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URIVESC 60 MG CAPSULE RIGIDE A RILASCIO PROLUNGATO
Ciascuna capsula a rilascio prolungato rigida contiene 60 mg di trospio cloruro.
Eccipienti:
Ciascuna capsula a rilascio prolungato rigida contiene 154,5 mg di saccarosio.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Capsula a rilascio prolungato, rigida
La capsula a rilascio prolungato Urivesc 60 mg rigida ha un cappuccio arancione opaco e un corpo bianco opaco, che presenta l’incisione SAN 60, e contiene microsfere bianche o bianco-grigiastre.
Trattamento sintomatico dell’incontinenza da urgenza e/o dell’aumento della frequenza e urgenza urinaria che possono comparire in pazienti con vescica iperattiva.
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Una capsula una volta al giorno (che corrisponde a 60 mg al giorno di trospio cloruro).
Urivesc 60 mg va assunto con acqua a stomaco vuoto, un’ora prima dei pasti.
Compromissione renale:
Non sono disponibili dati sull’uso di Urivesc 60 mg nei pazienti con compromissione della funzione renale. Il trospio cloruro viene eliminato principalmente immodificato dai reni. Per la formulazione a rilascio immediato, è stato documentato un aumento dei livelli plasmatici. Per la formulazione a rilascio prolungato, non è noto un adeguato livello di aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale, per cui il prodotto non è raccomandato per l’uso nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica:
Dati sui pazienti con compromissione della funzione epatica lieve e moderata sono disponibili solo per la formulazione a rilascio immediato di trospio cloruro, non per la formulazione a rilascio prolungato. Tali pazienti devono essere trattati con cautela. Urivesc 60 mg non deve essere somministrato nei pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
La necessità di proseguire il trattamento deve essere rivalutata a intervalli regolari di 3-6 mesi.
Urivesc 60 mg non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni, a causa della mancanza di dati sulla sicurezza ed efficacia.
Il trospio cloruro è controindicato nei pazienti con ritenzione urinaria, gravi disturbi gastrointestinali (compreso il megacolon tossico), miastenia grave, glaucoma ad angolo chiuso e tachiaritmie.
Il trospio cloruro è controindicato anche nei pazienti che hanno dimostrato ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Il trospio cloruro deve essere usato con cautela nei pazienti:
- con ostruzione del tratto gastrointestinale, come stenosi pilorica
- con ostruzione del flusso urinario, con il rischio di formazione di ritenzione urinaria
- con neuropatia autonomica
- con ernia iatale associata a reflusso esofageo
- nei quali non sono raccomandabili frequenze cardiache elevate, ad esempio quelli affetti da ipertiroidismo, malattia coronarica e scompenso cardiaco congestizio.
Non sono disponibili dati sull’uso della formulazione a rilascio prolungato di trospio cloruro nei pazienti con compromissione epatica. Sulla base dei dati disponibili riguardanti la formulazione a rilascio immediato di trospio cloruro, Urivesc 60 mg non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica grave e va esercitata cautela nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Il trospio cloruro viene eliminato principalmente mediante escrezione renale. In seguito a somministrazione della formulazione a rilascio immediato, nei pazienti con compromissione renale grave si sono osservati marcati aumenti dei livelli plasmatici che hanno comportato un aggiustamento della dose.
Per la capsula a rilascio prolungato, non è noto il livello adeguato di aggiustamento della dose. Perciò, si raccomanda di non trattare i pazienti con compromissione renale severa con Urivesc 60 mg (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). La disponibilità di dati su pazienti con compromissione renale da lieve a moderata permette l’utilizzo di Urivesc 60 mg sotto la supervisione del medico (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Prima di iniziare la terapia, devono essere escluse le cause organiche della frequenza e urgenza urinaria e di incontinenza da urgenza, quali cardiopatie, malattie renali, polidipsia, infezioni o tumori degli organi urinari.
Urivesc 60 mg contiene saccarosio.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o deficit di sucrasi-isomaltasi, non devono prendere questo medicinale.
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Interazioni farmacodinamiche:
Possono verificarsi le seguenti potenziali interazioni farmacodinamiche: potenziamento dell’effetto dei medicinali ad azione anticolinergica (quali amantadina, antidepressivi triciclici), intensificazione dell’azione tachicardica dei ß-simpaticomimetici, riduzione dell’efficacia degli agenti procinetici (es. metoclopramide).
Non si può escludere la possibilità che l’assorbimento di altri medicinali somministrati contemporaneamente possa subire delle alterazioni, poiché il trospio cloruro può influenzare la motilità e la secrezione gastrointestinale.
Interazioni farmacocinetiche:
Non si può escludere un’inibizione dell’assorbimento del trospio cloruro con principi attivi quali guar, colestiramina e colestipolo. Perciò, non si raccomanda la contemporanea somministrazione di medicinali contenenti questi principi attivi e di trospio cloruro.
