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Ipertensione arteriosa compresa quella di origine renale;
angina pectoris; aritmie; intervento precoce nell'infarto
miocardico acuto.
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Ipertensione arteriosa (compresa quella di origine
renale)
Una compressa (100 mg) al giorno. Di solito il pieno effetto
antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia.
Se necessario, è possibile ottenere un'ulteriore riduzione
dei valori pressori associando Atenololo Merck Generics con altri
farmaci antipertensivi. In particolare la somministrazione
contemporanea di Atenololo Merck Generics con un diuretico
determina un effetto antipertensivo superiore a quello prodotto
dai singoli farmaci.
Angina pectoris
La maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione
di una compressa (100 mg) al giorno. Aumentando la posologia non
si ottiene generalmente un ulteriore beneficio.
Aritmie
Si consiglia una terapia di mantenimento per via orale di
50-100 mg/die.
Il dosaggio deve essere regolato con particolare attenzione
nei pazienti con grave compromissione della funzionalità
renale (vedi "Speciali precauzioni d'uso").
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Ipersensibilità verso i componenti o sostanze
strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Bradicardia spiccata; shock cardiogen;, ipotensione; acidosi
metabolica; severi disturbi della circolazione arteriosa
periferica; blocco atrioventricolare superiore al primo grado;
feocromocitoma non trattato; insufficienza cardiaca non
controllata da una terapia adeguata.
Atenololo Merck Generics non deve essere associato a terapia
con verapamil.
Controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (V.
4.6).
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Sospensione del trattamento
La sospensione del trattamento con atenololo deve essere
graduale, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia
ischemica.
Insufficienza cardiaca
Atenololo Merck Generics può essere somministrato, con
la dovuta cautela, ai pazienti con una riserva cardiaca scarsa,
mentre il suo impiego deve essere evitato nei pazienti affetti da
scompenso cardiaco conclamato; il farmaco può tuttavia
essere usato nei pazienti con insufficienza cardiaca controllata
da terapia adeguata.
Bradicardia
La riduzione della frequenza cardiaca è una delle
azioni farmacologiche indotte dall'atenololo; qualora compaiano
sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza
cardiaca, il dosaggio del farmaco deve essere ridotto.
Broncopatie
La cardioselettività posseduta da Atenololo Merck
Generics permette il suo impiego, con cautela, nei pazienti con
malattie ostruttive croniche delle vie aeree. Tuttavia a volte
nei pazienti asmatici può indurre un aumento della
resistenza delle vie respiratorie; diversamente dai
beta-bloccanti non selettivi, tale broncospasmo può essere
risolto mediante preparati broncodilatatori quali il salbutamolo
o l'isoprenalina, ai dosaggi comunemente utilizzati.
Diabetici e pazienti soggetti all'ipoglicemia
Nei pazienti diabetici, in particolare in quelli affetti da
diabete labile, e in pazienti soggetti ad ipoglicemia Atenololo
Merck Generics, a causa della propria attività bloccante
beta-adrenergica, può prevenire la comparsa dei segni e
dei sintomi premonitori dell'ipoglicemia acuta quali le
modificazioni della frequenza cardiaca e della pressione
arteriosa.
Disordini vascolari
Il beta blocco può aggravare i disturbi vascolari
periferici pre-esistenti.
Reazioni anafilattiche
Nei pazienti in terapia con beta-bloccante e con una storia di
reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si può
verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione
di ripetuti stimoli da parte dell'allergene. Questi pazienti
possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina
comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni
allergiche.
Insufficienza renale
L'atenololo è escreto per via renale e pertanto il
dosaggio deve essere regolato con particolare attenzione nei
pazienti con grave compromissione della funzionalità
renale.
Non si verifica accumulo significativo di atenololo nei
pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore ai 35
ml/min (il limite normale è di 100-150 ml/min).
Nei pazienti con clearance creatininica di 15-35 ml/min
(equivalente a 3,4-6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve
essere di 50 mg al giorno o 100 mg a giorni alterni.
Per i pazienti con clearance creatininica < 15 ml/min
(equivalente a 6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve
essere di 50 mg a giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni.
Pazienti in emodialisi
L'atenololo viene rimosso dall'organismo durante l'emodialisi.
Qualora il paziente in terapia con Atenololo Merck Generics venga
sottoposto a dialisi, la terapia va proseguita per via orale alla
dose di 50 mg dopo ogni seduta. La somministrazione deve essere
effettuata sotto controllo ospedaliero in quanto possono
verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.
