmaco o l'allattamento, tenendo conto dell'importanza del farmaco per la madre (vedere 4.3).
Possibili effetti collaterali, quali capogiro e disturbi della visione, possono interferire con la capacità di alcuni pazienti di guidare e/o usare macchinari.
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con la somministrazione oculare di questa o di altre formulazioni di timololo maleato negli studi clinici o con l'uso commerciale del farmaco.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Lupus eritematoso sistemico.
Patologie del sistema nervoso e distrurbi psichiatrici
Cefalea, capogiro, depressione, insonnia, incubi, perdita della memoria, incremento dei segni e sintomi della miastenia gravis, parestesia, riduzione della libido, accidente cerebrovascolare.
Patologie dell'occhio
Segni e sintomi di irritazione oculare inclusi bruciore e dolore puntorio, congiuntivite, blefarite, cheratite, diminuita sensibilità corneale e secchezza oculare. Disturbi visivi, incluse variazioni di rifrazione (dovute in alcuni casi alla sospensione della terapia miotica), diplopia, ptosi, distacco della coroide a seguito di chirurgia filtrante (vedere 4.4).
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Tinnito.
Patologie cardiache e vascolari
Bradicardia, aritmia, ipotensione, sincope, blocco cardiaco, ischemia cerebrale, insufficienza cardiaca congestizia, palpitazioni, arresto cardiaco, edema, claudicatio, fenomeno di Raynaud, estremità fredde, dolore toracico.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Broncospasmo (soprattutto in pazienti con preesistente malattia broncospastica), insufficienza respiratoria, dispnea, tosse.
Patologie gastrointestinali
Nausea, diarrea, dispepsia, secchezza delle fauci.
Patologie epatobiliari
Epatomegalia.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Malattia di Peyronie.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Astenia, faticabilità, segni e sintomi di reazioni allergiche inclusi anafilassi, angioedema, orticaria, eruzione localizzata e generalizzata, mascheramento dei segni e sintomi d'ipoglicemia in insulino-dipendenti.
Patologie del sistema muscoloscheletrico
Artralgia.
Patologie endocrine
Iperglicemia e ipoglicemia.
Effetti collaterali potenziali
Gli effetti collaterali riportati negli studi clinici con il timololo maleato dopo somministrazione sistemica possono essere considerati potenziali effetti collaterali del timololo maleato soluzione oftalmica (fare riferimento alle schede tecniche di prodotti a base di timololo maleato per uso sistemico).
Le seguenti reazioni indesiderate sono state riportate, ma una relazione causale alla terapia con TIMOPTOL non è stata stabilita: edema maculare cistoide afachico, congestione nasale, effetti sul S.N.C. (es. cambiamenti comportamentali incluso confusione, allucinazioni, ansia, disorientamento, nervosismo, sonnolenza ed altri disturbi psichici), ipertensione, fibrosi retroperitoneale e pseudopemfigoide.
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Sono stati riportati casi di sovradosaggio involontario con TIMOPTOL, che hanno comportato effetti sistemici simili a quelli osservati con agenti di blocco beta-adrenergico somministrati per via sistemica, quali capogiro, cefalea, respiro corto, bradicardia, broncospasmo ed arresto cardiaco (vedere 4.8 e 4.4). Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.
Gli studi hanno mostrato che il timololo non viene prontamente dializzato.
Categoria farmacoterapeutica: oftalmologici - sostanze beta-bloccanti.
