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UFT capsule rigide.
Ciascuna capsula di UFT contiene tegafur (100 mg) e uracile (224 mg).
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Capsula rigida.
Le capsule sono bianche, opache e con impresso il codice TC434.
UFT è indicato per il trattamento di prima linea del carcinoma metastatico del colon retto in combinazione con calcio folinato (vedere 5.1).
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Adulti: la dose di UFT è di 300 mg/m2/die di tegafur e 672 mg/m2/die di uracile associata a 90
mg/die di calcio folinato per via orale, somministrato in tre dosi separate (preferibilmente ogni 8 ore).
Il calcio folinato deve essere somministrato contemporaneamente all´UFT.
Le dosi devono essere
assunte
almeno
un´ora
prima
o
un´ora
dopo
i
pasti
per
28
giorni
consecutivi.
I
cicli successivi devono iniziare dopo sette giorni dalla sospensione della combinazione UFT/calcio folinato (cioè 35 giorni per ciclo di trattamento).
La dose giornaliera in ragione della superficie corporea (SC) è indicata di seguito:
SC (m2) |
UFT(capsule/die) |
Regime
giornaliero(numero di capsule)Mattino Pomeriggio Sera |
< 1,17 |
3 |
1 |
1 |
1 |
1,17-1,49 |
4 |
2 |
1 |
1 |
1,50-1,83 |
5 |
2 |
2 |
1 |
> 1,83 |
6 |
2 |
2 |
2 |
Febbraio 2007 - 1 -Aggiustamenti
posologici:
per
controllare
la
tossicità,
si
segua
il
seguente
schema
per
la riduzione posologica e la
sospensione:
|
Peggiore Grado di Tossicità(CTC) |
Aggiustamento
posologico dell´UFT
* |
Tossicità non- ematologica(inclusa
diarrea) |
0-1 |
Nessuno |
2 |
Terapia sospesa fino a che la
tossicità raggiunga il grado 1 o meno.
Nessun aggiustamento per la
dose successiva. |
3-4 |
Terapia sospesa fino a che la
tossicità raggiunga il grado 1 o meno.
Ridurre la dose successiva di 1 capsula/die.Mantenere la riduzione del
dosaggio per la durata del ciclo e per il resto della terapia. |
Tossicità ematologica
(basata sulla conta dei granulociti o delle piastrine) |
0-1 |
Nessuno |
2-4 |
Terapia sospesa fino ad un
valore dei granulociti ≥1-500/mm3 e
delle piastrine≥100.000/mm3- |
Tossicità ematologica: al riciclo |
0-2 |
Nessuno |
3-4 |
Ridurre la dose successiva di 1capsula/die. Mantenere la
riduzione del dosaggio per il ciclo in corso e per il resto della
terapia. |
*La dose del calcio folinato rimane immodificata, anche
se
fossero
necessarie < 3
capsuledi UFT al giorno. Se il trattamento con UFT è interrotto, anche il calcio folinato deve essere sospeso. Quando la terapia con UFT è interrotta,
le
dosi
non
somministrate
durantei 28 giorni consecutivi non
devono essere somministrate
successivamente. |
Adolescenti,
bambini
e
lattanti: la sicurezza e l´efficacia dell´UFT e del calcio folinato incombinazione non sono state determinate, e non devono essere usati in questi pazienti (vedere
Anziani:
i pazienti anziani sono stati adeguatamente studiati dato che il 45% dei pazienti studiati avevano almeno 65 anni di età e il 26% di questi ne aveva almeno 75.
Tuttavia, i pazienti anziani devono essere controllati per le disfunzioni renali, epatiche o cardiache correlate all´età, o per la presenza di farmaci o malattie concomitanti (vedere 4.4 e 4.8).
Disfunzione renale:
l´effetto di una disfunzione renale sull´escrezione di UFT non è stato determinato.
Sebbene la via di eliminazione primaria dell'UFT sia non renale, si deve prestare attenzione in pazienti con disfunzione renale.
Questi devono essere strettamente controllati in caso di manifestazioni tossiche (vedere 4.4).
Disfunzione epatica:
l´effetto di una disfunzione epatica sull´eliminazione di UFT non è stato determinato (vedere 4.3 e 4.4).
