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IL PRIMO TRACCIATO

Se sono stati applicati gli elettrodi nel modo  corretto, dovrebbe essere “uscito” 

il primo tracciato elettrocardiografico:

ecg_norm_arti.gif (5292 byte)

ecg_norm_perif.gif (8331 byte)

 in realtà il tracciato deve essere stampato su carta millimetrata. L’ECG infatti sarà stampato su una carta millimetrata che serve per poter fare le misurazioni necessarie:

cartamill.gif (1621 byte)

Devi sapere che:

quadratino_mill.gif (1014 byte)

il quadratino più piccolo della carta è appunto 1mm x 1mm di lato, equivale sul  lato verticale a 0,1 millivolt, sul lato orizzontale a 0,04 secondi ,

quadratino.gif (1501 byte)

in poche parole, verticalmente si misurano l’ampiezza delle onde in millivolt, mentre orizzontalmente si misura la lunghezza dei tratti e delle onde espressa in secondi. Ad esempio un onda  può essere alta 1mV e larga 0,12 secondi. Questi parametri sono importanti perché permetteranno di capire se un’onda o un tratto rientra nella normalità o no. Per cui un quadratino grande:

quadratino_grande.gif (1876 byte)

corrisponde a 0,20 (0,04 x 5) sec ed a 0,5 mV (0,1 x 5)

Ora per prima cosa dobbiamo verificare che  tutto sia a posto. Esaminiamo una derivazione qualsiasi, questa ad esempio è una DI:

DI.gif (1304 byte)

o meglio:

DI_mill.gif (2963 byte)

 

Questo insieme di onde è formato dal pennino dell’elettrocardiografo i cui movimenti sono generati dalla attività elettrica (amplificata chiaramente) del cuore. Tale linea deve essere più linea possibile, ossia non deve essere composta da un insieme di microonde che non permetterebbero una corretta analisi dell’ECG

ecg_artef.gif (6017 byte)

Queste microonde sono degli artefatti prodotti dalla corrente elettrica del tuo elettrocardiografo (scarsa o pessima presa a terra) o ancora da fini tremori muscolari, o ancora, l'elettrocardiografo o meglio i cavi degli elettrodi non funzionano bene.
Esempio di ECG orripilante:

Ecg_verg.gif (26450 byte)

A volte si assiste a tracciati dall’andamento ondulatorio.

 

EcgOnd.gif (2966 byte)

Se questo fenomeno si presenta nelle derivazioni degli arti è verosimile che vi sia un scarsa aderenza degli elettrodi  posizionati appunto agli arti, se avviene invece nelle precordiali è verosimile che tale andamento ondulante del tracciato sia dovuto ai movimenti della gabbia toracica durante la respirazione. Nel caso si verificasse questa anomalia, fai aderire bene gli elettrodi degli arti o di al tuo paziente di rilassarsi il più possibile evitando movimenti bruschi del torace durante la respirazione
 


Analizziamo (solo graficamente) le  onde prodotte.

Esaminiamo per il momento la  prima derivazione degli arti : DI

Premessa: un onda si dice positiva quando è sopra la line isoelettrica, negativa quando è sotto

QRSpm.gif (1771 byte)

onde123.gif (2481 byte)

La prima onda (1) è chiamata ONDA P e riflette l’attività elettrica degli atri (a proposito sai come è fatto un cuore?) generalmente tale onda è positiva (va verso l’alto).

Tra la onda P e Q vi è un tratto, normalmente orizzontale detto tratto PQ o intervallo PR che è il tempo che ci mette l’impulso elettrico passando dagli Atri ai Ventricoli: la cosiddetta conduzione AtrioVentricolare.

cuore_pq.jpg (6497 byte)

PQ.gif (1988 byte)

onde123.gif (2481 byte)

La seconda onda (2) è detta ONDA Q e riflette l’inizio della attività elettrica dei ventricoli. E’ sempre negativa. A volte non si vede proprio

onde123.gif (2481 byte)

La terza onda (3) è detta onda R , la quarta (4) è detta onda S. L’insieme delle onde QRS riflette l’effetto della propagazione dello stimolo elettrico nei ventricoli e l’inizio della depolarizzazione. 
Passiamo quindi alla quinta onda (5) detta onda T che rappresenta la fase di ripolarizzazione dei ventricoli.

 

Dopo l’onda S vi è un tratto chiamato ST che riflette la fase finale di depolarizzazione dei ventricoli.

st.gif (1889 byte)


 

Queste le onde, che come vedete hanno ognuna un significato preciso. Per adesso evitiamo volutamente i criteri di normalità, ora devi solo essere in grado di riconoscerle. Il complesso QRS non è uguale in tutte le derivazioni, ma cambia la sua rappresentazione sulla carta millimetrata a seconda del “punto di vista” ossia della derivazione esaminata, ovviamente.

Osserva il disegno che rappresenta un tipico complesso P QRS T e memorizzalo.

QRS_blu1.gif (13509 byte)


Se il tracciato prodotto risponde ai criteri suddetti sei a buon punto. Vediamo ora quali sono gli errori più frequenti  e per fortuna risolvibili.

Inversione degli elettrodi degli arti DI DII DIII aVR aVL aVF.
Hai invertito le pinze delle caviglie o dei polsi.

Come accorgersene:

Osservate DI e aVR. Normalmente, DI è positivo (P positiva QRS positivo T positiva) mentre aVR è negativo:

DI AVR.gif (11762 byte)

Quando si invertono gli elettrodi degli arti (ad esempio pinza rossa e nera rispettivamente sul polso e caviglia sinistra e pinza gialla e verde ,sul polso e caviglia destra) si assiste alla inversione di DI che diventa negativo e aVR che diventa positivo:

DI AVRINV.gif (11738 byte)

Cosa Fare: rifai il tracciato solo per le derivazioni degli arti.

 

Inversione degli elettrodi delle derivazioni precordiali (V1 V2...)

Come accorgersene:Manca la naturale progressione dell'altezza del QRS che parte basso da V1, aumenta fino a V4 o e diminuisce da V5 a V6. Questo ovviamente in un tracciato normale.

ecg_norm_perif.gif (8331 byte)

nota come il QRS progredisce da V1 fino a V4

 

 
 

  vedi anche I FARMACI DELL'EMERGENZA

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