Codice ATC: S01ED01
TIMOPTOL riduce la pressione endoculare elevata e normale sia in presenza che in assenza di glaucoma. La pressione endoculare elevata è un importante fattore di rischio nella patogenesi della perdita visiva del glaucomatoso. Più alto è il livello della pressione endoculare, maggiore è la probabilità di perdita del campo visivo e di danno a livello del nervo ottico. TIMOPTOL è un farmaco bloccante i recettori beta-adrenergici, non selettivo, privo di significativa attività simpaticomimetica intrinseca, come pure di effetto deprimente diretto a livello miocardico e di effetto anestetico locale (stabilizzante di membrana). L'inizio dell'effetto del TIMOPTOL si osserva, in genere, circa 20 minuti dopo l'instillazione e la riduzione massima della pressione endoculare si verifica entro 1-2 ore. Un abbassamento significativo della pressione endoculare può persistere per un periodo di 24 ore con TIMOPTOL allo 0,25% o allo 0,50%. Questa lunga durata di azione permette il controllo della pressione oculare durante le ore notturne. Osservazioni ripetute in un arco di tempo di 3 anni indicano che l'azione del TIMOPTOL nel ridurre la pressione endoculare è ben mantenuta. La sua azione antiipertensiva implica, probabilmente una ridotta formazione dell'umore acqueo, anche se in alcuni studi è stato osservato anche un leggero aumento del deflusso. A differenza dei miotici, TIMOPTOL riduce la pressione endoculare con poco o nessun effetto sulla accomodazione o sul diametro pupillare. In questo modo modificazioni dell'acuità visiva dovute ad una aumentata accomodazione non sono comuni e non si manifestano la visione offuscata o oscurata e la cecità notturna prodotte da miotici. Inoltre, nei pazienti con cataratta viene evitata l’incapacità di vedere intorno alle opacità lenticolari, che si verifica con la costrizione pupillare da parte dei miotici. TIMOPTOL è stato anche usato in pazienti glaucomatosi che portano lenti a contatto rigide convenzionali (PMMA) ed è stato in genere ben tollerato.
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In uno studio su 6 soggetti sulle concentrazioni plasmatiche del farmaco, l’esposizione sistemica al timololo è stata determinata dopo somministrazione topica due volte al giorno di soluzione oftalmica allo 0,5% di timololo maleato. La concentrazione plasmatica media al picco dopo la dose del mattino è stata di 0,46 ng/ml e dopo la dose serale è stata di 0,35 ng/ml.
Non si sono osservati effetti indesiderati a livello oculare in conigli e cani trattati topicamente con TIMOPTOL nel corso di studi della durata di 1 e 2 anni rispettivamente.
La LD50 orale del timololo è di 1190 e 900 mg/kg in topi femmine e ratti femmine, rispettivamente.
In uno studio della durata di 2 anni sulla somministrazione orale di timololo maleato in ratti, si è verificato un aumento statisticamente significativo (p ≤0,05) dell'incidenza di feocromocitoma nei ratti maschi trattati con 300 mg/kg/die (dose 300 volte superiore alla dose orale massima raccomandata nell'uomo). La dose orale massima raccomandata è di 60 mg di timololo; una goccia di TIMOPTOL 0.50% contiene circa 1/300 di tale dose, 0,2 mg circa. Tali differenze non sono state osservate in ratti trattati con dosi orali pari a 25-100 volte la dose orale massima raccomandata nell'uomo.
In uno studio su topi con somministrazione orale per l’intera durata della vita, si è verificato un aumento statisticamente significativo (p ≤ 0,05) dell'incidenza complessiva di tumori polmonari benigni e maligni, polipi uterini benigni ed adenocarcinoma mammario in topi femmine a dosaggi di 500 mg/kg/die (500 volte la dose massima raccomandata nell'uomo), ma non a dosi di 5 o 50 mg/kg/die. In uno studio successivo su topi femmine, in cui è stato effettuato l’esame post mortem solo dell’utero e dei polmoni, è stato di nuovo osservato un aumento statisticamente significativo dell’incidenza di tumori polmonari a dosi di 500 mg/kg/die.
Il timololo maleato si è mostrato privo di potenziale mutagenico quando valutato in vivo (topo) mediante test del micronucleo e analisi citogenetiche (dosi fino a 800 mg/kg) e in vitro mediante analisi di trasformazione neoplastica della cellula (fino a 100 mg/mL). Studi sulla fertilità e sulla riproduzione in ratti non hanno mostrato effetti indesiderati sulla fertilità nel maschio e nella femmina a dosi fino a 150 volte la dose orale massima raccomandata nell'uomo.
Studi di teratogenicità con timololo in topi e conigli a dosi fino a 50 mg/kg/die (50 volte la dose orale massima raccomandata nell'uomo) non hanno mostrato segni di malformazioni fetali. Sebbene a questi dosaggi si fosse osservato un ritardo dell'ossificazione fetale nei ratti, non si sono osservati effetti indesiderati sullo sviluppo postnatale della prole. Dosi di 1.000 mg/kg/die (1.000 volte la dose orale massima raccomandata nell'uomo) si sono dimostrate materno-tossiche nei topi ed hanno causato un aumento del numero di aborti fetali. Un aumento degli aborti fetali è stato anche osservato nei conigli trattati con dosi 100 volte superiori la dose orale massima raccomandata nell'uomo, in questo caso senza apparente materno-tossicità.
