Trisagon
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

TRISAGON


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Ogni compressa contiene:

Principio attivo: Indobufene 200 mg

Per gli eccipienti: vedere 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compresse.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Trattamento antiaggregante nelle condizioni patologiche in cui l’iperattività o l’attivazione piastrinica possono avere un ruolo determinante nella patogenesi del  trombo, come per esempio: vasculopatie ischemiche cardiache e cerebrali,   arteriopatie periferiche su base aterosclerotica, trombosi venose, dislipidemie e diabete.

Prevenzione dell'attivazione della trombogenesi durante la circolazione extracorporea (emodialisi).



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

La posologia giornaliera è generalmente compresa tra 200 e 400 mg per via orale in due somministrazioni. La dose minore (200 mg/die) è particolarmente indicata per i trattamenti a lungo termine.

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Nei pazienti anziani oltre i 65 anni, la dose consigliata è compresa tra 100 e 200 mg/die. E’ consigliata l’assunzione del farmaco dopo i pasti.

Insufficienza renale

Nei soggetti con insufficienza renale è opportuno una riduzione delle dosi in rapporto al grado di funzionalità renale.

A titolo indicativo si suggerisce il seguente schema:

Clearance della creatinina:

>80 ml/min: 100-200 mg due volte al giorno;
40-80 ml/min: 100 mg/die - 100 mg due volte al giorno;
<40 ml/min: 100 mg a giorni alterni - 100 mg/die.

Nella prevenzione della trombogenesi durante la circolazione extracorporea (emodialisi) la dose di indobufene dipende dalle condizioni del paziente; a giudizio del medico possono essere somministrati 100 mg per os (o per via parenterale) prima di ogni seduta dialitica.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Malattie emorragiche congenite od acquisite, ulcera o qualunque altra lesione in atto dell’apparato gastroenterico.

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Lesioni pregressi dell’apparato gastroenterico così come la contemporanea somministrazione di altri farmaci antiaggreganti  o analgesici-antiinfiammatori non  steroidei richiedono molta cautela nell’uso del prodotto. In pazienti diabetici in trattamento con ipoglicemizzanti orali è opportuno un più frequente controllo dei valori di glicemia.

La somministrazione dei farmaci nel paziente anziano richiede cautela anche in considerazione della progressiva riduzione della funzionalità renale con l'età.

La posologia consigliata per pazienti anziani (oltre i 65 anni) tiene conto di questo fattore (vedere 4.2).

Il prodotto può essere assunto senza rischio dai soggetti affetti da celiachia.

Nell’eventuale comparsa di disturbi gastrici (ad esempio pirosi, dolore  epigastrico)  si consiglia la riduzione della dose o l'interruzione temporanea del trattamento.

Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Nel corso della sperimentazione clinica non sono stati segnalati segni o sintomi che possano fare sospettare interazioni con altri farmaci e altre interazioni, anche nel corso di trattamenti prolungati a 6 e 12 mesi.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Anche se la sperimentazione nell’animale non ha evidenziato danni fetali si sconsiglia l’uso del farmaco in gravidanza accertata o presunta e durante l’allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non sono note interferenze sulla capacità di guida e sull’uso di macchine.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

In corso di trattamento sono stati segnalati casi di disturbi gastrici, meteorismo,  stipsi, reazioni allergiche cutanee, sanguinamento gengivale, epistassi e, raramente,   casi di sanguinamento gastro-intestinale con melena, ulcera peptica ed ematuria.  L’eventuale comparsa di reazioni allergiche, quali eruzioni orticarioidi, esige l’interruzione del trattamento.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

In caso di reazione tossica da iperdosaggio, gli interventi di emergenza dovranno essere rivolti a contrastare i sintomi che si possono presentare.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: antiaggreganti piastrinici – indobufene, codice ATC: B01AC10

L'indobufene ha un effetto antiaggregante piastrinico dovuto a inibizione della   reazione di liberazione di costituenti piastrinici (ADP,  serotonina,  fattore  piastrinico  4, beta-tromboglobulina, ecc.). Ricerche in animali da esperimento (cavia, ratto, coniglio) e nell’uomo hanno dimostrato che l’indobufene non interferisce con i parametri plasmatici della emocoagulazione ed il prolungamento del tempo di sanguinamento è modesto e rapidamente reversibile con la sospensione del trattamento.

Esperimenti condotti in babbuini geneticamente predisposti alla trombosi hanno dimostrato che l’indobufene  normalizza  la funzionalità   piastrinica  alterata. Per quanto riguarda il meccanismo d’azione ricerche in vitro e in vivo hanno documentato che l’indobufene interviene sulla funzionalità piastrinica agendo sul metabolismo dell’acido arachidonico. Esperimenti nell’uomo hanno  dimostrato  che  il farmaco a dosi terapeutiche agisce selettivamente sulla ciclossigenasi piastrinica  bloccando la sintesi di trombossano senza alterare i livelli ematici di prostaciclina.  Dopo somministrazione orale o parenterale il farmaco manifesta prontamente la sua azione antiaggregante che raggiunge i valori massimi dopo 2-4 ore e si mantiene fino a 12-24 ore, secondo le dosi e le tecniche utilizzate.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

L’indobufene è rapidamente assorbito per via orale ed i livelli plasmatici massimi si osservano dopo circa 2 ore dalla somministrazione. L’emivita del composto è di circa 8 ore con un volume apparente di distribuzione di 15 litri. L’indobufene è legato   per il 99% alle proteine plasmatiche e l’eliminazione avviene prevalentemente per via renale (75%) sotto forma di prodotto coniugato (glucuronato) e in piccola parte come composto inalterato.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati preclinici hanno scarsa rilevanza clinica alla luce della vasta esperienza acquisita con l’uso nell’uomo del principio attivo contenuto nel prodotto medicinale.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, carbossimetilamido sodico (TipoA), sodio laurilsolfato, magnesio stearato.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non sono stati evidenziati casi d’incompatibilità.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Blister in alluminio/PVC/PVDC, 30 compresse.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna istruzione particolare.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

FINMEDICAL S.r.l.

Vicolo De’ Bacchettoni, 1/A - Pistoia


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

200 mg compresse 30 compresse   A.I.C. n. 036199014


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

  07/05/2005


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

  07/05/2005