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VENOSMINE 300
Principio attivo: | per 1 capsula | per 1 bustina |
diosmina | mg 300 | mg 300 |
Capsule - Bustine.
Terapia sintomatica della sindrome prevaricosa: sensazione di pesantezza alle gambe, prurito a livello delle zone malleolari, dolore al lato mediale delle gambe (lungo il tragitto della vena safena interna), irrequietezza delle gambe durante le prime ore della notte (sindrome delle gambe senza riposo), crampi notturni ai polpacci, edema iniziale delle gambe.
Coadiuvante nel trattamento della malattia varicosa conclamata (flebectasie, alterazioni del trofismo cutaneo della gamba, eczemi, indurimenti, ulcere varicose); nel trattamento della sindrome post-flebitica; nel trattamento delle emorroidi interne ed esterne.
Stati di fragilità capillare in genere (ecchimosi, ematomi, porpora, emorragie delle gengive).
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Mediamente 1 capsula o 1 bustina di Venosmine 300 per 3 volte al dì, ad intervalli regolari, o secondo altra prescrizione medica. Quando le circostanze lo richiedono (crisi flebitiche, emorroidali, emorragiche) la posologia può essere aumentata fino a dosi pari a 20-25 mg/kg/die (5-6 dosi/die). Una volta ottenuti i risultati desiderati, e dopo un periodo di consolidamento di 2 - 4 settimane, può essere opportuno diminuire la posologia fino alla dose media sopraindicata.
Ipersensibilità accertata verso la diosmina.
Non esistono particolari precauzioni sull'uso di Venosmine 300.
Il prodotto non provoca assuefazione, né dipendenza farmacologica.
Tenere fuori dalla portata dei bambini .
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Venosmine 300 può essere senza rischio somministrato in concomitanza con altri farmaci, ivi compresi gli anticoagulanti.
Sebbene non vi sia alcuna prova sperimentale o clinica che dimostri effetti dannosi sul prodotto del concepimento ed in genere sulla donna incinta, è opportuno evitare la somministrazione di Venosmine 300 durante i primi 3 mesi della gravidanza, analogamente a quanto viene consigliato per i farmaci in genere.
Non vengono segnalati effetti sulla guida.
Raramente l'uso di Venosmine 300 alle dosi consigliate in terapia dà luogo ad effetti collaterali. Vengono comunque riportati rari casi di gastralgia, nausea, diarrea, vertigini sempre di lieve entità e tali da non richiedere l'interruzione del trattamento.
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Non si conoscono finora casi di sovradosaggio.
Il principale effetto del farmaco si estrinseca a livello della parete dei vasi di capacitanza con ripristino del normale tono venoso. Sul microcircolo, a livello capillare, il farmaco agisce aumentando la resistenza e diminuendo la permeabilità dei vasi.
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La diosmina è rapidamente assorbita dal tubo gastro-enterico: la concentrazione ematica raggiunge il picco tra la 2ª e la 4ª ora dalla somministrazione.
Il principio attivo della specialità, dalle prove tossicologiche, risulta praticamente privo di tossicità per somministrazione unica (ratto DL50 4000 mg/kg per os; ratto DL50 2000 mg/kg i.p.; topo DL50 2000 mg/kg per os; topo DL50 2000 mg/kg i.p.). I controlli di tossicità cronica per dosi fino a 250 mg/kg/die nel ratto non hanno prodotto fenomeni tossici. La somministrazione durante il periodo organogenetico della gravidanza nel ratto e nel coniglio, a dosi fino a 100 mg/kg/die, non ha evidenziato alcuna attività teratogena né tossicità fetale.
Eccipienti delle capsule: polietilenglicol 4000, magnesio stearato, talco, silice precipitata
Composizione della capsula: gelatina, acqua depurata, biossido di titanio, ossido di ferro.
Eccipienti delle bustine: fruttosio, polietilenglicol 4000, magnesio stearato, amido, essenza arancio dolce.
Non sono state evidenziate incompatibilità nei confronti di altri farmaci.
5 anni, purché in confezione integra e correttamente conservata.
Venosmine 300 è conservabile in condizioni climatiche ambientali; tenere comunque lontano da fonti di calore e protetto dalla luce diretta. Non disperdere nell'ambiente dopo l'uso.
Astuccio da 30 capsule in blisters.
Astuccio da 30 bustine in pluristrato termosaldato.
Capsule: deglutire la capsula con l'aiuto di una modesta quantità d'acqua.Bustine: disperdere, per agitazione, il contenuto di una bustina in poca acqua (circa metà di un bicchiere); bere la sospensione risultante. La presenza del fruttosio quale dolcificante rende possibile la somministrazione anche a pazienti affetti da patologia diabetica.
GEYMONAT S.p.A.
Via S. Anna, 2 - 03012 Anagni (FR)
Confezione da 30 capsule AIC n. 024062097
Confezione da 30 bustine AIC n. 024062109
Prima autorizzazione: 13 Maggio 1996. Data di rinnovo: 01.06.2000
01.06.2000