4.3 Controindicazioni UFT è controindicato nei pazienti che:
- abbiano una ipersensibilità nota al 5.FU, al tegafur, all´uracile, o a uno qualsiasi degli eccipienti;
- siano in gravidanza o che stiano pianificando una gravidanza;
- allattino al seno; Febbraio 2007 - 2 -
- siano adolescenti, bambini o lattanti;
- abbiano compromissione epatica grave;
- presentino evidenze di soppressione midollare dovuta a precedente radioterapia o farmaci antineoplastici;
- abbiano una deficienza accertata dell'isoenzima epatico CYP2A6.
- abbiano una deficienza accertata o presunta della diidropirimidina deidrogenasi;
- siano in trattamento o siano stati recentemente trattati con inibitori della diidropirimidina deidrogenasi come la brivudina (vedere 4.5).
Adesione del paziente alla terapia orale:
il medico deve istruire il paziente sull'importanza di attenersi strettamente alla posologia e al modo di somministrazione di questo medicinale.
Si deve fornire una guida specifica sull'importanza di seguire le raccomandazioni del medico per le riduzioni posologiche o le interruzioni del trattamento in caso di manifestazioni tossiche (vedere 4.2 e 4.8).
Si debbono considerare eventuali caratteristiche individuali del paziente che possano avere impatto negativo sulla sua capacità di seguire strettamente la terapia al momento della scelta del trattamento per questa malattia.
I pazienti che ricevano la combinazione UFT/calcio folinato devono essere controllati da un medico esperto nell´uso di farmaci citotossici e che abbia a disposizione strumenti adatti per un controllo regolare degli effetti clinici, biochimici ed ematologici sia durante sia dopo la somministrazione della chemioterapia.
Ogni tipo di tossicità che si manifesti deve essere trattata come descritto negli aggiustamenti posologici (vedere 4.2).
La combinazione UFT/calcio folinato deve essere usata con cautela nei pazienti che mostrino disfunzione renale o epatica, segni e sintomi di ostruzione intestinale e nei pazienti anziani.
I pazienti trattati con anticoagulanti di tipo cumarinico (come il warfarin) in concomitanza con UFT, devono essere controllati regolarmente per le alterazioni del tempo di protrombina o dell'INR (International Normalised Ratio).
I pazienti che assumono fenitoina in concomitanza con UFT devono essere regolarmente controllati per gli aumenti delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina.
Disturbi epatici:
dal momento che in pazienti in trattamento con UFT in monoterapia sono stati osservati disturbi epatici, inclusa l´epatite fulminante ad esito fatale, devono essere effettuati controlli appropriati su tutti i pazienti in trattamento con la combinazione UFT/calcio folinato che presentino segni e sintomi di epatite, altre malattie epatiche o disfunzione epatica.
La funzionalità epatica deve essere monitorata durante il trattamento dei pazienti con disfunzione epatica da lieve a moderata.
Insufficienza renale:
non c´è esperienza sull´uso della combinazione UFT/calcio folinato nei pazienti con disfunzione renale.
I medici devono essere cauti nell´uso di UFT/calcio folinato in questi pazienti.
Diarrea:
la combinazione UFT/calcio folinato induce spesso diarrea, che è tuttavia lieve nella maggior parte dei casi.
I pazienti con diarrea grave devono essere controllati con attenzione e vanno somministrati liquidi e reintegrati gli elettroliti per evitare le complicazioni potenzialmente fatali della disidratazione (vedere 4.2).
Si deve prestare inoltre una specifica attenzione alla necessità di sospendere la terapia con UFT/calcio folinato al manifestarsi di una diarrea di grado 2 o peggiore.
Malattie cardiache di rilievo:
nei pazienti con storia di malattie cardiache di rilievo è necessaria cautela, dato che l'ischemia miocardica e l'angina sono state associate con la terapia a base di Febbraio 2007 - 3 - fluoropirimidine e che in pazienti che hanno assunto UFT sono stati riportati rari eventi cardiaci di origine incerta, compreso l'infarto del miocardio.
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Le interazioni farmacocinetiche dell´UFT con altri farmaci somministrati contemporaneamente non sono state specificatamente studiate.
