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TREOJECT
Ogni siringa preriempita con 1 ml di soluzione iniettabile contiene 50 mcg di octreotide come octreotide acetato.
Ogni siringa preriempita con 1 ml di soluzione iniettabile contiene 100 mcg di octreotide come octreotide acetato.
Ogni siringa preriempita con 1 ml di soluzione iniettabile contiene 500 mcg di octreotide come octreotide acetato.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per 1 ml di soluzione (essenzialmente privo di sodio)
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione iniettabile in siringa preriempita.
Soluzione trasparente e incolore.
a) Per migliorare i sintomi associati a tumori gastroenteropancreatici (GEPomi) inclusi:
• carcinoidi con caratteristiche di sindrome carcinoide
• VIPomi
• Glucagonomi
Treoject non costituisce un trattamento antitumorale e quindi non è curativo in questo gruppo di pazienti.
b) Acromegalia
Nel controllo sintomatico e per ridurre i livelli plasmatici dell’ormone della crescita (GH) e del fattore 1 di crescita tipo insulina (IGF-1) in pazienti con acromegalia non adeguatamente controllati dalla chirurgia o dalla radioterapia:
- in trattamenti a breve termine, prima di un intervento chirurgico all’ipofisi, o
- in trattamenti a lungo termine in quei pazienti che non sono adeguatamente controllati dall’intervento chirurgico all’ipofisi, radioterapia, trattamento con agonisti della dopamina, o nel periodo intermedio fino a quando la radioterapia diventi efficace.
Treoject è indicato nei pazienti acromegalici che non sono candidati all’intervento chirurgico.
Dati da studi a breve termine dimostrano che la grandezza del tumore è ridotta in alcuni pazienti (prima della chirurgia); tuttavia, non ci si può aspettare, con un trattamento a lungo termine continuato, un’ulteriore riduzione del tumore.
c) Prevenzione delle complicazioni dopo chirurgia pancreatica
d) Sanguinamento da varici gastro-esofagee
Trattamento di emergenza per fermare l’emorragia e per offrire una protezione dal sanguinamento ricorrente da varici gastro-esofagee e come protezione da emorragie ricorrenti in pazienti con cirrosi epatica.
Treoject deve essere impiegato in associazione con un trattamento specifico come la scleroterapia endoscopica.
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Per ridurre sensazioni spiacevoli, prima dell’iniezione lasciare che la soluzione iniettabile di Treoject raggiunga la temperatura ambiente. Evitare iniezioni ripetute a brevi intervalli di tempo nella stessa sede di somministrazione.
La soluzione di Treoject deve essere controllata visivamente prima della somministrazione e deve essere impiegata solo se trasparente e senza particelle visibili.
Tumori endocrini gastroenteropancreatici (GEP)
Inizialmente si raccomanda di impiegare una dose di 50 mcg una o due volte al giorno per iniezione sottocutanea. A seconda della risposta clinica, la dose può essere gradualmente aumentata a 100-200 mcg tre volte al giorno. In circostanze eccezionali, possono essere richieste dosi maggiori. Le dosi di mantenimento sono variabili. La massima dose giornaliera raccomandata è 600 mcg .
Si raccomanda di somministrare il prodotto per via sottocutanea, tuttavia nelle situazioni in cui sia necessaria una risposta rapida, per esempio crisi carcinoide, la dose iniziale di Treoject può essere somministrata per via endovenosa, diluita e in bolo, controllando il ritmo cardiaco tramite ECG.
Nei tumori carcinoidi, la terapia deve essere interrotta se non si registra una risposta benefica entro una settimana, alla dose massima tollerata di Treoject.
Acromegalia
Dosi iniziali comprese tra 50 e 100 mcg tre volte al giorno per iniezione sottocutanea. Nella maggior parte dei pazienti, la dose giornaliera ottimale è normalmente compresa tra 200 e 300 mcg . Non deve essere superata la dose giornaliera di 1500 mcg . L’aggiustamento della dose deve basarsi sulla misurazione mensile della quantità di ormoni della crescita in circolo (GH o di IGF-1), sulle variazioni del quadro clinico e sui possibili eventi avversi.
La terapia deve essere interrotta se entro tre mesi dall’inizio del trattamento con Treoject non si registra né un calo significativo dei livelli dell’ormone della crescita (GH) né un miglioramento della sintomatologia clinica.
