Pubblicità
XENETIX 350
1 ml di soluzione contiene:
Principio attivo
Iobitridolo (INN) 767,8 mg
corrispondente a iodio 350 mg
Per gli eccipienti vedere 6.1
Soluzione iniettabile.
Adulti e bambini da sottoporre a:
urografia endovenosa;
tomografia computerizzata (TC) del cranio e del corpo;
angiografia a sottrazione digitale (DSA) endovenosa;
arteriografia;
angiocardiografia.;
Pubblicità
Il dosaggio deve essere adattato di volta in volta al tipo di esame, al distretto da studiare, al peso corporeo e alla funzione renale del soggetto, particolarmente nei bambini.
I dosaggi raccomandati sono i seguenti:
Indicazioni | dose media ml/kg | volume totale (minimo/massimo) ml |
Urografia endovenosa | 1 | 50-100 |
TC | | |
TC cranio | 1 | 40-100 |
TC corpo | 1,8 | 90-180 |
Angiografia endovenosa a sottrazione | | |
Digitale | 2,1 | 95-250 |
Arteriografia | | |
Arteriografia periferica | 2,2 | 105-205 |
Arteriografia arti inferiori | 1,8 | 80-190 |
Arteriografia addominale | 3,6 | 155-330 |
Angiocardiografia | | |
Adulti | 1,9 | 65-270 |
Bambini | 4,6 | 10-130 |
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
XENETIX non è indicato per la mielografia.
Generalmente controindicato in gravidanza (vedere 4.6)
Avvertenze speciali:
Come tutti mezzi di contrasto iodati, gli agenti di contrasto non ionici, triiodati, solubili in acqua possono determinare lievi, gravi o fatali reazioni da intolleranza, che spesso sono immediate, e a volte ritardate.
Queste reazioni non sono prevedibili, ma ricorrono più frequentemente nei pazienti con anamnesi positiva per allergie (orticaria, asma, rinite allergica, eczema, allergie a cibi o a farmaci) o che hanno mostrato particolare sensibilità durante un precedente esame con mezzo di contrasto iodato.
In questi pazienti non è possibile eseguire uno screening con i test di reazione allo iodio o qualunque altro test attualmente disponibile.
Precauzioni per l'uso:
Durante l'esecuzione dell'esame sono necessari:
sorveglianza da parte di un medico;
mantenimento di una via endovenosa per il trattamento di emergenza in caso di reazione.
Occorre prestare attenzione nei casi di grave insufficienza epatica e renale.
È necessario non limitare l'apporto di acqua e, anzi, è raccomandabile favorire una abbondante produzione di urine nei soggetti con insufficienza renale, diabete, mieloma o iperuricemia, come pure nei bambini piccoli e nei soggetti con lesioni ateromatose. È raccomandabile una pre-medicazione nei soggetti a rischio di reazioni (allergia, scarsa tollerabilità per i prodotti iodati).
Per tali motivi deve essere sempre disponibile la strumentazione per le manovre di rianimazione, specialmente nei soggetti in trattamento con beta-bloccanti, nei quali l'adrenalina e i liquidi per via endovenosa possono avere poco effetto.
Links sponsorizzati
Associazioni che richiedono precauzioni particolari:
Diuretici: Nel caso di disidratazione indotta dai diuretici c’è un rischio maggiore di insufficienza renale acuta, specialmente quando si impiegano dosi elevate di mezzi di contrasto iodati.
Il paziente dovrebbe essere reidratato prima della somministrazione del mezzo di contrasto iodato.
Metformina: nei pazienti diabetici è stata segnalata la possibilità di acidosi lattica, favorita dalla insufficienza renale funzionale, in seguito all’effettuazione di esame radiologico con somministrazione di mezzo di contrasto per via intravascolare. Il trattamento con metformina dovrebbe essere sospeso 48 ore prima dell'esame e ripreso 2 giorni dopo l'esecuzione dell'esame radiologico.
Gravidanza: l’innocuità dello iobitridolo nelle donne in gravidanza non è stata dimostrata. Studi condotti sugli animali non hanno dimostrato effetti teratogeni. Tuttavia in corso di gravidanza è opportuno evitare l'esposizione ai raggi X, e la decisione se eseguire o meno un esame radiologico in donne gravide deve basarsi su una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Allattamento: non sono stati condotti studi sul passaggio dello iobitridolo nel latte materno. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che la escrezione con il latte è bassa (minore del 3%), tuttavia, come misura cautelativa, l’allattamento al seno deve essere interrotto prima della somministrazione e non deve essere ripreso per almeno 24 ore dopo la somministrazione.
Non applicabile.
Possono verificarsi reazioni benigne come senso di calore e, molto raramente, nausea, vomito e arrossamento. Queste reazioni sono transitorie e senza conseguenze.
È possibile l'insorgenza di reazioni più serie. Queste ultime possono presentarsi isolatamente o in associazione, e possono includere patologie cutanee, respiratorie, neurosensitive, gastrointestinali e cardiovascolari comprendenti anche il collasso circolatorio con vario grado di severità, eccezionalmente con shock e/o arresto circolatorio.
Links sponsorizzati
Non applicabile.
