Venactone
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

VENACTONE


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Un fialoide di liofilizzato contiene:

Principio attivo: Potassio canrenoato mg  200.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Fialoide - per iniezione endovenosa o per fleboclisi.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Iperaldosteronismo primario, stati edematosi da iperaldosteronismo secondario (scompenso cardiaco congestizio, cirrosi epatica in fase ascitica, sindrome nefrosica) ed ipertensione arteriosa essenziale laddove altre terapie non sono risultate sufficientemente efficaci o tollerate.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

La dose media giornaliera, nelle varie indicazioni, è compresa in genere, a giudizio del medico, sulla base delle condizioni cliniche e dei dati degli esami di laboratorio, fra 200 e 600 mg.

Nei casi gravi, in chirurgia e nel corso di terapia intensiva, la dose giornaliera può raggiungere 800-1000 mg.

La dose quotidiana può essere iniettata in 1-4 somministrazioni: o per fleboclisi rapida (in 30 minuti circa) o per endovenosa lenta (in non meno di 2-3 minuti).

La durata del trattamento varia in rapporto alla risposta terapeutica e pertanto è stabilita dal medico: sono stati praticati cicli terapeutici anche di 4-8 settimane.

Nel caso di interventi chirurgici si suggerisce di iniziare la somministrazione di Venactone, se a scopo preventivo, 2 giorni prima dell'intervento e di continuarla per 4-5 giorni.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Insufficienza renale acuta o cronica; iperpotassiemia; iposodiemia non compensata. Ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

La soluzione di Venactone non deve essere mescolata con altre soluzioni iniettabili.

Poichè Venactone trova le sue indicazioni soprattutto in pazienti con squilibri del bilancio idroelettrolitico, nel corso del trattamento è necessario controllare con frequenza i tassi ematici del sodio, del potassio, del cloro e la riserva alcalina, poichè possono verificarsi iperpotassiemia, stati iponatriemici, rialzi azotemici, stati di acidosi metabolica.

Nelle indicazioni chirurgiche ed in terapia intensiva tali controlli devono essere praticati anche prima dell'inizio del trattamento con Venactone. Con sodiemia infeziore a 126 mEq/l e con potassiemia superiore a 5 mEq/l il trattamento deve essere interrotto.

Durante la terapia con Venactone è consigliabile evitare la somministrazione di sali di potassio ed una dieta ricca di potassio.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

I farmaci antiipertensivi, specie se ganglioplegici, possono risultare potenziati dalla contemporanea somministrazione del prodotto, rendendo necessario aggiustarne i dosaggi.

La contemporanea somministrazione di acido acetilsalicilico e/o derivati riduce l'attività diuretica del prodotto.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Nelle donne in stato di gravidanza, Venactone va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

Il prodotto non va usato durante l'allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Il prodotto non esercita alcun effetto nei riguardi della  capacità di guidare e dell'uso di macchine.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Venactone è solitamente ben tollerato e gli effetti collaterali, in genere consistenti in sonnolenza, nausea e dolori addominali a tipo di crampi, sono stati notati in una trascurabile percentuale di casi.

Anche molto rari, e limitati alla somministrazione per iniezione endovenosa, sono i disturbi locali (parestesie, dolori lungo il tragitto della vena), che possono essere del tutto evitati con la somministrazione per fleboclisi goccia a goccia.

Occasionalmente con l'uso di farmaci strutturalmente correlati, sono stati riferiti altri sintomi, quali: eruzioni cutanee su base allergica, rialzi termici, tendenza all'atassia, lievi effetti androgeni (irsutismo), disturbi transitori della libido, irregolarità mestruali, di norma tutti reversibili con l'interruzione del trattamento.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Per via endovenosa e per fleboclisi è consigliabile non superare il dosaggio giornaliero di 800-1000 mg ed, in ogni caso, è preferibile non iniettare più di 400 mg per volta.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Il principio attivo di Venactone è costituito dal canrenoato di potassio, un antialdosteronico di sintesi la cui molecola (sale sodico dell'acido 17-idrossi-3-oxo-17a-pregna-4,6-diene-21-carbossilico) deriva da una modificazione di quella dello spironolattone.