Prevenzione delle complicazioni dopo chirurgia sul pancreas
Si raccomanda una dose di 100 mcg tre volte al giorno per iniezione sottocutanea per sette giorni consecutivi, iniziando il primo giorno dell’intervento almeno un’ora prima della laparotomia.
Sanguinamento delle varici gastro-esofagee
Si raccomanda una dose di 25 mcg /ora per infusione endovenosa continua per 48 ore. L’octreotide può essere diluito per la somministrazione in soluzione fisiologica. Nei pazienti cirrotici con varici esofagee, l’octreotide è stato somministrato per infusione e.v. continua con dosi fino a 50 mcg per ora.
Per la somministrazione endovenosa: consultare il paragrafo 6.6.
Uso nei pazienti con insufficienza renale
L’insufficienza renale non modifica l’esposizione totale (AUC: area sotto la curva) a Treoject se viene somministrato per iniezione sottocutanea e quindi non è necessario un aggiustamento della dose.
Uso nei pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con cirrosi epatica l’emivita dell’octreotide può aumentare e ciò richiede un aggiustamento della dose di mantenimento.
Uso nei pazienti anziani
Nei pazienti anziani trattati con Treoject, non si è evidenziata una ridotta tollerabilità né è stato necessario modificare la dose.
Uso nei bambini
L’esperienza con l’uso di Treoject nei bambini è limitata.
Ipersensibilità all’octreotide o a uno qualsiasi degli eccipienti di Treoject (vedere il paragrafo 6.1 Elenco degli eccipienti).
L’octreotide deve essere usato solo sotto la supervisione dello specialista di un centro ospedaliero con appropriate strutture per la diagnosi e per la valutazione della risposta.
Siccome i tumori ipofisari secernenti l’ormone della crescita a volte si estendono causando gravi complicazioni (ad es. difetti del campo visivo), è essenziale che tutti i pazienti siano attentamente monitorati. Se compaiono evidenze di espansione del tumore, devono essere valutate terapie alternative.
Raramente può manifestarsi una perdita del controllo sintomatico dei tumori endocrini gastroenteropancreatici da parte dell’octreotide, con un repentino peggioramento della sintomatologia.
Treoject può ridurre il fabbisogno di insulina nei pazienti in trattamento per diabete mellito di tipo I. Nei pazienti non diabetici e nei diabetici di tipo II, con riserve parzialmente intatte di insulina, la somministrazione di octreotide può causare aumenti della glicemia ai pasti.
Pertanto i livelli ematici di glucosio devono essere monitorati attentamente in particolare all’inizio del trattamento con octreotide o quando viene modificata la dose. Le fluttuazioni della glicemia possono essere evitate suddividendo la dose giornaliera in diverse iniezioni.
Poiché gli episodi di sanguinamento delle varici esofagee comportano un maggiore rischio di sviluppo di diabete insulino-dipendente o variazioni delle dosi necessarie di insulina nei pazienti con diabete pre-esistente, è essenziale il monitoraggio dei livelli di glicemia.
Nei pazienti in trattamento a lungo termine con octreotide deve essere monitorata la funzione tiroidea.
Nei pazienti con cirrosi potrebbe essere necessario l’aggiustamento della dose (vedere il paragrafo 4.2 Posologia e Modo di Somministrazione).
In associazione al trattamento con octreotide è stata segnalata l’insorgenza di calcoli biliari (stimati tra il 15% e il 30%).
Si raccomanda l’esame ecografico per l’individuazione dei calcoli prima e dopo un intervallo compreso tra 6 e 12 mesi nel corso di trattamenti cronici con octreotide. La presenza di calcoli biliari in pazienti trattati con octreotide è normalmente asintomatica; i calcoli sintomatici devono essere trattati nel modo usuale.
Durante il trattamento con octreotide deve essere monitorata la funzione epatica.
È stata segnalata bradicardia. Ciò deve essere tenuto nella giusta considerazione in pazienti con anamnesi di, o fattori di rischio, per la bradicardia.
In alcuni pazienti l’octreotide può alterare l’assorbimento di grassi dal cibo.
