Acido Ursodesossicolico PLIVA� 225 MG. Capsule a
rilascio prolungato
Acido Ursodesossicolico PLIVA� 450 MG. Capsule a
rilascio prolungato
Capsule di gelatina a rilascio prolungato per uso orale.
- [Vedi Indice]
Calcolosi biliare colesterolica, con calcoli radiotrasparenti
nella colecisti e nel coledoco; alterazioni quali-quantitative
nella secrezione biliare con produzione di bile sovrasatura di
colesterolo. Dispepsie biliari.
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Nell’uso prolungato per ridurre le caratteristiche
litogene della bile, la posologia è di 450 mg. al giorno,
mentre nei pazienti obesi, o comunque in presenza di altri
fattori litogeni importanti, è opportuno elevare il
dosaggio giornaliero a 675 mg.; un dosaggio più elevato
è consigliabile anche nei casi con calcoli di dimensioni
superiori a 2 cm.
Per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei
calcoli già presenti, la durata del trattamento deve
essere di almeno 4-6 mesi, fino anche a 9 mesi o più
ininterrottamente e deve essere proseguita per 3-4 mesi dopo la
scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi. Il
trattamento non deve comunque superare i due anni. Nelle sindromi
dispeptiche e nelle terapie di mantenimento sono sufficienti dosi
minori: 225 mg. al giorno.
Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico; in
particolare l’ottima tollerabilità del preparato
permette di adottare anche dosi sensibilmente più
elevate.
La somministrazione di Acido Ursodesossicolico a rilascio
controllato va effettuata in unica assunzione serale,
preferibilmente al momento di coricarsi.
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Ipersensibilità verso i componenti o verso altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Itteri ostruttivi, epatopatie gravi, ulcera gastrica o duodenale
in fase attiva. Gravidanza. Generalmente controindicato durante
l’allattamento e in età pediatrica. Generalmente
controindicato in pazienti con coliche biliari frequenti, con
infezioni biliari, con gravi alterazioni pancreatiche o con
affezioni intestinali che possono alterare la circolazione
enteroepatica degli acidi biliari.
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Il presupposto per instaurare un trattamento calcolitico con
Acido Ursodesossicolico è rappresentato dalla natura
colesterolica dei calcoli stessi; un indice accettabile in tal
senso è rappresentato dalla loro trasparenza. I calcoli
biliari che presentano più elevata probabilità di
dissoluzione sono quelli di piccole dimensioni in colecisti
funzionante; l’avvenuta desaturazione della bile in
colesterolo rappresenta un utile elemento di previsione per un
buon esito del trattamento, ma non è determinante, dato
che la dissoluzione può avvenire anche per un processo
fisico di formazione di cristalli liquidi indipendente dallo
stato di saturazione. Nei pazienti in trattamento per la
dissoluzione di calcoli biliari è opportuno verificare
l’efficacia del medicamento mediante esami colecistografici
e ecografici ogni sei mesi.
Nei pazienti con coliche biliari frequenti, con infezioni
biliari, con gravi alterazioni pancreatiche o con affezioni
intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica
degli acidi biliari, è consigliabile evitare l’uso
della sostanza. Iniziando i trattamenti dissolutori a lungo
termine, è opportuno effettuare un controllo preliminare
delle transaminasi e della fosfatasi alcalina.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Evitare l'associazione con sostanze che inibiscono
l’assorbimento intestinale degli acidi biliari, come ad
esempio la colestiramina, e con farmaci che aumentano
l’eliminazione biliare del colesterolo (estrogeni,
contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti). Evitare
l’associazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.
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Il trattamento è controindicato nelle donne in stato di
gravidanza. Il trattamento nelle donne in età feconda
potrà essere intrapreso tenendo presente la
necessità di interromperlo in caso di gravidanza.
Non esistono dati secondo cui l’Acido Ursodesossicolico
sia escreto nel latte umano, tuttavia è opportuno
somministrare con prudenza durante l’allattamento.
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Non ci sono presupposti né evidenze che possono�
modificare la capacità sull’attenzione e sui tempi
di reazione.
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La tollerabilità della sostanza alle dosi consigliate
è di norma buona.
Occasionalmente sono state riscontrate irregolarità
dell’alvo, che generalmente scompaiono proseguendo il
trattamento.
