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TRAMADOLO EG
1 ml di soluzione contiene 100 mg di tramadolo cloridrato.
Per gli eccipienti, vedere sezione 6.1
Gocce orali, soluzione.
Soluzione limpida, incolore o leggermente giallognola.
Trattamento del dolore di media o grave intensità.
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Come per tutti i farmaci ad azione analgesica, si deve adeguare la dose di tramadolo a seconda dell'intensità del dolore e della risposta clinica del singolo paziente. La durata dell'effetto analgesico dipende dall'intensità del dolore e dura da 4 a 8 ore.
I periodi di trattamento devono essere brevi ed intermittenti poiché può sopravvenire dipendenza con tramadolo. I benefici derivanti da un uso continuato devono essere valutati in modo da assicurarsi che questi siano superiori ai rischi di dipendenza (vedere anche i punti 4.4 e 4.8).
Non si deve superare la dose giornaliera totale di 400 mg.
Adulti e ragazzi oltre i 12 anni di età:
La dose singola usuale è di 50-100 mg di tramadolo cloridrato (20-40 gocce di Tramadolo EG 100 mg) 3-4 volte al giorno. Se il sollievo dal dolore non è raggiunto, si deve aumentare il dosaggio fino ad ottenere l'effetto desiderato.
Pazienti anziani:
Nei pazienti anziani < 75 anni con normali funzione renale ed epatica può essere dato il dosaggio degli adulti. L’emivita di eliminazione di tramadolo può essere prolungata nei pazienti con più di 75 anni di età. In questo caso, si devono prolungare gli intervalli tra le dosi secondo le esigenze del paziente.
Pazienti con insufficienza renale o epatica:
In questi pazienti l'eliminazione del tramadolo può risultare rallentata. In caso di somministrazione di dosi singole per l'eliminazione di attacchi dolorosi acuti, non è necessario adeguare la dose. Il tramadolo è controindicato a pazienti con grave alterazione della funzionalità renale (clearance della creatinina < 10 ml/min) e/o grave alterazione della funzionalità epatica.
I pazienti con insufficienza epatica o renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) possono richiedere più lunghi intervalli tra i dosaggi. Comunque, un aumento del dosaggio deve essere attentamente valutato.
Dialisi: dal momento che il tramadolo è rimosso solo in modo molto lento attraverso emodialisi o emofiltrazione, non è generalmente necessaria una somministrazione post dialisi per mantenere l’analgesia.
Bambini da 1 a 12 anni:
Nei bambini di età compresa tra 1 e 12, la dose singola è di 1-2 mg di tramadolo cloridrato per kg di peso corporeo fino ad una dose massima giornaliera di 12 mg/kg.
Nella tabella sottostante sono riportati alcuni esempi tipici dei rispettivi gruppi d'età (1 goccia di Tramadolo EG 100 mg/ml gocce orali soluzione contiene circa 2,5 mg di tramadolo cloridrato):
Età | Peso corporeo | Numero di gocce |
1 anno | 10kg | 4-8 |
3 anni | 15kg | 6-12 |
6 anni | 20kg | 8-16 |
9 anni | 30kg | 12-24 |
11 anni | 45kg | 18-36 |
Metodo di somministrazione: Le gocce devono essere assunte con una sufficiente quantità di liquido oppure su una zolletta di zucchero, indipendentemente dai pasti.
Ipersensibilità al tramadolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Intossicazione acuta con alcool, ipnotici, analgesici ad azione centrale, oppioidi o psicofarmaci
Si deve evitare di somministrare il tramadolo a pazienti che assumono inibitori della monoaminoossidasi (MAO) o entro due settimane dalla loro sospensione.
Il tramadolo non va utilizzato nel trattamento di disassuefazione da narcotici.
Grave disfunzione epatica
Grave disfunzione renale (clearance della creatinina < 10 ml/min).