In alcuni pazienti trattati con octreotide sono stati segnalati livelli ridotti di vitamina B12 e anomalie del test di Schilling. Nei pazienti con anamnesi di carenza di vitamina B12 si raccomanda di monitorare i livelli di vitamina B12 nel corso del trattamento con octreotide.
Gli effetti locali nella sede di iniezione sono normalmente modesti e di breve durata (dolore nel sito di iniezione, gonfiore e arrossamento).
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È stato segnalato che l’octreotide riduce l’assorbimento intestinale della ciclosporina e ritarda l’assorbimento della cimetidina. Il trattamento combinato con octreotide e cimetidina richiede un aggiustamento delle dosi.
Il trattamento concomitante con octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilità della bromocriptina.
Alcuni dati di letteratura indicano che gli analoghi della somatostatina potrebbero diminuire la clearance metabolica dei composti che vengono metabolizzati dall’enzima citocromo P450, evento che potrebbe essere secondario alla soppressione dell’ormone della crescita. Poiché non si può escludere che l’octreotide possa causare questo effetto, gli altri farmaci metabolizzati soprattutto dall’enzima CYP3A4 e con basso indice terapeutico vanno quindi utilizzati con cautela (ad es. chinina, terfenadina, carbamazepina, digossina, warfarin).
Il medicinale deve essere somministrato alle donne in gravidanza solo se le circostanze lo rendono chiaramente necessario.
I dati disponibili sull’utilizzo dell’octreotide durante la gravidanza sono insufficienti. A causa del suo effetto inibente sull’ormone della crescita, si può presumere che l’octreotide possa comportare un rischio per il feto.
Gli studi negli animali hanno dimostrato un ritardo transitorio di crescita della prole prima dello svezzamento (vedere il paragrafo 5.3 “Dati preclinici di sicurezza), probabilmente conseguente ai profili endocrini specifici della specie studiata, ma non vi è evidenza di effetti fetotossici, teratogeni o altri effetti sulla riproduzione.
Il rischio potenziale per la specie umana non è noto.
Allattamento
Non è noto se l’octreotide passi nel latte materno. Studi nell’animale hanno dimostrato che l’octreotide è escreto nel latte materno. La decisione se continuare o non continuare l’allattamento o continuare o non continuare il trattamento con Treoject deve essere presa tenendo in considerazione sia il beneficio dell’allattamento per il neonato sia il beneficio del trattamento con Treoject per la madre.
Non sono stati condotti studi sugli effetti di Treoject sulla capacità di guidare veicoli o sull’uso di macchinari.
La frequenza degli effetti indesiderati elencati di seguito è definita secondo la seguente convezione: molto comuni (≥1/10); comuni (≥1/100, <1/10); non comuni (≥1/1000, <1/100); rari (≥1/10.000, <1/1000); molto rari (<1/10.000) incluse le segnalazioni isolate.
Dettagli aggiuntivi sono riportati dopo la tabella
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Molto comune | Comune | Non comune | Rare | Molto rare |
Patologie cardiache | | | Bradicardia, tachicardia | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | | | Dispnea |
Patologie gastrointestinali (1) | | Diarrea, steatorrea, flatulenza, feci molli, nausea, dolore addominale e gonfiore addominale | Anoressia, vomito, dolore epigastrico | Occlusione intestinale acuta, grave dolore epigastrico, tensione addominale e reazione di difesa addominale, pancreatite acuta, casi di pancreatite indotta da colelitiasi (2) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | | Alopecia transitoria | Reazioni cutanee da ipersensibilità, esantema. | |
Patologie endocrine | | Iperglicemia, alterazioni della tolleranza post-prandiale al glucosio, e in alcuni casi uno stato persistente di iperglicemia. Ipoglicemia | | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione (3) | | Dolore nel sito di somministrazione sensazione di dolore pungente, pulsante o bruciore con rossore, gonfiore e irritazione | | | |
Alterazioni del sistema immunitario | | | | Ipersensibilità, arrossamento | Reazioni anafilattiche |
Patologie epatobiliari (4) | Calcoli | | Alterazioni epatiche | Calcoli biliari | Epatite acuta reversibile, progressivo sviluppo di iperbilirubinemia in associazione a aumento della fosfatasi alcalina, gammaglutamil transferasi e in misura inferiore delle transaminasi. Colica biliare. |
(1) Per ridurre gli effetti indesiderati gastrointestinali, Treoject deve essere somministrato fra i pasti o prima di andare a letto.
