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DEFIBRILLAZIONE AUTOMATICA ESTERNA (DAE)
* Gli operatori sanitari incaricati di rispondere ad una persona in arresto dovrebbero avere la disponibilità immediata di un defibrillatore o entro 1-2 minuti.
a) Il singolo soccorritore con un defibrillatore automatico esterno (DAE) dovrebbe verificare lo stato di non coscienza, liberare le vie aeree (A), eseguire due insufflazioni (B) e controllare il polso (C). Se viene confermato un arresto cardiaco completo, il soccorritore dovrà attaccare il DAE e procedere con l’algoritmo.
b) Non sono richiesti controlli del polso dopo gli shocks 1, 2, 4 e 5 a meno che non compaia il messaggio “shock non indicato”.
c) Se lo shock non è indicato, ripeti 1 minuto di RCP, controlla di nuovo il polso e poi rianalizza. Dopo tre messaggi “shock non indicato”, ripeti il periodo “analizza” ogni 1-2 minuti.
d) I dispositivi bifasici scaricano a livelli di energia inferiori. In alcune circostanze cliniche, gli shock iniziali e ripetuti a questi livelli inferiori di energia sono accettabili.
e) Per i pazienti ipotermici limita gli shock a 3. Vedi l’algoritmo dell’ipotermia.
f) Se persiste FV dopo 9 shocks, ripeti sequenze di 3 shocks con 1 minuto di RCP tra ogni sequenza. Continua fino a quando compare il messaggio “shock non indicato” o non è più presente FV o si converte in un ritmo con polso.
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