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TUROPTIN
1 ml di collirio contiene: metipranololo 1 o 3 mg.
Collirio soluzione allo 0,1% e 0,3%.
Turoptin collirio è indicato nei seguenti casi:
Ipertensione endoculare.
Glaucoma ad angolo aperto.
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Instillare nel sacco congiuntivale una goccia di Turoptin collirio 2 volte al giorno.
Generalmente il trattamento viene iniziato con la soluzione allo 0,1 %.
A seconda del grado di ipertensione oculare può essere impiegata la soluzione allo 0,3%. Una volta ottenuta la stabilizzazione della pressione endooculare al livello desiderato, è opportuno un controllo oftalmologico ogni 4-6 settimane.
Uso con altri farmaci antiglaucoma: se del caso,per ottenere un maggior controllo della pressione endoculare, è possibile effettuare una terapia concomitante con miotici, adrenalina ed inibitori dell'anidrasi carbonica somministrati per via sitemica. Nella terapia associata, caso per caso andrà scelta la concentrazione di Turoptin (0,1% - 0,3%) ritenuta più idonea.
Turoptin collirio è controindicato in pazienti con: asma bronchiale o con pregressi episodi di asma bronchiale, con broncopneumopatia cronica ostruttiva; bradicardia sinusale; blocco atrioventricolare di II e III grado; scompenso cardiaco manifesto; shock cardiogeno; alterazioni trofiche della cornea; ipersensibilità a qualsiasi componente del prodotto.
Come per altri farmaci oftalmici applicati localmente, anche per il Turoptin va tenuta presente la possibilità di un assorbimento sistemico. Le stesse reazioni indesiderate riscontrate con la somministrazione sistemica di agenti beta-bloccanti possono manifestarsi con la somministrazione topica.
Pazienti che sono già in trattamento con un beta-bloccante per via orale ed ai quali si prescriva Turoptin debbono essere osservati per un potenziale effetto additivo sia sulla pressione endoculare che negli effetti sistemici conosciuti del beta-blocco. Qualora Turoptin fosse utilizzato per ridurre la pressione endoculare elevata nel glaucoma ad angolo chiuso deve essere impiegato con un miotico e non da solo.
Avvertenze:
Nei pazienti bradicardici deve essere effettuato un regolare controllo della frequenza cardiaca.
Come per tutti i beta-bloccanti, anche per il metipranololo va tenuta presente la possibilità di una riduzione della secrezione lacrimale.
In caso di cherato-congiuntivite secca, come per tutti i colliri beta-bloccanti, anche la terapia con Turoptin richiede un controllo accurato poiché potrebbero venire mascherati i sintomi di eventuali microlesioni corneali.
Nei pazienti che utilizzano lenti a contatto Turoptin va instillato solo nei periodi in cui le lenti non vengono portate.
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Pazienti che siano già in trattamento con un beta-bloccante per via orale ed ai quali si prescriva Turoptin debbono essere osservati per un potenziale effetto additivo sia sulla pressione endooculare che negli effetti sistemici conosciuti del beta-blocco.
Gli studi effettuati con Turoptin non hanno messo in evidenza effetti nocivi esercitati dal farmaco sui diversi momenti della fase riproduttiva degli animali.
Turoptin non è stato tuttavia studiato nelle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento e nei bambini. Devono quindi essere attentamente valutati da una parte i benefici derivanti dalla somministrazione del farmaco e dall'altra i possibili rischi.
Non interferisce sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.
Turoptin collirio è un farmaco di norma ben tollerato.
Occasionalmente, soprattutto all'inizio della terapia, sono state segnalate, subito dopo l'istillazione, lievi irritazioni oculari, di breve durata, o cefalea. All'inizio del trattamento con Turoptin, come per altri beta-bloccanti per uso topico, può comparire, durante il periodo di disassuefazione ad un miotico, una transitoria midriasi dovuta alla riduzione della restrizione pupillare.
Sebbene dopo instillazione oculare di Turoptin, non siano stati segnalati effetti sistemici indesiderati, non si può tuttavia escludere una tale eventualità.
