Trikal
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina.

TRIKAL 0,25 microgrammi capsule molli TRIKAL 0,50 microgrammi capsule molli

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina.

TRIKAL 0,25 microgrammi capsule molli.
Una capsula contiene: calcitriolo 0,25 microgrammi TRIKAL 0,50 microgrammi capsule molli.
Una capsula contiene: calcitriolo 0,50 microgrammi Per gli eccipienti, vedere 6.1.

03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina.

TRIKAL è disponibile in capsule molli per uso orale.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina.

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina.

Osteodistrofia renale in pazienti con insufficienza renale cronica, in particolare in quelli sottoposti ad emodialisi.
Ipoparatiroidismo, di tipo sia idiopatico che chirurgico.
Pseudoipoparatiroidismo.
Rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente.
Rachitismo familiare vitamina D pseudodipendente.
Osteoporosi post- menopausale: la diagnosi differenziale dovrà accuratamente escludere condizioni che presentano sintomatologie a carico dello scheletro similari, quali il mieloma multiplo e le osteolisi tumorali, per le quali il trattamento con TRIKAL non è indicato.


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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina.

La dose giornaliera ottimale di TRIKAL va stabilita accuratamente in ogni paziente sulla base dei valori della calcemia. Osteodistrofia renale: l'efficacia del trattamento è condizionata dalla contemporanea assunzione di calcio: nei soggetti adulti l'apporto supplementare di calcio deve essere di 600-1000 mg al giorno. La dose iniziale raccomandata di TRIKAL è di 0,25 microgrammi al giorno: nei pazienti con calcemia normale o solo leggermente ridotta, sono sufficienti dosi iniziali di 0,25 microgrammi ogni 2 giorni.
Se dopo 2.4 settimane non si osservano miglioramenti del quadro clinico e dei parametri biochimici, la dose di TRIKAL va aumentata di 0,25 microgrammi al giorno ad intervalli di 2.4 settimane.
Durante questo periodo, la calcemia va controllata almeno due volte la settimana e, se si riscontra ipercalcemia, la somministrazione di TRIKAL e quella addizionale di calcio vanno immediatamente sospese sinché la calcemia rientra nei limiti normali.
La terapia sarà quindi ripresa con una posologia giornaliera inferiore di 0,25 microgrammi rispetto alla precedente.
La dose giornaliera ottimale di TRIKAL, da stabilire secondo le modalità prima indicate, è nella maggior parte dei pazienti compresa tra 0,5 microgrammi e 1 microgrammi.
Posologie più elevate possono rendersi necessarie in caso di contemporanea somministrazione di barbiturici o di anticonvulsivanti. Ipoparatiroidismo e rachitismo: la dose iniziale raccomandata di TRIKAL è di 0,25 microgrammi al giorno, da somministrarsi al mattino.
Nel caso non si noti miglioramento nei parametri clinici e biochimici, la dose può essere aumentata, ogni 2.4 settimane.
Durante questo intervallo, la calcemia va determinata almeno 2 volte la settimana.
Nei pazienti con ipoparatiroidismo, si può osservare talvolta una sindrome da malassorbimento: in questi casi possono occorrere dosi più elevate di TRIKAL. Osteoporosi post-menopausale: si consiglia di iniziare con la somministrazione di 0,5 microgrammi due volte al giorno e, se i livelli calcemici non presentano variazioni significative, continuare con questo dosaggio.
A differenza dell'osteodistrofia renale, è assolutamente da evitare un apporto supplementare di calcio. Durante il primo mese di terapia la calcemia va controllata almeno una volta la settimana.
In caso di ipercalcemia (> 11,5 mg/100 ml), la somministrazione di TRIKAL va sospesa sino al ripristino della normocalcemia.
A giudizio del medico è possibile l'associazione con la calcitonina (soprattutto in caso di osteoporosi ad alto turnover). Informazioni di carattere generale: stabilita la posologia ottimale, è sufficiente un controllo della calcemia una volta al mese.
Nel caso in cui il livello sierico del calcio superi di 1 mg per 100 ml i valori normali (mg 9.11/100 ml), la dose di TRIKAL va ridotta considerevolmente o il trattamento va interrotto fino a quando si sia ristabilita la normale calcemia. Per favorire la rapida normalizzazione dei valori del calciosierico si può anche cessare la somministrazione supplementare di calcio, prevista nel trattamento dell'osteodistrofia renale, dell'ipoparatiroidismo e del rachitismo.
Deve pure essere limitato il quantitativo di calcio introdotto con la dieta.
Nel periodo di ipercalcemia, è necessario eseguire quotidianamente il controllo dei livelli sierici del calcio e del fosforo. Ripristinati i valori normali, il trattamento con TRIKAL può essere ripreso con una dose giornaliera più bassa di 0,25 microgrammi rispetto a quella precedente.

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina.

