Atossisclerol 0,25%��������������������� soluzione iniettabile
per uso endovenoso
Atossisclerol 0,5%��������������������� �soluzione iniettabile per uso
endovenoso
Atossisclerol 1%�������������������������� soluzione
iniettabile per uso endovenoso
Atossisclerol 2%�������������������������� soluzione
iniettabile per uso endovenoso
Atossisclerol 3%�������������������������� soluzione
iniettabile per uso endovenoso
- [Vedi Indice]
Atossisclerol 0,25% e 0,5% - Terapia sclerosante
di piccole varici con un diametro inferiore a 1 mm (varici
reticolari) e di teleangectasie.
Atossisclerol 1% - Terapia sclerosante di piccole
varici con un diametro di 1 a 3 mm (varici reticolari) e del ramo
centrale delle teleangectasie.
Atossisclerol 2% - Terapia sclerosante di varici
medio calibro con un diametro da 2 a 4 mm.
Atossisclerol 3% - Terapia sclerosante di varici
medio calibro con un diametro da 4 a 8 mm e di emorroidi (di
primo e secondo grado).
�
In generale la dose di polidocanolo non dovrebbe eccedere 2 mg
per kg del peso corporeo del paziente (per un paziente di kg 70
significa quindi un dosaggio di 56 ml di Atossisclerol 0,25%, 25
ml di Atossisclerol 0,5%, 14 ml di Atossiscerol 1% , 7 ml di
Atossisclerol 2% e 4,6 ml di Atossisclerol 3%).
Durante il primo trattamento ai pazienti inclini a reazioni
allergiche iniettare una sola iniezione. Se non subentra nessuna
forma allergica e a seconda della dimensione dell’area da
sclerosare, si possono iniettare più iniezioni, senza
superare il dosaggio massimo consigliato:
Piccole varici
a seconda della dimensione delle varici iniettare
all’interno del vaso 0,1 – 0,3ml di Atossisclerol
0,25% o 0,5%.
Teleangectasie
a seconda dell’area da sclerotizzare iniettare per via
intravasale 0,1 – 0,2 ml di Atossisclerol 0,25% - 0,5% -
1%.
Varici di medio e grosso calibro
iniettare per via intravasale 0,5 – 1 ml di
Atossisclerol 2% - 3% .
Eseguire l’iniezione a paziente orizzontale con arto
sollevato di ca 30-45° previa disinfezione della zona
interessata, iniettare Atossisclerol all’interno della
vena, utilizzando aghi sottilissimi (14-17 G), e siringhe da 2
ml, mantenendoli quasi paralleli alla cute. Comprimere la zona di
inoculazione per circa 1 minuto.
Dopo applicazione di un cerotto protettivo sulla sede
dell’iniezione, l’arto deve essere assoggettato ad
una sufficiente compressione elastica, in seguito il paziente
dovrebbe camminare per 30 minuti, possibilmente nelle vicinanze
dello studio medico. La fasciatura deve essere portata per 2-3
giorni (piccoli vasi) e per 4-6 settimane (medi e grossi vasi).
Nei casi di vaste zone sclerotizzate si consiglia un bendaggio
elasto-compressivo. Si sono ottenuti buoni risultati aumentando
la compressione nel punto dell’iniezione mediante un
rotolino di ovatta odontoiatrica. L’efficacia della
scleroterapia dipende molto dal successivo trattamento di
compressione. Per questo si deve fasciare l’arto sempre
sollevato e deve essere rifasciato al momento di mettersi in
piedi anche se per breve tempo.
�
Ipersensibilità verso uno qualsiasi dei componenti del
medicinale
La terapia sclerosante di varici e di teleangectasie è
controindicata nei casi di degenze a letto, disturbi di
circolazione arteriosa (occlusione arteriosa di III e di IV
grado).
A seconda della gravità delle condizioni la
scleroterapia può essere controindicata nei casi di:
occlusioni superficiali e soprattutto occlusioni venose
profonde (trombosi).