(2) Questo effetto è normalmente osservato entro le prime ore o giorni di trattamento con octreotide ed è reversibile interrompendo il trattamento. In aggiunta, vi sono stati casi di pancreatite indotta da colelitiasi in pazienti in trattamento cronico con octreotide.
(3) Gli effetti nel sito di somministrazione sono normalmente modesti e di breve durata. Il fastidio locale può essere ridotto lasciando che la soluzione raggiunga la temperatura ambiente, prima della somministrazione, oppure iniettando volumi inferiori di una soluzione più concentrata.
(4) Formazione di calcoli biliari con l’uso cronico (consultare il paragrafo 4.4. Speciali avvertenze e precauzioni per l’impiego).
Ci sono stati casi isolati di colica biliare dopo interruzione repentina del farmaco in pazienti acromegalici nei quali si era sviluppato fango biliare o calcoli biliari.
Esperienza dopo la commercializzazione
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate dopo la commercializzazione del farmaco.
Raramente è stata segnalata disfunzione tiroidea, sia in termini di ipotiroidismo che di ipertiroidismo.
Sono stati segnalati alcuni casi di sintomi di dispepsia in pazienti in trattamento con octreotide acetato.
Sono stati segnalati sintomi ed episodi di aritmia in pazienti in trattamento con octreotide acetato. Durante la terapia con octreotide acetato sono state segnalate altre modifiche dell’ECG come prolungamento dell’intervallo QT, deviazione assiale, ripolarizzazione precoce, basso voltaggio, transizione R/S, progressione precoce dell’onda R e modifiche non specifiche dell’onda ST-T. Tuttavia, non è ancora stata stabilita la relazione tra questi eventi e il trattamento con octreotide acetato in quanto molti pazienti con acromegalia o con carcinoidi presentano malattie cardiache concomitanti (vedere il paragrafo 4.4).
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Dosi fino a 2000 mcg di octreotide somministrato tre volte al giorno per via sottocutanea per parecchi mesi sono state ben tollerate.
La massima dose singola somministrata fino a ora a un adulto è stata 1000 mcg in bolo endovenoso. I sintomi reversibili di sovradosaggio osservati sono stati lieve bradicardia, vampate facciali, dolori addominali, diarrea, una sensazione di vuoto allo stomaco e nausea che si risolvevano in 24 ore dalla somministrazione del farmaco.
A seguito del sovradosaggio acuto non sono state segnalate reazioni potenzialmente fatali.
Il trattamento del sovradosaggio deve essere sintomatico.
Un paziente è stato accidentalmente trattato con un’infusione continua di octreotide (250 mcg per ora per quarantotto ore invece di 25 mcg per ora). In questo caso non sono stati osservati effetti collaterali.
Gruppo farmacoterapeutico: inibitore dell’ormone della crescita.
Codice ATC: H01CB02
Octreotide è un analogo octapeptidico sintetico della somatostatina naturale con effetti farmacologici simili, ma con una durata d’azione più lunga. Inibisce le secrezioni patologicamente aumentate dell’ormone della crescita (GH) e dei peptidi e della serotonina prodotti dal sistema endocrino gastroenteropancreatico (GEP), dallo stomaco, dall’intestino e dal pancreas (ad es. gastrina, insulina e glucagone).
L’octreotide offre un sollievo sintomatico dei sintomi secondari ai tumori funzionali del sistema endocrino gastroenteropancreatico (GEP) (stomaco, intestino e pancreas) nei pazienti i cui sintomi non sono controllati dalle altre forme di trattamento come la chirurgia, l’embolizzazione dell’arteria epatica oppure la chemioterapia.
Non è stato ancora chiaramente documentato l’effetto dell’octreotide sulla dimensione del tumore, sulla velocità di crescita né sulla formazione delle metastasi.
Nei volontari sani è stato dimostrato che l’octreotide inibisce il rilascio di GH stimolato dall’arginina, l’ipoglicemia indotta dall’esercizio fisico e dall’insulina, e il rilascio dell’ormone stimolante la tiroide (TSH) da parte dell’ormone rilasciante la tireotropina (TRH)
Contrariamente alla somatostatina, l’octreotide inibisce l’ormone della crescita (GH) e il glucagone in maniera preferenziale rispetto all’insulina.
