Zomig 5 Mg
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

ZOMIG 5 MG


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Zolmitriptan

Zomig 5 mg/dose spray nasale contiene zolmitriptan 50 mg/ml, corrispondenti a 5 mg di zolmitriptan per dose.

Zomig 2,5 mg/dose spray nasale contiene zolmitriptan 25 mg/ml, corrispondenti a 2,5 mg di zolmitriptan per dose.

La soluzione è tamponata a pH 5,0.

Il dispositivo è progettato per una sola singola dose.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Spray nasale, soluzione.

Liquido chiaro, da incolore a giallo. Dispositivo spray nasale contenente un flaconcino in vetro da una singola dose unitaria.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Zomig spray nasale è indicato nel trattamento acuto della cefalea emicranica con o senza aura e della cefalea a grappolo.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Trattamento dell’ emicrania

Adulti

La dose di Zomig spray nasale raccomandata per il trattamento di un attacco di emicrania è di 2,5 mg o di 5 mg. Se il paziente non ha ottenuto una risposta soddisfacente con la dose di 2,5 mg, per gli attacchi seguenti possono essere considerate dosi di 5 mg.

Si consiglia di assumere Zomig spray nasale il più presto possibile dall’inizio della cefalea emicranica, tuttavia esso è efficace anche se assunto in una fase più tardiva.

Adolescenti (di età superiore a 12 anni)

La dose di Zomig spray nasale raccomandata per il trattamento di un attacco di emicrania è di 2,5 mg o di 5 mg. Se il paziente non ha ottenuto una risposta soddisfacente con la dose di 2,5 mg, per gli attacchi seguenti possono essere considerate dosi di 5 mg. Negli adolescenti la dose di 2,5 mg non è stata studiata (vedere paragrafo 5.1).

Si consiglia di assumere Zomig spray nasale il più presto possibile dall’inizio della cefalea emicranica, tuttavia esso è efficace anche se assunto in una fase più tardiva.

Zomig spray nasale si somministra in dose singola direttamente in una narice.

Se i sintomi dell’emicrania dovessero ricomparire entro 24 ore dalla risposta iniziale, può essere assunta una seconda dose. Qualora fosse necessaria una seconda dose, questa non deve essere presa prima di 2 ore dalla dose iniziale. Se il paziente non risponde alla prima somministrazione è improbabile che una seconda dose possa apportare beneficio nel corso del medesimo attacco.

La dose totale giornaliera non deve superare i 10 mg, pertanto zolmitriptan non deve essere assunto in più di 2 somministrazioni da 5 mg in un periodo di 24 ore.

Per i pazienti adulti Zomig spray nasale è un’alternativa alla formulazione orale in compresse di Zomig e può essere di particolare beneficio nei pazienti affetti da nausea e da vomito durante l’attacco di cefalea emicranica.

Tuttavia, è da notare che uguali dosi di Zomig compresse e Zomig spray nasale possono non avere identica efficacia (vedere paragrafo 5.1).

Trattamento della cefalea a grappolo:

I pazienti con cefalea a grappolo possono manifestare un’occlusione alla narice dallo stesso lato del dolore. In questi casi si raccomanda di somministrare Zomig spray nasale nella narice controlaterale al lato del dolore.

La dose di Zomig spray nasale raccomandata per il trattamento di un attacco di cefalea a grappolo è di 5 mg o di 10 mg.

Se il paziente non ha ottenuto una risposta soddisfacente con la dose di 5 mg, per gli attacchi seguenti possono essere efficaci dosi di 10 mg.

Si consiglia di assumere Zomig spray nasale il più presto possibile dall’inizio della cefalea a grappolo.

La dose totale giornaliera non deve superare i 10 mg, pertanto zolmitriptan non deve essere assunto in più di 1 somministrazione da 10 mg o due somministrazioni da 5 mg in un periodo di 24 ore.

Zomig spray nasale non è indicato per la profilassi dell’emicrania o della cefalea a grappolo.

Bambini (sotto i 12 anni di età)

La sicurezza e l’efficacia di Zomig spray nasale nei pazienti pediatrici non sono state valutate. Pertanto, l’uso di Zomig spray nasale nei bambini non è raccomandato.

Anziani (di età superiore a 65 anni)

La sicurezza e l’efficacia di Zomig spray nasale nei pazienti di età superiore a 65 anni non sono state stabilite. Pertanto, l’uso di Zomig spray nasale negli anziani non è raccomandato.

