Pubblicità
VISUCLOBEN DECONGESTIONANTE
100 ml di sospensione contengono:
Principi attivi: Clobetasone-17-butirrato 100 mg; Tetrizolina
cloridrato 50 mg.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Collirio, sospensione.
Iperemie congiuntivali, congiuntiviti allergiche e primaverili, episcleriti, scleriti e forme irritative oculari.
Pubblicità
Una goccia 4 volte al giorno. Nelle forme infiammatorie particolarmente gravi una goccia ogni 1-2 ore fino ad ottenere un sensibile miglioramento, quindi diminuire la frequenza delle instillazioni.
Ipersensibilita’ ai principi attivi o ad uno dei qualsiasi degli eccipienti.
Ipertensione endoculare; herpes simplex acuto e la maggior parte delle altre malattie da virus della cornea; stadi infettivi acuti della varicella; congiuntivite con cheratite ulcerativa anche in fase iniziale (test fluorescina +); tubercolosi dell'occhio; micosi dell'occhio; oftalmie acute; congiuntiviti purulente e blefariti purulente ed erpetiche che possono essere mascherate o aggravate dai corticosteroidi; orzaiolo; glaucoma ad angolo stretto. Per la presenza di tetrizolina, questo prodotto non deve essere usato in cardiopatici, ipertesi o pazienti ipertiroidei.
L'uso di prodotti oftalmici corticosteroidei non è in genere indicato dopo rimozione non complicata di un corpo estraneo superficiale della cornea. Un esame oftalmologico periodico deve includere una accurata valutazione della cornea e del cristallino in pazienti in trattamento a lungo termine o ripetuto con tali agenti; dopo trattamento prolungato con alcuni corticosteroidi per uso topico sono stati riportati casi di cataratta e perforazione corneale. Infezioni virali, batteriche e fungine dell'occhio possono essere attivate, esacerbate o mascherate dall'applicazione di corticosteroidi. Qualora si osservino segni di ipersensibilità l'uso di tale preparazione deve essere sospeso. Sebbene sia stato dimostrato che Visucloben Decongestionante, nella maggior parte dei pazienti, abbia effetti indesiderati minimi sulla pressione endoculare, in occasione di trattamenti prolungati è opportuno procedere a frequenti controlli del tono oculare, specie nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto o con anamnesi familiare di glaucoma. Non superare le dosi indicate. Non somministrare per oltre 7 giorni consecutivi senza consultare il medico. Dal momento che le infezioni fungine sono particolarmente inclini a svilupparsi in occasioni di trattamenti locali prolungati con corticosteroidi, l'invasione fungina deve essere tenuta in considerazione in presenza di ulcerazioni corneali persistenti ove sia stato usato o sia in uso un corticosteroide. Per la presenza di tetrizolina il prodotto, pur presentando uno scarso assorbimento sistemico, deve essere usato con cautela in pazienti affetti da ipertensione, ipertiroidismo, disturbi cardiaci, iperglicemia (diabete) e in soggetti in corso di trattamento con farmaci antidepressivi. Il prodotto se accidentalmente ingerito, o se impiegato per lunghi periodi a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. Da usare sotto il diretto controllo del medico. Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Links sponsorizzati
Per la presenza di tetrizolina il prodotto va usato con cautela nei soggetti in corso di trattamento con farmaci antidepressivi (vedere anche paragrafo 4.4).
Visucloben Decongestionante non è stato studiato nelle donne in gravidanza o durante allattamento.Nelle donne in stato di gravidanza va somministrato nei casi di effettiva’ necessita’ sotto il diretto controllo del medico. Se l’uso di questo prodotto è ritenuto essenziale in una madre che allatta, la paziente dovrebbe sospendere l’allattamento.
Il Visucloben Decongestionante non interferisce sulle capacità di guidare e sull'uso di macchinari.
Localmente si possono verificare fenomeni di ipersensibilità (iperemia, bruciore, prurito); in tal caso occorre sospendere il trattamento e, se necessario, istituire la terapia idonea. Aumenti della pressione endoculare sono stati riportati in pazienti suscettibili, ma tali aumenti sono in genere più lievi e meno frequenti con clobetasone rispetto ad altre preparazioni corticosteroidee per uso oftalmico. I trattamenti di lunga durata possono provocare ipertensione oculare e/o glaucoma, raramente danni a carico del nervo ottico, formazione di cataratta subcapsulare posteriore, ritardo nella cicatrizzazione delle ferite.