L’interruzione del trattamento non è seguito da un effetto rimbalzo con ipersecrezione degli ormoni.
Nei pazienti con tumori carcinoidi, l’octreotide può causare un sollievo dei sintomi, in particolare delle vampate e della diarrea. In molti casi, questo sollievo è accompagnato da un calo dei valori plasmatici di serotonina e dalla ridotta escrezione urinaria dell’acido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA).
Nei pazienti con VIPomi, la caratteristica biochimica è una sovraproduzione del peptide intestinale vasoattivo (VIP). Nella maggior parte dei casi, l’octreotide allevia la grave diarrea secretiva tipica di questa condizione, con conseguente miglioramento della qualità della vita. Questo comporta un miglioramento delle anomalie elettrolitiche associate come l’ipopotassiemia. È ridotto il fabbisogno della somministrazione di liquidi e di elettroliti. In alcuni pazienti, la tomografia computerizzata rivela un rallentamento o un arresto della progressione del tumore o perfino la riduzione del tumore, in particolare delle metastasi epatiche. Il miglioramento clinico è normalmente accompagnato dalla riduzione dei livelli plasmatici del VIP che potrebbe rientrare nell’intervallo dei valori normali.
Nei glucagonomi la somministrazione di octreotide determina nella maggior parte dei casi un sostanziale miglioramento del rash necrolitico migratorio che è caratteristico di questa condizione. L’effetto dell’octreotide che si verifica frequentemente sul diabete mellito di grado moderato non è marcato e, in genere, non dà luogo alla diminuzione delle dosi di insulina e agenti ipoglicemizzanti. Nei pazienti affetti da questa condizione l’octreotide determina un miglioramento della diarrea e quindi aumento di peso. Sebbene la somministrazione di octreotide causi spesso una riduzione immediata dei livelli di glucagone plasmatico, questa diminuzione non viene generalmente mantenuta per un periodo di somministrazione prolungato, nonostante il continuo miglioramento sintomatico.
Nei pazienti acromegalici, l’octreotide riduce i livelli plasmatici di GH e di IGF-1. Un calo di GH intorno al 50% o più si registra in oltre il 90% dei pazienti, e una riduzione del GH plasmatico a valori inferiori a 5 ng/ml può essere raggiunta in circa metà dei casi. Nella maggior parte dei pazienti, l’octreotide riduce in maniera significativa i sintomi clinici come il mal di testa, gonfiore della cute e dei tessuti molli, iperidrosi, artralgia e parestesia. Nei pazienti con adenomi ipofisari di grosso volume, l’octreotide può causare una riduzione della massa tumorale.
Per i pazienti che devono essere sottoposti a intervento chirurgico sul pancreas, il trattamento con octreotide peri- e post-operatorio generalmente riduce l’incidenza delle tipiche complicazioni post-operatorie (per es., fistola pancreatica, ascesso e conseguente sepsi, pancreatite acuta post-operatoria).
Nei pazienti con sanguinamento delle varici gastro-esofagee secondarie a una sottostante cirrosi epatica, il trattamento con octreotide in associazione con altri trattamenti specifici, come la scleroterapia, è associato a un miglioramento del controllo dell’emorragia e del suo manifestarsi precoce. Il fabbisogno di trasfusioni di sangue si riduce ed è migliorato il tasso di sopravvivenza a cinque giorni. Sebbene il meccanismo di azione non sia completamente chiaro, l’octreotide sembra ridurre il flusso ematico splancnico per mezzo della inibizione degli ormoni vasoattivi come il VIP e il glucagone.
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Dopo somministrazione sottocutanea, l’octreotide viene rapidamente e completamente assorbito. Il picco della concentrazione plasmatica si raggiunge dopo 30 minuti.
Distribuzione
Il volume di distribuzione è all’incirca 0,27 l/kg e la clearance corporea totale è 160 ml/min. Il legame con le proteine plasmatiche è all’incirca del 65%. La quantità di octreotide legata alle cellule ematiche è insignificante.
Eliminazione
L’emivita di eliminazione dopo somministrazione sottocutanea è di 100 minuti.
Dopo somministrazione endovenosa l’eliminazione è bifasica con un’emivita di 10 e 90 minuti. La maggior parte della dose è eliminata nelle feci e il 32% circa è escreta immodificata nelle urine.
