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Comune: | da ³ 1 | a <10% |
Non comune: | da ³ 0,1 | a <1% |
Raro | <0,1% |
Con l'eccezione della nausea e della diarrea, tutte le reazioni avverse da farmaco sono state osservate con frequenze inferiori al 3%.
Generali:
Comune: | Dolore addominale, cefalea |
Non comune: | Astenia, dolore, mal di schiena, malessere, dolore toracico, reazione allergica, dolore alle gambe |
Sistema nervoso:
Comune: | Stordimento |
Non comune: | Insonnia, vertigine, nervosismo, sonnolenza, ansia, tremore, parestesia, confusione, depressione |
Apparato digerente:
Comune: | Nausea, diarrea, vomito, dispepsia |
Non comune: | Secchezza delle fauci, nausea e vomito, flatulenza, costipazione, moniliasi orale, anoressia, stomatite, disturbo gastro-intestinale, glossite |
Apparato cardiovascolare:
Comune: | In pazienti con concomitante ipokaliemia o ipocalcemia: prolungamento dell'intervallo QT |
Non comune: | Tachicardia, edema periferico, ipertensione, palpitazione, sincope, fibrillazione atriale, angina pectoris, prolungamento dell'intervallo QT |
Apparato muscolo-scheletrico:
Non comune: | Artralgia, mialgia |
Cute:
Non comune: | Eruzione cutanea, prurito, sudorazione, orticaria |
Organi di senso:
Comune: | Disgeusia |
Non comune: | Ambliopia |
Apparato uro-genitale:
Non comune: | Moniliasi vaginale, vaginite |
Parametri di laboratorio:
Comune: | Anomalia dei test di funzionalità epatica (incremento moderato di AST / ALT e/o bilirubina) |
Non comune: | Incremento delle gamma-GT, incremento dell'amilasi, leucopenia, diminuzione della protrombina, eosinofilia, trombocitemia, trombocitopenia, anemia |
Le seguenti reazioni avverse da farmaco sono state segnalate raramente (< 0,1%), durante il trattamento con Avalox:
iperglicemia, iperlipidemia, incremento della protrombina, allucinazione, depersonalizzazione, incoordinazione, ittero, vasodilatazione, ipotensione, tinnito, tendinite, secchezza della cute.
L'attuale esperienza clinica con Avalox non ne consente una valutazione definitiva del profilo delle reazioni avverse da farmaco. Casi isolati dei seguenti effetti indesiderati, che non si può escludere possano verificarsi anche durante il trattamento con Avalox, sono stati segnalati con altri fluorochinoloni: epatite, calo transitorio della vista, disturbi dell'equilibrio compresa l'atassia, disturbi del gusto di lunga durata, rottura di tendine, ipernatremia, ipercalcemia, neutropenia, emolisi.
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Meccanismo d'azione
In vitro, la moxifloxacina si è dimostrata attiva nei confronti di un'ampia gamma di patogeni Gram-positivi e Gram-negativi.
L'azione battericida è il risultato dell'interferenza con le topoisomerasi II (DNA girasi) e IV. Le topoisomerasi sono enzimi essenziali, che hanno un ruolo chiave nella replicazione, trascrizione e riparazione del DNA batterico. La topoisomerasi IV influenza anche la divisione cromosomiale nei batteri.
Studi di cinetica hanno dimostrato che la moxifloxacina presenta un tasso di batteriocidia dipendente dalla concentrazione. Le concentrazioni minime battericide (MBC) rientrano nell'intervallo delle concentrazioni minime inibenti (MIC).
Interferenza con gli esami colturali:
La terapia con moxifloxacina può dare risultati falsamente negativi per Mycobacterium spp., per soppressione della crescita dei micobatteri.