Sebbene sia stato dimostrato che il trospio cloruro non interferisce con la farmacocinetica della digossina, non si può escludere l’interazione con altri principi attivi che vengono eliminati mediante secrezione tubulare attiva.
Le interazioni metaboliche di trospio cloruro sono state studiate in vitro su enzimi del citocromo P450 coinvolti nel metabolismo del principio attivo (P450 1A2, 2A6, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1, 3A4). Non si sono osservate influenze sulle loro attività metaboliche. Siccome il trospio cloruro viene metabolizzato solo in misura limitata e siccome l’idrolisi esterea è l’unica via metabolica di rilievo, non si prevedono interazioni metaboliche.
Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). Nel ratto, il trospio cloruro attraversa la placenta e passa nel latte materno.
Non sono disponibili dati clinici su Urivesc 60 mg relativi all’esposizione in gravidanza o durante l’allattamento.
Il medicinale va prescritto con prudenza a donne in gravidanza o in allattamento.
Principalmente, i disordini dell’accomodazione possono ridurre la capacità di guidare veicoli nel traffico stradale e di usare macchinari.
Tuttavia, l’esame dei parametri che caratterizzano la capacità di guidare veicoli nel traffico stradale (orientamento visivo, capacità generale di reazione, reazione in condizioni di stress, concentrazione e coordinazione motoria) non hanno rivelato alcun effetto del trospio cloruro.
Gli effetti indesiderati osservati con il trospio cloruro sono causati principalmente da tipici effetti anticolinergici, quali secchezza delle fauci, dispepsia e stipsi.
In due studi clinici di fase 3, controllati con placebo, in doppio cieco, 1165 pazienti sono stati trattati per 12 settimane con Urivesc 60 mg o con placebo. La seguente tabella elenca eventi avversi possibilmente correlati nei pazienti trattati con Urivesc 60 mg:
| Molto comuni (>1/10) | Comuni (≥1/100,<1/10) | Non comuni (≥1/1.000, <1/100) | Rari (≥1/10.000, <1/1.000) | Molto rari (<1/10.000) |
Patologie cardiache | | | | Tachicardia | |
Patologie dell'occhio | | Secchezza oculare | | Disordini visivi | |
Patologie gastrointestinali | Secchezza delle fauci | Dispepsia | Flatulenza | | |
| Stipsi | |
Stipsi aggravata |
Dolore addominale |
Distensione addominale |
Nausea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | | | Astenia | |
Infezioni ed infestazioni | | | | | Infezione delle vie urinarie |
Patologie del sistema nervoso | | | | | Mal di testa |
Patologie renali e urinarie | | | | Disordini della minzione | |
Ritenzione urinaria |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Secchezza nasale | | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | | | Eruzioni cutanee | |
In seguito alla valutazione delle fasi in aperto dei due studi clinici di fase III, i due eventi avversi più comuni, stipsi (6,8%) e secchezza delle fauci (6,5%) sono stati riportati meno frequentemente.
Per le formulazioni a rilascio immediato di trospio cloruro, sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati nella sorveglianza post-marketing:
Patologie cardiache: tachiaritmie; Patologie gastrointestinali: diarrea; Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: dolore toracico; Disturbi del sistema immunitario: anafilassi; Esami diagnostici: aumento lieve o moderato dei livelli delle transaminasi sieriche; Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia, artralgia; Patologie del sistema nervoso: capogiri; Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea; Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: angioedema, sindrome di Stevens-Johnson (SJS) / necrolisi tossica epidermica (TEN).
Le frequenze per la capsula a rilascio prolungato Urivesc 60 mg non sono note.
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Dopo la somministrazione di una dose singola massima di 360 mg di trospio cloruro come preparazione a rilascio immediato in volontari sani, sono stati osservati in misura maggiore secchezza delle fauci, tachicardia e disturbi della minzione. Finora, non sono state riportate manifestazioni di sovradosaggio grave o di intossicazione. Anche come preparazione a rilascio prolungato bisogna attendersi sintomi anticolinergici esagerati come segni di intossicazione conseguenti alla somministrazione di trospio cloruro.
In caso di intossicazione, vanno intraprese le seguenti misure:
- Lavanda gastrica e riduzione dell’assorbimento (es. carbone attivo)
- Somministrazione locale di pilocarpina nei pazienti con glaucoma
- Cateterizzazione nei pazienti con ritenzione urinaria
- Trattamento con un agente parasimpaticomimetico (es. neostigmina) nel caso di sintomi gravi
- Somministrazione di beta-bloccanti nel caso di risposta insufficiente, pronunciata tachicardia e/o instabilità circolatoria (es. inizialmente 1 mg di propranololo per via endovenosa assieme al monitoraggio dell’ECG e della pressione arteriosa).