Pazienti con insufficienza epatica

Pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata non richiedono aggiustamenti del dosaggio, tuttavia, per pazienti con insufficienza epatica grave, si raccomanda una dose massima di 5 mg in 24 ore.

Pazienti con insufficienza renale

Non è richiesto un aggiustamento del dosaggio in pazienti con clearance della creatinina superiore a 15 mL/min. (vedere paragrafo 4.3 ‘Controindicazioni’ e paragrafo 5.2 ‘Proprietà Farmacocinetiche’).

Dosaggio raccomandato nelle interazioni (vedere paragrafo 4.5 ‘Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione’)

Nei pazienti che assumono inibitori delle MAO-A si raccomanda una dose massima di 5 mg in 24 ore.

Nei pazienti che assumono cimetidina si raccomanda una dose massima di 5 mg di zolmitriptan in 24 ore.

Nei pazienti che assumono inibitori specifici del CYP 1A2, come fluvoxamina e chinoloni (per esempio ciprofloxacina), si raccomanda una dose massima di 5 mg di zolmitriptan in 24 ore.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità verso zolmitriptan o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ipertensione moderata e grave o ipertensione lieve non controllata.

Questa classe di composti (agonisti dei recettori 5HT1B/1D) è stata associata a vasospasmo coronarico, di conseguenza, i pazienti con patologia cardiaca ischemica sono stati esclusi dagli studi clinici. Pertanto, Zomig spray nasale non deve essere somministrato a pazienti che hanno avuto un infarto del miocardio o che hanno una malattia cardiaca ischemica, vasospasmo coronarico (angina di Prinzmetal), malattie vascolari periferiche o a pazienti che hanno sintomi o segni indicativi di una patologia cardiaca ischemica.

La somministrazione concomitante di zolmitriptan con ergotamina, derivati dell’ergotamina (inclusa metisergide) e con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D è controindicata (vedere paragrafo 4.5 ‘Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione’).

Zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti con storia di accidenti cerebrovascolari (ACV) o di attacchi ischemici transitori (TIA).

Zolmitriptan è controindicato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 15 mL/min.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Zomig spray nasale deve essere somministrato solamente quando sia stata effettuata una diagnosi certa di emicrania o di cefalea a grappolo. Come con altre terapie acute per la cefalea, prima di trattare pazienti non diagnosticati precedentemente come emicranici o sofferenti di cefalea a grappolo ed in pazienti che presentino sintomi atipici, deve essere posta cautela al fine di escludere altre patologie neurologiche potenzialmente gravi. Zolmitriptan non è indicato per l’impiego nell’emicrania emiplegica, basilare od oftalmoplegica. Nei pazienti trattati con gli agonisti dei recettori 5HT1B/1D sono stati descritti ictus ed altri eventi cerebrovascolari. È da rilevare che in questi pazienti vi è un maggior rischio di eventi cerebrovascolari.

Zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti con sindrome di Wolff-Parkinson-White sintomatica o con aritmie a carico di altre vie accessorie della conduzione cardiaca.

In casi molto rari, come con altri agonisti dei recettori 5HT 1B/1D , sono stati descritti vasospasmo coronarico, angina pectoris e infarto miocardico. Prima di iniziare il trattamento con zolmitriptan, nei pazienti con fattori di rischio per malattie cardiache ischemiche (quali fumo, ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, familiarità), andrebbe effettuata a priori una valutazione cardiovascolare (vedere paragrafo 4.3 ‘Controindicazioni’). Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in periodo postmenopausale e agli uomini di età superiore a 40 anni con questi fattori di rischio.

Attraverso tali valutazioni, non si è sempre in grado tuttavia di identificare tutti i pazienti con patologie cardiache, ed in casi molto rari, pazienti senza alcuna patologia cardiovascolare di fondo hanno sviluppato eventi cardiaci gravi.

Come con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D, sono stati descritti dopo la somministrazione di zolmitriptan senso di pesantezza, oppressione o tensione precordiale (vedere paragrafo 4.8 ‘Effetti Indesiderati’).

Se comparissero dolore toracico o altri sintomi indicativi di una patologia cardiaca ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi di zolmitriptan finché non sia stata effettuata una adeguata valutazione medica.

