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Triasporin 10 mg/ml soluzione orale
1 ml di Triasporin soluzione orale contiene 10 mg di itraconazolo.
Sorbitolo E420 (190 microlitri/ml) Per l´elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione orale.
Triasporin soluzione orale è una soluzione limpida, di colore da giallo a leggermente ambrato e odore di ciliegia.
Triasporin soluzione orale è indicato:
− Per il trattamento della candidosi orale e/o esofagea dei pazienti HIV-positivi o di altri pazienti immunocompromessi.
− Per la profilassi delle infezioni micotiche profonde sensibili all´itraconazolo, quando la terapia standard si ritenga inadeguata, in pazienti con tumori ematici o destinati a trapianto di midollo osseo nei quali è prevedibile la comparsa di neutropenia (i.e.
< 500 cell/l).
Al momento non sono disponibili sufficienti dati di efficacia nella prevenzione dell´aspergillosi.
Considerare con attenzione eventuali linee-guida nazionali e/o locali per l´utilizzo appropriato dei farmaci antimicotici.
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Per un assorbimento ottimale, Triasporin soluzione orale deve essere assunto lontano dai pasti (i pazienti devono essere avvisati di evitare di mangiare per almeno 1 ora dopo l´assunzione).
Per il trattamento della candidosi orale e/o esofagea, la soluzione deve essere trattenuta all'interno della cavità orale (circa 20 secondi) prima di essere deglutita.
Evitare di risciacquarsi la bocca dopo aver deglutito la soluzione.
- Trattamento della candidosi orale e/o esofagea:
200 mg (2 misurini) al giorno in due somministrazioni oppure in dose unica, per 1 settimana.
Se dopo una settimana non si osserva una risposta al trattamento, il trattamento deve essere proseguito per un'altra settimana.
1
- Trattamento della candidosi orale e/o esofagea resistente al fluconazolo:
da 100 a 200 mg (1.2 misurini) due volte al giorno per due settimane.
Se dopo 2 settimane non si osserva una risposta al trattamento, il trattamento deve essere proseguito per altre 2 settimane.
La dose giornaliera di 400 mg non deve essere utilizzata per più di 14 giorni qualora non vi siano segnali di miglioramento.
- Profilassi delle infezioni micotiche:
5 mg/kg suddivisi in due somministrazioni giornaliere.
Negli studi clinici il trattamento profilattico è stato iniziato immediatamente prima del trattamento citostatico e di solito una settimana prima del trapianto.
Quasi tutte le infezioni micotiche profonde dimostrate sono comparse a carico di pazienti che presentavano una conta di neutrofili inferiore a 100 cell/l.
Il trattamento è stato protratto fino al ripristino della conta dei neutrofili (i.e.
> 1000 cell/l).
Gli studi clinici in pazienti neutropenici hanno evidenziato una considerevole variabilità individuale dei parametri farmacocinetici.
Si deve tenere in considerazione il monitoraggio dei livelli ematici, soprattutto in presenza di danno gastrointestinale, diarrea e durante trattamenti prolungati con Triasporin soluzione orale.
Impiego nei bambini:
I dati clinici sull'impiego del farmaco nei pazienti pediatrici sono limitati, pertanto l´uso di Triasporin soluzione orale nei bambini non è raccomandato a meno che il potenziale beneficio non superi i potenziali rischi.
Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d´impiego.
Profilassi delle infezioni micotiche:
non sono disponibili dati di efficacia in bambini neutropenici.
Si dispone di una limitata esperienza clinica sulla sicurezza di impiego di 5 mg/kg al giorno in due somministrazioni giornaliere.
L´incidenza di eventi avversi quali diarrea, dolore addominale, vomito, febbre, rash e mucositi è stata più alta che negli adulti.
Impiego negli anziani:
I dati clinici sull'impiego di Triasporin soluzione orale nei pazienti anziani sono limitati, pertanto l'impiego di Triasporin soluzione orale deve essere destinato solo a quei casi in cui il beneficio potenziale superi i potenziali rischi.
Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d´impiego.
Impiego nei pazienti con compromissione epatica:
L'itraconazolo è metabolizzato prevalentemente nel fegato.
L'emivita terminale di itraconazolo è piuttosto prolungata nei pazienti cirrotici.
Nei pazienti cirrotici trattati con Triasporin capsule è stata osservata una diminuzione della biodisponibilità orale di itraconazolo.
Questo effetto può presentarsi anche con Triasporin soluzione orale.
Può rendersi necessario un aggiustamento della dose.
Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d´impiego.
Impiego nei pazienti con compromissione renale:
In alcuni pazienti con insufficienza renale trattati con Triasporin capsule è stata osservata una diminuzione della biodisponibilità orale di itraconazolo.
Questo effetto può presentarsi anche con Triasporin soluzione orale.
Può rendersi necessario un aggiustamento della dose.
Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d´impiego.
2
Triasporin soluzione orale è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità all´itraconazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
La somministrazione contemporanea dei seguenti farmaci con Triasporin soluzione orale è controindicata (vedere anche paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione):
− Substrati metabolizzati dal CYP3A4 che possono prolungare l´intervallo QT, per esempio astemizolo, cisapride, dofetilide, levacetimetadolo (levometadil), mizolastina, pimozide, chinidina, sertindolo e terfenadina sono controindicati in corso di trattamento con Triasporin soluzione orale.
La somministrazione concomitante può causare un incremento dei livelli plasmatici di questi substrati con conseguente prolungamento del QT e rari fenomeni di torsione di punta.
− Inibitori della HMG-CoA riduttasi metabolizzati dal CYP3A4 come atorvastatina, lovastatina e simvastatina.
− Triazolam e midazolam per via orale.
− Alcaloidi dell´ergot quali diidroergotamina, ergometrina (ergonovina), ergotamina e metilergometrina (metilergonovina).
− Eletriptan.
Triasporin soluzione orale non deve essere utilizzato durante la gravidanza per condizioni che non rappresentino pericolo di vita (vedere paragrafo 4.6 Gravidanza ed allattamento).
Effetti sulla funzionalità cardiaca In uno studio su volontari sani con itraconazolo (concentrato e solvente per soluzione per infusione) è stata osservata una transitoria riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra.
L´itraconazolo ha dimostrato di avere un effetto inotropo negativo e Triasporin è stato associato a episodi di insufficienza cardiaca congestizia.
Triasporin non deve essere utilizzato in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o con storia di insufficienza cardiaca congestizia a meno che il beneficio atteso non sia chiaramente superiore al rischio.
La valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio deve prendere in considerazione fattori come la gravità della condizione, la dose e la durata del trattamento ed i fattori di rischio individuali per insufficienza cardiaca congestizia.
Questi pazienti devono essere informati riguardo ai segni e ai sintomi di insufficienza cardiaca congestizia, trattati con cautela e monitorati durante la terapia per quanto riguarda i segni ed i sintomi della insufficienza cardiaca congestizia.
Se questi segni o sintomi dovessero manifestarsi durante il trattamento, Triasporin deve essere sospeso.
E' necessario usare cautela nella co-somministrazione di itraconazolo e calcio antagonisti (vedere paragrafo 4.5.
Interazioni con altri medicinali ed altre forme d´interazione).
3 Interazioni potenziali Triasporin soluzione orale Triasporin può dar luogo ad interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti con altri farmaci (vedere paragrafo 4.5.
Interazioni con altri medicinali ed altre forme d´interazione).
Impiego nei bambini Poiché i dati clinici relativi all´utilizzo di Triasporin soluzione orale nei pazienti pediatrici sono limitati, il suo uso nei bambini non è raccomandato a meno che il beneficio potenziale non superi i potenziali rischi.
Impiego negli anziani Poiché i dati clinici relativi all´utilizzo di Triasporin soluzione orale nei pazienti anziani sono limitati, si consiglia di utilizzare il prodotto in questi pazienti solo se il beneficio potenziale supera i potenziali rischi.