Categoria farmacoterapeutica: Antispastico urinario, codice ATC: G04BD09
Il trospio cloruro è un derivato quaternario del nortropano e appartiene pertanto alla classe dei principi attivi parasimpaticolitici o anticolinergici, poiché compete in maniera dose-dipendente con l’acetilcolina, il trasmettitore endogeno dell’organismo nei siti di legame parasimpatici postsinaptici.
Il trospio cloruro ha un’elevata affinità per i recettori muscarinici dei cosiddetti sottotipi M1, M2 e M3, e dimostra affinità trascurabile per i recettori nicotinici.
Di conseguenza, l’effetto anticolinergico del trospio cloruro esercita un’azione rilassante sul tessuto muscolare liscio e sulle funzioni organiche mediate dai recettori muscarinici. Sia nelle sperimentazioni precliniche che in quelle cliniche, il trospio cloruro riduce il tono contrattile della muscolatura liscia del tratto gastrointestinale e genitourinario.
Il farmaco può inoltre inibire la secrezione del muco bronchiale, della saliva, del sudore e l’accomodazione oculare. Finora non sono stati osservati effetti sul sistema nervoso centrale.
In due studi specifici sulla sicurezza condotti nei volontari sani, il trospio cloruro ha dimostrato di non influenzare la ripolarizzazione cardiaca, ma di avere un effetto accelerante consistente e dose-dipendente sulla frequenza cardiaca.
In uno studio clinico a lungo termine condotto con la formulazione a rilascio immediato di trospio cloruro 20 mg due volte al giorno, si è trovato un aumento del QT> 60 ms nell’1,5% (3/197) dei pazienti inclusi. L’importanza clinica di questi dati non è stata accertata. Il monitoraggio di routine della sicurezza in due altri studi clinici controllati verso placebo della durata di tre mesi non supporta tale influenza della formulazione a rilascio immediato di trospio cloruro. Nel primo studio, si è osservato un aumento del QTcF >= 60 msec in 4/258 (1,6%) pazienti trattati con il trospio, vs. 9/256 (3,5%) pazienti trattati con placebo. Le cifre corrispondenti nel secondo studio sono state 8/326 (2,5%) pazienti trattati con il trospio vs. 8/325 (2,5%) pazienti trattati con placebo.
Un aumento della frequenza cardiaca all’ECG di circa 6bpm è stato osservato in due studi pivotal di fase III (IP631-018, IP631-022), condotti su pazienti che avevano ricevuto la formulazione a rilascio prolungato di trospio cloruro (numero complessivo dei pazienti esposti alla sostanza farmacologica N= 948, durata degli studi = 9 mesi). Non è stata messa in evidenza alcun’altra anomalia significativa all’ECG.
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Assorbimento
La biodisponibilità assoluta di una dose singola orale di 20 mg di trospio cloruro come formulazione a rilascio immediato è di 9,6 ± 4,5% (valore medio ± deviazione standard).
Rispetto a una formulazione a rilascio immediato, Urivesc 60 mg dopo somministrazione orale multipla ha dato luogo a ulteriore riduzione del picco di esposizione (Cmax) e dell’esposizione sistemica complessiva relativa (AUC) rispettivamente di circa il 28% e il 33%.
La somministrazione giornaliera unica orale (dose singola e ripetuta) della formulazione a rilascio prolungato di trospio cloruro 60 mg ha raggiunto livelli plasmatici massimi rispettivamente di circa 2 ng/ml e 1,9 ng/ml (Cmax). In seguito a somministrazione singola e ripetuta di 20 mg di trospio cloruro come formulazione a rilascio immediato, i valori corrispondenti sono risultati più elevati, rivelando livelli plasmatici di 2-4 ng/mL (Cmax)). Il tempo alla concentrazione massima (Tmax) è risultato di circa 5 ore con entrambe le preparazioni, mentre la concentrazione allo stato stazionario differiva lievemente, verificandosi al giorno 8 nel caso della somministrazione multipla della formulazione a rilascio prolungato da 60 mg.
La somministrazione di Urivesc 60 mg immediatamente dopo un pasto ad elevato contenuto lipidico (50%) ha ridotto la biodisponibilità orale del trospio cloruro del 35% per AUC(0-Tlast) e del 60% per Cmax. Altri parametri farmacocinetici, quali Tmax e t½ sono rimasti inalterati in presenza di cibo. La somministrazione concomitante di antiacidi, tuttavia, non ha avuto effetti sulla biodisponibilità orale di Urivesc 60 mg.