Come con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D sono stati descritti aumenti transitori della pressione arteriosa in pazienti con o senza storia di ipertensione. Molto raramente questi incrementi pressori sono stati associati ad eventi clinici significativi.

Non deve essere superata la dose di zolmitriptan raccomandata.

Gli effetti indesiderati possono essere più comuni durante l’uso concomitante di triptani e preparati erbali contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

A seguito del trattamento concomitante con triptani e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) è stata riportata sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari). Queste reazioni possono essere gravi. Se il trattamento concomitante con zolmitriptan e un SSRI o un SNRI è giustificato clinicamente, si suggerisce di tenere il paziente sotto adeguata osservazione, in particolare all’inizio del trattamento, in caso di aumenti di dose o di aggiunta di un altro farmaco serotoninergico (vedere paragrafo 4.5).

L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per il trattamento della cefalea può peggiorare la situazione. Se questa situazione si verifica o si sospetta, occorre consultare il medico e sospendere il trattamento. La diagnosi di cefalea da abuso di farmaci deve essere sospettata nei pazienti che hanno cefalea frequente o quotidiana malgrado (o a causa di) uso regolare di farmaci per il trattamento della cefalea.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Interazioni farmacodinamiche

I dati relativi a soggetti sani suggeriscono che non vi sono interazioni cliniche significative fra zolmitriptan ed ergotamina. Tuttavia, l’aumento di rischio di vasospasmo coronarico è una possibilità teorica e la somministrazione concomitante è controindicata. Si consiglia di aspettare almeno 24 ore dopo l’uso di preparazioni contenenti ergotamina, prima di somministrare zolmitriptan. Viceversa, si consiglia di aspettare almeno sei ore dalla somministrazione di zolmitriptan prima di somministrare un prodotto contenente ergotamina (vedere paragrafo 4.3 ‘Controindicazioni’).

Interazioni farmacocinetiche (effetti di zolmitriptan sui parametri farmacocinetici di altri prodotti medicinali)

A seguito della somministrazione di moclobemide, un inibitore specifico delle MAO-A, è stato registrato un lieve incremento (26%) dell’AUC di zolmitriptan ed un incremento di 3 volte dell’AUC del metabolita attivo. Pertanto, nei pazienti in terapia con un inibitore delle MAO-A, si consiglia un’assunzione massima di 5 mg di zolmitriptan nelle 24 ore. I prodotti medicinali non devono essere assunti contemporaneamente nel caso in cui si utilizzino dosi di moclobemide superiori a 150 mg bid in die.

Dopo somministrazione di cimetidina, un inibitore generale del citocromo P450, l’emivita e l’AUC di zolmitriptan risultano incrementate rispettivamente del 44% e del 48%. Inoltre l’emivita e l’AUC del suo metabolita attivo N-demetilato (183C91) risultano raddoppiate.

Quindi, in pazienti che assumono cimetidina, è raccomandata una dose di zolmitriptan nelle 24 ore non superiore a 5 mg .

Il trattamento con inibitori specifici del CYP 1A2 può aumentare i livelli plasmatici di zolmitriptan e ridurre le concentrazioni del metabolita attivo. Non è nota l’importanza clinica di quest’effetto. Quindi, con sostanze di questo tipo, come fluvoxamina e chinoloni (es: ciprofloxacina), si raccomanda di ridurre il dosaggio.

La selegilina (un inibitore delle MAO-B) e la fluoxetina (un SSRI) non hanno provocato alcuna interazione farmacocinetica con zolmitriptan. Tuttavia, sono stati segnalati casi di pazienti con sintomi compatibili con la sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) a seguito dell’uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o di inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) e triptani (vedere paragrafo 4.4).

Come con altri 5HT1B/1D agonisti, zolmitriptan può ritardare l’assorbimento di altri prodotti medicinali.

Interazioni farmacocinetiche (effetti di altri prodotti medicinali sui parametri farmacocinetici di zolmitriptan).

Sono stati condotti studi di interazione con caffeina, ergotamina, diidroergotamina, paracetamolo, metoclopramide, pizotifene, fluoxetina, rifampicina e propranololo senza che siano state osservate differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di zolmitriptan o dei suoi metaboliti attivi.

L’assorbimento e i parametri farmacocinetici di Zomig spray nasale non risultano alterati dalla precedente somministrazione di xilometazolina, un vasocostrittore simpaticomimetico.

