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VASODIN
Una capsula contiene :
PRINCIPIO ATTIVO : Nicardipina cloridrato mg 40.
Capsule rigide a rilascio prolungato.
Ipertensione arteriosa, angina pectoris, insufficienza cardiaca congestizia cronica.
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1 capsula due volte al giorno o secondo parere medico.
Ipersensibilità già nota verso il principio attivo.
Stenosi aortica serrata.
Gravidanza accertata o presunta. Allattamento.
In pazienti con insufficienza epatica o renale si raccomanda una attenta individualizzazione della dose.
Particolare cautela è consigliata in caso di impiego del farmaco nella fase acuta dell'infarto cerebrale o dell'emorragia cerebrale, od in presenza di ipotensione arteriosa.
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Il farmaco ha proprietà vasodilatatrici e quindi può potenziare l'effetto di vasodilatatori ed ipotensivi somministrati contemporaneamente.
La cimetidina aumenta i livelli plasmatici di nicardipina, il cui dosaggio va eventualmente ridotto.
La nicardipina aumenta i livelli plasmatici di ciclosporina: si consiglia pertanto di monitorare tali livelli ed eventualmente di ridurre il dosaggio di ciclosporina.
In esperimenti su animali è stato osservato che il peso dei feti e l'incremento ponderale era inferiore alla norma quando il farmaco veniva somministrato nell'ultima fase della gestazione. È pertanto controindicato l'impiego in gravidanza.
È stato pure osservato che il farmaco viene escreto nel latte materno per cui è opportuno evitare la somministrazione a donne che allattano. Nel caso in cui si ritenga indispensabile l'impiego della nicardipina, interrompere l'allattamento.
Talvolta, soprattutto se contemporaneamente si assumono alcoolici, può ridursi la capacità di reazione e di conseguenza la prontezza di riflessi di chi deve guidare autoveicoli e fare funzionare macchinari.
La costanza dei livelli plasmatici e l'assenza di picchi, legate alla formulazione a rilascio graduale, determinano una minore incidenza ed entità di effetti collaterali.
Con Nicardipina sono stati talora segnalati a carico dell'apparato digerente : nausea, anoressia, pirosi gastrica, stitichezza o diarrea ; a carico del sistema cardiovascolare : sensazione di calore od arrossamento del viso, palpitazioni, ipotensione, edema degli arti inferiori.
Altri effetti secondari osservati sporadicamente sono : cefalea, sonnolenza, senso di stordimento, scialorrea e minzione frequente.
Occasionalmente sono stati osservati aumenti della bilirubina, della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina. È pertanto opportuno procedere a periodici controlli della funzionalità epatica interrompendo all'occorrenza il trattamento.
Sono stati talvolta osservati aumenti della azotemia e della creatininemia. Anche tali parametri devono essere opportunamente controllati interrompendo il trattamento in caso di constatata anormalità.
In caso di comparsa di fenomeni di ipersensibilità, quali rash cutanei e prurito diffuso, è opportuno sospendere il trattamento.
Ugualmente ci si comporterà nei rari casi in cui si osservasse granulocitopenia.
Dopo l'assunzione di farmaci vasoattivi - anche se in casi estremamente rari - può essere avvertita una sensazione dolorosa a livello toracico : in questo caso è bene consultare il medico.
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In caso di sovradosaggio possono manifestarsi marcata ipotensione, bradicardia, sonnolenza e stato confusionale.
Si consiglia di attenersi a misure standard generali di monitoraggio delle funzioni cardiaca e renale.
Il paziente deve essere posto in posizione tale da evitare l'anossia cerebrale. È essenziale il controllo frequente della pressione arteriosa.
Gli effetti del blocco dell'ingresso degli ioni calcio possono essere eliminati somministrando calcio gluconato endovena.
In caso di ipotensione marcata può essere indicata la somministrazione endovenosa di sostanze ad azione vasopressoria o plasma expanders. La nicardipina non è dializzabile.
La nicardipina è un calcio antagonista di derivazione diidropiridinica, attivo sui canali lenti, che inibisce l'afflusso di ioni calcio nelle cellule muscolari lisce dei distretti arteriosi periferico, cerebrale e coronarico.
La nicardipina determina:
-dilatazione delle arteriole periferiche, con riduzione delle resistenze vascolari sistemiche ed effetto antiipertensivo sia a riposo che durante l'esercizio fisico, ed incremento del flusso cerebrale;
-dilatazione coronarica, con incremento del flusso coronarico e dell'apporto di ossigeno al miocardio; associato alla diminuzione del postcarico cardiaco conseguente alla vasodilatazione sistemica, questo effetto si traduce in un miglioramento della bilancia tra richiesta ed apporto di ossigeno al miocardio con conseguente azione antianginosa. Gli effetti sul postcarico cardiaco e sul flusso coronarico contribuiscono a migliorare la performance cardiaca globale.
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La nicardipina somministrata per via orale è dotata di un buon e veloce assorbimento.
La formulazione retard consente un rilascio graduale del principio attivo, che permette di mantenere livelli plasmatici superiori a quelli riscontrati con una dose equivalente della forma normale (a partire dalla seconda ora e fino a 8 - 10 ore).
Ciò permette di realizzare una soddisfacente copertura antiipertensiva con 2 sole somministrazione al giorno.
Il legame proteico è di oltre il 90%.
La nicardipina è metabolizzata esclusivamente dal fegato.
Non è mai stata messa in evidenza con nicardipina una induzione degli enzimi epatici.
L'escrezione totale fecale ed urinaria del composto marcato è superiore al 90% entro 48 ore; attraverso il rene la nicardipina non viene escreta come prodotto immodificato, ma come metaboliti inattivi.
La DL50 (mg/Kg) di nicardipina, calcolata separatamente per maschi e femmine, è risultata di 268 - 299 mg/Kg per os e 14,1 - 15,1 mg/Kg e.v. nel topo e di 214 - 268 mg/Kg per os e 11,4 - 14,9 mg/Kg e.v. nel ratto.
La somministrazione orale di nicardipina fino a 25 mg/Kg/die nel cane beagle per 52 settimane non ha dimostrato effetti tossici importanti. Non si sono osservati effetti indesiderati sull'indice di accoppiamento, fertilità e riproduzione nei ratti e nei conigli.
La nicardipina non è dotata di potere mutageno né carcinogenetico.
Saccarosio, amido di mais, polivinilpirrolidone, polietilenglicole 4000, polimetacrilato, acido stearico, talco, gelatina, titanio biossido E 171
Nessuna.
A confezionamento integro: 36 mesi.
Nessuna.
Astuccio contenente blister in PVC/Alluminio da 30 capsule rigide a rilascio prolungato.
Nessuna.
TEOFARMA S.r.l. - Sede: via F.lli Cervi, 8 - 27010 Valle Salimbene (PV)
Stabilimento: viale Certosa 8/A - 27100 Pavia
30 capsule AIC 026060032
01/09/1988 / Giugno 2005
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