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ZOLPIDEM RATIOPHARM
Ogni compressa rivestita contiene:
10 mg zolpidem tartrato
Eccipienti: 86 mg lattosio/compressa rivestita con film
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film.
Compressa rivestita con film di colore bianco, rettangolare, biconvessa, con linea di frattura su entrambi i lati, con la stampa a rilievo di “ZIM” e “10” da un lato. La compressa può essere divisa in due metà uguali.
Trattamento a breve termine dell’insonnia.
Le benzodiazepine o sostanze benzodiazepinosimili sono indicate soltanto quando i disordini sono gravi, disabilitanti o costringono il soggetto ad estremi stati di angoscia.
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La durata del trattamento deve essere più breve possibile. In genere la durata del trattamento varia da qualche giorno a due settimane, per un tempo massimo di quattro settimane – inclusa la fase di graduale diminuzione del farmaco. La graduale diminuzione del farmaco deve essere programmata a seconda del paziente.
In alcuni casi un prolungamento del trattamento potrebbe essere necessario; in tali casi non deve avvenire senza rivalutare lo stato clinico del paziente.
Il farmaco deve essere assunto con liquidi prima di coricarsi.
Adulti:
La dose giornaliera raccomandata per gli adulti è pari a 10 mg, da assumere immediatamente prima di coricarsi.
Anziani:
È raccomandato un dosaggio pari a 5 mg nei soggetti anziani o debilitati che potrebbero essere particolarmente sensibili agli effetti dello zolpidem. Il dosaggio può essere aumentato a 10mg qualora il responso clinico sia inadeguato ed il farmaco è ben tollerato.
Pazienti con insufficienza epatica:
Nei soggetti affetti da insufficienza epatica, che non eliminano il farmaco come i soggetti normali, è consigliato un dosaggio di 5mg. Questa dose può essere aumentata a 10mg qualora il responso clinico sia inadeguato ed il farmaco è ben tollerato. In tutti i soggetti la dose totale di zolpidem non deve superare i 10 mg.
Bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni:
Zolpidem Ratiopharm 10 mg compresse rivestite con film è controindicato nei bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni.
Ipersensibilità al principio attivo (zolpidem) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Grave insufficienza epatica.
Sindrome dell’apnea del sonno.
Miastenia grave.
Grave insufficienza respiratoria.
Bambini e ragazzi di età inferiore a 18 anni.
Generali:
Dove possibile, deve essere chiarita la causa dell’insonnia. I fattori alla radice del problema devono essere trattati prima di prescrivere un ipnotico. Se dopo un trattamento di 7 – 14 giorni l’insonnia persiste, potrebbe indicare la presenza di un disturbo psichiatrico o fisico primario e pertanto ne deve essere valutata la causa.
Sono descritte qui di seguito le informazioni generali sugli effetti segnalati dopo la somministrazione di benzodiazepine e di agenti benzodiazepinosimili o altri agenti ipnotici da valutare prima della prescrizione.
Tolleranza:
Si può sviluppare, dopo più settimane di assunzione del farmaco una perdita di efficacia degli effetti ipnotici di benzodiazepine ed agenti benzodiazepinosimili a breve durata.
Dipendenza:
L’uso di benzodiazepine o agenti benzodiazepinosimili può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento, ed è maggiore nei soggetti con storia di disordini psichiatrici e/o abuso di alcool o droghe.
In seguito allo sviluppo di dipendenza fisica, l’interruzione improvvisa del trattamento, può causare la sindrome di astinenza. Questi possono essere: mal di testa, dolori muscolari, stati d’ansia estrema, tensione, spossatezza, confusione ed irritabilità. Nei casi più gravi i seguenti sintomi possono essere segnalati: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, insensibilità e formicolio degli arti, ipersensibilità alla luce, al rumore, al contatto fisico, allucinazioni o crisi epilettiche.
Insonnia di rimbalzo:
Quando l’agente ipnotico è interrotto si può verificare una sindrome transitoria nella quale si riacutizzano i sintomi che hanno reso necessario il trattamento con benzodiazepine o agenti benzodiazepinosimili soprattutto. Ciò può essere accompagnato da altre reazioni come cambio d’umore, ansia e spossatezza.
È importante avvisare il paziente circa la possibilità del fenomeno di rimbalzo, in modo da ridurre gli stati d’ansia qualora si verificassero tali sintomi in seguito all’interruzione del farmaco.
Nel caso di benzodiazepine o agenti benzodiazepinici con una breve durata di azione i sintomi di astinenza possono manifestarsi all’interno dell’intervallo di somministrazione tra una dose e l’altra, in particolar modo per dosaggi elevati.
Si raccomanda di ridurre le dosi gradualmente, poiché il rischio di sindrome di astinenza/ fenomeno di rimbalzo si manifestano con un’interruzione improvvisa del trattamento.