La principale azione del composto, in antagonismo con l'aldosterone si svolge sia a livello del segmento distale dei tubuli renali, inibendo il riassorbimento di sodio e di acqua e limitando quindi l'escrezione di potassio, anche a livello extrarenale, provocando l'espulsione di sodio dalle cellule e favorendo in queste l'entrata di potassio. Tali meccanismi, che sostanzialmente si traducono in un effetto diuretico e in una normalizzazione dell'equilibrio elettrolitico intra ed extracellulare, costituiscono il principale presupposto dell'uso terapeutico di Venactone.

A differenza dello spironolattone, il canrenoato di potassio è idrosolubile ed, alle stesse dosi, risulta dotato di un'attività più favorevole e più pronta. Per le particolari caratteristiche di biodisponibilità è possibile impiegare dosaggi più ridotti con conseguente diminuzione di effetti collaterali, caratteristica particolarmente vantaggiosa in corso di trattamenti protratti.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Il canrenoato di potassio viene rapidamente assorbito dopo somministrazione per via orale determinando livelli ematici molto elevati di canrenone, principale metabolita del farmaco. Nell'uomo il picco ematico di canrenone viene ottenuto dopo la terza-quarta ora dalla somministrazione, con livelli ancora elevati alla dodicesima ora e tempo di emivita di diverse ore.

Le principali vie di eliminazione sono rappresentate da quelle renale e biliare.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

La tossicità acuta del canrenoato di potassio si è dimostrata relativamente bassa; le DL50 sono state calcolate nel topo in 1500 mg/kg e 135 mg/kg rispettivamente per via orale ed intraperitoneale e nel ratto in 1656 mg/kg e 110 mg/kg rispettivamente per via orale ed endovenosa. Il composto si è dimostrato soddisfacentemente tollerato, anche a dosi diverse a volte più elevate di quelle raccomandate in clinica, nelle prove di tossicità a lungo termine condotte nel ratto e nel cane per via orale e nel coniglio per via sottocutanea ed in quelle di embriotossicità (ratto e coniglio i.v., ratto e coniglio os) dove, in particolare, non sono stati posti in evidenza effetti teratogeni. Anche i risultati delle prove di mutagenesi (riparazione del DNA, mutazioni geniche "in vitro" ed "in vivo" sono da cosiderarsi nel loro complesso negative, anche se talune risposte in senso positivo o negativo possono essere influenzate dalla presenza di attivazione metabolica della sostanza.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Un fialoide di liofilizzato contiene: tris (idrossimetil) aminometano.

Una fiala di solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non sono note eventuali incompatibilità con altri farmaci.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

24 mesi


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Nessuna.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Scatola di 1 fialoide liof. da mg 200 + 1 fiala solv. da ml 20


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Per la preparazione della soluzione da iniettare devono essere utilizzati i fialoidi di potassio canrenoato liofilizzato da sciogliere con l'apposito solvente annesso alla confezione.

La soluzione così allestita  può essere iniettata in vena o, se destinata all'impiego per fleboclisi, diluita in non più di 250 ml di soluzione fisiologica o glucosata al 5%.

La soluzione deve essere preparata immediatamente prima dell'uso: se presenta marcato intorbidamento o flocculazione non va adoperata, mentre una leggera opalescenza non ne compromette l'efficacia o la tollerabilità.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

BENEDETTI S.p.A.

Vicolo De’ Bacchettoni, 3

51100 - PISTOIA

Licenz. G.D. Searle & Co. - Chicago (U.S.A.)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

A.I.C. N. 023644026


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

23.08.1978 / 01.06.2000


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Revisione 2000