Sodio fosfato monobasico monoidrato, sodio fosfato dibasico anidro, benzalconio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
Con lenti a contatto morbide, per la presenza del benzalconio cloruro.
2 anni a confezionamento integro.
Il prodotto non deve essere usato oltre 28 giorni dopo la prima apertura del contenitore.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Dosatore oftalmico OCUMETER Plus
Il dosatore oftalmico OCUMETER Plus è costituito da un contenitore translucido in polietilene ad alta densità con un dosatore contagocce sigillato, una superficie comprimibile per l’erogazione delle gocce ed un tappo costituito da due parti assemblate. All’atto della prima apertura, il tappo perfora il dosatore contagocce sigillato e, automaticamente, le due parti che lo compongono si incastrano, trasformandolo in un unico elemento. Il sigillo di protezione è costituito da una fascetta sull’etichetta del flacone.
TIMOPTOL è disponibile nelle seguenti confezioni:
TIMOPTOL 0,25% collirio, soluzione - flacone da 3 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus TIMOPTOL 0,25% collirio, soluzione – flacone da 5 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus
TIMOPTOL 0,50% collirio, soluzione–flacone da 3 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus
TIMOPTOL 0,50% collirio, soluzione – flacone da 5 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus
Il paziente deve essere informato di evitare che la estremità del contagocce venga a contatto con l’occhio o con le zone circostanti.
Il paziente deve essere informato che le soluzioni oftalmiche, se usate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezione oculare. L’uso di soluzioni infette può causare gravi danni all’occhio e conseguente perdita della visione.
Istruzioni per l’uso del dosatore oftalmico OCUMETER Plus
Prima di usare il farmaco assicurarsi che la fascetta di sicurezza situata nella parte anteriore del flacone sia intatta. Uno spazio fra flacone e tappo è normale per un flacone che non è ancora stato aperto.
Strappare la fascetta di sicurezza per rompere il sigillo.
Per aprire il flacone, svitare il tappo ruotandolo nel senso indicato dalle frecce.
Inclinare il capo all'indietro e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l'occhio.
Capovolgere il flacone, afferrandolo con il pollice o l’indice a livello dell’area comprimibile. Premere leggermente fino a che non sia stata erogata una singola goccia nell’occhio, come prescritto dal proprio medico. NON METTERE A CONTATTO L'ESTREMITÀ DEL CONTAGOCCE CON L'OCCHIO O CON LA PALPEBRA.
Ripetere i punti 4 e 5 per l'altro occhio, qualora il medico abbia prescritto il trattamento per entrambi gli occhi.
Reinserire il tappo riavvitandolo fino a farlo entrare in stretto contatto con il flacone. Non avvitare troppo strettamente.
L’estremità del contagocce è dimensionata in modo da ottenere una goccia di volume prefissato; di conseguenza, NON allargare il foro presente all’estremità del contagocce.
Dopo aver utilizzato tutte le dosi, il flacone conterrà una quantità eccedente di TIMOPTOL. Ciò è dovuto al fatto che il produttore ha aggiunto una quantità eccedente di prodotto alla quantità richiesta per fornire il pieno dosaggio del farmaco secondo la prescrizione dal medico. Non cercare di rimuovere dal flacone la quantità di farmaco eccedente.
MERCK SHARP & DOHME (ITALIA) S.p.A.
Via G. Fabbroni, 6 - 00191 Roma
Consociata della Merck & Co., Inc., Whitehouse Station, N.J., U.S.A.
TIMOPTOL 0,25% collirio,soluzione- flacone da 3 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus 024278095 (non in commercio)
TIMOPTOL 0,25% collirio,soluzione - flacone da 5 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus 024278107
TIMOPTOL 0,50% collirio,soluzione - flacone da 3 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus 024278119 (non in commercio)
TIMOPTOL 0,50% collirio,soluzione - flacone da 5 ml con dosatore oftalmico OCUMETER Plus 024278121
Giugno 2000
Luglio 2008