Gli studi di interazione discussi nei precedenti paragrafi sono stati condotti sugli adulti, tuttavia non ci sono indicazioni in merito ad un diverso profilo di interazioni negli adolescenti.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza

Nella donna non è stata stabilita la sicurezza di questo farmaco per l’uso in gravidanza. La valutazione di studi sperimentali negli animali non indica effetti teratogeni diretti. Tuttavia, alcuni risultati degli studi di embriotossicità suggeriscono una compromissione della vitalità embrionale. La somministrazione di zolmitriptan deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre è maggiore di qualsiasi rischio possibile per il feto.

Allattamento

Studi condotti negli animali in allattamento hanno dimostrato che zolmitriptan passa nel latte. Non vi sono dati relativi al passaggio di zolmitriptan nel latte materno umano. Pertanto, deve essere posta cautela quando si intenda somministrare zolmitriptan a donne in corso di allattamento. L’esposizione dei neonati deve essere minimizzata evitando l’allattamento al seno nelle 24 ore dopo il trattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

In un gruppo ridotto di individui sani non è stata evidenziata una riduzione significativa delle prestazioni psicomotorie, valutate mediante test, con dosi fino a 20 mg di zolmitriptan. Si consiglia cautela nei pazienti che devono guidare o utilizzare macchinari in quanto, durante l’attacco emicranico, si possono manifestare sonnolenza e altri sintomi.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

I possibili effetti indesiderati sono generalmente transitori, tendono a manifestarsi entro quattro ore dalla somministrazione, la somministrazione ripetuta non ne aumenta la frequenza e si risolvono spontaneamente senza ulteriori trattamenti.

Le seguenti definizioni si riferiscono all’incidenza degli effetti indesiderati:

Molto comuni (≥1/10); comuni (≥1/100, <1/10); non comuni (≥1/1000; <1/100); rari (≥1/10000, <1/1000); molto rari (<1/10000).

All’interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.

I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati a seguito della somministrazione di zolmitriptan:

Molto comuni (≥1/10):

Patologie del sistema nervoso: alterazioni del gusto.

Comuni (≥1/100, <1/10)

Patologie del sistema nervoso: alterazione delle funzioni del sensorio, vertigini, cefalea, iperestesia, parestesia, sonnolenza, sensazione di calore.

Patologie cardiache: palpitazioni.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: rinorragia; disturbi della cavità nasale, riniti non infettive

Patologie gastrointestinali: dolore addominale, nausea, vomito, secchezza delle fauci.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare, mialgie.

Generali: astenia, senso di pesantezza, tensione, dolore o pressione alla faringe, al collo, agli arti o al torace.

Non comuni (≥1/1000, <1/100)

Patologie cardiache: tachicardia, lieve aumento della pressione arteriosa, aumenti transitori della pressione sistemica.

Patologie renali ed urinarie: poliuria, pollachiuria.

Rari (≥1/10000, <1/1000)

Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità, inclusa orticaria, angioedema e reazioni anafilattiche.

Molto rari (<1/10000)

Patologie cardiache: infarto del miocardio, angina pectoris, vasospasmo coronarico.

Patologie gastrointestinali: ischemia o infarto (es: ischemia intestinale, infarto intestinale, infarto splenico) che si possono presentare come diarrea sanguinolenta o dolore addominale.

Patologie renali ed urinarie: urgenza urinaria.

L’incidenza degli eventi avversi locali è stata dose correlata.

Alcuni sintomi possono fare parte dell’attacco stesso di emicrania.

La frequenza, il tipo e la gravità degli effetti indesiderati sono simili sia negli adulti sia negli adolescenti.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

La somministrazione di 50 mg di zolmitriptan, in dose orale singola, nei volontari ha provocato frequentemente la comparsa di sedazione.

L’emivita di eliminazione di zolmitriptan è compresa fra 2,5 e 3 ore (vedere paragrafo 5.2 ‘Proprietà Farmacocinetiche’) e pertanto, in caso di sovradosaggio con Zomig spray nasale, il monitoraggio del paziente deve essere effettuato per almeno 15 ore o finché persistono segni o sintomi.

Non esiste un antidoto specifico per zolmitriptan. In caso di intossicazione grave si raccomandano procedure di terapia intensiva con instaurazione e mantenimento della pervietà delle vie aeree, supporto di una adeguata ossigenazione e ventilazione, monitoraggio e supporto della funzionalità cardiovascolare.