La somministrazione contemporanea di 5.fluorouracile o di suoi profarmaci con medicinali che inibiscono la diidropirimidina deidrogenasi, un enzima responsabile del catabolismo delle pirimidine endogene e fluorinate, può portare ad un incremento della tossicità della fluoropirimidina, potenzialmente fatale.
Pertanto UFT non deve essere somministrato contemporaneamente ad inibitori della diidropirimidina deidrogenasi come la brivudina.
Nei pazienti trattati con brivudina, deve essere rispettato un intervallo di tempo di 4 settimane prima della somministrazione di UFT per consentire il ripristino dell´attività enzimatica.
Sono stati riportati aumenti marcati del tempo di protrombina (PT) o dell'International Normalised Ratio (INR) nei pazienti stabilizzati in terapia con warfarin una volta instaurato il trattamento con UFT.
Con l'uso concomitante di UFT e fenitoina sono stati riportati aumenti delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina che hanno determinato sintomi di intossicazione da fenitoina (vedere 4.4).
In vitro, il tegafur è parzialmente metabolizzato dal citocromo CYP2A6 (vedere 4.3).
L´UFT deve essere somministrato con cautela in combinazione con substrati o inibitori di questo enzima, ad es.
cumarina, metossipsoralene, clotrimazolo, ketoconazolo, miconazolo.
Nè il tegafur nè l´uracile inibiscono significativamente l´attività in vitro del citocromo CYP3A4 o CYP2D6.
Inoltre, in vitro, il tegafur non è metabolizzato dai citocromi CYP1A1, -1A2, -2B6, -2C8, -2C9, -2C19, - 2D6, -2E1, o -3A4 suggerendo l´improbabilità di interazioni con farmaci metabolizzati da questi enzimi.
L´assorbimento di UFT è influenzato dal cibo (vedere 5.2).
Gravidanza:
non sono disponibili dati clinici sull´esposizione in gravidanza per UFT.
Si sospetta che la combinazione uracile/tegafur causi gravi difetti neonatali se somministrata in gravidanza.
UFT è perciò controindicato in gravidanza (vedere 4.3).
Sia i pazienti che le pazienti debbono adottare misure contraccettive durante il trattamento e fino a tre mesi dopo.
In caso di gravidanza insorta durante il trattamento con UFT, deve essere presa in considerazione una consulenza genetica.
Allattamento:
non è noto se il tegafur, l´uracile, e il 5.FU siano escreti nel latte umano dopo somministrazione di UFT.
A causa delle potenziali reazioni avverse gravi nei lattanti, l´uso di UFT è controindicato nelle pazienti che allattano (vedere 4.3).
Non è stato dimostrato che la combinazione UFT/calcio folinato interferisca con la capacità di guidare o di usare macchinari.
Tuttavia si deve raccomandare cautela ai pazienti, data l´occasionale segnalazione di confusione (vedere 4.8).
Se non
diversamente
indicato, le
informazioni sugli
effetti
indesiderati sono relative a 594 pazienti
che sono stati trattati con la combinazione di UFT/calcio
folinato in due studi
clinici di fase III per
una
mediana di 3-3,5 cicli (vedere
5-1).Febbraio 2007 - 4 -Come con tutti gli
agenti
citotossici, nella maggior parte dei
pazienti sono
attese
reazioni
avverse.La maggior parte degli effetti indesiderati osservati, compresa la diarrea, la nausea e il vomito,
sono stati
reversibili e hanno raramente
richiesto una
definitiva
interruzione della
terapia,
sebbenele dosi siano state sospese o ridotte in alcuni pazienti (vedere 4-2).
Gli eventi avversi gravi e clinicamente
rilevanti
più
frequenti,
indipendentemente
dalla
loro
relazione
con
la
terapia UFT/calcio folinato sono stati diarrea (20%), nausea/vomito (12%), dolore addominale (12%) e astenia (9%). Circa il 45% di questi pazienti aveva un´età ≥ 65 anni, e circa il 26% di questi aveva 75 anni o più.
Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti in termini di sicurezza, sebbene i pazienti
più
anziani
tendessero
ad
avere
una
più
alta
incidenza
di
anemia,
diarrea
e stomatiti/mucositi. Le informazioni che seguono, evidenziano gli effetti indesiderati di qualsiasi gravità che si sono
manifestati con una frequenza ≥1% e attribuiti alla combinazione
UFT/calcio
folinato.
Inoltre, un(*)
identifica
effetti
indesiderati gravi e di
rilevanza
clinica,
riportati in una
percentuale di
pazienti con frequenza uguale o superiore a 0,1%, indipendentemente dalla relazione con il trattamento
UFT/calcio folinato. Convenzione MedDRA: molto comune (≥10%), comune (≥1% e
<10%), non comune (≥0,1% e<1%):
Localizzazione |
molto
comune |
comune |
non comune |
Infezioni e infestazioni |
|
moniliasi |
infezioni*, sepsi* |
Patologie del sistema
emolinfopioetico |
mielosoppressione, anemia,
trombocitopenia, leucopenia,
neutropenia |
|
disordini della
coagulazione*,
neutropenia febbrile. |
Disturbi del
metabolismo
e della nutrizione |
|
disidratazione*, cachessia* |
|
Patologie del sistema
nervoso |
|
disgeusia*, ageusia,
sonnolenza, capogiri, insonnia, depressione, parestesia, confusione* |
|
Patologie dell´occhio |
|
lacrimazione, congiuntivite |
|
Patologie cardiache |
|
edema
periferico* |
aritmie*,
insufficienza cardiaca
congestizia*, infarto del miocardio*,
arresto cardiaco* |
Patologie vascolari |
|
tromboflebite
profonda* |
shock* |
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche |
|
dispnea*, aumento
della tosse, faringite |
embolia
polmonare* |
Patologie gastrointestinali |
diarrea*, nausea*, stomatite*,
anoressia, vomito*, dolore addominale* |
costipazione*,
flatulenza, dispepsia,
mucosite*,
secchezza delle fauci,
eruttazioni, anoressia*,
ostruzione intestinale* |
enterite*, gastrite*,
ileite*, perforazione
intestinale* |
Patologie epatobiliari |
|
|
epatite*, ittero*, insufficienza
epatica* |
Patologie della cute e del
tessuto sottocutaneo |
|
alopecia, rash, dermatite
esfoliativa, discromie
cutanee, prurito, fotosensibilità, sudorazione, secchezza della
cute, onicopatie |
|
Patologie del sistema
muscoloscheletrico
e del tessuto connettivo |
|
mialgia,
mal
di schiena*, artralgia* |
|
Patologie
renali e urinarie |
|
|
disfunzione renale*,
ritenzione urinaria, ematuria* |
Patologie dell´apparato
riproduttivo e della mammella |
|
|
impotenza* |
Patologie sistemiche
e condizioni relative
alla sede di somministrazione |
astenia* |
febbre*,
cefalea,
malessere, brividi, dolore* |
dolore toracico* |
Esami
diagnostici |
aumento
della fosfatasi |
perdita
di peso* |
|
Febbraio 2007 - 5 -
|
alcalina, delle ALT, delle ASTe della bilirubinemia
totale** |
|
|
(**) L'iperbilirubinemia è stata
riscontrata approssimativamente il doppio delle volte in confrontoal braccio di trattamento con un bolo di 5-FU/calcio folinato.
Quando è stata riportata, è stata generalmente
isolata, reversibile e non associata
ad un esito clinico negativo. Nell´esperienza
successiva alla commercializzazione per UFT in monoterapia sono state riportate le
seguenti
reazioni
avverse
aggiuntive.
Vengono
elencate
solo
quelle
che
non
sono
descritte nell'esperienza relativa
agli studi clinici con UFT e calcio folinato.
