Orientarsi nel mondo dellelettrocardiografia
La frequenza cardiaca può essere misurata in diversi modi. In caso di ritmi regolari:
I esempio: ecg con frequenza cardiaca di circa 100 bpm (tre quadrati grandi separano un complesso QRS dal successivo) II esempio: ecg con frequenza cardiaca di circa 75 bpm (quattro quadrati grandi separano un complesso QRS dal successivo) III esempio: ecg con frequenza cardiaca di circa 50 bpm (cinque quadrati grandi separano un complesso QRS dal successivo)
In caso di ritmi irregolari è possibile misurare mediante il frequenzimetro più frequenze, calcolando poi la media, ma il metodo più accurato è quello di contare i complessi QRS presenti in un intervallo di 30 quadrati grandi ( 6 secondi) moltiplicando poi per 10 IV esempio: ecg con frequenza cardiaca di circa 60 bpm (sei complessi QRS sono calcolabili su 30 quadrati) Oltre alla frequenza cardiaca, sullelettrocardiogramma vengono misurati intervalli legati alle diverse deflessioni. onda P = durata normalmente inferiore a 0,11" intervallo PR = misurato dallinizio dellonda P allinizio del QRS, è compreso tra 0,12" e 0,20" intervallo QRS = misurato dallinizio della prima deflessione al termine dellultima, è normalmente inferiore a 0,11" intervallo ST = misurato dal termine del QRS allinizio della T; non viene valutato temporalmente ma per la sua posizione rispetto alla linea isoelettrica, identificando collocazioni dette sopraslivellate o sottoslivellate intervallo QT
= misurato dallinizio del QRS al termine della T. La valutazione di questo intervallo può essere semplificata considerando che per frequenze tra i 60 ed i 100 bpm il QT è compreso tra 0,30 e 0,40". Giova anche ricordare che nelle donne il valore del QT è superiore del 10% rispetto agli uomini. |