Non si conosce l’effetto dell’emodialisi e della dialisi peritoneale sulla concentrazione sierica di zolmitriptan.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Gruppo Farmacoterapeutico: agonisti selettivi della serotonina (5HT1)

Classificazione ATC: N02CC03.

È stato dimostrato che zolmitriptan è un agonista selettivo dei recettori 5HT1B/1Dche mediano la contrazione vascolare. Zolmitriptan ha un’elevata affinità per i recettori ricombinanti umani, 5HT1B e 5HT1D, ed una modesta affinità per i recettori 5HT1A. Zolmitriptan non possiede affinità significativa o attività farmacologica nei confronti degli altri sottotipi di recettori 5HT (5HT2, 5HT3, 5HT4) o nei confronti dei recettori adrenergici, istaminici, muscarinici o dopaminergici.

Nei modelli animali, la somministrazione di zolmitriptan causa vasocostrizione nella circolazione arteriosa carotidea. Inoltre, studi sperimentali condotti negli animali, suggeriscono che zolmitriptan inibisce l’attività del nervo trigemino sia a livello centrale, sia a livello periferico, con inibizione del rilascio di neuropeptidi, peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), peptide intestinale vasoattivo (VIP) e Sostanza P.

Negli studi clinici la percentuale di pazienti con effetti collaterali è aumentata con l’aumentare della dose (vedere paragrafo 4.8 ‘Effetti indesiderati’).

Trattamento acuto della cefalea emicranica:

In uno studio clinico che ha valutato più di 1300 pazienti emicranici e in cui Zomig spray nasale è stato utilizzato per trattare fino a 3 attacchi di cefalea emicranica, la dose di 2,5 mg ha ridotto, 2 ore dopo dalla somministrazione, l’intensità della cefalea da grave/moderata a lieve/assente nel 59% degli attacchi, portando alla scomparsa del dolore nel 26% degli attacchi. Con la dose di 5 mg i risultati corrispondenti sono stati pari rispettivamente a 70% e 36%, mentre con placebo i risultati sono stati pari rispettivamente a 31% e 8%. Un effetto iniziale statisticamente significativo è stato osservato in seguito alla somministrazione di entrambe le dosi dopo 15 minuti (nel 8% e nel 11% degli attacchi trattati, rispettivamente, con Zomig spray nasale 2,5 mg e 5 mg, rispetto al 5% riscontrato con placebo). A causa dei differenti profili farmacocinetici tra la formulazione orale e quella nasale, l’efficacia nei pazienti trattati con 2,5 mg di spray nasale può non essere sufficiente ai tempi di rilevazione tardivi rispetto all’efficacia della formulazione in compresse da 2,5 mg.

Zomig, nella formulazione in compresse convenzionali, è ugualmente efficace nell’emicrania con o senza aura e nell’emicrania associata al ciclo mestruale. Non è stato dimostrato che zolmitriptan compresse convenzionali, se preso durante l’aura, prevenga la cefalea emicranica e pertanto Zomig spray nasale deve essere assunto durante la fase di cefalea dell’emicrania.

Adolescenti con cefalea emicranica:

Uno studio multicentrico, in doppio-cieco, randomizzato, controllato con placebo, crossover a 2 vie, è stato condotto per valutare l’efficacia dello zolmitriptan spray nasale 5 mg nasale nel trattamento degli attacchi acuti di emicrania. Lo studio comprendeva un trattamento con placebo in singolo cieco per i due attacchi in 171 adolescenti valutati di età compresa fra 12 e 17 anni. I risultati degli endpoint primari per la risposta ad un’ora, (definiti come un miglioramento dell’intensità dell’emicrania da grave-moderata a lieve-assente, e della risposta a due ore, sono stati rispettivamente di 58.1% vs. 43.3% (p = 0.013) e di 51.4% vs. 33.1% (p = 0.003) per zolmitriptan vs. placebo, rispettivamente. Inoltre, il 27.7% ed il 39.2% dei pazienti trattati con zolmitriptan erano liberi da dolore, rispettivamente, dopo una e due ore, a confronto con il 10.2% ed il 18.9% dei pazienti trattati con placebo (p <0.001).

