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TRIDELTA
| Tridelta “100” | Tridelta “200” |
Principio attivo | | |
Colecalciferolo (Vit. D3) | mg. 2,5 | mg. 5 |
Per gli eccipienti vedi par. 6-1
Soluzione orale e iniettabile.
Sindromi carenziali da vitamina D3.
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1 fiala per via intramuscolare o per os, ogni 2-3 settimane, sotto il diretto controllo del medico.
Ipersensibilità Individuale alla Vitamina D3, stati di ipercalcemia, stati di ipercalciuria, glomerulopatie.
Controllare la calciuria e la calcemia ed attenersi scrupolosamente ai dosaggi e ai tempi indicati dal medico, in quanto, dosi acute o troppo prolungate devono essere accuratamente evitate da pazienti con insufficienza renale, con insufficienza coronarica, con arteriosclerosi.
Tenere lontano darla portata dei bambini.
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Non sono state ravvisate interazioni negative con altri farmaci di comune impiego nella terapia pertinente.
Benché non siano conosciute specifiche controindicazioni all’uso del Tridelta “100” e Tridelta “200”, in gravidanza e durante l’allattamento si consiglia l’impiego del prodotto sotto controllo del medico.
L’impiego di Tridelta non altera la capacità di guida, né d’uso di altri macchinari.
Alle dosi terapeutiche sono molto rare.
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Il sovradosaggio porta a questi sintomi: anoressia, astenia, nausea, vomito, poliuria, iperfosfocalciuria con ipertensione ed insufficienza renale a lungo termine per deposizione di calcio nei vasi e nei reni.
Il Tridelta è una soluzione di Colecalciferolo in olio di mandorle dolci. L’uso delle vitamine del complesso D è ormai acquisito dalla terapia nella pratica quotidiana. Il ruolo fisiologico della Vitamina D è quello di regolatore nelle omeostasi del calcio e nel metabolismo dei fosfati. Il suo principale meccanismo di azione è quello di mantenere concentrazioni normali di Calcio e di Fosfati nel plasma, facilitando il loro assorbimento intestinale. Inoltre essa esercita un effetto diretto sui reni aumentando la ritenzione del Calcio e dei Fosfati mediante un riassorbimento tubolare. Questi processi servono a mantenere le concentrazioni del calcio e dei fostati nel plasma ai valori necessari per la normale attività neuromuscolare, per la mineralizzazione delle ossa e per numerose altre funzioni calcio-dipedenti. Una deficienza di Vitamina D da luogo ad un insufficiente assorbimento di Calcio e di Fosfati. Nei bambini e nei ragazzi ciò determina una mancata mineralizzazione del tessuto osseo neo-formato e della matrice cartilaginea, provocando un difetto nella crescita delle ossa, Negli adulti la deficienza di Vitamina D, provoca l’osteomalacia. Esperienze cliniche condotte con farmaci contenenti vitamina D3, per un periodo di tempo che va da sei mesi a due anni, su pazienti affetti da rachitismo carenziale, ipofosfatemico, da ipoparatiroidismo, da ipocalcemia e da osteomalacia, hanno dimostrato un netto miglioramento del bilancio fosfocalcico, una rimineralizzazione nel tessuto osteoide. Altre esperienze cliniche effettuate su pazienti in dialisi, hanno dimostrato l’incidenza del Colecalciferolo nella terapia delle insufficienze ranali. In definitiva la Vitamina D3 va considerata una sostanza indispensabile nella prevenzione e nella cura delle osteopatie da insufficienza renale.
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Il Colecalciferolo è generalmente ben assorbito nel tratto gastro-intestinale e la principale via di escrezione è attraverso la bile e solo una piccola parte con le urine. La vitamina D3 è assorbita più velocemente e più completamente del Calciferolo (Vitamina D2) in quanto è ottenuta secondo un procedimento che ripete il processo naturale, cioè, per irraggiamento della Colesterina.
Studi tossicologici hanno dimostrato che la somministrazione acuta o prolungata nel tempo di dosi eccessive di Vitamia D, può dar lago a varie sindromi, dovute ad un alterato metabolismo del calcio. I sintomi iniziali della tossicità da Vitamina D, consistono in un senso di debolezza ed affaticamento, cefalea, nausea, vomito, associate ad ipercalcemia. Si può avere anche un rapido peggioramento della funzionalità renale, a causa della ipercalcemia con poliuria, proteinuremia, fino ad arrivare a depositi di calcio nei tubuli renali. Test eseguiti sul coniglio per 120 giorni hanno verificato che 50 mcg/Kg non producono effetti tossici ne teratogeni; è stato provalo inoltre che solamente da 250 mcg/kg sempre nel coniglio si manifestano effetti tossici a carico del rene e del fegato senza peraltro manifestare effetti teratogeni.
Olio di mandorle dolci.
Nessuna.
60 mesi a confezionamento integro correttamente conservato a temperatura ambiente.
Nessuna in condizioni normali di conservazione.
Tridelta “100”: astuccio di 3 fiale da ml 2 Tridelta “200”: astuccio di 3 fiale da ml 2
Il prodotto si somministra per via orale o intramuscolare seguendo la posologia già menzionata.
CECCARELLI FARMACEUTICI S.r.l.. Via Caponsacchi n. 31 - 50126 Firenze
Tridelta “100”: A.I.C. n. 005124019.
Tridelta “200”: A.I.C. n. 005124021.
01/11/1961
15/02/2001