L’alterata funzionalità renale non influenza l’esposizione totale ad octreotide (AUC) somministrato sottocute.
La capacità di eliminazione potrebbe essere ridotta nei pazienti con cirrosi epatica, ma non nei pazienti con steatosi epatica.
Tossicità acuta
Studi di tossicità acuta condotti nella cavia con l’octreotide hanno mostrato che la DL50 è 72 mg/kg per via endovenosa e 470 mg/kg sottocute. Nel topo, la DL50 è 18 mg/kg (EV). L’octreotide acetato è stato ben tollerato da cani che avevano ricevuto dosi fino a 1 mg/kg in bolo.
Tossicità dopo somministrazione ripetuta
Uno studio di tossicità a 26 settimane nei cani, somministrando dosi di octreotide per via endovenosa fino a 0,5 mg/kg due volte al giorno, ha rivelato cambiamenti progressivi nelle cellule acidofile dell’ipofisi contenenti prolattina. Ulteriori indagini hanno mostrato che questo cambiamento rientra nei limiti fisiologici e apparentemente non è in relazione con la somministrazione di octreotide. Non ci sono state alterazioni significative delle concentrazioni plasmatiche degli ormoni. Nelle femmine della scimmia Rhesus, dopo somministrazione della dose di 0,5 mg/kg due volte al giorno per 3 settimane, non si sono manifestati cambiamenti a livello ipofisario né alterazioni dei livelli plasmatici dell’ormone della crescita (GH), della prolattina o del glucosio.
Tollerabilità locale
Mentre il veicolo acido ha provocato nei ratti infiammazione e fibroplasia a seguito di somministrazioni ripetute, non c’è stata alcuna prova che l’octreotide acetato potesse causare reazioni di ipersensibilità nelle cavie dopo iniezione intradermica.
In uno studio di tossicità a 52 settimane nei ratti, in prevalenza maschi, è stata osservata la comparsa di sarcomi nella sede di iniezione sottocutanea ma solo alla dose più alta (circa 40 volte la dose massima prevista per l’uomo). In uno studio di tossicità a 52 settimane nei cani, non si sono verificate lesioni iperplastiche o neoplastiche nel sito di iniezione sottocutanea. Non è stata segnalata la formazione di tumori nella sede di iniezione in pazienti trattati con octreotide per un periodo fino a 15 anni. Tutti i dati fino ad ora disponibili indicano che gli eventi nei ratti sono specie-specifici e non sono attinenti all’impiego nell’uomo.
Mutagenicità
L’octreotide e/o i suoi metaboliti sono risultati privi di potenziale mutageno in vitro in test standard. In cellule V79 di criceto cinese in vitro è stato osservato un aumento di mutazioni cromosomiche solo con concentrazioni elevate e citotossiche. In linfociti umani incubati in vitro con octreotide acetato aberrazioni cromosomiche non sono comunque aumentate.
In vivo nessuna attività blastogena è stata osservata (test del micronucleo nella cavia).
Cancerogenesi
In studi su topi trattati con octreotide acetato sottocute a dosi giornaliere fino a 1,25 mg/kg di peso corporeo, sono stati osservati in alcuni animali, prevalentemente maschi, fibrosarcomi dopo 52, 104 e 113/116 settimane. La comparsa di tumori locali si è verificata anche nei topi di controllo, e comunque lo sviluppo di questi tumori è stato attribuito all’alterata fibroplasia prodotta dagli effetti irritanti del veicolo acido. Non sono state osservate lesioni neoplastiche nelle cavie trattate con iniezioni sottocutanee di octreotide, a dosi fino a 2 mg/kg per 98 settimane.
Lo studio di carcinogenesi nel topo ha evidenziato anche la comparsa di carcinomi dell’endometrio, la cui incidenza diventava statisticamente significativa alla dose sottocutanea più alta di 1,25 mg/kg/die.
Questo dato era associato a un aumento dell’incidenza di endometriti, a una diminuzione del numero di corpi lutei, a una riduzione degli adenomi mammari e alla presenza di una dilatazione delle ghiandole e del lume uterino, indicativi di uno stato di squilibrio ormonale. Tutte le informazioni disponibili indicano che la comparsa nei topi di tumori ormono-dipendenti è specie-specifica e quindi non attinente l’uomo.