Avvertenze:
Alle dosi terapeutiche sono stati riportati sintomi da astinenza nel rapporto 1 a 8.000. Il tramadolo ha la potenzialità di causare dipendenza fisica alle dosi terapeutiche (vedere il punto 4.8 "Effetti indesiderati”). Meno frequenti sono stati i casi riferiti di dipendenza e abuso. Si deve pertanto esaminare regolarmente la necessità clinica del trattamento continuo con analgesici.
Nei pazienti con tendenza all'abuso di farmaci o alla farmaco-dipendenza, il trattamento deve essere fatto per brevi periodi e sotto stretto controllo medico.
Il tramadolo non è indicato come trattamento sostitutivo nei pazienti tossicodipendenti. Pur essendo un agonista degli oppiacei, il tramadolo non può sopprimere i sintomi di astinenza da morfina.
Precauzioni:
Sono state riferite convulsioni alle dosi terapeutiche, con incremento del rischio a dosi superiori alla normale posologia massima giornaliera (400 mg di tramadolo). I pazienti con un'anamnesi di epilessia o con precedenti di convulsioni devono essere trattati con tramadolo solo quando le condizioni cliniche lo impongono. Il rischio di convulsioni può aumentare nei pazienti che assumono contemporaneamente tramadolo e farmaci che possono abbassare la soglia convulsiva (vedere 4.5 "Interazioni").
Il tramadolo deve essere utilizzato con prudenza in pazienti con traumi cranici, incremento della pressione intracranica e in pazienti soggetti a disturbi convulsivi o sotto shock.
Si consiglia cautela nel trattamento di pazienti affetti da depressione respiratoria oppure in caso di somministrazione concomitante di farmaci depressori del sistema nervoso centrale, non potendosi escludere, in tali casi, la possibilità di depressione respiratoria. Alle dosi raccomandate la depressione respiratoria riferita è risultata meno frequente.
Questo medicinale contiene glucosio. I pazienti che soffrono di rari malattie ereditarie come l’intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza saccarosioisomaltosio non devono assumere questo medicinale.
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Il tramadolo non deve essere associato agli inibitori delle MAO (vedere il punto 4.3 “Controindicazioni”).
La somministrazione concomitante di tramadolo e altri farmaci depressori del sistema nervoso centrale, alcool incluso, può potenziare gli effetti sul SNC (vedere il punto 4.8 “Effetti indesiderati”).
La somministrazione simultanea di carbamazepina (induttore enzimatico) riduce marcatamente le concentrazioni nel siero di tramadolo, riducendo il suo effetto analgesico e diminuendo la sua durata d'azione.
La somministrazione concomitante con cimetidina è associata ad un leggero prolungamento dell'emivita di tramadolo, pur non essendo clinicamente rilevante.
Non è consigliabile la combinazione tra agonisti/antagonisti miscelati (ad es. buprenorfina, nalbufina, pentazocina) e tramadolo, poiché in tali casi l'effetto analgesico di un agonista puro può risultare teoricamente ridotto.
Il tramadolo può indurre convulsioni e potenziare l'effetto convulsivo degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (fluoxetina, fluvoxamina), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci che abbassano la soglia convulsivante (vedere i punti 4.4 e 5.2).
Si consiglia cautela in caso di trattamento concomitante di tramadolo e derivati della cumarina (ad es. warfarina), a causa di casi riportati di incremento dell'INR e di ecchimosi su alcuni pazienti. Non è noto il meccanismo che sta alla base di tale interazione.
In casi isolati la sindrome della serotonina è stata documentata in relazione temporale con l’uso terapeutico del tramadolo in combinazione con altri farmaci serotoninergici come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). La sindrome serotoninergica si può manifestare con sintomi quali confusione, iperattività, febbre, sudore, atassia, iperrefessia, mioclono e diarrea. La sospensione dell’agente serotoninergico comporta un rapido miglioramento.
L’effetto analgesico del tramadolo è parzialmente mediato dall’inibizione del re-uptake della norepinefrina e dall’aumento del rilascio di serotonina (5-HT). In studi pre e post-intervento l’uso dell’antiemetico Ondansetron antagonista 5-HT3 ha aumentato la richiesta di tramadolo da parte di pazienti con dolore post-intervento.