Durata del trattamento:
Il trattamento deve durare il meno possibile (vedere paragrafo 4.2.), e comunque non deve superare le 4 settimane – inclusa la fase di graduale diminuzione. Il prolungamento del trattamento non deve avvenire senza aver rivalutato la situazione clinica del paziente. È opportuno informare il paziente che la durata del trattamento sarà per un tempo limitato.
Amnesia:
Le benzodiazepine o le sostanze benzodiazepinosimili possono indurre amnesia anterograda, la quale di solito si manifesta varie ore dopo aver ingerito il farmaco. Per ridurre il rischio, accertarsi che i soggetti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore (vedere paragrafo 4.8.).
Reazioni psichiatriche e paradosse:
L’uso di benzodiazepine o di agenti benzodiazepinosimili può provocare le seguenti reazioni: spossatezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusioni, attacchi d’ira, incubi, allucinazioni, psicosi, sonnambulismo, comportamento inappropriato, aumento dell’insonnia ed altri comportamenti avversi. Interrompere l’uso del farmaco qualora si verifichino queste reazioni. Queste reazioni sono più frequenti negli anziani.
Popolazioni speciali:
Si raccomanda la somministrazione di un basso dosaggio negli anziani e nei soggetti debilitati: vedere paragrafo 4.2.
A causa dell’effetto miorilassante del farmaco, c’è il rischio, nei soggetti anziani, di cadute, scendendo dal letto di notte, e di fratture delle anche.
Soggetti con insufficienza renale (vedere paragrafo 5.2.):
Si richiede cautela nella somministrazione del farmaco seppure non sia necessaria una aggiustamento dei dosaggi.
Soggetti con insufficienza respiratoria cronica:
Cautela è necessaria quando si prescrive lo zolpidem in questi soggetti, poiché le benzodiazepine possono causare depressione respiratoria. Si deve inoltre considerare che stati d’ansia e di agitazione sono segni di insufficienza respiratoria decompensata.
Soggetti con grave insufficienza epatica:
L’uso di benzodiazepine o di sostanze benzodiazepinosimili non è indicato nei soggetti affetti da grave insufficienza epatica in quanto possono causare encefalopatia.
Uso nei soggetti con malattie psicotiche:
Le benzodiazepine o gli agenti benzodiazepinosimili non sono raccomandate nei trattamenti primari della psicosi.
Uso nei soggetti affetti da depressione:
Nonostante non siano state dimostrate rilevanti interazioni farmaco-dinamiche, farmacocinetiche e cliniche con SSRI, lo zolpidem deve essere somministrato con cautela nei soggetti con evidenti sintomi di depressione. Si possono manifestare tendenze al suicidio. Siccome è possibile un overdose intenzionale da parte di questi pazienti, deve essere fornito il minor quantitativo di farmaco necessario.
Le benzodiazepine o le sostanze benzodiazepinosimili, non devono essere usate da sole per trattare la depressione o stati d’ansia associati alla depressione (il suicidio si può manifestare in questi soggetti).
L’uso nei soggetti con precedenti abusi di alcool o droghe.
Le benzodiazepine o gli agenti benzodiazepinosimili devono essere usati con estrema cautela in pazienti con una storia di abuso di droghe o alcool. Questi soggetti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza durante il trattamento poiché sono a rischio di assuefazione e di dipendenza psichica.
Zolpidem Ratiopharm 10 mg compresse rivestite con film contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari d’intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
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La concomitante assunzione del farmaco con l’alcool non è raccomandata in quanto può aumentare l’effetto sedativo. Ciò incide sulla capacità di guida e sull’uso di macchinari. Cautela è richiesta se lo Zolpidem è usato insieme ad altri agenti deprimenti del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.4.).
Si può verificare l’aumento dell’effetto depressivo a livello centrale se il farmaco è assunto insieme ad antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, miorilassanti, agenti antidepressivi, analgesici narcotici, farmaci antiepilettici, anestetici ed antistaminici sedativi (vedere paragrafi 4.8. e 5.1.).
Nel caso di analgesici narcotici si può manifestare un aumento dell’euforia ed un conseguente aumento della dipendenza psichica.
Lo Zolpidem è metabolizzato da alcuni enzimi della famiglia dei citocromi P450. L’enzima principale è CYP3A4.
La Rifampicina induce il metabolismo dello zolpidem, diminuendo di circa il 60% la concentrazione plasmatica e pertanto riducendone l’efficacia. Effetti simili si segnalano anche con altri forti induttori di enzimi del citocromo P450.
Composti che inibiscono gli enzimi epatici (in modo particolare CYP3A4), possono aumentare la concentrazione del plasma e l’attività dello zolpidem. Tuttavia, quando lo zolpidem è somministrato con itraconazolo (inibitore CYP3A4), gli effetti farmaco-cinetici e farmacodinamici non variano in modo significativo. La rilevanza clinica di questi risultati non è nota.