Localizzazione |
Raro |
molto
raro |
Infezioni
e infestazioni |
leucoencefalopatia |
|
Patologie del sistema
emolinfopioetico |
|
anemia
emolitica, sindrome
mielodisplastica, leucemia
mieloide acuta, leucemia
acuta promielocitica, agranulocitosi,
pancitopenia, coagulazione intravascolare disseminata |
Patologie del sistema
nervoso |
anosmia, parosmia |
perdita
della memoria, disturbi neimovimenti
inclusi i sintomi extrapiramidali
e paralisi alle estremità, disturbi dell'eloquio, disturbi della deambulazione
e della coscienza, ipoestesia. |
Patologie cardiache |
|
angina |
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche |
polmonite
interstiziale |
polmonite |
Patologie gastrointestinali |
|
pancreatite acuta, ulcera
gastroduodenale, enterocolite, ileo paralitico, ascite, colite ischemica |
Patologie epatobiliari |
|
cirrosi epatica, epatite fulminante,
fibrosi epatica *** |
Patologie della cute e del
tessuto sottocutaneo |
|
eruzioni discoidi lupus erythematosus-simili,
discrasie cutanee (incluse vescicolazioni e dermatiti),
orticaria, sindrome di
Stevens- Johnson,
eritrodisestesia palmo-plantare |
Patologie
renali e urinarie |
|
insufficienza
renale acuta, sindrome nefrotica,
incontinenza urinaria |
Patologie sistemiche
e condizioni relative alla
sede di somministrazione |
affaticabilità |
insufficienza
multi-organica |
(***) In pazienti con elevati livelli sierici di 7S collagene e PIIINP, trattati con UFT da solo, sonostati riportati casi molto rari di fibrosi epatica, da lieve a moderata, senza incremento dei livelli sierici delle transaminasi.
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In caso di sovradosaggio, la frequenza e la gravità degli effetti indesiderati può aumentare, fino a possibili condizioni fatali.
Manifestazioni precoci includono nausea, vomito, diarrea, ulcerazioni gastrointestinali, sanguinamento, e mielodepressione (trombocitopenia, leucopenia, e agranulocitosi).
Non è disponibile uno specifico antidoto; deve essere fornita terapia di supporto.
Categoria farmacoterapeutica/codice ATC:
antineoplastici, antimetaboliti, analoghi delle pirimidine, L01B C.
UFT, una fluoropirimidina somministrata per via orale che inibisce la diidropirimidina deidrogenasi (DPD), è una combinazione di tegafur e uracile in un rapporto molare fisso (1:
4).
L'uracile è un inibitore competitivo della degradazione del 5.FU.
Le singole attività combinate di uracile e calcio folinato danno luogo a una doppia biomodulazione:
(1) il tegafur è un profarmaco orale del 5.FU e l´uracile inibisce reversibilmente la DPD, l´enzima catabolico primario del 5.FU e (2) il calcio folinato aumenta la citotossicità del 5.FU attraverso uno Febbraio 2007 - 6 - dei suoi metaboliti intracellulari, il 5,10.metilenetetraidrofolato.
Il 5.FU viene attivato a livello intracellulare nei suoi metaboliti attivi, il 5.fluoro-deossiuridin- monofosfato (FdUMP) e il 5.fluorouridin-trifosfato (FUTP).
L´FdUMP inibisce la sintesi del DNA formando complessi terziari inibenti con la timidilato sintetasi (TS) e i folati ridotti intracellulari.
Il FUTP è integrato nell´RNA cellulare, causando una interruzione delle funzioni dell´RNA.
A seguito dell´inibizione competitiva del DPD da parte dell´uracile, le concentrazioni plasmatiche di 5.FU derivato dal tegafur sono elevate.
L´efficacia della combinazione UFT/calcio folinato nel carcinoma metastatico del colon-retto è stata determinata in 2 studi di fase III randomizzati e di confronto vs lo schema Mayo (5.FU ev [425 mg/m2/die] e calcio folinato [20 mg/m2/die]) somministrato per 5 giorni ogni 4 settimane (studio - 011) oppure ogni 5 settimane (studio -012).
Nello studio -011 (n=816) non è stata rilevata alcuna differenza statisticamente significativa per l'obiettivo primario della sopravvivenza tra i due bracci di trattamento.
La sopravvivenza mediana è stata di 12,4 mesi (95% CI:
11,2 – 13,6 mesi), e di 13,4 mesi (95% CI:
11,6 – 15,4 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5.FU/calcio folinato, rispettivamente.
Il rapporto di rischio per il 5.FU/calcio folinato rispetto a UFT/calcio folinato è risultato 0,96 (95% CI:
0,83 – 1,13).