Trattamento acuto della cefalea a grappolo:

Due studi clinici controllati con disegno comparabile hanno avuto un totale combinato di 121 pazienti, ciascuno trattato fino a 3 attacchi di cefalea a grappolo. Da un’analisi combinata di questi due studi, la riduzione della cefalea da molto grave/grave/ moderata a lieve/nessuna è risultata statisticamente significativa nel 48,3% dei pazienti trattati con Zomig spray nasale da 5 mg dopo 30 minuti dalla somministrazione verso il 29,5% dei pazienti trattati con placebo. L’eliminazione completa del dolore si è avuta nel 34,8% dei pazienti trattati rispetto il 19,3% dei pazienti trattati con placebo. I risultati corrispondenti per la dose di 10 mg sono stati 63,1% di risposta alla cefalea e 44,0% di eliminazione completa del dolore.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

A seguito della somministrazione intranasale, una frazione della dose appare essere assorbita direttamente nel naso-faringe. Il profilo farmacocinetico individuale di zolmitriptan, dopo somministrazione in spray nasale, mostra tipicamente due picchi a 0,5 ed a 5 ore dopo la somministrazione. Il Tmax medio è pari a circa 2 ore. In seguito alla somministrazione di zolmitriptan spray nasale a volontari sani, una media del 40% della Cmax viene raggiunta 15 minuti dopo la somministrazione.

Zolmitriptan è metabolizzato dal CYP1A2 nel metabolita attivo, N-demetilzolmitriptan (183C91). Il metabolita attivo è ulteriormente metabolizzato attraverso le MAO-A. Il Tmax medio di 183C91 è leggermente più tardivo (circa 3 ore con la dose di 2,5 mg e circa 5 ore con la dose di 5 mg). Le concentrazioni plasmatiche di zolmitriptan e di 183C91 si mantengono fino a 6 ore, con una concentrazione media a 6 ore approssimativamente pari al 40% della Cmax per zolmitriptan e al 60% della Cmax per 183C91. L’eliminazione di zolmitriptan e del metabolita attivo 183C91 sembrano simili dopo somministrazione orale e intranasale; l’emivita media di eliminazione (t ½) è di circa 3 ore sia per zolmitriptan, sia per 183C91. Il confronto fra l’AUC riscontrata dopo la somministrazione di 2,5 mg per via intranasale (22,4 ng . hr/ml) e l’AUC riscontrata dopo la somministrazione di 2,5 per via orale (22,0 ng . hr/ml) dimostra che la biodisponibilità di zolmitriptan per via intranasale è pari al 102% di quella riscontrata con la somministrazione orale.

Nell’uomo, dopo somministrazione orale, zolmitriptan è rapidamente e bene assorbito (almeno al 64%). La biodisponibilità assoluta media del composto originario è pari a circa il 40%. Vi è un metabolita attivo, N-demetilato, anch’esso con attività 5HT1B/1D agonista, che è risultato, nei modelli animali, da 2 a 6 volte più potente di zolmitriptan.

L’assorbimento di zolmitriptan non è influenzato dalla presenza di cibo. Non vi sono stati segni di accumulo dopo somministrazione ripetuta di zolmitriptan per via orale.

La concentrazione plasmatica di zolmitriptan e dei suoi metaboliti è più bassa nelle prime 4 ore dopo la somministrazione per via orale del farmaco durante l’emicrania, rispetto ai periodi liberi dall’emicrania, indicando un ritardo dell’ assorbimento in accordo con la riduzione della velocità di svuotamento gastrico osservata durante l’attacco di emicrania.

Zolmitriptan viene eliminato prevalentemente mediante metabolizzazione epatica a cui segue l’escrezione renale dei metaboliti. I metaboliti principali sono tre: l’acido indolo-acetico (il metabolita principale nel plasma e nelle urine) e gli analoghi N-ossidato e N-demetilato. Il metabolita N-demetilato è farmacologicamente attivo, mentre gli altri due sono privi di attività. Le concentrazioni plasmatiche del metabolita N-demetilato sono pari a circa la metà di quelle del prodotto originario, e pertanto si può ritenere che esso contribuisca all’effetto terapeutico. Più del 60% di una dose orale singola viene escreto nelle urine, principalmente sotto forma del metabolita acido indolo-acetico e circa il 30% viene escreto nelle feci, soprattutto come prodotto immodificato.

Le concentrazioni plasmatiche e i parametri farmacocinetici di zolmitriptan e dei tre metaboliti principali riscontrati con la formulazione in spray nasale e in compresse convenzionali sono simili.

