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UROMITEXAN
1 compressa di Uromitexan 400 contiene:
Principio attivo:
Mesna mg 400
1 compressa di Uromitexan 600 contiene:
Principio attivo:
Mesna mg 600
Compresse rivestite per somministrazione orale.
Prevenzione della tossicità a carico del tratto urinario, compresi citstite emorragica, micro e macroematuria in pazienti trattati con ifosfamide e ciclofosfamide a dosi considerate urotossiche.
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Per proteggere il paziente adeguatamente contro gli effetti urotossici delle ossazafosforine è necessario somministrare Mesna in quantità sufficienti.
La durata del trattamento con Mesna deve essere uguale a quella del trattamento con ossazafosforine maggiorata del tempo necessario perchè la concentrazione dei metaboliti urinari delle ossazafosforine ritorni a livelli non tossici. Questo avviene di solito entro 8-12 ore dalla fine del trattamento con ossazafosforine ma può variare in dipendenza del modo di somministrazione delle ossazafosforine. Nel calcolare la dose di Mesna la quantità deve essere approssimata a quella contenuta in una compressa intera. La produzione di urina deve essere mantenuta a 100 ml/ora (come richiede il trattamento con ossazafosforine) e le urine accuratamente controllate per ematuria e proteinuria durante il periodo del trattamento.
Paragonata alla somministrazione endovenosa, la biodisponibilità totale del Mesna nelle urine dopo somministrazione orale è di circa il 50%; l'inizio della escrezione urinaria è ritardato fino a 2 ore ed è più prolungato rispetto alla somministrazione endovenosa.
Terapia con ossazafosforine a dosi refratte:
Somministrazione orale di circa il 40% della dose totale di ossazafosforine somministrata con approssimazione alla quantità contenuta in una compressa intera. Dopo la prima dose di Uromitexan per via endovenosa contemporaneamente a quella di ossazafosforine (pari al 20% della dose totale di queste ultime), Uromitexan compresse va assunto in due somministrazioni, una dopo 2 ed una dopo 6 ore.
Terapia con Ifosfamide in infusione continua per 24 ore:
Mesna orale va assunto alla fine della somministrazione contemporanea di Ifosfamide e Mesna per via endovenosa, poi 2 e 6 ore dopo la fine dell'infusione.
La posologia va sempre calcolata inragione del 40% della dose totale di ossazafosforine somministrata con approssimazione alla quantità di Mesna contenuta in una compressa intera.
Terapia con Ifosfamide in infusione continua a lungo termine:
Mesna orale va assunto alla fine della somministrazione contemporanea di Ifosfamide e Mesna per via endovenosa, poi 2 e 6 ore dopo la fine dell'infusione.
La posologia va sempre calcolata inragione del 40% in peso della dose di ossazafosforine somministrata nelle ultime 24 ore con approssimazione alla quantità contenuta in una compressa intera.
Bambini:
Nei pazienti pediatrici può essere necessario ridurre gli intervalli fra le dosi e/o aumentare il numero delle dosi singole. Questo schema protegge i bambini che generalmente hanno una minzione maggiore rispetto agli adulti.
Anziani:
Non esistono specifiche informazioni. Gli studi clinici hanno incluso pazienti di oltre 65 anni e non hanno riportato alcuna particolare reazione avversa in questi pazienti.
Pazienti ad alto rischio:
Nei pazienti con danneggiamento uroteliale da un trattamento precedente con ossazafosforine o irradiazione del bacino che non sono protetti adeguatamente da Uromitexan a dosi standard, per es. pazienti con anamnesi di patologia del tratto urinario, la dose del 40% di quella delle ossazafosforine deve essere somministrata ad intervalli più brevi delle previste 4 ore e/o il numero delle dosi deve essere aumentato.
Ipersensibilità verso il mesna o altri composti tiolici. Ipersensibilità verso altri componenti del prodotto.
Nei pazienti con malattie autoimmuni è stata riportata una incidenza di reazioni pseudoallergiche (quali rash cutaneo, prurito, manifestazioni vescicolose della cute e delle membrane mucose, edema orticarioide, ipotensione improvvisa, tachicardia ed elevazione transitoria dei valori delle transaminasi epatiche) più alta in confronto a quanto riportato nei pazienti neoplastici.
L'effetto protettivo di Uromitexan si esplica solo a livello delle vie urinarie. Tutte le altre misure precauzionali ritenute necessarie in corso di terapia con citostatici (antiemetici, antibiotici, antimicotici) non sono influenzate dal suo impiego e pertanto devono essere mantenute in atto.
La prevenzione della urotossicità con Uromitexan va iniziata solo dopo accurato controllo medico del rischio-beneficio.
Il trattamento con Uromitexan può causare false reazioni positive nei test per chetonuria e falsi positivi o falsi negativi nei test per ematuria.
