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ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato
1 compressa contiene:
Principio attivo:
ketotifene fumarato acido ...............................................................................
2,75 mg (pari a 2 mg di base) Per gli eccipienti, vedere 6.1
Compresse a rilascio prolungato.
Trattamento sintomatico della rinite allergica
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Adulti:
2 mg una volta al dì, preferibilmente la sera; se necessario, 2 mg due volte al dì (mattino e sera, intervallo 12 ore).
Bambini sopra i 3 anni:
2 mg una volta al dì, preferibilmente la sera.
ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato deve essere ingoiato intero.
Ipersensibilità al principio attivo e ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti in trattamento con antidiabetici orali; epilessia; allattamento.
Il ketotifene non è efficace per la prevenzione o il trattamento degli attacchi acuti d´asma.
Il ketotifene può abbassare la soglia convulsiva, pertanto va somministrato con cautela in pazienti con anamnesi positiva per l´epilessia.
Monitorare segni di grave sonnolenza.
La comparsa di sonnolenza, presente soprattutto nei primi giorni di terapia, può compromettere alcune abilità pratiche, ad esempio la guida o il lavoro con macchinari (vedere anche 4.7).
Si sconsiglia l´uso di bevande alcoliche e di farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale (ad esempio sedativi-ipnotici, altri antistaminici).
La sospensione del trattamento dovrebbe essere fatta progressivamente in un periodo di 2.4 settimane.
Il medicinale contiene lattosio non è quindi adatto per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.
Tenere fuori della portata e dalla vista dei bambini.
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ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato può potenziare gli effetti dei sedativi, degli ipnotici, degli antistaminici, dell'alcool e degli anticoagulanti.
In pazienti che assumono ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato in concomitanza con farmaci antidiabetici orali si può verificare trombocitopenia.
L´assunzione simultanea di questi farmaci dovrebbe essere pertanto evitata.
Il ketotifene aumenta l´effetto dei broncodilatatori, pertanto occorre ridurre la frequenza d'uso di questi ultimi, qualora vengano somministrati contemporaneamente a ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato.
Studi sugli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni a carico del ketotifene, pur dimostrando la capacità di attraversare la placenta; in mancanza di dati sull´uomo l´uso di ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato in gravidanza deve essere fatto solo in caso di effettiva necessità e sotto stretto controllo medico.
Significative quantità di diversi antistaminici, tra i quali il ketotifene, si ritrovano nel latte materno, non essendoci sufficienti dati di sicurezza per l´uso durante l´allattamento ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato non deve essere assunto da donne che allattano.
Nei primi giorni di trattamento con ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato, la prontezza di riflessi dei pazienti può risultare diminuita, per cui occorre prudenza nella guida di veicoli o nella manovra di macchinari.
Sonnolenza e sedazione (frequenti all´inizio del trattamento, tendono a scomparire durante la terapia), nausea, vomito, gastralgia, dispepsia, stipsi, astenia, secchezza della bocca, cefalea, vertigini, cistite.
Occasionalmente si possono verificare sintomi di stimolazione del SNC quali eccitazione, irritabilità, insonnia e nervosismo, soprattutto nei bambini.
Sono stati anche riportati casi di eritema multiforme , dermatite da contatto, eruzioni cutanee, sindrome di Stevens-Johnson, dispnea, aumento di peso, sincope e sindrome d´astinenza.
Molto raramente il ketotifene può provocare convulsioni, innalzamento negli enzimi epatici ed epatiti.
Sono stati segnalati isolati casi di aritmia in corso di trattamento con ketotifene.
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- 2 - I sintomi principali di un sovradosaggio acuto comprendono:
sonnolenza, fino a grave sedazione; confusione e disorientamento; bradicardia o tachicardia; ipotensione; ipereccitabilità o convulsioni, soprattutto nei bambini; dispnea o depressione respiratoria; coma reversibile.
Trattamento:
l´emesi non è raccomandata per il rischio di convulsioni; considerare la possibilità della lavanda gastrica e la somministrazione di carbone attivo.
Se necessario, effettuare un trattamento sintomatico e il monitoraggio del sistema cardiocircolatorio.
Se sono presenti eccitazione o convulsioni, somministrare benzodiazepine (diazepam o lorazepam), se le convulsioni persistono o si ripresentano, somministrare fenobarbitale.
Categoria farmacoterapeutica:
antiallergici, antistaminici – Codice ATC:
R06AX17.
ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato è un antistaminico che inibisce in modo non competitivo i recettori istaminici H1.
ZADITEN 2 mg compresse a rilascio prolungato ha anche un´attività stabilizzante i mastociti e di inibizione del rilascio di mediatori chimici dai mastociti coinvolti nelle reazioni di ipersensibilità.
Diminuisce l´attivazione degli eosinofili ed il loro flusso nella sede d´infiammazione.