Riproduzione
Gli studi sulla fertilità come anche gli studi pre-, peri- e post-natali nelle femmine del ratto non hanno rivelato effetti indesiderati sulla capacità riproduttiva e sullo sviluppo fetale, a dosi giornaliere sottocutanee fino a 1 mg/kg di peso corporeo. Un ritardo della crescita fisiologica osservato nella prole è risultato transitorio e attribuibile alla eccessiva attività farmacodinamica sull’inibizione del GH.
I dati preclinici basati su studi convenzionali di sicurezza farmacologica, di tossicità cronica, di genotossicità e di potenziale carcinogeno non rivelano rischi specifici per l’uomo.
Gli studi sugli animali hanno evidenziato un ritardo transitorio della crescita della prole, probabilmente dovuta all’azione farmacodinamica dell’octreotide, ma non c’era evidenza di fetotossicità, teratogenicità o di altri effetti sulla riproduzione.
(S)-Acido lattico
Sodio cloruro
Sodio idrossido (per regolare il pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
Questo prodotto medicinale non deve essere miscelato insieme ad altri prodotti medicinali ad eccezione di quelli indicati nel paragrafo 6.6.
2 anni
Condizioni di conservazione delle bottiglie di vetro dopo diluzione in soluzione fisiologica 0,9%
La stabilità chimico-fisica del prodotto dopo la prima apertura è stata dimostrata per 24 ore a 25°C.
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente.
Conservare in frigorifero tra 2°C e 8°C. Non congelare. Conservare la siringa preriempita nel blister per proteggere il prodotto dalla luce.
Per le modalità di conservazione del medicinale diluito, consultare il paragrafo 6.3.
Siringa in vetro di Tipo I con ago e copriago rigido e con un pistone (in gomma bromobutilica) contenente 1 ml di soluzione.
5, 6 o 30 siringhe preriempite sono confezionate in blister termoformati bianchi in PVC opaco chiusi con un foglio di alluminio.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate
Prima della somministrazione, la soluzione deve essere ispezionata visivamente per l’identificazione di variazione del colore o di particelle solide.
Non si raccomanda di miscelare o di diluire le soluzioni di Treoject se non in soluzione di sodio cloruro 0,9%.
Le siringhe preriempite devono essere usate una sola volta.
Somministrazione per via sottocutanea
Treoject deve essere somministrato per via sottocutanea senza essere ricostituito o diluito.
Somministrazione per via endovenosa
Tumori endocrini gastroenteropancreatici (GEP) dove è necessaria una rapida risposta (somministrazione e.v. in bolo)
Treoject deve essere diluito con una soluzione di sodio cloruro 0,9% in un rapporto che non superi 1:100.
Varici gastro-esofagee sanguinanti
Quando il prodotto deve essere somministrato per infusione endovenosa, il contenuto della siringa da 500 mcg deve essere diluito in 60 ml di soluzione di sodio cloruro e la soluzione deve essere infusa attraverso una pompa per infusione. Questa procedura deve essere ripetuta tante volte quanto richiesto per il completamento del trattamento prescritto. L’octreotide può essere infuso a concentrazioni più basse.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Lifepharma S.p.A - Via dei Lavoratori 54 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
Tel. + 39 02 64433019
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Concessionario per la vendita
Italfarmaco S.p.A.
Viale F. Testi, 330
20126 Milano
Italia
Treoject 50 mcg /ml, 5 siringhe preriempite - AIC n. 039100019/M
Treoject 50 mcg /ml, 6 siringhe preriempite - AIC n. 039100021/M
Treoject 50 mcg /ml, 30 siringhe preriempite - AIC n. 039100033/M
Treoject 100 mcg /ml, 5 siringhe preriempite - AIC n. 039100045/M
Treoject 100 mcg /ml, 6 siringhe preriempite - AIC n. 039100058/M
Treoject 100 mcg /ml, 30 siringhe preriempite - AIC n. 039100060/M
Treoject 500 mcg /ml, 5 siringhe preriempite - AIC n. 039100072/M
Treoject 500 mcg /ml, 6 siringhe preriempite - AIC n. 039100084/M
Treoject 500 mcg /ml, 30 siringhe preriempite - AIC n. 039100096/M
Ottobre 2009