Sindromi sensibili alla terapia corticosteroidea semplice.
Crisi asmatiche acute. Stati di shock e di collasso, conseguenti a traumi, interventi chirurgici ed ustioni, infarto del miocardio, embolia polmonare, pancreatite acuta. Gravi reazioni allergiche, come shock anafilattico in seguito ad iniezioni di sieri, incidenti da trasfusioni, ipersensibilità a medicamenti.
Gravi stati edematosi (edema di Quincke, edema della glottide, edema polmonare). Apoplessia. Tossicosi acute dell'età infantile ed avvelenamenti accidentali, per esempio, da barbiturici, da veleno di insetti e di serpenti, da amanita.
Epatite e coma epatico. Crisi tireotossiche ed addisoniane. Tromboangioite obliterante (praticare iniezione intrarteriosa). Malattie del collagene.
Secondo prescrizione medica.
Per via iniettiva
- Adulti: mediamente, da 20 a 40 mg di steroide al giorno, o anche più, secondo giudizio del medico e secondo la gravità della forma morbosa.
- Bambini: dosi ridotte, secondo età e peso del paziente (in genere, 8-16 mg). Nei casi più gravi, la dose raccomandata è di 3,0 mg/kg somministrata per infusione lenta endovenosa, in un intervallo di tempo non inferiore a 30 minuti: l'iniezione può anche essere ripetuta a distanza di 4-6 ore. Tali dosaggi non dovrebbero essere somministrati per più di 48-72 ore.
Negli altri casi, non gravi, la dose iniziale può variare tra 8 e 40 mg. Se si inietta per via endovenosa, l'iniezione deve essere praticata lentamente. Quando necessario, il farmaco deve essere somministrato unitamente alle terapie causali (ripristino volume plasmatico, cardiovascolari, antibiotici, antidolorifici, etc.).
I corticoidi possono mascherare alcuni segni di infezioni e durante il loro impiego si possono manifestare infezioni intercorrenti. In questi casi, va sempre valutata l'opportunità di istituire una adeguata terapia antibiotica. I pazienti sotto terapia corticosteroidea non devono essere vaccinati contro il vaiolo.
Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono corticosteroidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficienza di risposta anticorpale.
Nei pazienti ipotiroidei, o affetti da cirrosi epatica, la risposta ai corticosteroidi può essere aumentata. Si consiglia prudenza nei pazienti con Herpes Simplex oculare, poiché è possibile un danno corneale.
La terapia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia: una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente.
Durante la corticoterapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell'umore e della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi.
Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche, possono essere aggravate dai corticosteroidi.
Nei pazienti in terapia corticosteroidea, sottoposti a particolare stress, è indispensabile un adattamento alla dose, in rapporto all'entità della condizione stressante.
In corso di terapia prolungata, con dosi elevate, se si dovesse verificare un'alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l'apporto di sodio e di potassio.
Tutti i corticosteroidi aumentano l'escrezione del calcio.
Nella tubercolosi attiva, il prodotto va limitato ai casi di malattia grave o disseminata, nei quali il corticosteroide va usato con appropriata terapia antitubercolare. Se i corticosteroidi vengono usati nei pazienti con tubercolosi latente, o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una sorveglianza, in quanto si può verificare una riattivazione della malattia.
Nella corticoterapia prolungata, questi soggetti devono ricevere una chemiprofilassi.
Uno stato di insufficienza renale secondaria, indotta dal cortisonico, può essere minimizzata con una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di relativa insufficienza può persistere per mesi dopo la sospensione della terapia. Quindi in qualsiasi situazione di stress che si manifesta, in questo periodo, la terapia ormonica dovrebbe essere ripresa.
Poiché la secrezione di mineralcorticoidi può essere compromessa, bisognerebbe somministrare, in concomitanza, cloruro di sodio e/o mineralcorticoidi.