Gravidanza:
Non esistono studi adeguati e ben controllati con tramadolo su donne gravide. Studi condotti su animali hanno evidenziato effetti sullo sviluppo degli organi, sull'ossificazione e sulla mortalità neonatale se somministrato in ratti e conigli in dosi tossiche per la madre. Non sono stati osservati effetti teratogeni. Si deve, pertanto, utilizzare il tramadolo in gravidanza soltanto se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto.
In caso di indicazione di controllo del dolore con oppioidi in gravidanza, si deve limitare l'uso del tramadolo a dosi singole. Durante la gravidanza si deve evitare l'impiego cronico del tramadolo, poiché il neonato può soffrire di sintomi da astinenza derivanti dall'assuefazione.
Il tramadolo somministrato prima o durante il parto non modifica la contrattilità uterina. Nei neonati può indurre alterazioni della frequenza respiratoria, di solito clinicamente non rilevanti.
Allattamento:
Durante l'allattamento, quantità estremamente ridotte di tramadolo e dei suoi metaboliti (circa lo 0,1% di una dose endovena) sono state trovate nel latte materno. Non si deve, pertanto, somministrare il tramadolo alle donne che allattano. Comunque, di solito non è necessario sospendere l'allattamento dopo l'assunzione di una singola dose di tramadolo.
Il tramadolo può causare sonnolenza, effetto che può essere accentuato dall’alcool o altri farmaci depressori del sistema nervoso centrale. In tal caso il paziente non deve guidare veicoli o usare macchinari.
Gli effetti indesiderati più frequenti sono nausea e vertigini, entrambi con un'incidenza superiore al 10% dei pazienti.
Alterazioni dell’apparato gastrointestinale:
Molto comuni (> 10%): nausea.
Comuni (1-10%): vomito, costipazione, secchezza della mucosa. orale
Non comuni (< 1%): conati di vomito, irritazione gastrointestinale (sensazione di pressione nello stomaco, sensazione di pienezza).
Rari (< 10%): alterazioni dell’appetito.
Alterazioni del sistema cardiovascolare:
Non comuni (< 1%): regolazione cardiovascolare (palpitazioni, tachicardia, ipotensione ortostatica o collasso cardiocircolatorio). Tali effetti collaterali possono manifestarsi specialmente in caso di somministrazione per via endovenosa e in pazienti sotto stress fisico.
Rari (< 0.1%): bradicardia, aumento della pressione sanguigna.
Alterazioni del sistema nervoso centrale e periferico:
Molto comuni (> 10%): vertigini.
Comuni (1-10%): mal di testa, confusione.
Rari (< 0.1%): depressione respiratoria. Si possono verificare casi di depressione respiratoria qualora vengano superate in misura rilevante le dosi raccomandate e vengano somministrati contemporaneamente farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale (vedere il punto 4.5 “Interazioni”). Sono stati riportati casi di convulsioni epilettiformi, manifestatisi principalmente dopo somministrazione di dosi elevate di tramadolo o dopo terapia concomitante con farmaci che abbassano la soglia convulsivante o inducono essi stessi convulsioni cerebrali (ad es. antidepressivi o antipsicotici, vedere il punto 4.5 “ Interazioni”). Parestesia, tremore, alterazioni dell'appetito.
Disturbi psichiatrici:
Rari (< 0.1%): a seguito di somministrazione di tramadolo possono manifestarsi effetti collaterali psichici, con differenze individuali per quanto riguarda l'intensità e il tipo (a seconda della personalità e della durata della terapia). Essi comprendono cambiamenti d'umore (generalmente euforia, occasionalmente disforia), variazioni dell'attività (generalmente soppressione, occasionalmente incremento) e modificazioni della capacità cognitiva e sensoriale (ad es. del comportamento decisionale, disturbi della percezione), allucinazioni, confusione, disturbi del sonno e incubi.