Effetti epatici Con l´utilizzo di Triasporin si sono verificati casi molto rari di grave epatotossicità, inclusi alcuni casi fatali di insufficienza epatica acuta.
Alcuni di questi casi hanno coinvolto pazienti che non avevano una pre-esistente epatopatia.
Alcuni si sono verificati nel primo mese di trattamento, inclusi alcuni casi osservati durante la prima settimana.
Nei pazienti in trattamento con Triasporin deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità epatica.
I pazienti devono essere istruiti a segnalare prontamente al proprio medico segni e sintomi indicativi di epatite come anoressia, nausea, vomito, astenia, dolore addominale o urine scure.
In questi pazienti il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere condotti test sulla funzionalità epatica.
La maggior parte dei casi di epatotossicità grave hanno coinvolto pazienti che avevano una pre-esistente epatopatia, che erano trattati per indicazioni sistemiche, che avevano altre condizioni mediche concomitanti significative e/o stavano assumendo altri farmaci epatotossici.
In pazienti con aumentati livelli degli enzimi epatici o una malattia epatica in corso oppure che hanno già sperimentato tossicità epatica con altri farmaci, il trattamento non deve essere iniziato a meno che il beneficio atteso non sia superiore al rischio di un danno epatico.
In questi casi è necessario il monitoraggio degli enzimi epatici.
Compromissione epatica L´itraconazolo è metabolizzato essenzialmente a livello epatico.
L'emivita terminale dell'itraconazolo nei pazienti cirrotici è piuttosto prolungata.
Nei pazienti cirrotici è stata osservata una riduzione della biodisponibilità orale di itraconazolo assunto come Triasporin capsule.
E´ probabile che ciò si verifichi anche con Triasporin soluzione orale.
Può quindi rendersi necessaria un aggiustamento della dose.
Compromissione renale In alcuni pazienti con insufficienza renale è stata osservata una riduzione della biodisponibilità orale dell'itraconazolo impiegato come Triasporin capsule.
E' probabile quindi che ciò si verifichi anche con Triasporin soluzione orale.
Può quindi rendersi necessaria un aggiustamento della dose.
Profilassi dei pazienti neutropenici Negli studi clinici l´evento avverso più frequentemente riportato è stato la diarrea.
Questo disturbo del tratto gastrointestinale può causare un alterato assorbimento, nonché un´alterazione della flora batterica che potrebbe favorire le infezioni micotiche.
In questi casi occorre valutare l´opportunità di interrompere il trattamento con Triasporin soluzione orale.
4 Trattamento dei pazienti neutropenici gravi Triasporin soluzione orale non è stato studiato per il trattamento di candidosi orali e/o esofagee in pazienti neutropenici gravi.
Viste le sue proprietà farmacocinetiche (vedere paragrafo 5.2), Triasporin soluzione orale non è raccomandato per l´inizio del trattamento in pazienti con rischio immediato di contrarre candidosi sistemiche.
Neuropatia L´eventuale insorgenza di una neuropatia, correlabile con l´assunzione di Triasporin soluzione orale, deve indurre la sospensione del trattamento.
Ipersensibilità crociata Non sono disponibili informazioni inerenti l´ipersensibilità crociata tra itraconazolo ed altri agenti antimicotici con struttura azolica.
Particolare cautela è richiesta in caso di prescrizione di Triasporin soluzione orale a pazienti con ipersensibilità ad altri azoli.
Triasporin soluzione orale contiene sorbitolo e non deve essere somministrato a pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio.
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1.
Farmaci che agiscono sul metabolismo dell´itraconazolo:
L´itraconazolo viene metabolizzato prevalentemente attraverso il citocromo CYP3A4.
Sono stati effettuati studi di interazione con rifampicina, rifabutina e fenitoina, che sono potenti induttori enzimatici del CYP3A4
- Poiché la biodisponibilità dell´itraconazolo e dell´idrossi-itraconazolo in questi studi risulta ridotta al punto che l´efficacia può risultare largamente compromessa, l´associazione di itraconazolo con questi potenti induttori enzimatici non è raccomandata.