A seguito della somministrazione per via endovenosa, la clearance plasmatica totale media è pari a circa 10 ml/min/kg, di cui un quarto è rappresentato dalla clearance renale. La clearance renale è più elevata della velocità di filtrazione glomerulare, suggerendo la presenza di secrezione tubulare renale. Il volume di distribuzione dopo somministrazione endovenosa è pari a 2,4 l/kg. Il legame di zolmitriptan e del metabolita N-demetilato con le proteine plasmatiche è approssimativamente del 25%. L’emivita di eliminazione media di zolmitriptan va da 2,5 a 3 ore. L’emivita dei suoi metaboliti è simile, suggerendo che la loro eliminazione è un processo limitato dalla velocità di formazione.

La clearance renale di zolmitriptan e di tutti i suoi metaboliti è ridotta (di 7-8 volte rispetto ai volontari sani) nei pazienti con insufficienza renale moderata o grave, anche se le AUC del composto originario e del suo metabolita attivo sono solo moderatamente più elevate (rispettivamente, 16% e 35%), con un aumento di un’ora, ovvero fino a 3 e 3,5 ore, dell’emivita. Questi valori rientrano nel range di quelli evidenziati nei volontari sani.

Il metabolismo di zolmitriptan, nel caso di insufficienza epatica, è ridotto in proporzione all’entità dell’insufficienza. In soggetti affetti da patologie epatiche gravi, l’AUC e la Cmax sono aumentate rispettivamente del 226% e del 50% e l’emivita si è prolungata fino a 12 ore, rispetto ai soggetti sani. L’esposizione ai metaboliti, compreso il metabolita attivo, è risultata ridotta.

Il profilo farmacocinetico di zolmitriptan in soggetti anziani sani è risultato simile a quello evidenziato nei soggetti volontari sani giovani. I risultati farmacocinetici sono simili sia negli adolescenti sia negli adulti.

L’esposizione di zolmitriptan è simile o leggermente ridotta negli adolescenti se confrontata con gli adulti. Corrispondentemente, l’esposizione del metabolita attivo è un pò aumentata. Le differenze probabilmente sono prive di rilevanza clinica.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Effetti preclinici, negli studi di tossicità con dose singola e ripetuta, sono stati osservati solo con esposizioni notevolmente superiori alla massima esposizione nell’uomo.

In base ai risultati degli studi di tossicità genetica in vivo ed in vitro, non sono presumibili effetti genotossici di zolmitriptan nelle normali condizioni di impiego clinico.

Negli studi di cancerogenesi nel ratto e nel topo non sono stati osservati tumori di rilevanza clinica.

Come altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D, zolmitriptan si lega alla melanina.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Acido citrico anidro, sodio fosfato dibasico (diidrato o dodecaidrato), acqua depurata.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non applicabile.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Zomig 2,5 mg/dose spray nasale, soluzione: 2 anni.

Zomig 5 mg/dose spray nasale, soluzione: 30 mesi.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Flaconcini in vetro Ph. Eur. Tipo I con tappi in gomma clorobutilica e dispositivo spray.

Zomig 5 mg/dose spray nasale, soluzione: la dose unitaria per dispositivo spray contiene 0,1 ml di soluzione.

Confezioni da: 1, 2, 6 o 18 spray nasali da una dose unitaria.

Zomig 2,5 mg/dose spray nasale, soluzione: la dose unitaria per dispositivo spray contiene 0,1 ml di soluzione.

Confezioni da: 1, 2 o 6 spray nasali da una dose unitaria.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna istruzione particolare.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

AstraZeneca S.p.A.

Palazzo Volta

Via F. Sforza, 20080

Basiglio (MI)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Zomig 5 mg/dose spray nasale, soluzione:

Confezione da 1 spray nasale monodose: AIC 033345253/M

Confezione da 2 spray nasali monodose: AIC 033345265/M

Confezione da 6 spray nasali monodose: AIC 033345277/M

Confezione da 18 spray nasali monodose: AIC 033345289/M

Zomig 2,5 mg/dose spray nasale, soluzione:

Confezione da 1 spray nasale monodose: AIC 033345226/M

Confezione da 2 spray nasali monodose: AIC 033345238/M

Confezione da 6 spray nasali monodose: AIC 033345240/M


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina