- [Vedi Indice]Abelcet è indicato nel trattamento delle candidosi invasive sistemiche.
Abelcet è inoltre indicato come terapia di seconda linea nel trattamento di infezioni fungine sistemiche documentate o presunte in pazienti che non hanno risposto alla comune amfotericina B o ad altri agenti antifungini; in pazienti con insufficienza renale o che hanno sviluppato danno renale da amfotericina B convenzionale, o comunque con controindicazioni all'amfotericina B convenzionale.
Abelcet è indicato per il trattamento di seconda linea di aspergillosi, meningite criptococcica, criptococcosi disseminata in pazienti affetti da HIV, fusariosi, coccidioidomicosi, zigomicosi e blastomicosi.
Abelcet è una sospensione sterile priva di pirogeni che deve essere somministrata, previa diluizione, soltanto per infusione endovenosa.
Nel trattamento delle infezioni sistemiche invasive è consigliata una dose giornaliera fino a 5 mg/kg per almeno 14 giorni. Abelcet deve essere somministrato mediante infusione endovenosa con una velocità di 2,5 mg/kg/hr.
Quando si inizia per la prima volta il trattamento con Abelcet si raccomanda di somministrare una dose test immediatamente prima dell'inizio della prima infusione. La prima infusione verrà preparata secondo le istruzioni previste, e dopo circa 15 minuti si potrà somministrare al paziente una dose di 1 mg di infusione. Dopo la somministrazione di questa quantità di infusione (dose test) bisogna fermare la somministrazione e tenere il paziente sotto attenta osservazione per 30 minuti. Se il paziente non mostra sintomi di ipersensibilita', la somministrazione dell'infusione può essere completata.
Quando per la prima volta si somministra Abelcet, così come per tutte le altre formulazioni dell'amfotericina B, devono essere a disposizione tutte le attrezzature necessarie per la rianimazione cardiopolmonare, per far fronte ad eventuali reazioni anafilattiche.
Abelcet è stato somministrato per un periodo di 28 mesi con un dosaggio cumulativo di 73,6 g senza tossicità significativa.
Per l'infusione endovenosa di Abelcet può essere utilizzato un filtro in linea con diametro non inferiore a 15 micron.
- Pazienti Diabetici
Abelcet può essere somministrato ai pazienti diabetici.
- Pazienti Pediatrici
Infezioni fungine sistemiche sono state trattate con successo con Abelcet in pazienti pediatrici, con dosi simili a quelle consigliate per gli adulti, rapportate al peso corporeo.
Gli effetti collaterali riscontrati, sono del tutto comparabili a quelli degli adulti.
- Pazienti anziani
Infezioni fungine sistemiche sono state trattate con successo con Abelcet in pazienti anziani, con dosi simili a quelle consigliate per gli adulti, rapportate al peso corporeo.
- Pazienti neutropenici
Abelcet è stato utilizzato con successo nel trattamento di infezioni fungine sistemiche in pazienti affetti da neutropenia come conseguenza di neoplasie maligne o dell'utilizzo di farmaci citotossici o immunosoppressivi.
- Pazienti con disfunzione renale od epatica
Infezioni fungine sistemiche sono state trattate con successo con Abelcet in pazienti con disfunzione renale od epatica a dosi simili comparabili a quelle raccomandate in base al peso corporeo. (Per ulteriori informazioni vedere le `Speciali avvertenze e Precauzioni d' uso').
Abelcet è controindicato in pazienti con ipersensibilità riconosciuta ad uno dei suoi componenti, a meno che il medico non ritenga che i vantaggi derivanti dall'utilizzo di Abelcet siano superiori ai rischi dell'ipersensibilità.
Insufficienza renale
Dato che Abelcet è un farmaco potenzialmente nefrotossico, prima di iniziare il trattamento in pazienti con insufficienza renale preesistente, deve essere eseguito un monitoraggio della funzione renale e, successivamente, durante la terapia, almeno una volta alla settimana.
Abelcet può essere somministrato ai pazienti durante la dialisi renale o l'emofiltrazione.
I livelli di potassio e magnesio nel siero devono essere monitorati con frequenza regolare.
Insufficienza epatica
Pazienti con compromissione epatica dovuta ad infezione, con graft versus-host disease, con altre malattie del fegato o con danno epatico da somministrazione di farmaci epatotossici, sono stati trattati con successo con Abelcet. Un eventuale aumento di bilirubina, fosfatasi alcalina o transaminasi andrebbe imputato a diversi fattori quali infezioni, superalimentazione, uso concomitante di farmaci epatotossici, graft versus-host desease, piuttosto che ad Abelcet.
