La sospensione ricostituita contiene 40 mg di azitromicina per
ml (200 mg per una dose di 5 ml).
Compresse rivestite con film divisibili.
Polvere per sospensione orale.
- [Vedi Indice]
Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili
all'azitromicina.
- infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti
medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti);
- infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e
polmoniti);
- infezioni odontostomatologiche;
- infezioni della cute e dei tessuti molli;
- uretriti non gonococciche (daChlamydia
trachomatis);
- ulcera molle (daHaemophilus ducreyi).
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ADULTI
Per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie
respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni
odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica
somministrazione, per tre giorni consecutivi.
Il medesimo schema posologico può essere applicato al
paziente anziano.
Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse,
causate da ceppi sensibili diChlamydia trachomatis o di
Haemophilus ducreyi: 1000 mg, assunti una sola volta, in
un'unica somministrazione orale.
BAMBINI
10 mg/Kg/die per 3 giorni consecutivi.
Per i bambini dal peso pari o superiore a 45 Kg può
essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto (500 mg/die per tre
giorni consecutivi).
Il farmaco deve essere sempre somministrato in dose singola
giornaliera.
AZITROCIN (azitromicina) compresse e polvere per sospensione
orale può essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto
o dopo i pasti. L’assunzione di cibo prima della
somministrazione del prodotto può attenuare gli eventuali
effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati
dall’azitromicina.
Le compresse devono essere deglutite intere.
�
Ipersensibilità verso i componenti o verso altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Grave insufficienza epatica.
L’azitromicina è generalmente controindicata in
gravidanza, durante l’allattamento e nella primissima
infanzia (vedi sezione 4.6).
�
Come con l’eritromicina e altri macrolidi sono state
raramente riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema
e anafilassi (raramente fatale), che possono recidivare, anche in
assenza di una nuova assunzione del farmaco, dopo la sospensione
del trattamento sintomatico.
Queste reazioni richiedono la sospensione del farmaco e
l'instaurarsi di un trattamento sintomatico seguito da un periodo
di osservazione prolungato.
Con i farmaci antibatterici a largo spettro può
verificarsi la comparsa di colite pseudomembranosa.
Non è richiesto un aggiustamento posologico in pazienti
con lieve danno renale (clearance della creatinina > 40
ml/min), ma non vi sono dati riguardo l'uso di azitromicina in
pazienti con clearance della creatinina < 40 ml/min. Per
questo, in tali soggetti il farmaco dovrebbe essere usato con
precauzione.
In pazienti con insufficienza epatica di grado
lieve-moderato, non è stata dimostrata alcuna
evidenza di modificazioni significative della farmacocinetica
sierica di AZITROCIN (azitromicina) rispetto a persone con
funzionalità epatica normale. In questi pazienti
l'eliminazione di AZITROCIN (azitromicina) attraverso le urine
sembra aumentare, probabilmente come compenso per la ridotta
clearance epatica. Pertanto, per pazienti con insufficienza
epatica di grado lieve-moderato, non è necessaria
una modificazione della dose. Tuttavia, dal momento che il fegato
rappresenta la principale via di eliminazione, dovrebbe essere
posta attenzione, sotto sorveglianza medica, nell'uso di
azitromicina in pazienti con malattie epatiche o insufficienza
epatica.
In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la
co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi
di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla
possibilità teorica di insorgenza di crisi di ergotismo;
pertanto, azitromicina ed ergotamina non dovrebbero essere
somministrate contemporaneamente.
Così come con ogni altra preparazione antibiotica,
è raccomandata una particolare osservazione per
l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non
sensibili inclusi i funghi.
In caso di infezioni sessualmente trasmesse è
necessario escludere una concomitante infezione daTreponema
pallidum.
La sospensione contiene 3,9 g di saccarosio per ogni 5 ml: di
ciò si tenga conto nel caso in cui la polvere per
sospensione orale venga somministrata a pazienti con disfunzioni
genetiche o acquisite del metabolismo dei carboidrati.
�
In pazienti in terapia con antiacidi e azitromicina, i due
farmaci non dovrebbero essere somministrati contemporaneamente.
La somministrazione di cimetidina 2 ore prima dell'assunzione di
azitromicina non ha effetti sull'assorbimento dell'azitromicina.
Non vi sono dati circa gli effetti di azitromicina sulla
ciclosporina, per cui un'eventuale co-somministrazione
richiede cautela.
Non si sono invece osservate interazioni di significato
clinico tra azitromicina e rispettivamente teofillina, digossina,
metilprednisolone o carbamazepina; tuttavia con altri macrolidi
sono state osservate le seguenti interazioni:
-teofillina: aumento delle concentrazioni sieriche di
teofillina;
-digossina: aumento dei livelli di digossina;
-triazolam: diminuita clearance del triazolam con
possibile aumento dell'effetto farmacologico del triazolam;
-farmaci metabolizzati dal sistema citocromo P450:
elevazione delle concentrazioni sieriche di carbamazepina,
ciclosporina, esobarbital e fenitoina.
L'azitromicina non modifica il tempo di protrombina in seguito
alla somministrazione di una singola dose di warfarin.
Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di
potenziamento dell’azione anticoagulante a seguito della
somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti
orali di tipo cumarinico. Benché non sia stata stabilita
una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza
con cui monitorare il tempo di protrombina.
Per quanto riguarda l'uso concomitante dell'azitromicina e di
altri farmaci che agiscono sulla coagulazione, poiché non
sono stati condotti studi specifici di interazione, si consiglia
un attento monitoraggio di quei pazienti che assumono i suddetti
farmaci in associazione.
Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni
tra AZITROCIN (azitromicina) e terfenadina. Nei pazienti che
hanno assunto i due farmaci contemporaneamente si sono verificati
rari casi di interazione per i quali non è stato
però possibile stabilire una correlazione certa.
A causa della possibilità teorica di insorgenza di
crisi di ergotismo, azitromicina ed ergotamina non dovrebbero
essere somministrate contemporaneamente (vedi sezione 4.4
Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).
La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina
non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci.
Casi di neutropenia sono stati osservati in alcuni pazienti
che assumevano i due farmaci contemporaneamente. Sebbene la
neutropenia sia stata correlata all’utilizzo della
rifabutina, non è stato possibile stabilire una relazione
di causalità tra i suddetti episodi� di neutropenia e
l’associazione rifabutina-azitromicina (vedi sezione 4.8
Effetti indesiderati).
La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi
multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha modificato la
farmacocinetica plasmatica o l’escrezione urinaria della
zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la
somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle
concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita
clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate.
L’importanza clinica di questo dato non è chiara, ma
può comunque costituire un beneficio per il paziente.
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Studi di riproduzione animale hanno dimostrato che AZITROCIN
(azitromicina) attraversa la placenta, ma senza evidenti pericoli
per il feto. Non esistono dati sulla secrezione nel latte
materno. Inoltre, non è stata ancora stabilita la
sicurezza d'uso durante la gravidanza umana e durante
l'allattamento. AZITROCIN (azitromicina) dovrebbe pertanto essere
usato nelle donne in gravidanza, durante l'allattamento e nella
primissima infanzia solamente ove i benefici potenziali superino
chiaramente i rischi e sotto il controllo del medico.
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Non è stato riportato alcun effetto di AZITROCIN
(azitromicina) sulla capacità di guidare e sull'uso delle
macchine.
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Apparato gastrointestinale: anoressia, nausea,
vomito/diarrea (raramente disidratazione), feci molli,
dispepsia, disturbi addominali (dolore/crampi),
stipsi, flatulenza, colite pseudomembranosa e raramente
scolorimento della lingua.
Organi di senso: con i macrolidi sono stati
riportati casi di alterazione della funzionalità uditiva.
In seguito all’assunzione di AZITROCIN (azitromicina) sono
stati osservati alcuni episodi di alterazione della
funzionalità uditiva, inclusi perdita della
funzionalità uditiva, sordità e/o tinnito, che
nella gran parte dei casi si sono verificati nel corso di studi
sperimentali condotti con dosaggi più elevati e per
periodi più lunghi rispetto a quelli normalmente
raccomandati. Quando è stato possibile ottenere
informazioni relative al decorso dei pazienti è stato
constatato che nella maggior parte dei casi si è trattato
di episodi reversibili.
Raramente si sono verificati casi di alterazione del
gusto.
Apparato genito-urinario: sono stati riportati nefrite
interstiziale ed insufficienza renale acuta.
Sistema emopoietico:trombocitopenia. Sono stati
riscontrati inoltre alcuni episodi transitori di lieve
neutropenia, sebbene non sia stata accertata una relazione
causale con AZITROCIN (azitromicina).
Sistema epato-biliare: sono stati osservati episodi di
alterazione della funzionalità epatica, tra cui epatite e
ittero colestatico. Sono stati segnalati rari casi di necrosi
epatica e insufficienza epatica che hanno raramente portato al
decesso del paziente. Non è stata comunque stabilita una
relazione di causalità.
Apparato muscoloscheletrico: artralgia.
Sintomi psichiatrici: comportamento aggressivo,
irritabilità, agitazione e ansia.
Sistema riproduttivo: vaginite.
Sistema nervoso centrale e periferico: capogiro/leggera
vertigine, convulsioni (come riscontrato con altri macrolidi),
mal di testa, sonnolenza, parestesiae
iperattività.
Cute e annessi cutanei:sono state riportate
reazioni allergiche tra cui prurito, rash,
fotosensibilità, edema, orticaria eangioedema.
Sono stati raramente riportati alcuni episodi di gravi
reazioni cutanee come eritema multiforme, sindrome di
Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.
Sistema cardiovascolare: come con altri macrolidi, si
sono verificati alcuni casi di palpitazioni ed aritmie,
tra cui tachicardia ventricolare, sebbene non sia stata accertata
una relazione causale con AZITROCIN (azitromicina).
Generali: sono stati riportati casi di astenia,
sebbene non sia stata accertata una relazione di causalità
con AZITROCIN (azitromicina), moniliasi e anafilassi (raramente
fatale) (vedi sezione 4.4. Speciali avvertenze e precauzioni per
l’uso).
