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TIZANIDINA DR. REDDY'S
Ogni compressa contiene 2 mg di tizanidina (come tizanidina cloridrato)
Ogni compressa contiene 4 mg di tizanidina (come tizanidina cloridrato)
Eccipienti: lattosio in forma di lattosio anidro, 47,21 mg per compressa.
Eccipienti: lattosio in forma di lattosio anidro, 94,42 mg per compressa.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compresse.
Compresse bianco-biancastre, ovali, piatte, con bordo smussato, con inciso “R179” su di un lato e divise in due da un’incisione sull’altro lato.
Compresse bianco-biancastre, ovali, piatte, con bordo smussato, con inciso “R180” su di un lato e divise in quattro da un’incisione sull’altro lato.
La linea di incisione sulla compressa serve per agevolarne la rottura al fine di ingerire la compressa più facilmente e non per dividerla in dosi uguali.
Trattamento di spasticità a seguito di sclerosi multipla lesioni o malattie del midollo spinale.
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L’effetto della tinazidina sulla spasticità si raggiunge entro 2 - 3 ore dalla somministrazione ed ha una durata d’azione relativamente breve. Pertanto tempi e frequenza di somministrazione devono essere adeguati al singolo paziente e la tizanidina deve essere somministrata in dosi suddivise fino a 3 - 4 volte al giorno a seconda delle necessità del paziente. È necessaria un’attenta titolazione in quanto la risposta dei singoli pazienti è molto varia. Abitualmente si inizia con una dose singola di 2 mg aumentandola di 2 mg alla volta ad intervalli non inferiori alla mezza settimana. Si deve prestare attenzione a non superare la dose minima che produce l’effetto terapeutico desiderato.
La dose singola di tizanidina non deve superare i 12 mg. La dose totale giornaliera non deve superare i 36 mg, anche se di solito non è necessario superare 24 mg/die. Effetti farmacologici secondari (vedere paragrafo 4.8) possono comparire a dosi terapeutiche ma possono essere minimizzati con una titolazione lenta, in modo tale da non rappresentare un fattore limitante per la maggior parte dei pazienti.
Anziani
L’esperienza negli anziani è limitata e l’uso di Tizanidina non è raccomandato, a meno che il beneficio del trattamento superi chiaramente il rischio. I dati di farmacocinetica suggeriscono che la clearance renale negli anziani può diminuire fino a 3 volte.
Bambini
L’esperienza con Tizanidina in pazienti sotto i 18 anni di età è limitata. L’uso di Tizanidina non è raccomandato nei bambini.
Pazienti con compromissione renale
Nei pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina < 25 ml/min) il trattamento deve iniziare con 2 mg una volta al giorno con una titolazione lenta per il raggiungimento della dose efficace Gli aumenti di dosaggio non devono superare i 2 mg, a seconda della tollerabilità ed efficacia. Si consiglia di aumentare lentamente la dose giornaliera prima di aumentare la frequenza delle somministrazioni. In questi pazienti la funzionalità renale deve essere adeguatamente monitorata.
Pazienti con compromissione epatica
Tizanidina è controindicata nei pazienti con compromissione significativa della funzionalità epatica.
Interruzione della terapia
Se si rende necessario sospendere la terapia, particolarmente in pazienti trattati con alte dosi e per lunghi periodi, la dose deve essere ridotta lentamente (vedere paragrafo 4.4).
Ipersensibilità alla tizanidina o a uno qualsiasi degli eccipienti.
L’uso di tizanidina in pazienti con compromissione significativa della funzionalità epatica è controindicata, perché tizanidina viene largamente metabolizzata nel fegato.
L’uso concomitante di tizanidina con potenti inibitori del CYP1A2 come fluvoxamina o ciprofloxacina, è controindicato (vedere paragrafo 4.5).
Inibitori del Citocromo P450 (CYP)
L’uso concomitante di tizanidina con inibitori del CYP1A2 non è raccomandato (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Patologie cardiovascolari, epatiche e renali
Si richiede cautela nei pazienti con patologie cardiovascolari e delle arterie coronariche. Durante il trattamento con tizanidina si raccomanda un regolare monitoraggio dei parametri clinici di laboratorio e dell’ECG.