Edemi con ritenzione idrica (edema alle gambe) se non trattate
con compressione
Sintomi di occlusione di piccoli o piccolissimi vasi a causa
del diabete (microangioterapia diabetica)
Malattie acute e croniche del cuore (endocarditi e
miocarditi); la terapia sclerosante non è controindicata
nell’insufficienza cardiaca, trattata con specifica terapia
preventiva. Lo stesso vale anche per l’ipertensione se
curata specificatamente.
Stati febbrili
Disturbi arteriosi (trombosi di II grado) nel trattamento
cosmetico.
Età avanzata con disturbi motori e uno stato di salute
generale non buono
Attacchi di asma bronchiale
Gravidanza nei primi tre mesi e dopo la 36° settimana di
gestazione.
�
Le iniezioni devono essere effettuate da un medico esperto.
L’iniezione fuori dalla vena può provocare
necrosi.
Gli sclerosanti non possono essere iniettati in arteria in
quanto possono provocare gravi necrosi, che potrebbero portare ad
amputazione. Se si dovesse verificare un incidente del genere
consultare immediatamente un chirurgo vascolare.
Il medicinale contiene 5 vol% di etanolo. Ogni fiale contiene
0,08 g circa di etanolo. Usare con cautela in caso di malattie
epatiche, alcolismo, epilessia, danni o patologie cerebrali,
intolleranze all’etanolo, trattamento con medicinali che
provocano una reazione antabuse, nei bambini ed in caso di
gravidanza. L’etanolo può modificare o aumentare gli
effetti di altri medicinali.
�
Il principio attivo polidocanolo è anche un anestetico
locale; se somministrato contemporaneamente ad altri anestetici
esiste il pericolo di un potenziamento dell’effetto
anti-aritmico.
�
L’uso è controindicato nei primi tre mesi di
gravidanza e dopo la 36° settimana di gestazione.
�
Non sono stati osservati effetti sulla capacità di
guidare veicoli e di usare macchinari.
�
Tra i vari effetti collaterali la iperpigmentazione è
il più frequente. Possono insorgere inoltre periflebiti
superficiali e necrosi locali; reazioni cutanee allergiche,
raramente shock allergici o reazioni asmatiche.
In casi sporadici, in seguito a disturbi psico-somatici, si
sono riscontrate reazioni passeggere quali collasso, vertigini,
difficoltà respiratorie e sensazione di oppressione
toracica, malessere, disturbi visivi e sensoriali, percezione di
sapore metallico.
�
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
�
Categoria farmacoterapeutica: vasoprotettori, sostanze
sclerosanti per iniezioni locali. Codice ATC: C05BB02.
Il polidocanolo agisce come un anestetico di contatto e
provoca, una sclerosi efficace e durevole. La sclerosi di una
varice si può ottenere attraverso la stimolazione e la
lesione dell’intima – primi stadi di un processo
artificialmente indotto che attraverso la tromboflebite e la
proliferazione connettivale porterà alla cicatrizzazione
– con sostanze irritanti agenti con meccanismo
d’azione di tipo chimico ed osmotico o combinato. Il
polidocanolo agisce per via prevalentemente chimica; il
polidocanolo è infatti un tensioattivo ed il suo punto
principale di attacco sono i lipoidi della superficie cellulare,
che caratterizzano anche il tipo di lesione che esso provoca
all’intima parete venosa. Dato l’alto peso molecolare
(600) l’azione lesiva sulla intima è selettiva. A
basse concentrazioni maggiori, agisce anche sull’intima
integra. Il polidocanolo determina una sclerotizzazione delle
varici di ogni calibro, anche di quelle dell’esofago, di
emangiomi ed emorroidi. Oltre all’effetto lesivo
sull’endotelio, il polidocanolo ha un effetto
anticoagulante dimostrato, che dipende dall’azione di
denaturazione delle proteine; quest’azione fa si che la
formazione di trombi venga dapprima bloccata; successivamente
avviene una crescita regolare del trombo che dura 7 giorni.