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Non sono disponibili dati riguardanti un iperdosaggio di Turoptin collirio nell'uomo, in quanto, sino ad ora, non ne sono riportati casi. In caso di ingestione accidentale si consiglia la lavanda gastrica. I segni ed i sintomi di iperdosaggio con beta-bloccanti per via sistemica sono rappresentati da:
bradicardia sintomatica, ipotensione, broncospasmo ed insufficienza cardiaca acuta. In caso di bradicardia sintomatica somministrare per via endovenosa atropina solfato alla dose di 0,25-2 mg. In caso di ipotensione utilizzare farmaci simpatico-mimetici. In caso di broncospasmo, impiegare isoproterenolo cloridrato ed eventualmente aminofillina. In caso di scompenso cardiaco acuto trattare con digitale, diuretici, ossigeno ed eventualmente aminofillina.
Turoptin collirio è un farmaco con effetto beta-bloccante non selettivo, privo di attività simpaticomimetica intrinseca.
Turoptin instillato nel sacco congiuntivale, riduce la pressione endoculare senza influenzare l'accomodazione e il diametro pupillare e senza esercitare un'attività anestetica locale. Turoptin collirio, riducendo l'ipertensione endooculare interviene sull'elemento patogenetico ritenuto più importante come fattore di rischio nel glaucomatoso di perdita del campo visivo e di danni al nervo ottico.
Turoptin agisce sui valori pressori endoculari entro pochi minuti dall'instillazione locale ed il massimo effetto terapeutico si ottiene dopo 2-5 ore potraendosi fino a 12 ore dopo l'applicazione locale.
L'intensità dell'effetto di Turoptin è in relazione con il valore della pressione endoculare e con la concentrazione del collirio utilizzato (0,1%, 0,3%).
La farmacocinetica del Turoptin, dopo istillazione oculare, è stata studiata nell'uomo determinando i livelli plasmatici di metipranololo e dei suoi metaboliti per mezzo di un metodo gascromatografico abbinato a spettrometria di massa, tecnica con un'elevata sensibilità (1-2 mcg/litro). In nessun caso sono state osservate tracce rilevabili della sostanza attiva nel siero dei soggetti esposti. Si possono pertanto escludere con Turoptin fenomeni di assuefazione o di accumulo anche a lungo termine. Le esterasi aspecifiche presenti anche nell'occhio metabolizzano il metipranololo in desacetilmetipranololo (DMP) il quale possiede le stesse proprietà farmacologiche del suo precursore ed è quindi ancora attivo terapeuticamente sull'ipertensione endoculare.
Per quanto riguarda la tossicologia, Turoptin collirio ha evidenziato in tutte le prove condotte nell'animale (ratto, conoglio, cane) una ottima tollerabilità locale, anche nel caso di instillazione per lunghi periodi di tempo (6 mesi).
Parimenti non sono stati rilevati con l'esame istomorfologico fenomeni tossici a livello dei tessuti oculari (cornea, camera anteriore, fundus, cristallino, n. ottico, tessuto retrobulbare, etc.) dovuti alla applicazione protratta (6 mesi) del farmaco.
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Benzalconio cloruro 0,1 mg; polivinilpirrolidone 18 mg; glicerolo 10 mg; sodio cloruro 5 mg; sodio edetato 0,1 mg; acido cloridrico N q.b. a pH 5,5; acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 1 ml.
Con lenti a contatto morbide per la presenza del benzalconio cloruro.
A confezionamento integro, validità 3 anni. Il collirio non deve essere utilizzato 4 settimane dopo la prima apertura del flacone.
Chiudere il flacone immediatamente dopo l'uso.
Proteggere dal calore.
Collirio allo 0,1%, in flacone di plastica atossica da 5 ml.
Collirio allo 0,3%, in flacone di plastica atossica da 5 ml.
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Bausch & Lomb IOM S.p.A. Via Pasubio, 34 – 20050 Macherio (MI)
Corso Italia, 141 – 95127 Catania
Turoptin 0,1% collirio, soluzione - flacone 5 ml A.I.C. N. 027039015
Turoptin 0,3%, collirio, soluzione - flacone 5 ml A.I.C. N. 027039027
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