- Farmaci nefrotossici
Abelcet è un farmaco potenzialmente nefrotossico per cui è richiesto un monitoraggio completo della funzione renale nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci nefrotossici
- Zidovudina
In caso di trattamento concomitante con zidovudina, è necessario monitorare la funzione renale e la crasi ematica dal momento che nei cani sono stati osservati segni più spiccati di mielo e nefrotossicità.
- Ciclosporina
Dati preliminari suggeriscono che pazienti che ricevono concomitantemente Abelcet ed alte dosi di ciclosporina manifestano un aumento della creatinina nel siero. Tale aumento è comunque dovuto alla ciclosporina e non ad Abelcet.
Sebbene non siano state riportate interazioni tra Abelcet ed altri farmaci, durante terapie associate è necessario controllare attentamente il paziente poiché l'amfotericina convenzionale presenta interazioni con i seguenti farmaci: antineoplastici, corticosteroidi e corticotropina (ACTH), glicosidi della digitale e miorilassanti scheletrici.
- Trasfusioni leucocitarie
In pazienti sottoposti a trasfusioni leucocitarie e trattati contemporaneamente con amfotericina B per via endovenosa è stata riportata tossicità polmonare acuta.
L'Amfotericina B convenzionale è stata utilizzata con successo nel trattamento di infezioni fungine sistemiche in donne in stato di gravidanza senza effetti evidenti sul feto, ma il numero dei casi indagati è limitato. Gli studi sulla tossicità di Abelcet nelle femmine di ratto e nelle coniglie gravide, non hanno mostrato alcuna evidenza di embriotossicità, fetotossicità o teratogenicità. Tuttavia, la sicurezza dell'utilizzo di Abelcet nelle donne in stato di gravidanza o allattamento non è ancora stata stabilita.
Pertanto, Abelcet deve essere somministrato nelle donne in gravidanza o allattamento solo per malattie potenzialmente pericolose per la vita delle pazienti, quando i benefici della terapia giustificano i potenziali rischi per la madre e per il feto.
Abelcet non influenza la capacità dei pazienti in trattamento con tale farmaco di guidare o di usare macchinari dal momento che le reazioni sfavorevoli di solito sono correlate all'infusione. Tuttavia, la condizione clinica dei pazienti che necessitano di Abelcet, generalmente esclude la possibilità di svolgere attività come la guida o il lavorare con macchinari.
Gli effetti collaterali che sono riportati e rilevati dopo l'assunzione di amfotericina B convenzionale possono aversi anche con Abelcet.
In generale, il medico dovrebbe controllare il paziente rispetto ad ogni reazione avversa associata all'utilizzo di amfotericina B convenzionale.
I pazienti nei quali è stata osservata tossicità renale significativa dopo l'assunzione frequente di amfotericina B convenzionale non hanno manifestato effetti simili quando il farmaco utilizzato è stato sostituito con Abelcet. Gli effetti collaterali correlati alla somministrazione di Abelcet generalmente sono stati lievi o moderati e per la maggior parte hanno avuto luogo durante i primi 2 giorni di somministrazione. I più comuni effetti che possono presentarsi durante questi primi 2 giorni di trattamento sono brividi, febbre, nausea e vomito.
Per la prevenzione di effetti indesiderati correlati all'infusione può essere somministrata una premedicazione (ad es. paracetamolo).
Una riduzione della funzionalità renale, evidenziata da un aumento della creatinina e dell'azotemia nel siero e dall'ipokaliemia, non ha richiesto la sospensione del trattamento.
Con tutti i prodotti a base di amfotericina B, incluso Abelcet, sono stati riportati casi di alterazione della funzionalità epatica. Comunque, nonostante in questi casi fossero presenti fattori fondamentali quali infezioni, iperalimentazione, assunzione concomitante di farmaci epatotossici e graft versus-host disease, non si può escludere una relazione causale con Abelcet.
I pazienti nei quali sono state osservate alterazioni della funzionalità epatica dovrebbero essere seguiti attentamente e l'interruzione del trattamento deve essere presa in considerazione quando il rischio per il paziente è superiore al beneficio.
Raramente sono state riportate encefalopatia e neuropatia periferica.
Con l'uso di Abelcet sono state riportate reazioni allergiche comprendenti shock anafilattico, broncospasmo, dispnea e ipotensione.
Non è stato riportato nessun caso di tossicità dovuto a sovradosaggio di Abelcet.
Un paziente pediatrico ha ricevuto una dose singola di 13,1 mg/kg in un'unica occasione senza presentare effetti collaterali o tossicità renale.
Se si verifica sovradosaggio, il paziente deve essere trattato come il medico di volta in volta ritiene più opportuno.
Abelcet è formato da un agente antimicotico, l'amfotericina B, legato a due fosfolipidi. L'Amfotericina B è un antibiotico antimicotico polienico ad ampio spettro prodotto dallo Streptomyces nodosus. La struttura lipofilica dell'amfotericina B permette alle molecole del farmaco di legarsi ai fosfolipidi con una struttura simile ad un nastro.
Meccanismo di azione
L'amfotericina B può essere micostatica o fungicida, secondo la concentrazione e la sensibilità fungina. Probabilmente il farmaco agisce mediante il legame con l'ergosterolo della membrana cellulare fungina con conseguente danno di membrana, fuoriuscita di materiale citoplasmatico e morte cellulare. Il legame dell'amfotericina B con gli steroli delle membrane delle cellule umane può causare tossicità, tuttavia il farmaco ha un'affinità maggiore per l'ergosterolo fungino che non per il colesterolo delle cellule umane.
Attività microbiologica
L'amfotericina B è attiva contro molti patogeni fungini in vitro, compresa la Candida spp., il Criptococcus neoformans, l'Aspergillus spp., il Mucor spp., lo Sporothrix schenckii, il Blastomyces dermatiditis, la Coccidioides immitis e l'Histoplasma capsulatum.
La maggior parte di questi sono inibiti da concentrazioni di amfotericina B comprese tra 0,03 e 1 mg/ml. L'amfotericina B ha un'attività modesta o addirittura assente contro i batteri o i virus. L'attività di Abelcet contro i patogeni fungini in vitro è paragonabile a quella dell'amfotericina B. Tuttavia, l'attività nell'ospite infetto non può essere dedotta dall'attività di Abelcet in vitro.
L'amfotericina B presente in Abelcet viene distribuita rapidamente ai tessuti. Studi farmacocinetici negli animali hanno dimostrato che dopo somministrazione di Abelcet i più elevati livelli di amfotericina B si riscontrano nel fegato, nella milza e nel polmone. Il tasso delle concentrazioni del farmaco nei tessuti rispetto a quelle nel sangue aumenta in maniera non proporzionale all'aumentare del dosaggio, suggerendo che l'eliminazione dai tessuti è ritardata.
I massimi livelli ematici di amfotericina B risultano più bassi dopo la somministrazione di Abelcet che non dopo la somministrazione di equivalenti quantità di farmaco tradizionale. Abelcet determina livelli tissutali di amfotericina B nettamente superiori rispetto a quelli del farmaco convenzionale. Tuttavia nei cani, la somministrazione di amfotericina B convenzionale produce concentrazioni renali maggiori di 20 volte rispetto ad Abelcet somministrato a dosi simili.
I valori farmacocinetici di Abelcet nel sangue sono state determinate in pazienti affetti da leishmaniosi mucocutanea. I risultati dei parametri medi farmacocinetici a 5 mg/kg/die sono stati i seguenti:
Abelcet | |
Dose: (mg/kg/die) | 5,0 |
Massimi livelli ematici Cmax : (mg/ml) | 1,7 |
Area sotto la curva tempo-concentrazione AUC0-24(mg/hr/ml) | 9,5 |
Clearance: (ml/hr. kg) | 211,0 |
Volume di distribuzione Vd: (l) | 2286,0 |
Emivita T1/2: (hr) | 173,4 |
La clearance e l'ampio volume di distribuzione di Abelcet producono una AUC relativamente bassa e sono compatibili con i dati preclinici che mostrano alte concentrazioni nei tessuti. La cinetica di Abelcet è lineare e l'AUC aumenta in maniera proporzionale alla dose. I meccanismi responsabili della ridotta tossicità non sono ancora stati compresi perfettamente. I dati sottostanti sono stati ottenuti dalla autopsia di un paziente sottoposto a trapianto di cuore e che aveva ricevuto Abelcet ad una dose di 5,3 mg/kg per 3 gg. consecutivi:
Organo | Concentrazione di Abelcet nel tessuto
espressa come contenuto di Anfotericina B (mg/kg) |
Milza | 290,0 |
Polmone | 222,0 |
Fegato | 196,0 |
Rene | 6,9 |
Linfonodo | 7,6 |
Cuore | 5,0 |
Cervello | 1,6 |
Studi sulla tossicità acuta nei roditori hanno dimostrato che Abelcet è da 10 a 20 volte meno tossico dell'amfotericina B convenzionale. Studi sulla tossicità a dose multipla nei cani, prolungati per 2-4 settimane, hanno dimostrato che su una base di mg/kg, Abelcet è da 8 a 10 volte meno nefrotossico dell'amfotericina B convenzionale. Questa minore nefrotossicità è probabilmente dovuta alla minore concentrazione di farmaco nel rene.