Non sono disponibili studi formali di interazione con altri induttori enzimatici come carbamazepina, fenobarbitale e isoniazide, ma ci si devono aspettare effetti simili.
Potenti inibitori di questo enzima come ritonavir, indinavir, claritromicina e eritromicina possono far aumentare la biodisponibilità di itraconazolo.
2.
Effetti dell´itraconazolo sul metabolismo di altri farmaci:
2.1 L´itraconazolo può inibire il metabolismo di farmaci metabolizzati dalla famiglia enzimatica 3A del citocromo.
In tale caso si può verificare un aumento e/o un prolungamento dei loro effetti, inclusi quelli indesiderati.
Quando vengono utilizzati farmaci contemporaneamente, occorre consultare il corrispondente foglio illustrativo per avere informazioni circa il loro metabolismo.
Dopo interruzione del trattamento, i livelli plasmatici di itraconazolo diminuiscono gradualmente, a seconda della dose e della durata del trattamento (vedere paragrafo 5.2.
Proprietà farmacocinetiche).
Questo deve essere considerato nel valutare l´effetto inibitore di itraconazolo su farmaci in co-somministrazione.
Esempi:
I seguenti farmaci sono controindicati con itraconazolo:
- astemizolo, cisapride, dofetilide, levacetilmetadolo (levometadil), mizolastina, pimozide, chinidina, sertindolo e terfenadina sono controindicati durante il trattamento con Triasporin soluzione orale dato che la co-somministrazione può causare un incremento dei livelli plasmatici di questi substrati con conseguente prolungamento del QT e rari fenomeni di torsioni di punta.
5
- inibitori della HMG-CoA reduttasi metabolizzati dal citocromo CYP3A4 come atorvastatina, lovastatina e simvastatina.
- Triazolam e midazolam per via orale.
- Alcaloidi dell´ergot quali diidroergotamina, ergometrina (ergonovina), ergotamina e metilergometrina (metilergonovina).
- Eletriptan.
E' necessario usare cautela nella co-somministrazione di itraconazolo e calcio antagonisti.
Oltre a possibili interazioni farmacocinetiche legate all'enzima metabolizzante CYP3A4, i calcio antagonisti possono avere effetti inotropi negativi che possono aggiungersi a quelli dell'itraconazolo.
I seguenti farmaci devono essere utilizzati con cautela e le loro concentrazioni plasmatiche, effetti ed effetti indesiderati devono essere monitorati.
Se necessario, il loro dosaggio deve essere ridotto, quando somministrati contemporaneamente a itraconazolo:
Anticoagulanti orali; Inibitori della HIV-proteasi come ritonavir, indinavir, saquinavir; Alcuni agenti antineoplastici come busulfan, docetaxel, trimetressato e alcaloidi della vinca; Calcio antagonisti metabolizzati dal citocromo CYP3A4 come diidropiridine e verapamil; Alcuni agenti immunosoppressori:
ciclosporina, tacrolimus, rapamicina (conosciuta anche come sirolimus); Alcuni glucocorticoidi come budesonide, desametasone e metilprednisolone; Altri:
cilostazolo, digossina, disopiramide, carbamazepina, buspirone, alfentanil, alprazolam, brotizolam, midazolam per via endovenosa, rifabutina, ebastina, repaglinide, alofantrina, reboxetina, loperamide.
L´importanza dell´aumento di concentrazione e la rilevanza clinica di queste variazioni durante la co-somministrazione con itraconazolo devono essere ancora stabilite.
2.2 Non è stata osservata alcuna interazione tra itraconazolo e zidovudina (AZT ) o fluvastatina.
L´itraconazolo non ha dimostrato effetti inducenti sul metabolismo di etinilestradiolo e noretisterone.
3.