Stati di ipercalcemia: sintomi di intossicazione da vitamina D.
lpersensibilità individuale già nota verso il prodotto o verso qualcuno degli eccipienti.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina.

Poiché il calcitriolo è il metabolita attivo finale della vitamina D3, la vitamina D così come i suoi derivati non vanno somministrati durante il trattamento con TRIKAL.
Poiché l'iperdosaggio di TRIKAL può provocare ipercalcemia e in certi casi ipercalciuria, la calcemia va dosata almeno due volte la settimana nella fase di aggiustamento della posologia.
Una volta stabilita la dose giornaliera ottimale, è sufficiente un controllo mensile della calcemia.
La caduta dei valori della fosfatasi alcalina anticipa in genere la comparsa di ipercalcemia e può quindi essere un sintomo premonitore di quest'ultima. Nelle pazienti affette da osteoporosi post-menopausale è indispensabile un controllo accurato della funzionalità renale e della calcemia prima di iniziare la terapia e ad intervalli regolari nel corso del trattamento con TRIKAL. I medicinali non vanno tenuti a portata di mano dei bambini.

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04.5 Interazioni - Inizio Pagina.

TRIKAL va somministrato con cautela nei pazienti sotto trattamento con digitale, in quanto l'ipercalcemia può aggravare in tali pazienti un'aritmia cardiaca. La colestiramina può ridurre l'assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili e quindi anche di TRIKAL. Il contemporaneo impiego di anticonvulsivanti con azione di induttori enzimatici (barbiturici, difenili-dantoina) può determinare una minore efficacia del prodotto e pertanto la necessità di un incremento della posologia. Poiché TRIKAL influenza il trasporto dei fosfati nell'intestino, nel rene e nelle ossa, la contemporanea somministrazione di sostanze fosforo-fissatrici va adattata ai valori della fosfatemia (tassi normali: 2.5 mg/100 ml). I farmaci contenenti magnesio non debbono essere somministrati durante il trattamento con TRIKAL onde evitare la comparsa d'ipermagnesiemia.

04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina.

Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato, nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico. Non si è ancora accertato se il calcitriolo viene escreto col latte materno. Come regola generale, l'allattamento al seno dovrebbe essere sospeso per il periodo in cui si è sotto terapie medicamentose in quanto molti farmaci sono eliminati con il latte.
La sicurezza e l'efficacia di TRIKAL nel bambino al di sotto dei tre anni di età non sono ancora state stabilite.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina.

Non sono stati finora segnalati effetti del farmaco su tali attività.

04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina.

Se la posologia è conforme alle effettive esigenze individuali, TRIKAL è ben tollerato.
In caso contrario, poiché il prodotto ha un'attività D-vitaminica, possono comparire effetti collaterali che risultano analoghi a quelli dell'ipervitaminosi D, cioè una sindrome ipercalcemica oppure manifestazioni tossiche da calcio (a seconda della gravità e durata dell'ipercalcemia).
Queste manifestazioni sono di tipo sia acuto che cronico: le prime includono debolezza, cefalea, sonnolenza, nausea, vomito, secchezza delle fauci, stipsi, dolori ossei e muscolari.
In fase successiva possono comparire disturbi della minzione, congiuntivite (da calcificazioni), fotofobia, pancreatite, nefrocalcinosi, nefrolitiasi, rinorrea, prurito, ipertermia, diminuzione della libido, albuminuria, ipercolesterolemia, aumento delle SGOT e SGPT, calcificazioni ectopiche, ipertensione, aritmie cardiache e, raramente, psicosi. In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilità.

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina.

L'iperdosaggio di qualsiasi forma di vitamina D determina manifestazioni anche gravi.
L'ipercalcemia provocata da un eccesso di dose di vitamina D o suoi metaboliti può anche richiedere terapie d'emergenza. L'ipercalcemia, se cronicizzata potrebbe infatti provocare calcificazioni vascolari generalizzate, nefrocalcinosi e calcificazioni di altri tessuti molli.
E' perciò necessario accertarsi che la cifra ottenuta moltiplicando il valore della calcemia per quello della fosfatemia (CaxP) non superi 70.
L'esame radiografico delle regioni anatomiche sede di possibili calcificazioni può risultare utile per una diagnosi precoce. Poiché il tempo di emivita del calcitriolo è breve, la normalizzazione di una eventuale ipercalcemia avviene in pochi giorni dalla sospensione del trattamento con TRIKAL, comunque più rapidamente che non nel corso della terapia con vitamina D o suoi metaboliti.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina.

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina.

