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VIRGAN
1 g di gel contiene 1.5 mg di ganciclovir
Per gli eccipienti vedere sezione 6.1.
Gel oftalmico.
Gel opalescente incolore.
Trattamento delle cheratiti acute superficiali da Herpes Simplex (vedere sezione 4.4).
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Dose:
1 goccia 5 volte al giorno fino alla completa riepitelizzazione della cornea, quindi proseguire con 1 goccia 3 volte al giorno per 7 giorni.
La terapia non dura generalmente più di 21 giorni.
Bambini:
L’uso del prodotto nei bambini al di sotto dei 18 anni di età non è raccomandato poiché non sono stati eseguiti studi specifici.
Modo di somministrazione:
Instillazione oculare nel sacco congiuntivale inferiore dell’occhio interessato.
Tra le instillazioni il tubo deve essere mantenuto verticalmente con la punta orientata verso il basso inserita nel basamento fornito con la confezione in modo da garantire la corretta formazione delle gocce.
Ipersensibilità al ganciclovir, all’aciclovir o ad uno o più degli eccipienti.
Questo prodotto medicinale non è indicato nel trattamento delle infezioni della retina da citomegalovirus (CMV).
L’efficacia in altri tipi di cheratocongiuntiviti virali non è stata dimostrata.
Non sono stati eseguiti studi clinici specifici in soggetti immunodepressi.
Il benzalconio cloruro può causare irritazione agli occhi. Evitare di indossare lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’applicazione ed aspettare almeno 15 minuti prima del loro reinserimento.
E’ noto che macchia le lenti a contatto morbide.
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Non pertinente.
Le informazioni disponibili concernenti l’utilizzo di VIRGAN gel oftalmico durante la gravidanza e l’allattamento sono insufficienti per valutare la sicurezza di utilizzo del farmaco durante questi periodi.
Sono stati osservati teratogenicità ed effetti sulla fertilità in studi su animali con somministrazioni orali o endovenose di ganciclovir. Inoltre ganciclovir ha mostrato potenziale genotossicità con basso margine di sicurezza (vedere sezione 5.3).
Di conseguenza la somministrazione durante la gravidanza e l’allattamento è sconsigliata, salvo in caso di assenza di terapia alternativa. In donne in età fertile dovrebbero essere adottate precauzioni contraccettive.
A causa dell’effetto genotossico riscontrato in sperimentazioni animali, ai maschi che assumono VIRGAN è consigliato di adottare precauzioni contraccettive locali (come il preservativo) durante il trattamento e fino a tre mesi dopo.
I pazienti dovrebbero astenersi dalla guida o dall’uso di macchinari se si presenta qualunque disturbo visivo durante l’applicazione.
Disturbi oculari:
Molto comuni (>1/10): Momentanea sensazione di bruciore e pizzicore.
Comuni (>1/100, <1/10): Cheratite puntata superficiale.
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Non pertinente.
Gruppo farmacoterapeutico: Antinfettivi, antivirali ATC: S01AD09
Ganciclovir, 9-[(1,3-diidrossi-2-propossi)metil] guanina o DHPG, è un nucleoside che inibisce in vitro la replicazione dei virus umani del gruppo Herpes (Herpes simplex di tipo 1 e 2, citomegalovirus) e adenovirus sierotipi: 1,2,4,6,8,10,19,22,28).
Ganciclovir è trasformato nelle cellule infette in ganciclovir trifosfato, la forma attiva del principio attivo.
La fosforilazione avviene prevalentemente all’interno delle cellule infette, con concentrazioni di ganciclovir trifosfato 10 volte più basse nelle cellule non infette.
Ganciclovir trifosfato esercita la sua attività antivirale attraverso l’inibizione della sintesi del DNA virale con due meccanismi: inibizione competitiva della DNA-polimerasi virale e incorporazione diretta nel DNA virale, che impedisce il suo allungamento.
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Nell’uomo, dopo somministrazione oculare 5 volte al giorno per 11-15 giorni per il trattamento di una cheratite erpetica superficiale, le concentrazioni plasmatiche misurate con un metodo analitico preciso (limite di rilevamento 0,005 mcg/ml) sono state molto basse: in media 0,013 mcg/ml (0-0,037).
Studi di farmacocinetica oculare nel coniglio hanno dimostrato una rapida e significativa penetrazione del ganciclovir a livello corneale e del segmento anteriore dell’occhio; questo permettte di ottenere per diverse ore concentrazioni superiori alla concentrazione corrispondente alla dose mediana efficace (ED50).
Potenzialità carcinogenetiche e mutagene:
Gli effetti carcinogenetici negli animali sono stati osservati solamente in seguito ad una somministrazione sistemica per un periodo prolungato (20 mg/kg, per via orale) con una dose 50 volte superiore rispetto ai pazienti trattati con VIRGAN. Ganciclovir è risultato positivo solamente in tre di cinque differenti tipi di test di genotossicità. I risultati positivi sono stati ottenuti nel test più sensibile di tutti (linfoma del topo) con una concentrazione sistemica 7500 volte quella dei pazienti trattati con VIRGAN, e nel test del micronucleo del topo alla dose di 50 mg/Kg/ev corrispondente a 15000 volte il livello plasmatico durante la terapia oculare con VIRGAN.
Riproduzione, fertilità:
Studi nell’animale dopo somministrazione endovenosa ed orale di ganciclovir hanno portato ad una soppressione testicolare ed ovarica con conseguenti effetti sulla fertilità. La tossicità del sistema riproduttivo delle femmine si è evidenziata in seguito ad una concentrazione sistemica 12 volte nei cani e 19 volte nei topi rispetto alla concentrazione sistemica dei pazienti trattati con VIRGAN. Si è verificato un deterioramento della performance riproduttiva in topi maschi in seguito ad una concentrazione sistemica 60 volte superiore a quella dei pazienti trattati con VIRGAN. Si è verificato un deterioramento della performance riproduttiva in topi femmine in seguito ad una concentrazione sistemica 3000 volte superiore a quella dei pazienti trattati con VIRGAN. Si sono verificati effetti teratogeni nei conigli in seguito ad una concentrazione sistemica 100 volte superiore a quella dei pazienti trattati con VIRGAN.
Tossicità oculare:
La somministrazione oculare di VIRGAN per 28 giorni nei conigli, con 5 instillazioni al giorno, non ha evidenziato alcun effetto tossico sia locale che sistemico.
Carbomer (Carbopol 974P),
sorbitolo,
idrossido di sodio (regolatore di pH),
benzalconio cloruro,
acqua depurata.
Non pertinente.
Prima dell’apertura: 3 anni.
Dopo l’apertura: 4 settimane.
Questo prodotto medicinale non richiede nessuna particolare condizione di conservazione.
Tubo (LDPE/alluminio/HDPE) con un beccuccio erogatore (HDPE) e capsula a vite (HDPE) fissati su un basamento di plastica rimovibile.
Confezione: 1 tubo da 5 g di gel oftalmico.
Il prodotto inutilizzato e scartato deve essere smaltito in accordo alle leggi vigenti.
Laboratoires THEA
12, rue Louis Blériot
63017 Clermont Ferrand Cedex 2
Francia
Tubo da 5 g AIC n. 037145012/M
01/02/2007
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