Uso nella compromissione renale
Pazienti con compromissione renale possono richiedere dosi più basse e pertanto si deve usare cautela quando si usa tizanidina in questi pazienti (vedere paragrafo 4.2).
Disfunzione epatica
Disfunzioni epatiche sono state riportate in associazione con Tizanidina. Si raccomanda per tutti i pazienti ed in quelli che presentano sintomi che suggeriscono una disfunzione epatica, come nausea inspiegabile, anoressia o stanchezza per i primi 4 mesi test di funzionalità epatica mensili. Il trattamento con tizanidina deve essere sospeso se i livelli sierici di transaminasi sierica glutammico-piruvica (SGPT) e/o transaminasi sierica glutammico-ossalacetica (SGOT) sono, in modo persistente, superiori a 3 volte il limite massimo normale. Tizanidina deve essere sospesa in pazienti con sintomi compatibili con un’epatite o ittero.
Questo medicinale contiene lattosio anidro. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Sindrome da astinenza
Sono stati osservati episodi di ipertensione da rimbalzo e tachicardia, dopo sospensione improvvisa di tizanidina dopo trattamento prolungato e/o ad alte dosi e/o in associazione con farmaci antiipertensivi. In casi estremi l’ipertensione da rimbalzo può portare ad un accidente cerebrovascolare. Tizanidina non deve essere sospesa improvvisamente, ma gradualmente (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 4.8).
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L’uso concomitante di tizanidina con potenti inibitori del CYP1A2 come fluvoxamina o ciprofloxacina, è controindicato. L’uso concomitante di tizanidina con fluvoxamina o ciprofloxacina ha portato ad un aumento rispettivamente di 33 volte e 10 volte dell’AUC della tizanidina. Un’ipotensione clinicamente significativa e prolungata può causare sonnolenza, capogiri e diminuzione della prestazione psicomotoria.
La co-somministrazione di tizanidina con altri inibitori del CYP1A2 come alcuni antiaritmici (amiodarone, mexiletina, propafenone), cimetidina, alcuni fluorochinoloni (enoxacina, norfloxacina, pefloxacina), rofecoxib, contraccettivi orali e ticlopidina, non è raccomandata.
Poiché tizanidina può indurre ipotensione, può potenziare l’effetto di agenti antiipertensivi, inclusi i diuretici, si deve pertanto usare cautela nei pazienti che assumono farmaci che riducono la pressione sanguigna. Si deve anche usare cautela quando tizanidina viene usata in associazione con sostanze bloccanti i beta-adrenocettori o la digossina, poiché l’associazione può potenziare l’ipotensione o la bradicardia.
Si deve usare cautela quando tizanidina viene prescritta assieme a sostanze note per prolungare gli intervalli QT.
I dati di farmacocinetica a seguito di dosi singole e multiple di tizanidina suggeriscono che la clearance di tizanidina si riduca di circa il 50% in donne che assumono contemporaneamente contraccettivi. Sebbene non sia stato condotto alcun studio specifico di farmacocinetica per investigare una potenziale interazione tra contraccettivi orali e tizanidina, la possibilità di una risposta clinica e/o di eventi avversi a basse dosi di tizanidina deve essere tenuta presente quando si prescrive tizanidina ad una paziente che assume pillole contraccettive. Negli studi clinici non sono state riportate interazioni clinicamente significative.
Alcool e sedativi possono aumentare l’azione sedativa di tizanidina.
Studi sulla riproduzione in ratti e conigli, indicano che tizanidina non manifesta un potenziale embriotossico o teratogeno, ma a dosi tossiche per la madre di 10 - 100 mg/die, la tizanidina può ritardare lo sviluppo fetale a causa dei suoi effetti farmacologici. Tizanidina e/o i suoi metaboliti sono stati trovati nel latte di roditori (vedere paragrafo 5.3). La sicurezza di tizanidina in gravidanza non è stata stabilita e la sua sicurezza in bambini allattati al seno da donne che ricevono tizanidina è ignota. Pertanto Tizanidina Dr. Reddy’s non deve essere usata in donne in gravidanza o che allattano a meno che il possibile beneficio superi chiaramente il rischio.