Effetti sul legame con le proteine Gli studi in vitro hanno dimostrato che non vi sono interazioni per il legame con le proteine plasmatiche tra itraconazolo e imipramina, propranololo, diazepam, cimetidina, indometacina, tolbutamide e sulfametazina.
Gravidanza Triasporin soluzione orale non deve essere usato in gravidanza ad eccezione dei casi ove, essendoci pericolo per la vita, si ritenga che il beneficio potenziale superi il rischio potenziale per il feto (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni).
In studi sugli animali, l´itraconazolo ha mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).
Dati epidemiologici sull´esposizione a Triasporin durante il primo trimestre di gravidanza – prevalentemente in pazienti che hanno ricevuto un trattamento a breve 6 termine per candidosi vulvovaginali – non hanno mostrato un rischio superiore di malformazioni se confrontati a soggetti di controllo non esposti ad alcuna sostanza teratogena conosciuta.
Donne in età fertile Devono essere adottate adeguate misure contraccettive in donne in età fertile alle quali viene somministrato Triasporin soluzione orale.
Una efficace contraccezione deve essere mantenuta fino alla mestruazione successiva alla fine della terapia con Triasporin.
Allattamento Una piccolissima quantità di itraconazolo viene escreta nel latte materno.
Triasporin soluzione orale non deve essere somministrato durante l´allattamento.
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull´uso di macchinari.
Durante la guida di veicoli e l´uso di macchinari deve essere tenuta in considerazione la possibilità che si verifichino reazioni avverse in alcune circostanze come ad esempio capogiri (vedere paragrafo 4.8).
Approssimativamente il 9% dei pazienti trattati può mostrare la comparsa di reazioni avverse con l´assunzione di itraconazolo.
L´incidenza di effetti indesiderati è stata alta (circa il 15%) soprattutto nei pazienti in trattamento prolungato (circa 1 mese) e continuativo.
Gli eventi avversi più frequentemente riportati sono stati di origine gastrointestinale, epatica e dermatologica.
Nell´ambito di ciascuna classificazione organo/sistema, le reazioni avverse sono state classificate per frequenza, utilizzando le seguenti convenzioni:
raro (>1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000) inclusi i casi isolati.
Sulla base dell´esperienza post-marketing, sono state riportate le seguenti reazioni avverse:
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro:
ipopotassiemia Patologie del sistema nervoso Molto raro:
neuropatia periferica, cefalea, capogiri Patologie cardiache Molto raro:
insufficienza cardiaca congestizia Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto raro:
edema polmonare Patologie gastrointestinali Molto raro:
dolore addominale, vomito, dispepsia, nausea, diarrea e costipazione 7 Patologie epatobiliari Molto raro:
casi fatali di insufficienza epatica acuta, epatotossicità grave, epatite, aumento reversibile degli enzimi epatici Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro sindrome di Stevens-Johnson, angio-edema, orticaria, alopecia, rash cutaneo e prurito Patologie dell´apparato riproduttivo e della mammella Molto raro:
disturbi mestruali Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto raro:
reazioni allergiche, edema
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Sintomi Esistono dati limitati sulle conseguenze nei pazienti dell'ingestione di alte dosi di itraconazolo.
Nei pazienti che hanno ingerito 1000 mg di Triasporin soluzione orale o fino a 3000 mg di Triasporin capsule, il profilo degli eventi avversi è simile a quello osservato alle dosi consigliate.
Trattamento In caso di sovradosaggio devono essere adottate misure di supporto.
Entro la prima ora dall'ingestione si può eseguire una lavanda gastrica.
Se ritenuto opportuno si può somministrare carbone attivo.
L´itraconazolo non può essere rimosso dall'emodialisi.
Non si dispone di un antidoto specifico.
Categoria farmacoterapeutica:
Antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.
Codice ATC:
J02A C02 Studi in vitro hanno dimostrato che l´itraconazolo, inibisce lo sviluppo di un ampio spettro di funghi patogeni per l´uomo, a concentrazioni solitamente comprese tra ≤ 0,025 e 0,8 g/ml.