Raramente è stata riportata la comparsa di Herpes simplex a livello oculare in pazienti che ricevevano corticosteroidi per via sistemica o localmente nell'occhio per altre condizioni. Nelle malattie che provocano assottigliamento della cornea o della sclera è stata descritta perforazione oculare dopo l'impiego di steroidi topici. Sebbene non riportate in pazienti trattati con Visucloben Decongestionante, vescicole sierose raramente sono state osservate con terapia corticosteroidea in seguito ad intervento chirurgico di cataratta. Con l'uso della sola tetrizolina possono raramente verificarsi cefalea transitoria, nausea e fenomeni di sensibilizzazione a carico della congiuntiva.
Links sponsorizzati
Non sono disponibili dati relativi al sovradosaggio.
Codice ATC: S01GA52
Visucloben Decongestionante Collirio “0,05% + 0,1% collirio, soluzione” (Clobetasone butirrato/tetrizolina cloridrato) è una sospensione per uso topico oftalmico a base di un corticosteroide, il clobetasone butirrato, e di una amina simpaticomimetica, la tetrizolina. La possibilità di poter disporre di un cortisonico che ad una efficacia terapeutica, nelle forme infiammatorie del segmento anteriore dell'occhio, aggiunga la caratteristica di avere una minima o nessuna influenza sulla pressione oculare, come nel caso del clobetasone, offre all'oculista notevoli vantaggi. Tuttavia è ormai noto che nelle forme infiammatorie gravi, il solo corticosteroide non è in grado di eliminare la vasodilatazione e l'arrossamento a volte imponente della mucosa oculare. È altrettanto noto quanto sia utile e giustificato l'ausilio di una vasocostrizione locale associata all'azione antiinfiammatoria del corticosteroide, soprattutto nelle congiuntiviti allergiche e primaverili, scleriti ed episcleriti, dove è indispensabile favorire la risoluzione della patologia con un effetto di vasocostrizione. L'associazione quindi del clobetasone e della tetrizolina, noto vasocostrittore locale, dà risultati clinici evidenti nel migliorare la sintomatologia (prurito, bruciore, fotofobia) nelle congiuntiviti allergiche e primaverili, scleriti ed episcleriti, con il vantaggio di poter usufruire di un rimedio dotato di ottima tollerabilità, anche nei soggetti che manifestano ipertono intraoculare.
Links sponsorizzati
Il clobetasone 17-butirrato, corticosteroide di sintesi, è stato scelto fra vari nuovi composti in quanto ne è stato dimostrato il netto divario tra attività topica e sistemica rispetto agli altri corticosteroidi. Il razionale del suo impiego in terapia si basa proprio sulla possibilità che esso eserciti il massimo dell’attività a livello locale, con minimi effetti sistemici collaterali. Per via topica, applicazioni ripetute con soluzioni di tetrizolina allo 0,25 e 0,5% sulla cornea, dimostrano assenza di tossicità locale e fenomeni irritativi e di sensibilizzazione. Mentre alcuni vasocostrittori producono dilatazione della pupilla o causano iperemia di rimbalzo, non si sono avute evidenze che questi fenomeni si verifichino con tetrizolina. L'efficacia della tetrizolina tende a diminuire dopo 10 giorni di trattamento.
Il clobetasone 17-butirrato presenta una tossicità sistemica acuta molto bassa. La DL50 in ratti e topi è infatti elevata. Per quanto riguarda la tossicità sistemica subacuta, la somministrazione per 30 giorni al ratto di 0,03 mg/kg di clobetasone 17-butirrato per via sottocutanea, non provoca nessun effetto tossico. Per quanto riguarda la tossicità sistemica cronica, la somministrazione per 6 mesi al ratto di 0,03 mg/kg di clobetasone 17-butirrato per via sottocutanea, non provoca nessun effetto tossico.
Da prove sperimentali per via orale e parenterale la tetrizolina non ha evidenziato effetti tossici.
sodio edetato;
sodio fosfato monobasico; sodio cloruro ; polisorbato 80 ; ipromellosa; benzalconio cloruro ; acqua depurata.
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
A confezionamento integro: 18 mesi. Il prodotto non deve essere usato oltre 30 giorni dopo la prima apertura del contenitore.
Conservare a temperatura non superiore ai 25° C
La sospensione è contenuta in flaconi di polietilene a bassa densità sigillati da dosatore - contagocce dello stesso materiale da 5 ml e da 10 ml. E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
Visufarma S.p.A.
Via Canino, 21 – 00191- Roma
5 ml di collirio A.I.C. n. 026592016 (sospesa),
10 ml di collirio A.I.C. n.026592028.
Giugno 2005.
Determinazione AIFA del 23 Febbraio 2009