Tizanidina esercita un’influenza minima o moderata sulla capacità di guidare o usare macchinari: i pazienti che presentano sonnolenza devono essere prevenuti dall’esercitare attività che richiedono un elevato grado di vigilanza.
Gli effetti avversi sono classificati qui di seguito per classi di organi e sistemi secondo la seguente convenzione:
Molto comuni (>1/10), comuni (>1/100 e ≤1/10), non comuni (>1/1000 e ≤1/100), rari (>1/10.000 e ≤ 1/1000), molto rari (≤ 1/10.000) e non noti (non possono essere stimati dai dati disponibili).
Patologie cardiache
Comuni: bradicardia, tachicardia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Non noti: è stato segnalato un prolungamento del tratto QT in sorveglianza post-commercializzazione (vedere paragrafo 4.9).
Patologie del sistema nervoso
Comuni: sonnolenza**, stanchezza**, capogiri**
Rari: disturbi del sonno, insonnia.
Non noti: cefalea, atassia.
Patologie dell’occhio
Non noti: disturbi dell’accomodazione.
Patologie gastrointestinali
Comuni: secchezza delle fauci**, nausea**, disturbi gastrointestinali**
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Rari: reazioni allergiche (ad es. prurito ed eruzione cutanea)
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa
Rari: debolezza muscolare.
Patologie vascolari
Comuni: riduzione della pressione sanguigna**, ipertensione di rimbalzo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non noti: mancanza di appetito.
Patologie epatobiliari
Rari: aumento delle transaminasi sieriche epatiche.
Molto rari: epatite, insufficienza epatica.
Disturbi psichiatrici
Rari: allucinazioni*
Non noti: stati d’ansia.
* Le allucinazioni sono auto-limitanti, senza evidenza di psicosi e si sono verificate invariabilmente in pazienti che assumevano contemporanea mente sostanze potenzialmente allucinogene, ad es. antidepressivi.
** Con una titolazione crescente lentamente del dosaggio di tizanidina, questi effetti di solito non sono abbastanza gravi da richiedere la sospensione del trattamento.
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L’esperienza clinica è limitata. Nel caso di un adulto che aveva ingerito 400 mg di tizanidina, la guarigione è avvenuta senza problemi. Il paziente è stato trattato con mannitolo e furosemide.
Sintomi
Nausea, vomito, ipotensione, capogiri, miosi, difficoltà respiratoria, coma, irrequietezza, sonnolenza
Trattamento
Sono indicate misure generali di supporto e deve essere fatto un tentativo di rimuovere la sostanza ingerita dal tubo gastrointestinale mediante lavanda gastrica o carbone attivo. Il paziente deve essere ben idratato.
Classificazione farmacoterapeutica: agenti miorilassanti ad azione centrale
Codice ATC: M03BX02.
Tizanidina agisce come agonista dei recettori alfa2-adrenergici nel sistema nervoso centrale a livelli sopra-spinale e spinale. Questo affetto determina un’inibizione dell’attività polisinaptica riflessa. Tizanidina non ha effetto diretto su muscoli scheletrici, giunzione neuromuscolari o riflessi monosinaptici spinali.
Nell’uomo, tizanidina riduce il tono muscolare patologicamente aumentato, inclusa la resistenza ai movimenti passivi ed allevia gli spasmi ed i cloni.
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Tizanidina viene assorbita rapidamente, raggiungendo concentrazioni plasmatiche di picco in circa 1 ora. Tizanidina è legata alle proteine plasmatiche solo per il 30% ed in studi sugli animale ha mostrato di superare facilmente la barriera emato-encefalica. Benché tizanidina sia assorbita facilmente, il metabolismo di primo passaggio limita la biodisponibilità al 34% di una dose per via endovenosa. Tizanidina viene sottoposta ad un rapido ed ampio metabolismo epatico ed il quadro della biotrasformazione negli animali e nell’uomo è simile. I metaboliti vengono escreti principalmente per via renale (circa il 70% della dose somministrata) e risultano inattivi. L’escrezione renale del composto originale è di circa il 53% dopo una singola dose di 5 mg e del 66% dopo una somministrazione di 4 mg tre volte al giorno. L’emivita di eliminazione di tizanidina dal plasma è di 2- 4 ore.