Il Mesna per via orale deve essere sostituito con il Mesna per via endovenosa, nei pazienti con vomito e finchè non saranno disponibili ulteriori informazioni, in quei pazienti sottoposti a irradiazioni "total body" contemporaneamente alla somministrazione di ciclofosfamide ad alte dosi.
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Gli effetti sistemici delle ossazafosforine non vengono modificati da Uromitexan.
Uromitexan non influisce neanche sull'efficacia antineoplastica di altri citostatici o sull'efficacia terapeutica di altri farmaci come i glicosidi digitalici.
Il cibo non influenza l'assorbimento e l'eliminazione urinaria di Mesna.
Poichè Uromitexan è impiegato come uroprotettore nel corso di trattamento citostatico con ossazafosforine, il suo impiego durante la gravidanza e l'allattamento segue gli stessi criteri che si impiegano durante una terapia con citostatici.
Nessuno.
Nei pazienti con malattie autoimmuni è stata riportata una incidenza di reazioni pseudoallergiche (quali rash cutaneo, prurito, manifestazioni vescicolose della cute e delle membrane mucose, edema orticarioide, ipotensione improvvisa, tachicardia ed elevazione transitoria dei valori delle transaminasi epatiche) più alta in confronto a quanto riportato nei pazienti neoplastici. Per dosi singole di 70 mg/kg/die sono state descritte in rari casi reazioni cutanee e delle mucose (prurito, eruzioni cutanee, orticaria, esantema, enantema), aumento transitorio delle transaminasi e sintomi generali aspecifici come febbre, nausea, stanchezza, coliche, vomito, depressione, irritabilità, dolori articolari.
In rari casi si sono manifestate reazioni di origine cardiocircolatoria come ipotensione e tachicardia.
Durante il trattamento è difficile differenziare chiaramente questi effetti collaterali da quelli imputabili alle ossazafosforine come tali o all'impiego contemporaneo di altri farmaci.
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Non sono noti casi di sovradosaggio accidentale del Mesna. Gli studi clinici di tollerabilità hanno indicato che solo a dosi di circa 10 volte superiori a quella impiegata in terapia compaiono fenomeni di spossatezza e disturbi gastrointestinali che regrediscono rapidamente con la sospensione del trattamento.
Codice ATC: V03AF01 - Mesna.
L'Uromitexan (Mesna) è un composto tiolico che esplica azione protettiva nei confronti dei fenomeni urotossici (processi infiammatorio-emorragici della mucosa vescicale) indotti dagli agenti antiblastici ossazafosforinici: possiede uno spiccato organotropismo nei confronti delle vie urinarie e mediante due tipi di reazioni chimiche inattiva l'acroleina (prodotto di demolizione delle ossazafosforine, altamente urotossico) ed i 4 idrossimetaboliti.
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Dopo la somministrazione orale l'assorbimento si verifica a livello dell'intestino tenue. Le concentrazioni mediamente più elevate dei composti tiolici liberi nelle urine si riscontrano a distanza di 2 - 4 ore dalla somministrazione della dose. Circa il 25 + 10% della dose somministrata compare nelle urine quale Mesna libero nelle prime 24 ore.
Il composto è praticamente atossico: infatti, le dosi necessarie per una profilassi efficace (21,5 mg/kg i.v.) sono circa cento volte inferiori alla DL50: ratto e topo 1.200-2.000 mg/kg i.v. e 4.500-6.000 mg/kg per os.
Lattosio monoidrato, Cellulosa microcristallina, Fosfato bibasico biidrato di calcio, Amido di mais, Povidone K 25, Stearato di magnesio, Idrossipropilmetilcellulosa, Polietilenglicole, Titanio biossido E171, Simeticone, Acqua purificata.
Reattività del Mesna con l'acroleina.
Due anni.
Nessuna.
400 mg compresse rivestite: Confezioni da 10 – 20 – 50 compresse in blister costituito da: alluminio 20 µm, poliamide 25 µm, alluminio 40 µm, PVC 60 µm.
600 mg compresse rivestite: Confezioni da 10 – 20 – 50 compresse in blister costituito da: alluminio 20 µm, poliamide 25 µm, alluminio 40 µm, PVC 60 µm.
Vedi paragrafo Posologia e modo di somministrazione”.
Baxter Oncology GmbH - Halle (Germania)
Concessionario per la vendita in Italia: Baxter S.p.A. – Viale Tiziano, 25 – 00196 Roma.
10 compresse rivestite 400 mg A.I.C. n. 025312051
20 compresse rivestite 400 mg A.I.C. n. 025312063
50 compresse rivestite 400 mg A.I.C. n. 025312075
10 compresse rivestite 600 mg A.I.C. n. 025312087
20 compresse rivestite 600 mg A.I.C. n. 025312099
50 compresse rivestite 600 mg A.I.C. n. 025312101
01/09/1998
01/06/2002