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XANTIUM
Fiale | mg 0,50 | mg 1 | mg 2 |
Per fiala: | | | |
Principio attivo | | | |
Protirelina | mg 0,5 | mg 1 | mg 2 |
(equivalente a protirelina tartrato) | mg 0,732 | mg 1,464 | mg 2,928 |
Fiale per uso intramuscolare o endovenoso per fleboclisi.
La protirelina è indicata nei casi di deficit neurologici, soprattutto in presenza di alterazioni della coscienza e/o della vigilanza, conseguenti a traumi cranici o ad accidenti cerebrovascolari.
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Intramuscolare: 1-2 mg una o due volte al giorno. Endovena per fleboclisi: da 1 a 4 mg/die in una o due somministrazioni. Il trattamento andrà limitato a brevi periodi (1-2 settimane). La somministrazione endovenosa deve essere effettuata per fleboclisi (durata non inferiore a 30 minuti) diluendo il farmaco in almeno 50 ml di soluzione fisiologica o soluzione glucosata.
Ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto.
Avvertenze
La terapia cronica con protirelina induce una diminuzione della secrezione ipofisaria di TSH e PRL; i livelli plasmatici di tali ormoni tornano generalmente alla norma nell'arco di due settimane dall'interruzione del trattamento.
Il farmaco, particolarmente quando viene somministrato per via endovenosa, dovrebbe essere usato con cautela in pazienti con alterazioni significative della funzionalità cardiaca.
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Non si conoscono, allo stato attuale, interazioni medicamentose con altri farmaci usati per la stessa patologia. È comunque da considerare che l'attività della protirelina, limitatamente ai suoi effetti tireotropici, può essere ridotta da dopamina, bromocriptina, levodopa, clorpromazina, tioridazina, fentolamina, aspirina, corticosteroidi con preminente attività glicocorticoide e ciproeptadina; viceversa può essere aumentata da teofillina, estrogeni nell'uomo ma non generalmente nella donna.
Sebbene nel corso degli studi sugli animali non abbia manifestato proprietà teratogeniche, non essendone stata stabilita la sicurezza d'impiego, il prodotto, in via prudenziale, non andrà somministrato nelle donne in stato di gravidanza.
Il farmaco non interferisce sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.
Possono manifestarsi variazioni della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, cefalea, sensazione di calore e vampate di calore al volto, stordimento, palpitazioni, stimolo alla minzione, minzione frequente, nausea, gastralgie, disturbi addominali, diarrea, anoressia, sensazione di gusto amaro in bocca, malessere generalizzato. Sono stati anche segnalati fenomeni quali vertigini, ansia, disturbi del sonno, senso di oppressione toracica, rash cutaneo, ipertermia, sudorazione, inoltre anche se non sicuramente attribuibili al trattamento con Xantium, lievi alterazioni di alcuni parametri di laboratorio (leucopenia, eritrocitopenia, riduzione dell'emoglobina e dell'ematocrito, aumento della transaminasi glutammico-piruvica e della fosfatasi alcalina, elevazione dell'azotemia).
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Non sono stati segnalati sintomi da sovradosaggio.
La somministrazione negli animali da esperimento di protirelina tartrato antagonizza il sonno e l'inibizione del consumo di glucosio indotti da barbiturici ed inoltre riduce la durata dell'anestesia da etanolo.
La somministrazione del farmaco in animali con traumi cranici sperimentali produce reazioni di allerta evidenziate da eventi comportamentali e da rilevazioni elettroencefalografiche. Trattamenti acuti o ripetuti con protirelina tartrato migliorano l'acquisizione e la memorizzazione di varie prestazioni comportamentali condizionate.
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È stato sperimentalmente dimostrato che la protirelina attraversa la barriera ematoencefalica e rapidamente produce consistenti concentrazioni cerebrali. L'eliminazione si attua prevalentemente per via renale.
Lo Xantium (protirelina tartrato) è il capostipite di una nuova classe di farmaci: i neuropeptidi. Esso, in qualità di neuropeptide fisiologico, è in grado di attivare i principali sistemi neurotrasmettitoriali. A seguito di queste azioni, lo Xantium si è dimostrato efficace tanto nella fase immediatamente successiva all'evento acuto che nel trattamento dei deficit neurologici o funzionali conseguenti a trauma cranico e/o accidente cerebrovascolare.
La DL50 varia tra 520 e 3.300 mg/kg a seconda della specie animale e della via di somministrazione. Il farmaco non ha evidenziato effetti teratogeni e non ha influenzato la fertilità degli animali trattati. Il farmaco inoltre non ha dimostrato alcuna attività mutagena.
D-sorbitolo, Sodio idrossido, Acqua p.p.i
Non sono noti fino ad oggi fenomeni di incompatibilità dello Xantium con altri farmaci. A scopo precauzionale è comunque sconsigliata la somministrazione contemporanea di Xantium nella stessa fiala o nello stesso flacone per infusione, con altri farmaci.
Tre anni. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Il farmaco può essere conservato alle normali condizioni ambientali.
Fiale con prerottura a punto: vetro bianco tipo I.
Xantium fiale da 1 ml (1 mg) scatola da 3 fiale
Xantium fiale da 1 ml (0,5 mg) scatola da 5 fiale
Xantium fiale da 1 ml (2 mg) scatola da 3 fiale
Xantium fiale da 1 ml (2 mg) scatola da 1 fiala
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WYETH LEDERLE S.p.A.
Via Nettunense n. 90 - 04011 Aprilia (LT)
Xantium 5 Fiale da 0,5 mg AIC n. 025704014
Xantium 3 Fiale da 1 mg AIC n. 025704026
Xantium 1 Fiala da 2 mg AIC n. 025704040
Xantium 3 Fiale da 2 mg AIC n. 025704053
Maggio 2000
Giugno 2000