Pubblicità
TOPREK®
Ogni compressa contiene:
Principio attivo:
Ketoprofene mg 25,00
Compresse per uso orale.
Dolori di diversa origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarticolari).
Pubblicità
Adulti e ragazzi oltre 15 anni: 1 compressa in dosesingola o ripetuta 2-3 volte al giorno nelle forme dolorose di maggiore intensità, preferibilmente a stomaco pieno (con un bicchiere di acqua).
Non superare le dosi consigliate; in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
Gravidanza accertata o presunta. Allattamento. Bambini al di sotto dei 15 anni. Ipersensibilità individuale accertata verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare verso antinfiammatori, aspirina e suoi derivati ecc., manifestatasi con eruzioni cutanee, rinite, asma; soggetti con ulcera gastrica e duodenale, gastrite e dispepsia cronica, leucopenia o piastrinopenia; soggetti con emorragie in atto o diatesi emorragica, in corso di trattamento con anticoagulanti e soggetti con grave insufficienza renale o epatica.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Grave insufficienza cardiaca.
È preferibile non somministrarlo assieme a farmaci antinfiammatori e ad aspirina.
Il medicinale non è controindicato per i soggetti affetti da malattia celiaca.
L’uso di TOPREK deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi.
Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
I pazienti con pregressa ulcera gastro-duodenale, ernia iatale ed emorragia gastrica dovranno avere particolare attenzione durante il trattamento con TOPREK.
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dose di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storie di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazioni o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono TOPREK il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8 – Effetti indesiderati).
All'inizio dell'uso di TOPREK nei pazienti con insufficienza renale o epatica grave e nei pazienti cardiopatici, cirrotici, in terapia diuretica e nell'anziano dovrà essere particolarmente sorvegliato il volume della diuresi e la funzione renale.
Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. TOPREK deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Si può verificare una diminuzione di efficacia anticoncezionale per i dispositivi intrauterini.
L’uso di Toprek, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di Toprek dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
In pazienti con pregressa crisi asmatica conseguente a somministrazione di aspirina o altri antinfiammatori il prodotto deve essere utilizzato con cautela consultando il medico prima dell'assunzione.
In particolare, nei pazienti in trattamento anticoagulante, a causa delle possibili manifestazioni gastro-intestinali, è opportuno sorvegliare la comparsa di sintomatologia digestiva.
In casi di emorragia gastro-intestinale sospendere il trattamento.
Dopo tre giorni di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il proprio medico.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Links sponsorizzati
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi sezione 4.4).
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Ipoglicemizzanti orali (sulfamidi): il ketoprofene potenzia l'effetto di questi prodotti per lo spostamento del loro legame con le proteine plasmatiche.
Litio: il ketoprofene è in grado di elevare la litiemia fino alla soglia di tossicità; se l'associazione è necessaria, è opportuno sorvegliare la litiemìa per adattare la posologia del litio durante e dopo il trattamento.
Diuretici: il ketoprofene ne può diminuire l'effetto diuretico e antipertensivo;
Ticlopidina e antinfiammatori: il ketoprofene può aumentarne l'attività antiaggregante piastrinica.
Antinfiammatori non steroidei (FANS) compresa l'aspirina: il ketoprofene può aumentare il rischio ulcerogeno ed emorragico.
Metotrexate: il ketoprofene aumenta la tossicità ematica del metotrexate specialmente se somministrato ad alte dosi; nel caso di trattamento precedente con ketoprofene conviene sospendere la somministrazione di ketoprofene almeno 12 ore prima del trattamento con metotrexate; allo stesso modo bisogna comportarsi per trattamenti con ketoprofene successivi all'uso con metotrexate.
Gravidanza:
L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre
il feto a:
tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare)
disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
L'uso del prodotto è controindicato durante l'allattamento.
Nessuna.
Gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).
Dopo somministrazione di TOPREK sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4 – Speciali Avvertenze e Precauzioni di impiego).
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS.
Il ketoprofene può essere responsabile anche di vertigini, sonnolenza e cefalee; nei casi di ipersensibilità si possono manifestare: prurito, rash cutaneo, eruzioni cutanee come anche crisi d'asma specialmente se il soggetto è già allergico all'aspirina o ad altri antinfiammatori.
Reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente).
È stato segnalato qualche caso di leucopenia di scarsa gravità.
Links sponsorizzati
In caso di sovradosaggio massivo è consigliata una lavanda gastrica.
Il ketoprofene, principio attivo di TOPREK, esercita un'azione antidolorifica, antipiretica e, a dosi superiori a 150 mg al giorno, un'azione antiinfiammatoria. Il ketoprofene infatti appartiene al gruppo degli antiinfiammatori non steroidei propionici, derivati dall'acido arilcarbossilico.
Links sponsorizzati
La concentrazione sierica massima è ottenuta 45 minuti dopo la somministrazione orale.
L'emivita plasmatica per via orale è di 1,5-2 ore.
Il ketoprofene è legato per il 99% alle proteine plasmatiche; diffonde nel liquido sinoviale e persiste a concentrazione superiore a quella sierica dopo 4 ore dalla somministrazione orale.
Attraversa la barriera placentare.
Il metabolismo del ketoprofene avviene secondo due processi: in minima parte per idrossilazione e in maniera largamente predominante per coniugazione con l'acido glucuronico.
Meno dell'1% della dose somministrata viene ritrovata nelle urine non modificata, mentre, la parte glucuroconiugata rappresenta il 65-75%.
Dopo 5 ore dalla somministrazione il 75-90% della dose somministrata è escreta con le urine e da 1-8% attraverso le feci. L'escrezione, essenzialmente urinaria è molto rapida poichè il 50% della dose somministrata è eliminata nel corso delle 6 ore successive all'assunzione, qualunque sia la via di somministrazione.
Nei soggetti anziani l'assorbimento del ketoprofene non risulta modificata: l'allungamento dell'emivita e la diminuzione della clearance totale sono moderati.
Tossicità acuta
È stata studiata nelle varie vie di somministrazione nel topo, nel ratto, nella cavia, nel coniglio e nel cane; la DL50 nel topo è risultata compresa tra 360 e 650 mg/Kg; nel ratto, tra 70 e 160 mg/Kg; nelle cavie, tra 450 e 1300 mg/Kg; nel coniglio tra 145 e 470 mg/Kg; nel cane, tra 600 e 2000 mg/Kg.
Tossicità subacuta per via orale (5 giorni)
La bassa tossicità e l'alto indice terapeutico del ketoprofene sono stati confermati dagli studi fatti nel topo, nel ratto e nel coniglio. Nel topo la DL50 è risultata essere di 180 mg/Kg die; nel ratto 21 mg/Kg die; nel coniglio 30 mg/Kg die.
Tossicità subcronica (1 mese e 3 mesi) per via orale
La tossicità subcronica (1 mese) è stata studiata nel ratto e nel cane. Alla dose di 2 e 6 mg/Kg die il ketoprofene è stato ben tollerato, mentre a dosi superiori (18 mg/Kg die) si sono manifestati segni di tipo infiammatorio a carico della mucosa gastrica; nel 50% dei ratti si sono evidenziate modificazioni renali; a posologie più alte le lesioni digestive e renali erano più gravi. Nella tossicità subcronica a 3 mesi per via orale la posologia giornaliera tollerata è stata di 6 mg/Kg die.
Tossicità cronica per via orale
È stata studiata nel ratto (per 18 mesi) e nel babbuino (per 1 anno); il ketoprofene è risultato essere ben tollerato alla dose di 4,5 mg/Kg die nel ratto e alle dosi di 4,5/9 mg/Kg die nel babbuino; a dosaggi più elevati insorgevano segni di intolleranza gastrica con manifestazioni ulcerose e infiammatorie e lesioni renali.
Lattosio; amido di frumento; silice idratata; gelatina; magnesio stearato.
Vedi interazioni.
3 anni.
Nessuna.
Astuccio di cartone litografato contenente 1 blister di PVC/alluminio con 10 compresse.
-----
BELLON S.A.
159, Av. Achille Peretti – FR - 92201 Neuilly-sur-Seine (Francia).
Rappresentante per la vendita:
AVENTIS PHARMA S.p.A.
P.le S. Türr, 5 - 20149 Milano
AIC 027895010
Data di prima commercializzazione: 1992
21.12.1990 / 31.05.2005
01/12/2006