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Non sono conosciuti casi di sovradosaggio oltre 4 g. al giorno
(dose questa risultata ben tollerata). In caso di ingestione
accidentale di Acido Ursodesossicolico in dosi altamente
superiori, si suggerisce di porre in atto i normali provvedimenti
consigliati nella patologia da intossicazione, e somministrare
colestiramina, in quanto capace di chelare gli acidi biliari.
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L'Acido Ursodesossicolico rappresenta il 7 beta-epimero
dell'acido chenodesossicolico ed è un acido biliare
presente fisiologicamente nella bile umana, dove rappresenta una
piccola percentuale degli acidi biliari totali. L'Acido
Ursodesossicolico è in grado di aumentare nell'uomo la
capacità solubilizzante della bile nei confronti del
colesterolo trasformando la bile litogena in non litogena. I
meccanismi attraverso cui tale effetto si realizza sono
molteplici: diminuzione della secrezione di colesterolo nella
bile tramite una riduzione dell'assorbimento intestinale e della
sintesi epatica del colesterolo stesso; aumento del pool
complessivo degli acidi biliari favorenti la solubilizzazione
micellare del colesterolo; formazione di una mesofase
liquido-cristallina che permette una solubilizzazione non
micellare del colesterolo superiore a quella ottenibile nella
fase di equilibrio. Il trattamento con Acido Ursodesossicolico
determina pertanto la formazione di bile insatura in colesterolo
e più ricca di sali biliari idonei alla sua
solubilizzazione, favorendo anche un regolare flusso della bile e
lo svuotamento della colecisti.
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Dopo somministrazione orale, l'Acido Ursodesossicolico, viene
facilmente assorbito a livello intestinale, captato dal fegato ed
escreto nella bile in forma prevalentemente glicoconiugata,
entrando così nel circolo entero-epatico, esso viene
parzialmente metabolizzato ad opera della flora intestinale ed i
suoi metaboliti vengono eliminati per via fecale. La nuova
formulazione di Acido Ursodesossicolico a rilascio controllato
presenta il notevole vantaggio di assicurare, con una sola
assunzione, una liberazione nell’intestino del principio
attivo in tempi successivi, tale da garantire una sua
biodisponibilità per circa 7-8 ore.
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L'Acido Ursodesossicolico presenta i vantaggi di una ridotta
formazione di litocolato, considerato tossico nell'animale da
esperimento (nell'uomo impegna i processi di solfatazione),
dell'assenza di aumenti delle transaminasi seriche, anche in
corso di trattamenti a lungo termine nell'uomo. La
tossicità sperimentale dell'Acido Ursodesossicolico
è generalmente molto bassa; la DL50 per via orale è
risultata 10 g/Kg nel ratto, mentre nel topo è risultata
rispettivamente di 5740 mg/Kg per il maschio e 6000 mg/Kg per la
femmina. Trattamenti cronici di 28 settimane nel ratto con dosi
sino a 2000 mg/Kg per via orale non hanno evidenziato alcuna
variazione patologica dei parametri istologici studiati.
Trattamenti per un anno nel cane con dosi sino a 100 mg/Kg per
via orale sono stati pure ben tollerati senza alcuna reazione
sfavorevole. In particolare, non sono stati evidenziati effetti
epatolesivi di rilievo, effetti sfavorevoli sulla
fertilità, effetti teratogeni o cangerogeni, lesioni della
mucosa gastrica.
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Eccipienti della capsula: idrossipropilcellulosa –
cellulosa microcristallina.
Composizione della capsula: gelatina – biossido di
titanio.
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La
esclude la presenza di
incompatibilità.
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A confezionamento integro: 3 anni.
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A temperatura ambiente secondo F.U.
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Acido Ursodesossicolico PLIVA 450 MG. capsule a rilascio
prolungato:
Scatola con blister da 20 capsule a rilascio prolungato da 450
mg
Acido Ursodesossicolico PLIVA 225 MG. capsule a rilascio
prolungato:
Scatola con blister da 20 capsule a rilascio prolungato da 225
mg
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Uso orale.
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PLIVA Pharma S.p.A. – Via� dei Giardini, 7 – 20121
Milano
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20 capsule a rilascio prolungato da 450 mg.: A.I.C.� n.
033674033/G
20 capsule a rilascio prolungato da 225 mg.: A.I.C.� n.
033674021/G
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02/12/1999
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