Anestesia
Se un paziente in trattamento con Atenololo Merck Generics
dovesse essere sottoposto ad anestesia generale, occorre che
l'anestesista sia informato di tale terapia in quanto il blocco
beta-adrenergico può ridurre l'effetto inotropo richiesto
da quegli anestetici che necessitano di una adeguata
mobilizzazione catecolaminica per il mantenimento della
funzionalità cardiaca. Dovrà essere pertanto
impiegato un agente anestetico con una minima attività
inotropa negativa.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Farmaci antiaritmici di I classe
Particolare cautela richiede la somministrazione di Atenololo
Merck Generics a pazienti in terapia con farmaci antiaritmici
appartenenti alla prima classe di Vaughan Williams come la
disopiramide per possibile rischio di depressione miocardica e
bradicardia.
Verapamil
Atenololo Merck Generics non deve essere somministrato a
pazienti in terapia con verapamil; è necessario che siano
trascorse almeno 48 ore dalla sospensione di uno di questi
farmaci prima di iniziare la terapia.
Clonidina
Poichè i beta-bloccanti possono aggravare il brusco
rialzo dei valori pressori che può verificarsi dopo
sospensione della clonidina, occorre particolare cautela nella
sostituzione della clonidina con il beta-bloccante; pertanto
l'inizio del trattamento con il beta-bloccante deve avvenire
parecchi giorni dopo l'interruzione della terapia con clonidina.
Se Atenololo Merck Generics e clonidina vengono somministrati
contemporaneamente, la somministrazione di clonidina non deve
essere interrotta se non parecchi giorni dopo la sospensione del
beta-bloccante.
ACE inibitori
L'uso concomitante di farmaci ACE inibitori potenzia l'effetto
ipotensivo.
Agenti anestetici
Vedere paragrafo "Speciali precauzioni d'uso".
Antinfiammatori
L'uso concomitante di farmaci che inibiscono la sintesi di
prostaglandine (ibuprofene - indometacina) può diminuire
l'effetto ipotensivo dei beta bloccanti.
Glicosidi digitalici
L'uso concomitante di glicosidi digitalici, può
aumentare il tempo di conduzione atrioventricolare.
L'uso concomitante di alcool aumenta l'effetto ipotensivo.
Antidiabetici
I beta bloccanti possono aumentare l'effetto ipoglicemico e
mascherare i segni di ipoglicemia quali il tremore.
I beta bloccanti dovrebbero essere evitati nei pazienti
diabetici; qualora risultassero indispensabili la glicemia
dovrebbe essere attentamente monitorata.
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Benchè le sperimentazioni di farmaco-tossicologia
animale non abbiano evidenziato effetti teratogeni attribuibili
all'atenololo, non può essere esclusa la
possibilità di un danno fetale e quindi è
consigliabile astenersi dal suo impiego durante le
gravidanza.
L'atenololo attraversa la barriera placentare e si sono
riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale.
L'atenololo si accumula nel latte materno in concentrazioni
pari a 3 volte le concentrazioni ematiche medie.
Nonostante non vi siano segnalazioni di effetti negativi sul
neonato è consigliabile astenersi dall'impiego di
atenololo durante l'allattamento.
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E' improbabile che la somministrazione di Atenololo Merck
Generics influisca sulla capacità di guidare e sull'uso di
macchine.
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Cardiovascolari�
Bradicardia, ipotensione posturale che può essere
associata a sincope, freddo alle estremità.
Raramente nei pazienti sensibili si può aggravare un
blocco cardiaco, può verificarsi claudicazione
intermittente, Fenomeno di Raynaud.
Sporadiche segnalazioni di deterioramento della
funzionalità cardiaca in pazienti affetti da insufficienza
cardiaca.
Sistema nervoso centrale�
Cefalea, allucinazioni visive, aggravamento di sindromi
nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe
della memoria, raramente sono stati segnalati disturbi del sonno
del tipo osservato con altri beta-bloccanti.
Gastrointestinali�
Secchezza della bocca, disturbi gastrointestinali.
Ematologici�
Trombocitopenia, porpora, granulocitopenia.
Cute e annessi�
Alopecia, comparsa di reazioni cutanee di tipo psoriasico o
aggravamento della psoriasi, rash cutanei e/o secchezza agli
occhi, la cui incidenza è, peraltro, modesta.
Qualora una reazione di tale tipo non trovi una precisa
spiegazione, deve essere considerata la sospensione del
trattamento.
L'eventuale comparsa occasionale di trombocitopenia,
porpora, granulocitopenia, eruzioni eritematose richiede
l'interruzione del trattamento.
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Bradicardia, ipotensione, insufficienza cardiaca acuta,
broncospasmo.
Qualora, eccezionalmente, subentri una spiccata bradicardia,
si sospenda il trattamento e si inietti per via endovenosa 1-2 mg
di solfato di atropina; se la frequenza del polso non riprende in
modo soddisfacente, si ricorra ad un simpaticomimetico stimolante
i beta-recettori quali l'isoprenalina alla dose di 10-15 mg o
l'orciprenalina alla dose di 0,5 mg o la dobutamina alla dose di
2,5-10 ug/Kg/min per infusione lenta anche se possono essere
necessarie dosi più elevate.