L’ingestione concomitante di cibo non ha influenza sul profilo farmacocinetico delle compresse di tizanidina.
Tossicità acuta
Tizanidina possiede un basso livello di tossicità acuta. Segni di sovradosaggio sono stati osservati dopo dosi singole > 40 mg/kg negli animali e sono correlati all’azione farmacologica della sostanza.
Tossicità a dosi ripetute
Gli effetti tossici di tizanidina sono principalmente dovuti alla sua azione farmacologica. A dosi di 24 e 40 mg/kg/die in studi sub-cronici nei roditori, l’effetto alfa2-agonista porta ad una stimolazione del sistema nervoso centrale, ad es. eccitazione motoria, aggressività, tremore e convulsioni.
Segni correlati a rilassamento muscolare mediato a livello centrale, ad es. sedazione ed atassia, sono stati osservati frequentemente ai livelli inferiori di dose negli studi di tossicità sub-cronica orale nei cani. Tali segni, correlati ad un’attività miotonolitica della sostanza, sono stati osservati a dosi di 1-4 mg/kg/die in uno studio di 13 settimane nel cane e di 1,4 mg/kg/die in uno studio di 52 settimane nel cane.
Prolungamento dell’intervallo QT e bradicardia sono stati osservati in studi di tossicità cronica nei cani a dosi di 1,0 mg/kg/die ed oltre.
Lievi aumenti delle transaminasi sieriche sono stati osservati in diversi studi di tossicità ai livelli di dose più alta. Questi non erano sempre associati ad alterazioni istopatologiche nel fegato.
Mutagenesi
Vari test in viro ed in vivo, non hanno prodotto evidenza di un potenziale mutageno di tizanidina.
Carcinogenesi
Nessuna evidenza di carcinogenesi è stata dimostrata in due studi a lungo termine nel topo (78 settimane) e nel ratto (104 settimane) a livelli di dose fino a 9 mg/kg/die nel ratto e fino a 16 mg/kg/die nel topo. A questi livelli di dose, corrispondenti alla massima dose tollerata, sulla base della riduzione della velocità di sviluppo, non si sono osservate patologie neoplastiche o pre-neoplastiche attribuibili al trattamento.
Tossicità riproduttiva
In ratte e coniglie gravide a livelli di dose fino a 30 mg/kg/die di tizanidina, non sono comparse embriotossicità o teratogenicità. Tuttavia dosi di 10 - 100 mg/kg/die in ratti erano tossiche a livello materno ed hanno causato un ritardo dello sviluppo dei feti come dimostrato dal ridotto peso dei feti e dal ritardo dell’ossificazione dello scheletro.
In ratti femmina, il trattamento prima dell’accoppiamento fino all’allattamento o durante l’ultima fase della gravidanza, fino allo svezzamento dei piccoli, sono comparsi un prolungamento del tempo di gestazione dose-dipendente (10 e 30 mg/kg/die) e distocia, con conseguente aumento della mortalità fetale e ritardo dello sviluppo. Questi effetti sono stati attribuiti all’effetto farmacologico della tizanidina. Non sono comparsi effetti sullo sviluppo a dosi di 3 mg/kg/die, benché nei ratti trattati fosse stata indotta sedazione.
È noto che tizanidina e/o i suoi metaboliti passano nel latte dei roditori.
Lattosio anidro, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, acido stearico.
Non pertinente.
3 anni.
Non conservare a temperature superiori a 30° C.
Blister in PVC/PVdC - Alluminio.
Confezioni in blister da 15, 20, 30, 100 e 120 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate
Nessuna istruzione particolare.
Dr. Reddy’s S.r.l., via F. Wittgens, 3 - 20123 Milano
AIC n. 039297015 - "2 mg compresse" 15 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297027 - "2 mg compresse" 20 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297039 - "2 mg compresse" 30 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297041 - "2 mg compresse" 100 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297054 - "2 mg compresse" 120 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297066 - "4 mg compresse" 120 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297078 - "4 mg compresse" 100 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297080 - "4 mg compresse" 30 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297092 - "4 mg compresse" 20 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al
AIC n. 039297104 - "4 mg compresse" 15 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al