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VIRAZOLE
Un flacone contiene:
Principio attivo
Ribavirina g 6
Polvere per soluzione da nebulizzare.
VIRAZOLE polvere per soluzione da nebulizzare è indicato solo nel trattamento di bronchioliti virali gravi da virus sinciziale respiratorio nei primi giorni di infezione.
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Prima dell'uso leggere attentamente le istruzioni dell'apparecchio con cui deve essere somministrato il prodotto, denominato SPAG-2 (generatore di piccole particelle per aerosol). Il VIRAZOLE polvere per soluzione da nebulizzare non deve essere somministrato mediante altri generatori, in quanto lo SPAG garantisce una micronizzazione ed un flusso del farmaco ottimali.
Il trattamento deve essere effettuato in modo continuativo, per 12-18 ore al giorno (ad eccezione del tempo necessario per le cure ausiliarie) per non meno di 3 e non più di 7 giorni, nell'ambito di un programma terapeutico più generale.
L'aerosol prodotto dallo SPAG-2 viene somministrato attraverso una cappa per ossigeno o con maschera o tenda per ossigeno. Il volume di distribuzione e l'area di condensazione sono maggiori impiegando una tenda. Non utilizzare lo SPAG-2 per aerosolizzare altri farmaci contemporaneamente a VIRAZOLE.
Se clinicamente indicati, i broncodilatatori per aerosol devono essere somministrati con lo SPAG spento.
Usando la concentrazione di farmaco raccomandata (20 mg/ml come soluzione iniziale nel serbatoio dello SPAG-2) la concentrazione media dell'aerosol per un periodo di 12 ore è di 190 mcg/l di aria.
La posologia consigliata è di un flacone di VIRAZOLE da 6 g al dì, sciolto in 300 ml di acqua per preparazioni iniettabili, secondo le modalità sotto descritte.
Allestimento della soluzione
In condizioni di sterilità sciogliere il contenuto del flacone in acqua per preparazioni iniettabili sterile, fino ad un volume di 100 ml.
Trasferire in un matraccio pulito e sterile (serbatoio dello SPAG-2) da 500 ml e diluire a 300 ml con acqua per preparazioni iniettabili sterile.
La concentrazione finale deve essere di 20 mg/ml.
L'acqua non deve contenere agenti antimicrobici o altre sostanze.
Prima di somministrare la soluzione, occorre verificare l'assenza di particelle o alterazioni cromatiche.
La soluzione ricostituita deve essere allestita immediatamente prima dell'uso oppure può essere conservata, in condizioni sterili, a 2-6°C, in flaconi di vetro da 100 ml, per 24 ore. Ulteriori diluizioni della soluzione non possono essere conservate.
Quando il livello della soluzione nel serbatoio dello SPAG-2 è basso, eliminare il liquido rimasto prima di rimpiazzarlo con nuova soluzione ricostituita. In ogni caso la soluzione deve essere sostituita almeno ogni 24 ore.
Ipersensibilità al principio attivo.
La ribavirina aerosol è controindicata nei casi in cui sia necessario ricorrere alla ventilazione assistita.
La ribavirina si è rivelata teratogena nell'animale da esperimento.
Pertanto il suo uso è controindicato in gravidanza accertata o presunta, durante l'allattamento e comunque nelle donne in età fertile; il personale femminile in età fertile incaricato all'assistenza deve evitare l'esposizione all'aerosol.
Nel protocollo di trattamento sarà indispensabile confermare con immunofluorescenza, isolamento e/o indagini sierologiche che le affezioni delle basse vie aeree (bronchioliti) sono effettivamente sostenute da virus respiratorio sinciziale.
I pazienti con infezione delle vie respiratorie inferiori, dovuta a VRS, richiedono un accurato monitoraggio della funzionalità respiratoria e dell'omeostasi idrico-salina.
Il trattamento deve essere iniziato al più presto possibile, comunque entro i primi 3 giorni dall'insorgenza dell'infezione delle vie respiratorie inferiori.
