QUADERNI DI MEDICINA CLINICA E MEDICINA D'URGENZA DA ANIBALDI.IT NETWORK

 

TRATTAMENTO DELL’ICTUS E TERAPIA INTENSIVA ORIENTATA AL CERVELLO

Supporto cardiaco vitale avanzato dell’adulto

 

CINCINNATI PREHOSPITAL COMA SCALE

GLASGOW COMA SCALE

 

Mimica facciale (fai mostrare i denti al paziente e fallo sorridere):

-          Normale: i due lati del volto si muovono bene allo stesso modo.

-          Anormale: un lato del volto non si muove bene come l’altro lato.

 

Spostamento delle braccia (il paziente chiude gli occhi e distende le due braccia):

-          Normale: le due braccia si muovono allo stesso modo o entrambe non si muovono del tutto (possono essere utili altri rilievi, come il riflesso pronatore).

-          Anormale: un braccio non di muove o cade giù in confronto all’altro.

 

Linguaggio (fai dire al paziente “Non puoi insegnare trucchi nuovi ad un cane vecchio):

-          Normale: il paziente usa le parole correttamente senza intoppi.

-          Anormale: il paziente inceppa sulle parole, usa parole inappropriate o non è in grado di parlare.

 

Apertura degli occhi

Spontanea

Al richiamo

Al dolore

Nessuna

 

 

Migliore risposta verbale

Conversazione orientata

Conversazione confusa

Parole inappropriate

Suoni incomprensibili

Nessuna

 

 

Migliore risposta motoria

Obbedisce

Localizza

Evita

Flessione anormale

Estensione anormale

Nessuna

 

Punteggio

  

4

3

2

1

 

 

 

5

4

3

2

1

 

 

 

6

5

4

3

2

1

HUNT AND HESS SCALE PER L’EMORRAGIA SUBARACNOIDEA

TERAPIA INTENSIVA GENERALE ORIENTATA AL CERVELLO

Grado

 

1

 

2

 

 

3

 

4

 

5

 

Stato neurologico

 

Asintomatico

 

Grave cefalea o rigidità nucale; non deficit neurologici

 

Soporoso; deficit neurologico minimo

 

Torpido; emiparesi da media a grave

 

Coma profondo; postura da decerebrazione

 

 

 

 

 

-       Normotensione per la durata del coma (per es., pressione arteriosa media 90-100 mmHg o livello sistolico normale per il paziente); regola secondo necessità liquidi e agenti vasoattivi.

-       Iperventilazione moderata (PCO2 arteriosa 30-35 mmHg).

-       Iperossia moderata (PO2 arteriosa > 100 mmHg); usa il meno possibile la pressione positiva teleespiratoria.

-       PH arterioso da 7,3 a 7,5.

-       Immobilizzazione (paralisi neuromuscolare) secondo necessità.

-       Sedazione (morfina e diazepam), secondo necessità.

-       Anticonvulsivanti (per es. diazepam, fenitoina o barbiturici) secondo necessità.

-       Normalizzazione dell’ematochimica (ematocrito, elettroliti, osmolalità, glucosio).

-       Terapia osmotica (mannitolo o glicerolo) secondo necessità in base all’aumento monitorato della pressione endocranica o in base al deterioramento neurologico secondario.

-       Normotermia.

-       Supporto nutrizionale da iniziare entro 48 ore.

TRATTAMENTO GENERALE DEL PAZIENTE CON ICTUS ACUTO

 

1 Liquidi endovena

Evita la soluzione glucosata e il sovraccarico di liquidi

 

2 Glicemia

Determinala subito.

Bolo di glucosio al 50% se c’è ipoglicemia; insulina se >300 mg%

 

3 Tiamina

100 mg se alcolista, malnutrito

 

4 Ossigeno

Pulsiossimetria.

Supplemento se indicato

 

5 Acetaminofene

Se febbrile

 

6 Sondino nasogastrico

Se a rischio di aspirazione

 

         

 

TRATTAMENTO DELL’ICTUS E TERAPIA INTENSIVA ORIENTATA AL CERVELLO

 

Checklist della terapia trombolitica per l’ictus ischemico.

 

Prima di poter somministrare la terapia trombolitica bisogna controllare tutte le caselle SI e tutte le caselle NO.

 

Criteri di inclusione

(Tutte le caselle SI devono essere controllate prima del trattamento):

 

SI

 

  1.  18 anni o più

  2.  Diagnosi clinica di ictus ischemico che causa un deficit neurologico misurabile

  3.  Tempo di insorgenza dei sintomi inferiori a 180 minuti prima dell’inizio del trattamento

 

 

Criteri di esclusione

 

(Tutte le caselle NO devono essere controllate prima del trattamento):

 

NO

 

ٱ Evidenza di emorragia intracranica alla TAC cranio senza contrasto

 

ٱ Solo sintomi neurologici minori o in rapido miglioramento

 

ٱ Elevato sospetto clinico di emorragia subaracnoidea anche con TAC normale

 

ٱ Emorragia interna attiva (per es. emorragia gastrointestinale o emorragia urinaria entro gli ultimi 21 giorni)

 

ٱ Diatesi emorragica nota, compresa ma non limitata a:

-          Conta piastrinica < 100.000/mm3

-          Il paziente ha ricevuto eparina nelle ultime 48 ore ed ha un tempo parziale di tromboplastina attivato elevato (maggiore del limite superiore di normalità del laboratorio)