La valutazione del tempo a progressione (obiettivo secondario) in questo studio è stata complicata dalla differenza nella durata dei cicli tra i due bracci di trattamento.
Il tempo mediano a progressione è stato di 3,5 mesi (95% CI:
3,0 – 4,4 mesi) e 3,8 mesi (95% CI:
3,6 –5,0 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5.FU/calcio folinato, rispettivamente (p=0,01).
Nello studio -012 (n="3"80) non è stata rilevata alcuna differenza statisticamente significativa per l'obiettivo primario del tempo a progressione nè per l'obiettivo secondario della sopravvivenza tra i due bracci di trattamento.
Il tempo mediano a progressione è stato di 3,4 mesi (95% CI:
2,6 – 3,8 mesi) e 3,3 mesi (95% CI:
2,5 –3,7 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5.FU/calcio folinato, rispettivamente.
La sopravvivenza mediana è stata di 12,2 mesi (95% CI:
10,4 – 13,8 mesi), e di 10,3 mesi (95% CI:
8,2 – 13,0 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5.FU/calcio folinato, rispettivamente.
Il rapporto di rischio per il 5.FU/calcio folinato rispetto a UFT/calcio folinato è risultato 1,14 (95% CI:
0,92 – 1,42).
Nel trattamento di prima linea del carcinoma metastatico del colon-retto sono state autorizzate combinazioni di nuovi farmaci con il 5.FU.
Tuttavia, l'uso di UFT in combinazione con nuovi agenti è ancora oggetto di studio.
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La farmacocinetica plasmatica dopo dose singola di UFT per via orale e allo steady-state è stata valutata in pazienti con carcinoma del colon-retto Assorbimento A seguito di una somministrazione di UFT, il tegafur e l'uracile sono assorbiti rapidamente.
La Cmax del tegafur, dell'uracile e del 5.FU vengono raggiunte entro 1 o 2 ore.
La somministrazione concomitante di calcio folinato orale con UFT non altera in maniera significativa la farmacocinetica plasmatica del tegafur, dell'uracile, o del 5.FU.
Allo stesso modo, l'UFT non altera l'assorbimento del calcio folinato orale.
A seguito di un pasto ad alto contenuto di grassi, l'AUC plasmatica dell'uracile e del 5.FU sono il 66% e il 37% più basse, rispettivamente, di quelle rilevate con UFT in condizioni di digiuno.
L'AUC plasmatica del tegafur non risulta significativamente alterata.
La Cmax risulta ridotta e ritardata per tegafur, uracile e 5.FU.
Distribuzione Febbraio 2007 - 7 - Dopo somministrazione orale di UFT, le concentrazioni plasmatiche nel tempo di UFT e uracile mostrano generalmente un assorbimento e un processo di eliminazione monoesponenziali.
Allo steady state, il volume di distribuzione medio apparente (somministrazione orale) per il tegafur e l'uracile dopo una dose di UFT è di 59 e 474 L, rispettivamente.
Il legame con le proteine sieriche per il tegafur è del 52% mentre è trascurabile per l´uracile.
Metabolismo La conversione del tegafur in 5.FU avviene attraverso ossidazione in C-5' (enzimi microsomiali) e idrolisi in C-2' (enzimi citosolici).
L´ossidazione microsomiale del tegafur è mediata in parte dal citocromo CYP2A6.
Non sono noti gli enzimi citosolici responsabili del metabolismo del tegafur.
Altri prodotti di metabolismo del tegafur includono 3'-idrossi tegafur, 4'-idrossi tegafur, e diidro tegafur, tutti significativamente meno tossici del 5.FU.
Il metabolismo del 5.FU formato a partire dal tegafur segue de novo le stesse vie intrinseche osservate per la pirimidina naturale, l´uracile.
Nè il tegafur, nè l'uracile, nè il 5.FU inibiscono la conversione catalitica degli isoenzimi CYP-1A2, -2C9, -2C19, -2D6 e -3A4 del citocromo P450 derivato dal cDNA, a concentrazioni di almeno 100 M.
Questi dati suggeriscono che l'UFT non altera significativamente la clearance metabolica dei farmaci metabolizzati attraverso queste vie.