Nel caso in cui debba essere aumentata la dose dell'agonista
beta-recettoriale, è necessario evitare che la pressione
arteriosa scenda a livelli troppo bassi.
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Atenololo Merck Generics è un inibitore dei recettori
beta-adrenergici che agisce in modo preferenziale sui beta-uno
recettori cardiaci. Atenololo Merck Generics non interferisce
significativamente con i meccanismi recettoriali che regolano il
metabolismo glicidico e la funzionalità respiratoria. Esso
è quindi dotato di cardioselettività ed inoltre
è privo di attività simpaticomimetica intrinseca e
di attività stabilizzante di membrana.
La sua azione sui recettori beta-uno cardiaci dopo
somministrazione di una singola dose orale perdura almeno 24 ore.
Atenololo Merck Generics risulta particolarmente efficace nel
controllo dell'ipertensione arteriosa e delle crisi anginose. In
particolare Atenololo Merck Generics non interferisce con i
riflessi neurovascolari che regolano la pressione arteriosa e,
pertanto, è possibile ottenere dei valori pressori sia in
posizione supina che in posizione eretta, senza provocare
ipotensione ortostatica. Inoltre Atenololo Merck Generics,
impiegato nei pazienti affetti da angina pectoris, determina
favorevoli modificazioni sia delle condizioni cliniche soggettive
e obiettive (in particolare riduzione della frequenza delle crisi
anginose) sia del tracciato elettrocardiografico. Tale effetto
è presumibilmente correlato alla sua capacità di
determinare una riduzione della frequenza e contrattilità
cardiaca. Atenololo Merck Generics svolge la sua attività
antiaritmica in quanto inibisce la stimolazione
catecolaminergica, che favorisce un incremento dell'inotropismo
cardiaco, della frequenza cardiaca, della velocità di
conduzione dell'impulso e dell'eccitabilità
miocardica.
Nell'infarto miocardico acuto la somministrazione di atenololo
per via endovenosa entro 12 ore dall'insorgenza del dolore
precordiale ed in assenza di controindicazione permette di
ottenere una riduzione dell'area infartuale, dell'incidenza di
aritmie ventricolari, del dolore precordiale e conseguente
consumo di oppiacei, della morbilità e della
mortalità nei primi giorni dopo l'infarto.
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La singolare farmacocinetica di Atenololo Merck Generics
è in diretta relazione con la sua idrofilia. A questa
caratteristica è correlata la scarsa metabolizzazione
epatica dell'atenololo (assete il "first-pass effect", che
comporta tassi ematici prevedibili e con trascurabili variazioni
individuali), la sua escrezione prevalentemente per via renale e
la difficoltà a superare le barriere biologiche, lipidiche
dell'organismo (scarsa diffusibilità a livello del
S.N.C.).
Nell'uomo, dopo somministrazione orale, l'assorbimento di
atenololo da parte del tratto gastrointestinale è
consistente ma incompleto (circa 40-50%).
Con una dose di 100 mg per os, il picco ematico viene
raggiunto dopo 2-4 ore; il tempo di emivita è di 6-9 ore e
non presenta modificazioni dopo somministrazione cronica.
La quota di atenololo legata alle proteine plasmatiche
è minima (circa 3%).
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Studi di tossicità acuta e cronica, condotti su varie
specie animali, hanno evidenziato la bassa tossicità
dell'atenololo.
La DL50 p.o. nel topo > 2000 mg/Kg; nel ratto > 3000
mg/Kg.
Studi specifici, condotti al fine di valutare un'eventuale
attività cancerogena e teratogena sono risultati
negativi.
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Magnesio carbonato, Amido di mais, Sodio laurilsolfato,
Gelatina, Magnesio stearato.
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Nessuna.
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A confezionamento integro: 5 anni
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Conservare a temperatura non superiore a 25°C, nel
confezionamento originale.
In caso di interruzione definitiva del trattamento richiesta
dal medico, il farmaco rimanente deve essere buttato negli
appositi contenitori in farmacia.
Le compresse devono essere conservate in un luogo sicuro
lontano dalla portata dei bambini; un'eventuale assunzione
accidentale metterebbe a repentaglio la loro salute.
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Blister accoppiato alluminio-PVC contenente compresse di
colore bianco, bombate, con linea di frattura centrale.
14 compresse da mg 100
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Merck Generics Italia Spa. Via Aquileia, 35 –
20092-Cinisello Balsamo (MI)
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A.I.C. n° 029468016/G
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Data di prima autorizzazione: 31.05.1999
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Settembre
2002.
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