Fra questi sono compresi:
Lieviti:
(Candida spp.
inclusa C.
albicans e C.
parapsilosis e Cryptococcus neoformans, e Pityrosporum spp., Trichosporon spp., Geotrichum spp.) Funghi dimorfi:
Histoplasma spp., Paracoccidioides brasiliensis, Sporothrix schenckii, Fonsecaea spp., Cladosporium spp., Blastomyces dermatitidis, Pseudallescheria boydii, Penicillium marneffei e vari altri lieviti e funghi.
Candida krusei, Candida glabrata e Candida tropicalis sono risultate le specie di Candida generalmente meno sensibili ed hanno talvolta dimostrato una inequivocabile resistenza in vitro all´ itraconazolo.
8 I principali tipi di fungo che non sono inibiti dall´itraconazolo sono:
Zygomycetes (per es.
Rhizopus spp., Rhizomucor spp., Mucor spp.
e Absidia spp.), Fusarium spp., Scedosporium proliferans.
e Scopulariopsis spp.
Studi in vitro hanno dimostrato che l'itraconazolo altera la sintesi di ergosterolo nella cellula fungina attraverso l´inibizione dell´enzima target 14α-demetilasi.
Poichè l'ergosterolo è un componente vitale della membrana cellulare fungina, la compromissione della sua sintesi risulta, in definitiva, in un effetto antimicotico.
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Caratteristiche farmacocinetiche generali La farmacocinetica dell´itraconazolo è stata studiata in soggetti sani, popolazioni speciali e pazienti, trattati sia con dose singola sia con dosi multiple.
Assorbimento L´itraconazolo viene rapidamente assorbito dopo somministrazione della soluzione orale.
I livelli plasmatici di picco del farmaco immodificato vengono raggiunti entro 2,5 ore dalla somministrazione della dose orale assunta a stomaco vuoto.
La biodisponibilità assoluta osservata di itraconazolo, se assunto con il cibo, è di circa il 55% ed aumenta del 30% quando la soluzione orale è assunta a stomaco vuoto.
Distribuzione La maggior parte dell´itraconazolo, nel plasma, è legato alle proteine (99,8%), in modo particolare all´albumina (99,6% per l´idrossi-metabolita).
Esso ha una marcata attività anche per i lipidi.
Solo lo 0,2% dell´itraconazolo è presente nel plasma come farmaco libero.
L´Itraconazolo si distribuisce, nel corpo, secondo un ampio volume apparente di distribuzione (> 700 L), da cui se ne deduce un´ampia distribuzione ai tessuti.
Le concentrazioni nel polmone, nel rene, nel fegato, nelle ossa, nello stomaco, nella milza e nel muscolo sono 2 o 3 volte più alte delle corrispondenti concentrazioni nel plasma.
Il rapporto plasma/cervello è circa 1 se misurato nei cani beagle.
L´assorbimento nei tessuti cheratinizzati, in particolare nella pelle, è fino a 4 volte più alto rispetto al plasma.
Biotrasformazione L´itraconazolo è largamente metabolizzato a livello epatico in un ampio numero di metaboliti.
Uno dei principali metaboliti è l´idrossi-itraconazolo, che in vitro mostra un´attività anti- micotica paragonabile a quella dell´itraconazolo.
La concentrazione plasmatica dell´idrossi-metabolita è circa il doppio di quella dell´itraconazolo.
Come è stato dimostrato in studi in vitro, CYP3A4 è l´enzima principale coinvolto nel metabolismo di itraconazolo.
Eliminazione Entro una settimana, circa il 35% di itraconazolo è escreto come metaboliti inattivi nelle urine e circa il 54% nelle feci.
L´escrezione renale del farmaco immodificato è minore dello 0,03% della dose, mentre quella fecale varia tra il 3 e il 18% della dose.
La clearance dell´itraconazolo diminuisce a dosi più elevate a causa di un metabolismo epatico saturabile.