Effetto sulla flora intestinale nell'uomo
Le seguenti modificazioni della flora intestinale sono state osservate in volontari in seguito alla somministrazione di moxifloxacina: E. coli, Bacillus spp., Enterococci e Klebsiella spp. erano diminuiti, come pure gli anaerobi Bacteroides vulgatus, Bifidobacterium, Eubacterium e Peptostreptococcus. Per B. fragilis c'era un incremento. Negli studi sperimentali, le sensibilità del B. fragilis nei confronti della moxifloxacina erano moderate, con valori di MIC-90 compresi fra 0,75 e 4 mg/ml. Queste modificazioni sono rientrate nella norma entro due settimane. Il Clostridium difficile e la sua tossina non sono stati trovati. Il Clostridium difficile è moderatamente sensibile alla moxifloxacina, con valori di MIC-90 di 2 mg/l. Non c'era influenza sulla colonizzazione della flora intestinale con Candida spp..
La prevalenza di resistenza può variare in diverse aree geografiche e nel tempo per specie selezionate ed è opportuno avere informazioni specifiche per area sulla resistenza dei microrganismi, in particolare per il trattamento di infezioni gravi. Le informazioni sulla sensibilità in vitro riportate sotto forniscono solo una guida approssimativa sulle probabilità che i microrganismi siano sensibili alla moxifloxacina o meno.
Dati di sensibilità in vitro
Breakpoint di sensibilità S
£ 1 mg/l, R ³ 4 mg/l
Microrganismo | Prevalenza di resistenza |
Sensibili: | |
Batteri Gram-positivi | |
Streptococcus pneumoniae (compresi ceppi resistenti a penicilline e macrolidi)* | |
Streptococcus pyogenes (gruppo A)* | |
Streptococcus. milleri | |
Streptococcus. Mitior | |
Streptococcus. agalactiae | |
Staphylococcus aureus (meticillino-sensibile)* | |
Batteri Gram-negativi | |
A: Specie esigenti: | |
Haemophilus influenzae (compresi ceppi b-lattamasi negativi e positivi)* | 0-10% |
Haemophilus. parainfluenzae * | |
Moraxella catarrhalis (compresi ceppi b-lattamasi negativi e positivi)* | |
B: Enterobacteriaceae | |
Escherichia coli * | 0-10% |
Klebsiella pneumoniae * | 0-10% |
Klebsiella oxytoca | 0-10% |
Enterobacter cloacae * | 0-10% |
Proteus mirabilis | 0-10% |
Proteus. vulgaris | 0-10% |
Morganella morganii | 0-10% |
Providencia rettgeri | 0-10% |
Anaerobi | |
Fusobacterium spp. | |
Porphyromonas spp. | |
Prevotella spp. | |
Peptostreptococcus spp. | |
Atipici | |
Chlamydia pneumoniae * | |
Mycoplasma pneumoniae * | |
Legionella pneumophila | |
Coxiella burnettii | |
Intermedi: | |
Batteri Gram-positivi | |
Staphylococcus aureus (meticillino- resistente)+ | |
Batteri Gram-negativi | |
Providencia. Stuartii | |
Pseudomonas aeruginosa++ | 0-30% |
Pseudomonas fluorescens | |
Stenotrophomonas maltophilia | |
Resistenti: | |
Batteri Gram-negativi | |
Burkholderia cepacia |
* L'efficacia clinica è stata dimostrata per gli isolati sensibili nelle indicazioni cliniche approvate.
+ L'impiego di moxifloxacina non è raccomandato, qualora si identifichino ceppi resistenti ai fluorochinoloni.
++ Per le infezioni da Ps. Aeruginosa acquisite in comunità si deve considerare una percentuale di resistenza del 25%; per le infezioni nosocomiali la percentuale di resistenza può raggiungere il 90%.