Molto rari (< 0.01%): Possono manifestarsi dipendenza, abuso e reazioni da astinenza. I sintomi delle reazioni da astinenza possono includere: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremori e sintomi gastrointestinali e la maggior parte di questi sono similari a quelli che compaiono nell’astinenza da oppiacei.
Disturbi della visione:
Rari (< 0.1%): offuscamento della visione.
Alterazioni dell’apparato respiratorio:
Si è osservato anche un peggioramento dell'asma, pur non essendo stata stabilita nessuna relazione causale con il tramadolo.
Alterazioni della cute e degli annessi cutanei:
Comuni (1-10%): sudorazione.
Non comuni (< 1%): reazioni dermiche (ad es. prurito, eruzioni, orticaria).
Alterazioni dell’apparato muscolo-scheletrico:
Rari (< 0.1%): debolezza motoria.
Alterazioni del sistema epatico e biliare:
In correlazione temporale con l'uso terapeutico del tramadolo, sono stati riportati pochi casi isolati di incremento dei valori degli enzimi epatici.
Alterazioni del sistema urinario:
Rari (< 0.1%): disturbi della minzione (disuria e ritenzione urinaria).
Disturbi generali:
Rari (< 0.1%). Reazioni allergiche (ad es. dispnea, broncospasmo, respirazione asmatica, edema angioneurotico) e anafilassi.
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I sintomi da sovradosaggio sono quelli tipici di altri analgesici oppiacei e includono miosi, vomito, collasso cardiocircolatorio, sedazione e coma, convulsioni e depressione respiratoria.
Seguire le norme generali d'emergenza per mantenere libere le vie respiratorie (aspirazione) e supportare la funzionalità respiratoria e circolatoria, in risposta ai sintomi registrati; si deve utilizzare il naloxone per ridurre lo stato di depressione respiratoria; è possibile controllare le convulsioni con diazepam.
Il tramadolo è scarsamente dializzabile. Il trattamento dell'intossicazione acuta da tramadolo con emodialisi o emofiltrazione è pertanto inadeguato per la disintossicazione.
Eseguire lo svuotamento gastrico provocando il vomito (se il paziente è cosciente) o mediante lavanda gastrica. Lo svuotamento gastrico serve a rimuovere il farmaco eventualmente non assorbito, in particolare quando si è assunta una formulazione a rilascio modificato.
Gruppo farmacoterapeutico: Analgesici oppioidi
Codice ATC: N02AX02
Il tramadolo è un analgesico ad azione centrale. È un agonista puro non selettivo dei recettori μ, ð e k degli oppiacei con maggiore affinità per i recettori μ. Altri meccanismi che contribuiscono al suo effetto analgesico sono l'inibizione della ricaptazione neuronale della noradrenalina e l'aumento del rilascio di 5HT.
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Assorbimento
Dopo somministrazione orale di una singola dose, il tramadolo viene assorbito quasi completamente e la biodisponibilità assoluta è di circa il 70%. La differenza tra il farmaco progenitore assorbito e quello disponibile è probabilmente dovuta al ridotto metabolismo di primo passaggio che, dopo somministrazione orale, è al massimo del 30%.
Distribuzione
I dati indicano una distribuzione efficace e indicano il legame con i tessuti considerando i valori del volume di distribuzione che sono superiori al volume corporeo. I valori del legame con le proteine erano del 4% - 20%.
Biotrasformazione
Il principale responsabile della formazione di O-demetiltramadolo sembra essere l’enzima epatico CYP2D6, poiché la formazione di N-demetiltramadolo è catalizzata da CYP2D6 e CYP3A4. Si ha la coniugazione dei prodotti di O-demetilazione con acido glucuronico.
Soltanto l'O-demetiltramadolo è farmacologicamente attivo. Circa il 5-10% della popolazione Caucasica è un “poor metaboliser” e ha un’attività ridotta dell’enzima CYP2D6. Le concentrazioni seriche di tramadolo sono alte nei “poor metaboliser” rispetto ai metabolizzatori estensivi, mentre le concentrazioni di O-demetiltramadolo sono basse.