Per ottenere buoni risultati è infatti necessario iniziare la terapia ai primi sintomi di una infezione grave delle vie respiratorie inferiori.
Durante il trattamento occorre controllare attentamente la funzionalità respiratoria in quanto, in uno studio di tollerabilità condotto con ribavirina aerosol su adulti affetti da malattie polmonari croniche ostruttive e asma, si è osservato un peggioramento della funzione respiratoria.
Qualora all'inizio della terapia con VIRAZOLE polvere per soluzione da nebulizzare la funzionalità respiratoria peggiori improvvisamente, il trattamento deve essere sospeso e ripreso solo con estrema prudenza e sotto continuo controllo.
Il VIRAZOLE polvere per soluzione da nebulizzare è destinato solo per la somministrazione aerosol.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Non sono note le interazioni della ribavirina con farmaci quali digossina, broncodilatatori, altri antivirali, antibiotici o antimetaboliti, così come l'interferenza con i test di laboratorio.
Occorre prestare particolare attenzione alla possibilità di tali interazioni.
Sebbene non esistano dati sufficienti sull'uomo, la ribavirina si è rivelata teratogena e/o embriotossica in parte delle specie di animali testate (vedi 'Tossicologia') e pertanto l'uso di ribavirina aerosol è controindicato in gravidanza accertata o presunta.
L'impiego di ribavirina aerosol è sconsigliato anche durante l'allattamento anche se non ne è documentata l'escrezione nel latte materno.
Non pertinente.
L'esperienza con la ribavirina per inalazione è limitata; dagli studi clinici fino ad oggi eseguiti sono stati riscontrati i seguenti effetti collaterali:
Apparato respiratorio: l'inalazione di ribavirina può causare broncospasmo, dispnea, oppressione toracica e, soprattutto nei bambini gravemente ammalati e nei soggetti con asma o broncopneumopatie cronico ostruttive, un evidente peggioramento, talora improvviso, della funzionalità respiratoria. Sono stati inoltre segnalati polmoniti batteriche e pneumotorace.
Il ripristino delle condizioni di base o il miglioramento della sintomatologia è stato ottenuto con broncodilatatori o altra terapia idonea.
Apparato cardiovascolare: ipotensione, arresto cardiaco, accentuazione della tossicità digitalica.
Apparato emopoietico:sebbene con l'impiego di ribavirina aerosol non sono stati segnalati casi di anemia verificatisi con l'uso della sostanza per via orale o endovenosa, si tenga presente che la maggior parte dei bambini trattati non sono stati controllati dopo 1-2 settimane dalla fine del trattamento quando è più probabile l'insorgenza di anemia indotta dal farmaco. Sono stati segnalati tuttavia casi di reticolocitosi con la ribavirina per inalazione.
Cute e mucose: rash cutanei e congiuntiviti.
Alcuni pazienti in ventilazione assistita hanno accusato un aggravamento della sintomatologia tale da compromettere un'adeguata ventilazione e gli scambi gassosi.
La precipitazione del farmaco nell'apparecchiatura per la ventilazione assistita, compreso il tubo endotracheale, ha indotto un aumento della pressione espiratoria positiva terminale e un incremento della pressione inspiratoria positiva. Si è notato inoltre un accumulo di fluido nel tubo ('effetto condensa'). Per questi motivi il prodotto è controindicato quando è necessario ricorrere alla ventilazione assistita.
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Non sono mai stati riportati nell'uomo casi di iperdosaggio in corso di trattamento con ribavirina aerosol.
Gruppo farmacoterapeutico: Antivirali per uso sistemico/nucleosidi e nucleotidi, esclusi gli inibitori della transcrittasi inversa (Ribavirina) - Classe ATC J05AB04.
Meccanismo d'azione/effetti farmacodinamici:
VIRAZOLE è costituito dal principio attivo ribavirina, nucleoside sintetico, farmaco ad attività antivirale in vitro contro il virus respiratorio sinciziale, i virus influenzali e gli herpes virus. Nell'uomo è stata provata l'attività del farmaco nelle bronchioliti virali. La ribavirina è un antimetabolita della guanosina; il metabolita trifosfato è un inibitore dell'RNA polimerasi virale e inibisce la formazione del 'capping' a livello del mRNA, necessario per la trascrizione e, quindi, per la sintesi di proteine strutturali virali.