Categoria farmacoterapeutica: vitaminico, codice ATC: A11CC04 Il calcitriolo è uno dei principali metaboliti attivi della vitamina D3 che si forma a livello renale a partire dal suo precursore, il 25.idrossicolecalciferolo (25.HCC). TRIKAL favorisce l'assorbimento intestinale del calcio e regola la mineralizzazione ossea. Nei pazienti con grave insufficienza renale, in particolare in quelli sottoposti da tempo a periodiche emodialisi, la formazione di calcitriolo endogeno si riduce progressivamente e può anche cessare del tutto: questa carenza svolge un ruolo primario nella comparsa dell'osteodistrofia renale.
Nei pazienti con osteodistrofia renale, la somministrazione orale di TRIKAL: -   normalizza l'assorbimento intestinale del calcio; -   corregge l'ipocalcemia; -   allevia i dolori ossei e muscolari. La somministrazione favorisce inoltre: -   la normalizzazione o la riduzione dei tassi sierici della fosfatasi alcalina; -   la normalizzazione o la riduzione dei tassi sierici di paratormone. Nei pazienti affetti da ipoparatiroidismo, di tipo sia idiopatico che chirurgico, TRIKAL corregge l'ipocalcemia secondaria alla carenza di ormone paratiroideo.
Nello pseudoipoparatiroidismo esso permette di ristabilire il normale assorbimento intestinale di calcio, di correggere l'ipocalcemia e di ridurre i livelli di paratormone circolanti.
Nel rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente la somministrazione di TRIKAL porta ad un miglioramento del quadro clinico e ad una normalizzazione dei fosfati circolanti.
Nel rachitismo familiare vitamina D-pseudodipendente TRIKAL determina la remissione delle lesioni ossee e la normalizzazione dei valori calcemici e fosfatemici e dell'assorbimento intestinale di calcio.
Nelle pazienti affette da osteoporosi post-menopausale, la carenza di estrogeni determina una ridotta sintesi endogena di calcitriolo, con conseguente diminuzione dell'assorbimento intestinale di calcio e dei processi di mineralizzazione ossea.
La somministrazione di TRIKAL determina un significativo incremento nell'assorbimento intestinale di calcio.
In tal modo il bilancio del calcio, negativo in queste pazienti, ritorna ad essere positivo.

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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina.

Studi effettuati nel soggetto sano, sia con calcitriolo marcato con tritio sia con calcitriolo non marcato, dimostrano che l'assorbimento del farmaco avviene rapidamente dopo somministrazione orale, raggiungendo i livelli massimi nello spazio di 3.6 ore.
Il rapido assorbimento è confermato dal rapido aumento del calcio nelle urine, verificabile già dopo sette ore dalla somministrazione.
Una risposta biologica dose-correlata si evidenzia nell'aumento della escrezione di calcio nelle urine con dosi di 0,5 e 1,0 microgrammi somministrato due volte al giorno.
I valori di steady-state, raggiunti con dosi di 0,5 microgrammi due volte al giorno, scendono ai livelli basali a seguito della sospensione del farmaco, con un tempo di emivita di circa tre ore e mezza.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina.

La tossicità acuta del calcitriolo è stata valutata nel topo e nel ratto.
Dopo somministrazione orale la DL50 nel topo è pari a 2 mg/kg, nel ratto è >5 mg/kg.
La tossicità cronica di calcitriolo è stata valutata nel ratto e nel cane.
A tre gruppi di ratti e di cani è stato somministrato il composto per os, per una durata di 26 settimane, a dosaggi di 0,02, 0,08 e 0,30 microgrammi/kg/die.
Nei gruppi di ratti che ricevevano dosaggi medi e alti si aveva riduzione del peso corporeo, diminuita assunzione di cibo, aumento del calcio sierico; queste modificazioni erano assenti o meno marcate nel gruppo che riceveva i dosaggi più bassi.
I cani a cui venivano somministrate le dosi alte e medie hanno presentato anoressia accentuata, grave perdita di peso, deterioramento dello stato fisico, aumento della calcemia, calcificazione metastatica dei tessuti molli e alterazioni ossee.
Nei cani del gruppo che riceveva 0,02 microgrammi/kg/die questi reperti erano attenuati.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina.

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina.

Contenuto della capsula: Tocoferoli concentrati, trigliceridi a catena media; capsula esterna: gelatina, glicerolo, titanio biossido, ferro ossido rosso.

06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina.

Non applicabile.

06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina.

Scadenza della confezione integra correttamente conservata: 3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina.

Conservare a temperatura non superiore a 25°C.

06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina.

Le capsule molli sono contenute in blisters (da 10 alloggiamenti ciascuno) inseriti in un astuccio di cartone litografato insieme al foglietto illustrativo.

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina.

Nessuna istruzione particolare.

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

I.B.N.
Savio S.r.l., Via E.
Bazzano n° 14 – Ronco Scrivia (GE).

08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

TRIKAL �€œ0,25 microgrammi capsule molli�€� 30 capsule - AIC n° 035102019 TRIKAL �€œ0,50 microgrammi capsule molli�€� 30 capsule - AIC n° 035102021

09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina.

29.12.2004

10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina.

Dicembre 2004