Eliminazione Meno del 20% del tegafur è escreto immodificato nelle urine.
L´emivita terminale di eliminazione del tegafur e dell´uracile dopo somministrazione di UFT è approssimativamente di 11 ore e 20-40 minuti, rispettivamente.
I tre idrossi-metaboliti del tegafur sono escreti nelle urine.
L´emivita plasmatica del S-tegafur (10,3 ore) è 4,4 volte più lunga del R-tegafur (2,4 ore).
Dopo una dose di 300 mg/m2/die di UFT, in tre dosi separate, vengono mantenute concentrazioni plasmatiche di tegafur
>1000 ng/ml, mentre le concentrazioni di uracile decrescono rapidamente dopo il raggiungimento della Cmax.
Le concentrazioni plasmatiche per il 5.FU raggiungono il loro picco in 30-60 minuti con valori di 200 ng/ml e rimangono misurabili (>1 ng/ml) per le 8 ore di intervallo tra le somministrazioni.
Durante un ciclo di terapia di 28 giorni con UFT, non si sono manifestati accumuli significativi di tegafur, uracile o 5.FU.
Linearità/non linearità Dopo una dose singola di UFT (da 100 a 400 mg), gli aumenti nell'esposizione plasmatica (Cmax e AUC) del tegafur sono stati generalmente proporzionali alla dose.
Gli aumenti nell'esposizione plasmatica dell'uracile e del 5.FU sono stati più che proporzionali alla dose.
Farmacocinetica in popolazioni speciali Un'analisi statistica cumulata sui dati di farmacocinetica (Cmax e AUC) per una singola dose di UFT (200 mg) provenienti da tre studi (46 pazienti, età media 60 anni, 28 uomini, 18 donne) non ha identificato associazioni clinicamente significative tra l'età del paziente, il sesso e la presenza di metastasi epatiche e la farmacocinetica del tegafur, dell'uracile o del 5.FU dopo dose singola di UFT.
Tenendo conto dell'importanza predominante dei processi epatici per il metabolismo e l'eliminazione sia del tegafur sia dell'uracile, è improbabile che anomalie renali possano avere un effetto significativo sulla farmacocinetica dell'UFT.
Nei ratti e nei cani, dosi ripetute di UFT provocano tossicità a carico del tratto gastrointestinale, degli organi linfoidi, del midollo osseo, del fegato, dei reni e dei testicoli.
Vacuoli rotondi sono stati osservati istologicamente nel cervello di cani in assenza di sintomatologia clinica.
Ad eccezione delle modificazioni testicolari e dei vacuoli cerebrali nei cani, tutti questi eventi sono stati reversibili.
A seguito della somministrazione di UFT, il tegafur, l'uracile e il 5.FU sono escreti nel latte dei Febbraio 2007 - 8 - ratti.
Ancora nei ratti, UFT ha mostrato tossicità nella madre e una diminuzione nel tasso di concepimento.
Nei ratti, nei topi e nei conigli sono state osservate mortalità embrionale, tossicità fetale e teratogenicità.
UFT non si è dimostrato mutageno su ceppi di batteri ma ha indotto aberrazioni cromosomiche nelle cellule ovariche del criceto cinese ed è stato genotossico in un test sul micronucleo del ratto.
Non sono stati condotti studi di carcinogenicità a lungo termine sugli animali.
Tuttavia la presenza di dati positivi di mutagenicità è indicativa di un potenziale cancerogeno.
Idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, sodio lauril solfato.
Involucro delle capsule:
gelatina e titanio diossido (E171).
Stampa sull'involucro delle capsule (inchiostro edibile):
titanio diossido (E171), ferro ossido rosso sintetico (E172), cera carnauba, gomma lacca, gliceril monoleato.
Non applicabile.
2 anni.
Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C.
Devono essere seguite le procedure per la corretta manipolazione e lo smaltimento di farmaci citotossici.
Merck S.p.A.
Via Stephenson 94 20157 Milano.
21 capsule rigide AIC N.
034864013/M 28 capsule rigide AIC N.
034864025/M 35 capsule rigide AIC N.
034864037/M 42 capsule rigide AIC N.
034864049/M
Febbraio 2002.
Febbraio 2007 - 9 -