Categoria farmacoterapeutica: Mezzi di contrasto radiologici idrosolubili, nefrotropici, a bassa osmolarità.
Codice ATC: V08AB11
XENETIX è un mezzo di contrasto non ionico a bassa osmolalità, triiodato, solubile in acqua, per l'esecuzione di esami uro-angiografici. La molecola dello iobitridolo si caratterizza per la sua idrofilia stabile e bilanciata.
Lo studio sulla tollerabilità condotto su parametri emodinamici, cardiovascolari, broncopolmonari, renali, neurologici e reologici ha dimostrato che il profilo dello iobitridolo è identico o superiore a quello degli altri mezzi di contrasto a bassa osmolalità non ionici triiodati, solubili in acqua, particolarmente per quanto riguarda i parametri cardiovascolari e neurologici, o comparabile a quello di prodotti di riferimento (tollerabilità renale).
Links sponsorizzati
Somministrato per via intravascolare, lo iobitridolo si distribuisce in circolo e negli spazi interstiziali. Viene rapidamente eliminato immodificato attraverso escrezione urinaria (per filtrazione glomerulare senza riassorbimento tubulare o secrezione).
Nei soggetti con insufficienza renale si verifica una escrezione eterotopica attraverso la bile. Lo iobitridolo può essere dializzato.
Gli studi tossicologici condotti per via endovenosa non hanno evidenziato l'insorgenza di effetti tossici tranne che in condizioni considerevolmente differenti dall'impiego clinico (per dosi e ripetizione delle dosi). Nel caso dello iobitridolo, come per tutti i mezzi di contrasto triiodati, solubili in acqua, non ionici, somministrati in grandi volumi (da 25 a 50 ml/kg) in singole dosi, questi effetti si presentano in forma di segni fugaci di ipotermia , depressione respiratoria oppure danni istologici con un meccanismo dose-dipendente negli organi bersaglio (fegato e rene) con segni di vacuolizzazione epatocellulare ed ectasia tubulare. La somministrazione di dosi ripetute nei cani per 28 giorni a dosi elevate (8 ml/kg) ha indotto fenomeni di degenerazione granulare e vacuolare reversibili in seguito alla interruzione del trattamento.
Può osservarsi irritabilità locale in caso di diffusione perivascolare.
La sostanza non si è dimostrata mutagena nelle condizioni sperimentali adottate. Gli studi condotti sugli animali non hanno dimostrato effetti teratogeni.
Edetato disodico di calcio, cloridrato di trometamina , trometamina, HCl, NaOH, acqua per preparazioni iniettabili.
Al fine di evitare rischi di incompatibilità, nessun altro medicamento deve essere iniettato con la stessa siringa.
3 anni.
Conservare al riparo dalla luce e a temperatura non superiore a 30°C.
Flaconi di vetro di tipo II con tappo di gomma in clorobutile.
- 1 flacone da 20 ml
- 1 flacone da 50 ml
- 1 flacone da 60 ml
- 1 flacone da 100 ml
- 1 flacone da 150 ml
- 1 flacone da 200 ml
- 1 flacone da 500 ml
- 1 flacone da 50 ml con siringa in plastica (polipropilene), catetere endovenoso in plastica (cloruro di polivinile) e prolunga in plastica (cloruro di polivinile).
- 1 flacone da 60 ml con siringa in plastica (polipropilene), catetere endovenoso in plastica (cloruro di polivinile) e prolunga in plastica (cloruro di polivinile).
Sacche in polipropilene
- 10 sacche da 100 ml.
- 10 sacche da 150 ml.
- 10 sacche da 200 ml
- 10 sacche da 500 ml.
Specifiche precauzioni per l’uso del flacone da 500 ml:
dopo aver perforato il tappo del flacone si raccomanda di prelevare l’agente di contrasto attraverso un dispositivo per infusione adatto al riempimento di una siringa manuale o annessa ad iniettore automatico.
Generalmente il dispositivo per infusione deve essere munito di perforatore, filtro per aria e attacco tipo Luer, possibilmente allungato con tubi prolunga in plastica ed estremità con capsula di protezione.
Devono essere strettamente applicate le specifiche istruzioni per l’uso fornite dai produttori di dispositivi per infusione.
Al termine della giornata, il flacone contenente residui di mezzi di contrasto inutilizzato deve essere scartato insieme al dispositivo per infusione ad esso connesso.
GUERBET
BP 57400
F-95943 Roissy CdG Cedex
FRANCE
Rappresentante in Italia :
GUERBET S.p.A.
Viale Brigata Bisagno, 2
16129 Genova - Italia
- flacone da 20 ml n° 032830150
- flacone da 50 ml n° 032830162
- flacone da 60 ml n° 032830174
- flacone da 100 ml n° 032830186
- flacone da 150 ml n° 032830198
- flacone da 200 ml n° 032830200
- flacone da 500 ml n° 032830212
- flacone da 50 ml con siringa e set da infusione n° 032830275
- flacone da 60 ml con siringa e set da infusione n° 032830287
- 10 sacche da 100 ml n° 032830337
- 10 sacche da 150 ml n° 032830349
- 10 sacche da 200 ml n° 032830352
- 10 sacche da 500 ml n° 032830364
30.07.1996/ 29.08.2001
27/05/2005