L'inibizione di uno o entrambi i tipi di isoenzimi CYP3A4 (ad es. ketoconazolo, eritromicina) e CYP2D6 (ad es. fluoxetina, paroxetina, chinidina, ritonavir) coinvolti nella biotrasformazione del tramadolo può influire sulle concentrazioni plasmatiche del tramadolo o sul suo metabolita attivo.
Avviene lo stesso per gli enzimi induttori (ad es. rifampicina, fenitoina). A tutt'oggi non sono state osservate interazioni clinicamente rilevanti.
Eliminazione
Il tramadolo e i suoi metaboliti sono escreti quasi completamente per via renale. L'escrezione urinaria cumulativa è pari al 90% della radioattività totale della dose somministrata. L'emivita terminale (t½ß) è di circa 6 ore, indipendentemente dalla modalità di assunzione. L'emivita di O-demetiltramadolo è paragonabile a quella di tramadolo.
L’emivita può essere incrementata di un fattore pari a 1,4 nei pazienti oltre i 75 anni di età. Un piccolo prolungamento delle emivite può avvenire nei pazienti con funzionalità epatica e renale compromesse.
Nei pazienti con grave malfunzionamento degli organi (ad es. cirrosi epatica, clearance della creatinina < 5ml/min) è stato osservato un prolungamento della emivita di eliminazione da 2 a 3 volte superiore.
Linearità/non-linearità
Nell'ambito delle dosi terapeutiche, il tramadolo ha un profilo farmacocinetico lineare.
La relazione tra concentrazione seriche ed effetto analgesico è dipendente dalla dose, tuttavia con notevoli variazioni da caso a caso. Di solito è efficace una concentrazione serica di 100-300 ng/ml.
L'onere dell'evidenza derivante da test in vitro e in vivo indica che il tramadolo è privo di effetti genotossici per l'uomo. In uno studio relativo al potenziale cancerogeno del farmaco nel topo è stato osservato un incremento dell'incidenza di normali tumori (polmonari ed epatici). Uno studio sul potenziale cancerogeno nel ratto non ha evidenziato nessun risultato analogo. Tale risultato sembra non indicare alcun rischio per l'uomo. Nei ratti non sono stati osservati effetti sulla fertilità o sulla capacità riproduttiva dovuti al tramadolo.
Potassio sorbato, saccarosio, polisorbato 20, saccarina sodica, menta essenza, anetolo, acqua depurata.
Non applicabile.
3 anni.
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Flacone di vetro tipo 3 marrone con un contagocce in polietilene inserito e un tappo in polipropilene a vite.
Confezioni da 10 ml, 20 ml, 3x10 ml, 5x10 ml, 30 ml, 50 ml e 100 ml.
Nessuna istruzione particolare.
EG S.p.A. Via D. Scarlatti, 31 - 20124 Milano
TRAMADOLO EG 100 mg/ml gocce orali soluzione, flacone da 10 ml - A.I.C. n. 035847019/M
TRAMADOLO EG 100 mg/ml gocce orali soluzione, flacone da 20 ml - A.I.C. n. 035847021/M
TRAMADOLO EG 100 mg/ml gocce orali soluzione, 3 flaconi da 10 ml -A.I.C. n. 035847033/M
TRAMADOLO EG 100 mg/ml gocce orali soluzione, 5 flaconi da 10 ml -A.I.C. n. 035847045/M
TRAMADOLO EG 100 mg/ml gocce orali soluzione, flacone da 30 ml - A.I.C. n. 035847058/M
TRAMADOLO EG 100 mg/ml gocce orali soluzione, flacone da 50 ml - A.I.C. n. 035847060/M
TRAMADOLO EG 100 mg/ml gocce orali soluzione, flacone da 100 ml -A.I.C. n. 035847072/M
14/03/2005
01/09/2006