Interazioni - [Vedi Indice]Si ricorda che la somministrazione di alcalinizzanti sistemici (ad es. bicarbonati) accelera l'escrezione dei salicilici riducendone l'efficacia terapeutica; la somministrazione contemporanea di probenecid o di acetazolamide ne riduce invece l'escrezione, facilitandone l'accumulo nel sangue; la posologia degli anticoagulanti può richiedere un riadattamento per effetto dell'associazione salicilica. I sali di Mg e di Al riducono l'assorbimento enterico delle tetracicline.
Il farmaco può inoltre interagire con: anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree, ipoglicemizzanti.
L'impiego preoperatorio può ostacolare l'emostasi intraoperatoria.
L'impiego in gravidanza per lunghi periodi e la somministrazione negli ultimi tre mesi della gravidanza devono avvenire soltanto dietro prescrizione medica poiché l'acido acetilsalicilico può provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi di parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo. Durante gli ultimi tre mesi e in particolare nelle ultime settimane di gravidanza, sarebbe comunque opportuno evitare l'uso di acido acetilsalicilico.
Nessuno.
Per dosi elevate e in soggetti predisposti possono comparire: disturbi oto-vestibolari (ronzii ecc.), disturbi gastrointestinali (dolori ecc.), fenomeni di ipersensibilità (eruzioni cutanee ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivorragia ecc.), ritardo di parto.
Non sono noti casi accidentali o intenzionali di sovradosaggio con comparsa di sintomi tossici.
Si consiglia comunque di non superare il dosaggio suggerito.
Valutazione del potere tampone "in vivo". La somministrazione orale nel ratto Wistar di Ascriptin in confronto con ASA e con Al (OH)3 + Mg (OH)2 evidenzia la non influenza della componente acida sull'azione tampone della componente alcalina. Le proprietà analgesica, antipiretica e antinfiammatoria di Ascriptin, valutate mediante modelli farmacologici classici, hanno evidenziato di essere sovrapponibili a quelle riconosciute per l'acido acetilsalicilico alle stesse dosi di quelle contenute nell'Ascriptin. Il trattamento con dosi uniche sub-tossiche di Ascriptin (460-676 mg/kg per os nel ratto Wistar) provoca un'alterazione dell'equilibrio acido-base del sangue analogo a quello determinato da uguali dosi di acido acetilsalicilico. Si ha pure un modesto incremento dell'acidità totale, tuttavia la quantità di acido cloridrico libero è minore rispetto a quella provocata dalla somministrazione di acido acetilsalicilico, in dosi pari a quelle contenute nell'Ascriptin.
È stata evidenziata l'attività antiaggregante piastrinica di Ascriptin valutando l'inibizione del trombossano in volontari sani: in tutti i soggetti studiati un'inibizione completa compariva entro 60 minuti dalla somministrazione e persisteva tale per almeno 24 ore.
La somministrazione orale di Ascriptin ha evidenziato un rapido assorbimento dell'acido acetilsalicilico in esso contenuto: il picco si raggiunge entro 60'con livelli sierici compresi fra 2,76 e 6,75 mg/ml.
Biodisponibilità
"In vitro" è stato dimostrato che gli idrossidi di magnesio e alluminio aumentano significativamente il potere di dissoluzione dell'acido acetilsalicilico.
L'assorbimento è risultato uguale sia per l'acido acetilsalicilico libero che per quello contenuto nell'Ascriptin; tuttavia la più alta velocità di dissoluzione porta, per Ascriptin, ad un più veloce ed alto picco sierico di salicilato. "In vivo" gli idrossidi di magnesio e alluminio, privi di effetti sistemici, tamponano, per un tempo di circa 32 minuti, il pH del succo gastrico attorno a valori di 3-5, vicini quindi al pK dell'acido acetilsalicilico e di conseguenza ne accelerano e facilitano l'assorbimento, proteggendo così la mucosa gastroduodenale dagli effetti irritanti e lesivi dell'acido acetilsalicilico.
Per somministrazione acuta. DL50 ratto S.D. per os: 2030 mg/kg.
La provata non influenza della componente antiacida sulla ben nota bassa tossicità acuta dell'acido acetilsalicilico ha reso inutili ulteriori prove di tossicità acuta.
Per somministrazioni prolungate. Ratti Wistar 30 giorni. Somministrazioni orali quotidiane di 338/667 e 1015 mg/kg. Sono state ben tollerate le dosi fino a 667 mg/kg. Alla dose di 1015 mg/kg (140 volte superiore alla dose terapeutica comparata) si ha invece azione negativa sul peso e mortalità accentuata.
Ratti Wistar in accrescimento 150 giorni. Somministrazioni orali quotidiane di 200 mg/kg (30 volte superiore alla dose terapeutica comparata) non influenzano l'accrescimento corporeo (peso), la crasi ematica, la funzionalità epatica, peso e aspetto degli organi principali.
amido di mais; lattosio; talco; magnesio stearato.
Non sono note incompatibilità chimiche.
3 anni.
Nessuna.
Astuccio di 20 compresse divisibili in Blister opaco
Nessuna nota.
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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