Mediante appropriati bendaggi le pareti venoso vengono compresse
fra loro, per cui è impedita la ricanalizzazione del
trombo organizzato. In questo modo si verifica la trasformazione
desiderata della vena in un cordone cicatriziale fibroso da
sfilare.
Il polidocanolo ha inoltre proprietà anestetizzanti che
lo avvicina agli anestetici di superficie più noti
(benzocaina, procaina).
�
Un farmaco sclerosante deve presentare
un’affinità specifica per la parete venosa,
raggiungere già in piccole dosi un buon effetto di
sclerosi, e per quanto possibile, non dare luogo a reazioni
allergiche o anafilattiche e soprattutto a necrosi. Il
polidocanolo corrisponde a quanto richiesto ad una terapia
sclerosante.
�
La tossicità acuta di Atossisclerol è stata
valutata in topi, dei due sessi. La DL 50 a 24 ore dopo
somministrazione è risultata di circa 0,6g/kg. La DL50
dopo somministrazione per via intraperitoneale ha dato un valore
di 0,2g/kg dopo 2 ore. L’intossicazione acuta nel topo
porta a morte l’animale per paralisi respiratoria, il
quadro di intossicazione ha un tempo di latenza di 5’
– 10’ dopo somministrazione sottocutanea, 3’
per somministrazione intraperitoneale, ed assente per
somministrazione intravenosa. Nel coniglio la DL50 per
l’Atossisclerol, dato per via intravenosa, è
risultata di 10 mg/kg. Nel cane il quadro di intossicazione
acuta, simile a quello osservato nel topo e nel coniglio, si
manifesta con un dosaggio di 50 mg/kg. Anche nel cane come nel
topo e nel coniglio, la restitudo ad integrum, dopo
intossicazione acuta, è completa. Le prove di
tossicità cronica condotte nel coniglio (10-20 mg/kg di
Atossisclerol somministrato per via sottocutanea per 4 settimane)
hanno segnalato, a livello istologico: - un’atrofia
semplice di fegato, surreni e della muscolatura cardiaca e
scheletrica (con 10 mg/kg);� - un impoverimento dei grassi ed una
aumentata siderosi, con un dosaggio di 20 mg/kg.
Il polidocanolo ha sulla pressione arteriosa, dopo
somministrazione endovenosa nel gatto intatto in narcosi, gli
stessi degli altri analgesici di confronto (Novocaina, Xilocaina)
e cioè un transitorio abbassamento ed una normalizzazione
entro 80’-120’. L’influenza sul respiro
è molto modesta ed interessa sola la frequenza.
�
etanolo 96%, fosfato di sodio bibasico diidrato, fosfato di
potassio monobasico, acqua per preparazioni iniettabili.
�
Non descritte.
�
5 anni
�
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
�
Fiale in vetro incolore classe 1 contenenti ciascuna 2 ml di
prodotto.
Confezioni da 5 fiale.
�
Nessuna particolare.
�
Chemische Fabrik Kreussler & Co GmbH
Rheingaustrasse 85-93
D-65203 Wiesbaden (Germania)
�
Rappresentante per l’Italia
Also Spa
Località Pian del Tivano – Zelbio (Como)
�
Atossisclerol 0,25% soluzione iniettabile per uso endovenoso,
5 fiale da 2 ml AIC n. 022199095
Atossisclerol 0,5% soluzione iniettabile per uso endovenoso, 5
fiale da 2 ml AIC n. 022199018
Atossisclerol 1% soluzione iniettabile per uso endovenoso, 5
fiale da 2 ml AIC n. 022199032
Atossisclerol 2% soluzione iniettabile per uso endovenoso, 5
fiale da 2 ml AIC n. 022199057
Atossisclerol 3% soluzione iniettabile per uso endovenoso, 5
fiale da 2 ml AIC n. 022199071.
�
-----
�
31.05.2000.
�
-----
�
-----
�
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]