Distribuzione
Il legame alle proteine è variato dal 48 al 78%, a seconda del metodo di valutazione usato, quando un intervallo di livelli di concentrazione di trospio cloruro (0,5-100 mcg/L) è stato incubato in vitro con siero umano.
La percentuale di ³H-trospio cloruro nel plasma rispetto al sangue intero è stata di 1,6:1. Questo rapporto indica che la maggior parte del ³H-trospio cloruro è distribuita nel plasma.
Il cloruro di trospio è ampiamente distribuito nei tessuti non SNC, con un volume di distribuzione apparente > 600 L.
Biotrasformazione
In seguito a somministrazione orale di una dose di trospio cloruro, i metaboliti ammontano a circa il 40% della dose escreta. Si ipotizza che la via metabolica maggiore del trospio sia l’idrolisi dell’estere, con successiva coniugazione dell’acido benzoico a formare azoniaspironortropanolo con acido glucuronico. Il citocromo P450 non contribuisce significativamente all’eliminazione del trospio. I dati ricavati da studi in vitro sui microsomi epatici umani, che hanno considerato l’effetto inibitorio del trospio sui sette substrati di isoenzimi del citocromo P450 (CYP1A2, 2A6, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4), suggeriscono una mancanza di inibizione a concentrazioni clinicamente rilevanti.
Eliminazione
Dopo somministrazione ripetuta di trospio cloruro 60 mg in formulazione a rilascio prolungato l’emivita di eliminazione terminale risulta essere di circa 38,5 ore, rispetto a quella di circa 20 ore rilevata dopo somministrazione di formulazioni a rilascio immediato. La maggior parte del trospio cloruro disponibile sistemicamente viene escreta immodificata principalmente mediante filtrazione glomerulare e secrezione tubulare. Una piccola porzione (10% della escrezione renale) compare nelle urine come spiroalcool, un metabolita formatosi per idrolisi dell’estere.
Gruppi speciali di pazienti
I dati farmacocinetici del trospio cloruro nei pazienti anziani non suggeriscono differenze importanti. Non vi sono differenze neanche per quanto riguarda il sesso.
La compromissione renale grave può alterare significativamente la distribuzione di Urivesc 60 mg. In uno studio su pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina 8-32 ml/min), dopo somministrazione di trospio cloruro come formulazione a rilascio immediato da 20 mg, l’AUC media è stata 4 volte più elevata, la Cmax 2 volte più elevata e l’emivita media è stata prolungata di 2 volte, rispetto ai soggetti sani.
Non sono stati condotti studi farmacocinetici nei pazienti con compromissione renale con la formulazione a rilascio prolungato di trospio cloruro.
Pertanto, Urivesc 60 mg non è raccomandato nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Dopo una dose singola di 40 mg della formulazione a rilascio immediato di trospio cloruro, somministrata in pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh 5-6) e da moderata a grave (Child-Pugh 7-12), la Cmax era aumentata rispettivamente del 12% e del 63%, rispetto ai controlli sani. L’AUC era, tuttavia, diminuita rispettivamente del 5% e del 15%. La clearance media orale e renale era del 5% e 7% più elevata nei soggetti con compromissione epatica lieve e del 17% e 51% più elevata nei pazienti con compromissione epatica moderata/grave. Non sono stati condotti studi farmacocinetici nei pazienti con compromissione epatica con la formulazione a rilascio prolungato di trospio cloruro.
I dati preclinici sul trospio cloruro non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia generale, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità sulle funzioni riproduttive.
Nel ratto, il trospio cloruro attraversa la placenta e passa nel latte materno.
Contenuto della capsula: Saccarosio
Amido di mais
Copolimero metilacrilato-metilmetacrilato-acido metacrilico
Ammonio idrossido
Trigliceridi a catena media
Acido oleico
Etilcellulosa,
Titanio diossido (E 171),
Ipromellosa
Macrogol 400
Polisorbato 80
Trietilcitrato
Talco
Involucro della capsula: Gelatina
Titanio diossido (E 171),
Ferro ossido giallo (E 172)
Ferro ossido rosso (E 172)
Inchiostro della stampa:
Gommalacca (20% esterificata),
Ferro ossido nero(E 172),
Glicole propilenico
Non pertinente.
3 anni, confezionato in blister in PVC/Aclar/alluminio o in blister in PVC/alluminio
18 mesi, confezionato in blister in PVC/PVDC/alluminio
Questo medicinale non richiede nessuna istruzione particolare di conservazione.
Blister in polivinilcloruro (PVC)/alluminio, blister in polivinilcloruro/polivinilidencloruro (PVC/PVDC)/alluminio o blister in PVC/AclarÒ /alluminio.
Confezioni da 4, 7, 10, 14, 28, 30, 56, 60, 84, 90 e 10x28 capsule.
Confezioni campione da 4.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
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Germany
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034673208
15 Aprile 2009