Linearità/Non-linearità Come conseguenza di una farmacocinetica non lineare, l´itraconazolo si accumula nel plasma se somministrato a dosi multiple.
Le concentrazioni allo steady-state sono 9 generalmente raggiunte entro circa 15 giorni, con valori di Cmax e AUC da 4 a 7 volte superiori di quelle rilevate dopo una dose singola.
L´emivita media di eliminazione dell´itraconazolo è di circa 40 ore dopo dosi ripetute.
Popolazioni speciali Insufficienza epatica:
E' stato condotto uno studio di farmacocinetica con una dose singola di 100 mg di itraconazolo (1 capsula da 100 mg) su 6 soggetti sani e su 12 cirrotici.
Non è stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa nell'AUC∞ tra i 2 gruppi.
Nel gruppo di soggetti cirrotici è stata riportata una riduzione statisticamente significativa nella Cmax media (47%) e un aumento di 2 volte dell'emivita di eliminazione (3717 vs 165 ore) di itraconazolo rispetto ai soggetti sani.
I pazienti con compromissione epatica devono essere monitorati con attenzione durante la terapia con itraconazolo.
Insufficienza renale:
E' stato condotto uno studio di farmacocinetica con una dose singola di 200 mg di itraconazolo in 3 gruppi di pazienti con compromissione renale (uremia:
n=7; emodialisi:
n=7; e dialisi peritoneale continua ambulatoriale:
n="5").
Nei pazienti uremici con una clearance della creatinina media di 13 ml/min 1,73 m2 la biodisponibilità è risultata leggermente ridotta rispetto ai soggetti sani (AUC∞:
diminuito del 20,5%; Cmax:
diminuito del 27,7%).
Lo studio non ha evidenziato nessun effetto significativo dell'emodialisi o della dialisi peritoneale continua ambulatoriale sulla farmacocinetica di itraconazolo.
Dati non clinici su itraconazolo non hanno dato indicazioni di tossicità genetica, i carcinogenicità primaria o compromissione della fertilità.
Ad alte dosi si sono osservati effetti sulla corteccia surrenale, sul fegato e sul sistema dei fagociti mononucleati ma tali effetti sembrano avere scarsa rilevanza per l´uso clinico proposto.
E´ stato riscontrato che l´itraconazolo ad alte dosi è causa di un incremento dose-correlato della tossicità materna, embriotossicità e teratogenicità nei ratti e nei topi.
In cani giovani, a seguito di somministrazione cronica di itraconazolo è stata osservata una minor densità minerale ossea globale e nei ratti è stata osservata una ridotta attività delle ossa piatte, assottigliamento della zona compatta delle ossa grandi ed aumentata fragilità ossea.
Idrossipropil--ciclodestrina, sorbitolo E420, glicole propilenico, aroma di ciliegia 1 (contiene 1,2 glicole propilenico E1520 e acido acetico E260), aroma di ciliegia 2 (contiene 1,2 glicole propilenico E1520 e acido lattico E270), caramello, saccarina sodica, acido cloridrico e sodio idrossido (per regolazione del pH), acquadepurata.
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali 10
2 anni come confezione per la vendita 1 mese dopo la prima apertura del contenitore.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Flacone di vetro ambrato da 150 ml con tappo a vite a prova di bambino in polipropilene e con anello di chiusura in LDPE.
E´ fornito un misurino dosatore graduato a 10 ml.
Triasporin soluzione orale viene fornito in flaconi con tappo a prova di bambino e deve essere aperto nel modo seguente:
premere verso il basso il tappo a vite di plastica e ruotare contemporaneamente in senso antiorario.
ITALFARMACO S.p.A.
– Viale Fulvio Testi, 330 – 20126 MILANO Prodotto su licenza della Janssen Pharmaceutica – N.V.
Beerse (Belgio)
027814021
Prima Autorizzazione:
05.02.1998 Rinnovo dell´Autorizzazione (Common Renewal Date):
26.04.2006
Febbraio 2007 P