Cancerogenesi. Mutagenesi e Riduzione della fertilità
Da quando si è resa disponibile l'amfotericina B convenzionale non sono mai state riportati cancerogenicità, mutagenicità, teratogenicità o effetti sfavorevoli sulla fertilità. È stato dimostrato che Abelcet non è mutageno mediante test del micronucleo del topo in vivo, test di mutazione batterica e del linfoma in vitro e test citogenetico in vivo. È stato dimostrato che Abelcet non è teratogeno nei topi e nei conigli.
I fosfolipidi sono costituenti essenziali delle membrane delle cellule umane. Un regime alimentare medio fornisce diversi grammi di fosfolipidi al giorno. Non c'è evidenza che i fosfolipidi, compresi il DMPC e il DMPG, siano cancerogeni, mutageni o teratogeni.
Ogni ml di Abelcet contiene 3,4 mg di L-a-dimiristoilfosfatidilcolina (DMPC), 1,5 mg di L-a-dimiristoilfosfatidilglicerolo (sodio e sali di ammonio) (DMPG), 9,0 mg di cloruro di sodio e acqua iniettabile quanto basta a 1,0 ml.
Abelcet non deve essere miscelato con altri farmaci o elettroliti.
I risultati degli studi sulla stabilità dimostrano una validità di 24 mesi a 5 °C.
Abelcet deve essere conservato a temperatura compresa fra 2 e 8 °C. Non deve essere congelato. Proteggere dalla luce.
Abelcet è una sospensione per infusione endovenosa, gialla, sterile, priva di pirogeni contenuta in un flacone monouso contenente 20 ml (100 mg di Anfotericina B). Il flacone è chiuso da un tappo di gomma e da un sigillo in alluminio. I flaconi sono 10 per confezione.
In ogni confezione sono inclusi 10 flaconi di sospensione, 10 aghi filtro e le
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IVA compresa (confezione da 10 flaconi da 20 ml)
Abelcet è una sospensione sterile, apirogena da somministrare solo per infusione endovenosa.
Preparazione della sospensione per l'infusione
L'asepsi deve essere rigorosamente rispettata in tutte le operazioni, in quanto nessun agente protettivo o batteriostatico è presente in Abelcet o nel materiale raccomandato per la diluizione.
Lasciare che la sospensione raggiunga la temperatura ambiente. Agitare delicatamente in modo che non ci sia alcun deposito giallo sul fondo del flaconcino. Prelevare la dose necessaria di Abelcet dal numero richiesto di flaconcini in una o più siringhe sterili da 20 ml utilizzando un ago calibro 17-19. Rimuovere l'ago da ogni siringa riempita di Abelcet e sostituirlo con un altro ago-filtro da 5 micron ad alto flusso in dotazione con ogni flacone.
Inserire l'ago-filtro della siringa in una sacca contenente destrosio per iniezione al 5% e svuotare il contenuto della siringa nella sacca con la pressione manuale o con una pompa per infusione. La concentrazione dell'infusione finale dovrebbe essere di 1 mg/ml.
Per i pazienti pediatrici e per i pazienti con malattie cardiovascolari, Abelcet può essere diluito con destrosio per iniezione al 5% sino a raggiungere una concentrazione finale dell'infusione di 2 mg/ml.
Non usare la soluzione diluita qualora si notasse la presenza di corpi estranei. I materiali non utilizzati devono essere gettati. L'infusione va somministrata preferibilmente con l'ausilio di una pompa per infusione.
Non diluire con soluzioni saline e non mescolare con altri farmaci o elettroliti.
La compatibilità di Abelcet con tali materiali non è ancora stata stabilita. Una via endovenosa preesistente dovrebbe essere lavata con destrosio per iniezione al 5% prima dell'infusione di Abelcet, oppure usare una linea di infusione diversa.
La sospensione diluita e pronta all'uso è stabile fino a 24 ore prima dell'uso, se conservata ad una temperatura di 2° - 8°C.
Agitare vigorosamente prima dell'uso.
Non conservare per un uso successivo.
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Rappresentante per l'Italia:
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Concessionario per la vendita:
Segix Italia S.p.A. - Via del Mare, 36 - 00040 Pomezia (Roma)
10 flaconcini da 100 mg di Amfotericina B: AIC n° 033002015/M
Data di prima commercializzazione: 27/10/97
Uso riservato agli ospedali, alle cliniche ed alle case di cura.
Vietata la vendita al pubblico (DL 390/92).
10.02.1997
Non compete.
Data di parziale revisione del testo: 10.10.2000