-          Uso recente di anticoagulanti (per es. warfarin) e tempo di protrombina >15 secondi

 

ٱ Chirurgia intracranica, trauma cranico importante o ictus negli ultimi tre mese

 

ٱ Chirurgia maggiore o trauma importante negli ultimi 14 giorni

 

ٱ Recente puntura arteriosa in una sede non comprimibile

 

ٱ Puntura lombare negli ultimi 7 giorni

 

ٱ Storia di emorragia intracranica, malformazione arterovenosa o aneurisma

 

ٱ Convulsione testimoniata all’insorgenza dell’ictus

 

ٱ IMA recente

 

ٱ A rilievi ripetuti, pressione sistolica >185 mmHg o pressione diastolica >110 mmHg al momento del trattamento, che richiede un trattamento aggressivo per riportare la pressione arteriosa entro questi limiti.

 

 

indice emergenze cardiovascolari

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TRATTAMENTO DELL’ICTUS E TERAPIA INTENSIVA ORIENTATA AL CERVELLO: TERAPIA DIFFERENZIALE

Supporto cardiaco vitale avanzato dell’adulto

 

Terapia antiipertensiva di emergenza nell’ictus ischemico acuto

Terapia antiipertensiva di emergenza suggerita per l’ictus emorragico

Pressione arteriosa

Trattamento

Pressione arteriosa

Trattamento

Non candidati alla trombolisi

 

 

1

PAD > 140 mmHg

Nitroprussiato di sodio (0.5 mg/kg al minuto). Scopo la riduzione della PAD dal 10 al 20%.

1

PAD >230 o

PAD >120 mmHg

Infusione di nitroprussiato di sodio (0,5-10 mg/kg al minuto) o di nitroglicerina (a 10-20 mg/kg al minuto)

2

PAS > 220 o

PAD 121-140 o

PAM > 130 mmHg

Bolo ev di 10-20 mg di labetalolo  in 1-2 minuti. Puoi ripetere o raddoppiare il labetalolo ogni 20 min. fino ad una dose massima di 150 mg.

2

PAS da 181 a 230 o

PAD da 106 a 120 mmHg

Prendi in considerazione un bolo ev da 10 mg di labetalolo. Puoi ripetere o raddoppiare il labetalolo ogni 10-20 minuti fino ad una dose massima di 300 mg. Oppure dai il bolo iniziale di labetalolo e poi parti con un’infusione di labetalolo a 2-8 mg/min.

3

PAS <220

PAD £120 o

PAM < 130 mmHg

La terapia antiipertensiva di emergenza è differita in assenza di dissezione aortica, IMA, ICC grave o encefalopatia ipertensiva.

3

Per l’ipertensione relativa  alla condizione preictus

Se si stima che la PA preemorragia sia stata considerevolmente inferiore (p.e. 120/80  mmHg), allora la terapia ipotensiva si deve rivolgere ad approssimare le pressioni preevento, specie nelle prime ore dopo l’emorragia subaracnoidea.

Candidati alla trombolisi

 

 

1

PAD >185 o

PAD >110 mmHg

2,5-5 cm di nitrounguento o 1 o 2 dosi di bolo ev di labetalolo 10-20 mg. Se la PA non si riduce e si mantiene a meno di 185/110 mmHg, il paziente non dovrebbe essere trattato con TPA.

 

Durante e dopo il trattamento

 

 

1

Monitora la PA

La PA è rilevata ogni 15 min. per 2 ore, poi ogni 30 min. per 6 ore e poi ogni ora per 16 ore.

 

2

PAD >140 mmHg

Nitroprussiato di sodio (0.5 mg/kg al minuto)

 

3

PAS >230 o

PAD da 121 a 140 mmHg

1)       Bolo ev per 10 mg di labetalolo in 1-2 min. Puoi ripetere o raddoppiare il labetalolo ogni 10 min. fino ad una dose massima di 150 mg o dare il bolo iniziale e poi partire con un’infusione di labetalolo a 2-8 mg/min.

2)       Se la PA non è controllata dal labetalolo, prendi in considerazione il nitroprussiato.

 

4

PAS da 180 a 230 o

PAD da 105 a 120 mmHg

Bolo ev di labetalolo di 10 mg. Puoi ripetere o raddoppiare il labetalolo ogni 10 min. fino ad una dose massima di 150 mg o dare il bolo iniziale di labetalolo e poi partire con un’infusione di labetalolo a 2-8 mg/min.

 

 

 

·         PAD indica pressione arteriosa diastolica; PAS pressione arteriosa sistolica; PAM pressione arteriosa media; TPA attivatore tissutale del plasminogeno.

·         Tutte le pressioni rilevate all’inizio dovrebbero essere verificate prima del trattamento attraverso letture ripetute ogni 5 minuti.

·         Il labetalolo dovrebbe essere evitato in pazienti con asma, insufficienza cardiaca o gravi anormalità della conduzione cardiaca. Le somministrazioni in bolo devono essere somministrate in non meno di 1 minuto. Il farmaco può essere somministrato anche per infusione endovenosa previa diluizione di 200mg in 200ml di una soluzione di cloruro di sodio + destrosio; la velocità di infusione deve essere regolata in modo da non superare i 2 ml/min, interrompendo l'infusione una volta ottenuti risultati soddisfacenti. Per l’ipertensione refrattaria, si può prendere in considerazione una terapia alternativa con nitroprussiato di sodio, enalapril o nicardipina.

 

indice emergenze cardiovascolari

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