Non esistono dati sufficienti per valutare la sicurezza dello Zolpidem durante la gravidanza e l’allattamento. Sebbene gli studi animali non abbiano segnalato effetti teratogenici o embriotossici, la sicurezza dell’uso del farmaco in donne in gravidanza non è stata stabilita. In ogni caso lo zolpidem non deve essere assunto durante il primo trimestre di gravidanza. Se il farmaco è prescritto ad una donna in età fertile, le deve essere consigliato di avvertire il medico se desidera o se sospetta una gravidanza, in modo tale da interrompere il trattamento. Se lo zolpidem, per impellenti motivi medici, è somministrato durante gli ultimi mesi della gravidanza o durante il parto, si possono verificare nel neonato, a causa dell’azione farmacologica del medicinale, effetti quali: riduzione della temperatura corporea (ipotermia), ipotonia e una moderata depressione respiratoria.
Bambini nati da madri che hanno assunto le benzodiazepine ed agenti benzodiazepinosimili, in modo cronico, durante l’ultima fase della gravidanza, possono sviluppare dopo la nascita dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio per sviluppare la sindrome di astinenza. Zolpidem è escreto in quantità minime nel latte materno. Zolpidem non deve quindi essere somministrato alle madri durante il periodo di allattamento, dato che non sono stati studiati gli effetti sul bambino.
La capacità di guida o l’uso di macchinari può essere compromessa con l’assunzione del farmaco. Gli risultati principali sono: effetti sedativi, amnesia, deconcentrazione e indebolimento della funzione muscolare. Se le ore di sonno sono insufficienti può aumentare la probabilità di una ridotta vigilanza (vedere paragrafo 4.5.).
Questi effetti sono connessi alla sensibilità dell’individuo e si manifestano maggiormente nelle ore immediatamente dopo l’assunzione del farmaco, soprattutto se il soggetto non va a coricarsi o non dorme immediatamente dopo (vedere paragrafo 4.2.).
Disturbi psichiatrici:
Non comune (>1/1000, <1/100): Reazioni paradosse: spossatezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusioni, attacchi d’ira, incubi, allucinazioni, psicosi, sonnambulismo, comportamento inappropriato ed altri effetti comportamentali avversi (queste reazioni sono frequenti fra gli anziani, vedere paragrafo 4.4), amnesia anterograda può essere associata ad un comportamento inappropriato.
L’uso di benzodiazepine o di agenti benzodiazepinosimili può far manifestare una depressione pre-esistente (vedere paragrafo 4.4.).
L’uso (anche con dosaggi terapeutici) può condurre alla dipendenza fisica: l’interruzione della terapia può causare fenomeni di astinenza o di rimbalzo (vedere paragrafo 4.4). Si può manifestare una dipendenza psichica. L’abuso è stato riportato nei tossicodipendenti.
Diminuzione della libido.
Patologie del sistema nervoso:
Comune (>1/100): sonnolenza nei giorni immediatamente dopo l’assunzione, insensibilità emotiva, vigilanza ridotta, confusione, stanchezza, mal di testa.
Patologie dell’occhio:
Comune (>1/100): Diplopia.
Patologie dell’orecchio e del labirinto:
Comune (>1/100): vertigini, atassia.
Patologie gastrointestinali:
Non comune (>1/1000, <1/100): disturbi gastrointestinali (diarrea, nausea, vomito).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Non comune (>1/1000, <1/100): rash cutanei.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
Comune (>1/100): debolezza muscolare.
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Il sovradosaggio solo di zolpidem si manifesta alterazioni della coscienza che vanno dalla sonnolenza ad un lieve stato di coma.
Gli individui ricoverati hanno superato i sovradosaggi fino a 400 mg di zolpidem, 40 volte le dosi raccomandate.
Devono essere utilizzate generali misure di supporto e sintomatiche. Se necessario, effettuare immediatamente una lavanda gastrica. Soluzioni endovenose devono essere somministrate seconda la necessità. Qualora non si osservino miglioramenti con lo svuotamento dello stomaco, è consigliabile ridurre l’assorbimento mediante l’assunzione di carbone attivo. Si consiglia il monitoraggio respiratorio e cardiovascolare. Non somministrare farmaci sedativi anche in presenza di stati di eccitazione. L’uso di flumazenil può essere necessario nel caso di gravi sintomi. Nel caso di sovradosaggio con altri farmaci, tenere presente che possono essere stati assunti degli agenti multipli. L’emodialisi e la diuresi forzata non rappresentano misure efficaci a causa dell’elevato volume di distribuzione e del legame con le proteine dello zolpidem. Gli studi di emodialisi su pazienti affetti da deficit renale hanno evidenziato che le dosi terapeutiche dello zolpidem non sono eliminabili tramite dialisi.