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Dopo somministrazione orale l'assorbimento del ketotifene è praticamente completo.
Tuttavia, la sua biodisponibilità è di circa il 50% a causa di un effetto di primo passaggio epatico.
La biodisponibilità del farmaco non è influenzata dalla presenza di cibo.
La concentrazione plasmatica massima (Cmax) del ketotifene si raggiunge nell´adulto dopo 2.4 ore se somministrato in capsule, in un tempo minore (intorno alle 2 ore) se somministrato come sciroppo.
Nel bambino il picco di massima concentrazione si raggiunge in 1.2 ore.
Somministrato in compresse a rilascio prolungato il picco di massima concentrazione si raggiunge dopo 3.6 ore.
L´insorgenza dell´effetto terapeutico di profilassi varia da 4 a 12 settimane.
Il legame con le proteine plasmatiche è del 75%.
L'eliminazione del ketotifene è bifasica, con una emivita breve di 3.5 ore ed una prolungata di circa 21 ore.
Il ketotifene è metabolizzato dal fegato con processi di glucuroconiugazione (principale metabolita inattivo è il ketotifene-N-glucuronide) e demetilazione (metabolita attivo nor-ketotifene).
Il 60-70% della dose è eliminata attraverso il rene, prevalentemente sotto forma di metaboliti inattivi, entro le 48 ore.
Dal 30 al 40% della dose è eliminata con le feci.
La clearance totale è di 3,61 L/hr/kg.
Nei bambini il meccanismo del metabolismo è identico a quello degli adulti, presentano tuttavia una clearance superiore e quindi la posologia del ketotifene consigliata per i bambini di età superiore ai tre anni è la stessa di quella proposta per gli adulti.
Tossicità acuta Negli studi di tossicità acuta del ketotifene nel topo, ratto e coniglio la DL50 per somministrazione orale è risultata
> 300 mg/kg e compresa tra 5 e 20 mg/kg dopo somministrazione e.v..
Gli eventi avversi indotti in seguito a sovradosaggio sono stati dispnea ed eccitazione motoria seguite da spasmi e sonnolenza.
I sintomi tossici si - 3 - manifestano rapidamente e scompaiono entro qualche ora; non ci sono evidenze di effetti cumulativi o ritardati.
Mutagenesi Il ketotifene e/o i suoi metaboliti sono risultati privi di potenziale genotossico in vitro, come dimostrato nei test di mutazione genetica e nella salmonella typhimurium, nel test dell'aberrazione cromosomica nelle cellule di hamster cinese V79, o nel test di riparazione del DNA nelle colture di epatociti di ratto.
Nessuna attività clastogenica è stata osservata in vivo (analisi citogenica delle cellule di midollo osseo nell'hamster cinese, test del micronucleo nel topo).
Allo stesso modo, nessun effetto mutageno è stato evidenziato nelle cellule germinali di topo maschio nel test del dominante letale.
Cancerogenesi Nei ratti trattati in modo continuativo con la dieta per 24 mesi, la massima dose tollerata di 71 mg/kg/die di ketotifene non ha dimostrato alcun potenziale carcinogenico.
Nessuna evidenza di effetti tumorigeni si è verificata nel topo trattato fino a 88 mg/kg per 74 settimane.
Tossicità riproduttiva Nessun potenziale embriotossico dovuto a ketotifene si è manifestato nel ratto o nel coniglio.
Nel ratto maschio trattato per 10 settimane (durata maggiore di un ciclo spermatogenico completo) prima dell'accoppiamento, la dose tollerata di 10 mg/kg/die non ha influenzato la fertilità.
Nel ratto femmina la fertilità, lo sviluppo prenatale, la gravidanza, l'allattamento della nidiata non sono stati influenzati dal trattamento con ketotifene a dosi orali fino a 50 mg/kg/die, sebbene una tossicità non specifica per le femmine gravide sia stata osservata a dosi
>10 mg/kg.
Solo a queste dosi si sono riscontrate diminuzioni nella sopravvivenza di nati e nell'incremento del peso corporeo durante i primi giorni dello sviluppo post-natale alla dose più alta di 50 mg/kg/die.
Nessuna reazione avversa imputabile al trattamento è stata osservata nella fase perinatale.
Magnesio stearato, etilcellulosa, povidone, amido di mais, gliceril palmito stearato, lattosio monoidrato, ipromellosa, titanio diossido, polietilenglicole 6000, talco, silice colloidale anidra, pigmento ossido di ferro giallo.
Nessuna.
3 anni
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
15 compresse a rilascio prolungato da 2 mg per uso orale - 4 -
Nessuna.
Novartis Farma S.p.A.
Largo Umberto Boccioni, 1 - 21040 Origgio (VA)
A.I.C.
n.
024574042
DELL´AUTORIZZAZIONE Prima autorizzazione:
16.03.1993 Rinnovo:
01.06.2005
20 febbraio 2007 -