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VIRAZOLE somministrato per aerosol viene assorbito sistemicamente. VIRAZOLE somministrato per aerosol a pazienti in età pediatrica per 20 ore/die per 5 giorni ha determinato una concentrazione plasmatica media di 6,8 µM. La concentrazione di ribavirina nelle secrezioni dell'albero respiratorio è compresa tra 1.000 e 7.000 µM. L'emivita plasmatica è, in media, di 9,5 ore dopo somministrazione aerosolica. Nell'uomo, dopo somministrazione orale, l'eliminazione urinaria, sotto forma di sostanza non degradata e ribavirina deribosilata, raggiunge il 53% dopo 72 ore. La totale eliminazione del farmaco richiede un periodo di oltre 4 settimane a causa del suo accumulo negli eritrociti.
Tossicologia. Tossicità acuta: DL50 topo: p.o. 2.000 mg/kg; i.p. 900 mg/kg; DL50 ratto: p.o. 5.000 mg/kg; i.p. 2.000 mg/kg. Tossicità cronica: il ratto trattato per due anni con dosi tra 16 e 99 mg/kg/die per os ha presentato una diminuzione dell'incremento ponderale, del consumo di cibo e presenza di lesioni cutanee alla base della coda. La scimmia trattata con dosi giornaliere da 30 a 120 mg/kg per 6 mesi ha presentato diarrea, modesta anoressia e riduzione dell'incremento ponderale; la scimmia trattata con dosi fino a 100 mg/kg i.m. per 10 giorni mostra una anemia normocromica e normocitica reversibile. Non sono state rilevate alterazioni anatomopatologiche di rilievo.
Teratogenesi, mutagenesi e cancerogenesi. Non esistono dati relativi all'uomo. Effetti teratogeni o embriotossici sono stati osservati in roditori (criceto, ratto, topo, coniglio): malformazioni ossee, oculari, gastrointestinali. È stata osservata inoltre una riduzione della sopravvivenza dei feti e dei neonati. Tuttavia babbuine gravide, a cui sono stati somministrati fino a 120 mg/kg/die di ribavirina per 4 giorni durante i 20 giorni del periodo di organogenesi della gestazione (dal 20° al 30° giorno), non hanno manifestato alcun effetto teratogeno su organi interni ed esterni, né anormalità di sviluppo farmacoindotte nella prole estratta mediante taglio cesareo al 100° giorno di gestazione; il significato di queste osservazioni per l'uomo non è conosciuto. Gli studi di carcinogenesi in vivo non sono conclusivi; dai dati disponibili nel ratto, le alterazioni osservate sono sovrapponibili a quelle dei controlli. Solo in alcuni test in vitro la ribavirina ha dimostrato un potere mutageno: negli studi in vivo non sono state osservate attività mutagene o genotossiche.
Non presenti.
Nessuna nota.
A confezionamento integro: 2 anni.
Validità della soluzione ricostituita: 24 ore.
Polvere per soluzione da nebulizzare: conservare a temperatura ambiente.
La soluzione ricostituita deve essere allestita immediatamente prima dell'uso oppure può essere conservata, in condizioni sterili, a 2-6°C, in flaconi di vetro da 100 ml, per 24 ore. Ulteriori diluizioni della soluzione non possono essere conservate.
Confezione da 1 flacone da 100 ml di vetro chiaro contenente 6 g di ribavirina.
Si fa riferimento a quanto riportato al paragrafo 4.2 'Posologia e modo di somministrazione’.
Valeant Pharmaceuticals Germany GmbH
Düsseldorfer Straβe, 40 A
D - 65760 Eschborn
Germania
Flacone di polvere per soluzione da nebulizzare da 6g - A.I.C. n. 026875017
Rinnovo: giugno 2000
Settembre 2002