Categoria farmacoterapeutica: Ipnotici e sedativi, analoghi delle benzodiazepine.
Codice ATC: N05CF02
Zolpidem, un imidazopiridina è un agente ipnotico benzodiazepinosimile. In studi sperimentali è stato dimostrato che ha effetti sedativi a dosaggi inferiori di quelli richiesti per esercitare effetti anticonvusionanti, miorilassanti o ansiolitici. Questi effetti sono associati ad una specifica attività agonista a livello di recettori centrali appartenenti al complesso recettoriale macromolecolare “GABA-omega” (BZ1 & BZ2)”, il quale modula l’apertura del canale dello ione cloruro. Zolpidem agisce primariamente sui sottotipi del recettore omega (BZ1). La rilevanza clinica di questo aspetto non è noto.
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Assorbimento
Zolpidem ha sia un rapido assorbimento che un inizio di effetto ipnotico. La biodisponibilità è pari al 70% in seguito a somministrazione per os. Si evidenzia una cinetica lineare nel range del dosaggio terapeutico. La concentrazione plasmatica terapeutica è tra 80 e 200 ng/ml. Il tempo di raggiungimento del picco di concentrazione massima plasmatica si riscontra tra la 0,5 e la 3° ora dalla somministrazione.
Distribuzione
Il volume di distribuzione negli adulti è 0,54 L/kg e si riduce a 0,34 L/kg nei soggetti anziani. Il legame alle proteine corrisponde al 92%. Il metabolismo di primo passaggio che avviene nel fegato, corrisponde a circa il 35%. Somministrazioni ripetute evidenziano che non si hanno variazioni nel legame alle proteine plasmatiche indicando l’assenza di competizione, per i siti di legame, tra zolpidem e i suoi metaboliti.
Eliminazione
L’emivita di eliminazione è corta, con una media di 2,4 ore ed una durata di azione fino a 6 ore.
Tutti i metaboliti sono farmacologicamente inattivi e sono eliminati tramite le urine (56%) e le feci (37%).
Negli studi clinici è stato evidenziato che zolpidem non può essere eliminato tramite dialisi.
Popolazioni speciali
In pazienti con insufficienza renale, si è osservata una moderata riduzione nella clearance
(indipendentemente da possibili dialisi). Gli altri parametri farmacocinetici rimangono inalterati. La biodisponibilità dello zolpidem aumenta nei soggetti anziani e nei pazienti affetti da insufficienza epatica. La clearance si riduce e l’emivita di eliminazione si prolunga (circa 10 ore).
È stato osservato un aumento di 5 volte dell’AUC e di 3 volte nell’emivita nei pazienti con cirrosi epatica.
Effetti preclinici sono stati osservati soltanto in corrispondenza di dosaggi al di sopra del massimo livello di esposizione per l’uomo e pertanto sono di poca significatività per uso clinico.
Nucleo della compressa:
lattosio monoidrato;
cellulosa microcristallina;
sodio amido glicolato (Tipo A);
magnesio stearato;
ipromellosa.
Rivestimento della compressa:
ipromellosa Macrogol 400;
titanio diossido (agente colorante E 171).
Non pertinente.
3 anni.
Conservare nel confezionamento originario
Astucci contenenti compresse da 10, 14, 15, 20, 28, 30, 50, 100 confezionati in blister di PVC/PE/PVDC/Al.
30, 100 o 500 compresse confezionate in contenitori HDPE sigillati con chiusure in PP a prova di bambino.
Nessuna istruzione particolare.
Ratiopharm GmbH, Graff- Arco- Strasse, 3 - Ulm (Germania)
Rappresentante legale per l’Italia Ratiopharm Italia S.r.l. viale Monza n°270 - Milano
10 mg compresse rivestite con film – 10 compresse in blister AIC n. 037681018/M
10 mg compresse rivestite con film – 14 compresse in blister AIC n. 037681020/M
10 mg compresse rivestite con film – 15 compresse in blister AIC n. 037681032/M
10 mg compresse rivestite con film – 20 compresse in blister AIC n. 037681044/M
10 mg compresse rivestite con film – 28 compresse in blister AIC n. 037681057/M
10 mg compresse rivestite con film – 30 compresse in blister AIC n. 037681069/M
10 mg compresse rivestite con film – 50 compresse in blister AIC n. 037681071/M
10 mg compresse rivestite con film – 100 compresse in blister AIC n. 037681083/M
10 mg compresse rivestite con film – 30 compresse in contenitore AIC n. 037681095/M
10 mg compresse rivestite con film – 100 compresse in contenitore AIC n. 037681107/M
10 mg compresse rivestite con film – 500 compresse in contenitore AIC n. 037681119/M
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01/05/2007