Resistenza
I meccanismi di resistenza che inattivano penicilline, cefalosporine, aminoglicosidi, macrolidi e tetracicline non interferiscono con l'attività antibatterica della moxifloxacina. Altri meccanismi di resistenza, quali barriere alla penetrazione (comuni, ad esempio, nello Pseudomonas aeruginosa) e meccanismi di efflusso, possono tuttavia influenzare anche la sensibilità dei corrispondenti batteri alla moxifloxacina. A parte questo, non c'è resistenza crociata tra la moxifloxacina e le classi sopra citate di composti. Non è stata osservata resistenza mediata da plasmidi. Le prove di laboratorio sullo sviluppo di resistenza nei confronti della moxifloxacina nei batteri Gram-positivi hanno rivelato che la resistenza si sviluppa lentamente per stadi successivi (tipo "multi-step") ed è mediata da modificazioni a livello del sito bersaglio (cioè topoisomerasi II e IV) e da meccanismi di efflusso. La frequenza di sviluppo di resistenza è bassa (tasso 10-7 - 10-10 ).
Esposizioni ripetute per 7 giorni dei microrganismi a concentrazioni sub-inibitorie (50% della MIC) di moxifloxacina hanno dato luogo solo ad un piccolo incremento dei valori di MIC. Si osserva resistenza parallela con altri chinoloni. Tuttavia, poiché nei batteri Gram-positivi la moxifloxacina inibisce entrambe le topoisomerasi (II e IV), alcuni Gram-positivi ed anaerobi, che sono resistenti ad altri chinoloni, sono sensibili alla moxifloxacina.
Non sono necessari aggiustamenti di dosaggio negli anziani, nei pazienti con basso peso corporeo o nei pazienti con insufficienza renale (cfr. paragrafo `05.2 Proprietà farmacocinetiche' per maggiori dettagli).
La farmacocinetica è lineare nell'intervallo fra 50 e 800 mg in dose singola e fino a 600 mg una volta al giorno per 10 giorni. Dopo una dose orale di 400 mg concentrazioni di picco di 3,1 mg/l vengono raggiunte entro 0,5 - 4 h dalla somministrazione. Le concentrazioni plasmatiche di picco e di valle allo stato stazionario (400 mg una volta al giorno) sono rispettivamente pari a 3,2 e 0,6 mg/l. Allo stato stazionario, l'esposizione nell'intervallo fra le somministrazioni è approssimativamente del 30% superiore rispetto a quella successiva alla prima dose.
Distribuzione: la moxifloxacina si distribuisce rapidamente negli spazi extravascolari; dopo una dose di 400 mg si osserva una AUC di 35 mg*h/l. Il volume di distribuzione allo stato stazionario (Vss) è pari a circa 2 l/kg. Gli esperimenti in vitro ed ex vivo hanno dimostrato un legame proteico di circa il 40-42% indipendentemente dalla concentrazione del farmaco. La moxifloxacina si lega soprattutto all'albumina sierica.
In seguito a somministrazione orale di una dose singola di 400 mg di moxifloxacina sono state osservate le seguenti concentrazioni di picco (media geometrica):
Tessuto | Concentrazione | Rapporto tessuto/ plasma | |
Plasma | 3,1 | mg/l | -- |
Saliva | 3,6 | mg/l | 0,75 - 1,3 |
Essudato (fluido di bolla) | 1,61 | mg/l | 1,71 |
Mucosa bronchiale | 5,4 | mg/kg | 1,7 - 2,1 |
Macrofagi alveolari | 56,7 | mg/kg | 18,6 - 70,0 |
Fluido di rivestimento epiteliale | 20,7 | mg/l | 5 - 7 |
Seno mascellare | 7,5 | mg/kg | 2,0 |
Seno etmoidale | 8,2 | mg/kg | 2,1 |
Polipi nasali | 9,1 | mg/kg | 2,6 |
Liquido interstiziale | 1,02 | mg/l | 0,8-1,42,3 |
1 10 h dopo somministrazione 2 concentrazione libera 3 da 3 h a 36 h dopo somministrazione |
Metabolismo: La moxifloxacina va incontro a biotrasformazione di fase II e viene escreta per via renale e biliare/fecale sia come farmaco immodificato che in forma di un solfo-composto (M1) e di un glucuronide (M2). M1 ed M2 sono gli unici metaboliti importanti nell'uomo, ed entrambi