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Gli eventi avversi verificatisi con dosi superiori a quelle
consigliate sono stati simili a quelli registrati con dosi
normali. In caso di sovradosaggio, sono indicate le appropriate
misure generali sintomatiche e di supporto.
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AZITROCIN (azitromicina) è un farmaco appartenente ad
una nuova classe di antibiotici, denominata classe degli azalidi;
è derivata dall'inserimento di un atomo di azoto
nell'anello lattonico dell'eritromicina A.
La sua denominazione chimica è:
9-deossi-9a-aza-9a-metil-9a-omoeritromicina
A.
AZITROCIN (azitromicina) esplica la sua attività
inibendo la sintesi proteica batterica mediante legame con le
subunità ribosomiali 50s e prevenendo così la
traslocazione peptidica, ma senza influire sulla sintesi
dell'acido nucleico. AZITROCIN (azitromicina) dimostra in
vitro attività nei confronti di un'ampia gamma di
batteri che comprende:
Aerobi Gram-positivi:Staphylococcus aureus,
Streptococcus pyogenes (Streptococcus
beta-emolitico di gruppo A),Streptococcus
pneumoniae, Streptococchi alfa emolitici (gruppo
viridanti), altri Streptococchi eCorynebacterium
diphteriae. Batteri gram-positivi
eritromicina-resistenti qualiStreptococcus
faecalis (enterococcus) e molti ceppi di Staphilococchi
meticillino-resistenti mostrano resistenza crociata anche
nei confronti dello AZITROCIN (azitromicina);
Aerobi Gram-negativi:Haemophilus
influenzae, Haemophilus parainfluenzae, Moraxella catarrhalis,
Acinetobacter spp., Yersinia spp., Legionella
pneumophila, Bordetella pertussis, Bordetella parapertussis,
Shigella spp., Pasteurella spp., Vibrio
cholerae e parahaemolyticus, Pleisiomonas
shigelloides.
AZITROCIN (azitromicina) dimostra attività variabile
nei confronti diEscherichia coli, Salmonella enteritidis,
Salmonella typhi, Enterobacter spp., Aeromonas
hydrophila e Klebsiella spp.
In caso di infezioni sostenute da tali specie batteriche test
di sensibilità in vitro dovrebbero essere eseguiti.
Proteus spp., Serratia spp., Morganella
spp. e Pseudomonas aeruginosa sono di solito
resistenti.
Batteri anaerobi: Bacteroides fragilis,
Bacteroides spp., Clostridium perfrigens,
Peptococcus spp., Peptostreptococcus spp.,
Fusobacterium necrophorum e Propionibacterium
acnes.
Microrganismi causa di malattie veneree:Clamydia
trachomatis, Treponema pallidum, Neisseria gonorrhoeae ed
Haemophilus ducreyi;
Altri microrganismi:Borrelia burgdorferi
(agente della malattia di Lyme), Chlamydia pneumoniae,
Toxoplasma gondii, Mycoplasma pneumoniae, Mycoplasma hominis,
Ureaplasma urealyticum, Pneumocystis carinii, Mycobacterium
avium, Campylobacter spp., e Listeria
monocytogenes.
�
AZITROCIN (azitromicina) si presenta maggiormente stabile a pH
gastrico in confronto all'eritromicina.
Nell'uomo, dopo somministrazione orale, AZITROCIN
(azitromicina) si distribuisce velocemente ed ampiamente a tutto
l'organismo; il tempo richiesto per ottenere livelli di picco
plasmatico è di 2-3 ore. Il tempo di emivita
plasmatica terminale riflette strettamente il tempo di emivita di
deplezione tissutale (da 2 a 4 giorni).
Studi di cinetica hanno dimostrato livelli tissutali di
AZITROCIN (azitromicina) più elevati rispetto a quelli
plasmatici (fino a 50 volte le concentrazioni massime osservate
nel plasma), indicando così che il farmaco è
altamente legato ai tessuti. Le concentrazioni in organi
bersaglio quali il polmone, le tonsille e la prostata, superano i
valori delle MIC90 per i patogeni più comuni,
dopo una singola somministrazione orale di 500 mg.
Circa il 12% di una dose EV viene eliminata nelle urine come
farmaco immodificato in 3 giorni, la maggior parte nelle prime 24
ore. Concentrazioni molto elevate di farmaco immodificato sono
state trovate nella bile umana insieme a 10 metaboliti, questi
ultimi formati mediante processi� di N- e
O-demetilazione, mediante idrossilazione della desosamina e
dell'anello agliconico e mediante scissione dei
cladinosio-coniugati. Studi condotti mediante HPLC e metodo
microbiologico per valutare le concentrazioni tissutali di tali
metaboliti hanno dimostrato che essi non giocano alcun ruolo
nell'attività antimicrobica dello AZITROCIN
(azitromicina).
�
Gli studi farmaco-tossicologici sia in somministrazione
singola che ripetuta eseguiti su diverse specie animali hanno
dimostrato, a dosi superiori rispetto a quelle impiegate in
terapia, che AZITROCIN (azitromicina) è molto ben
tollerato.
La DL50 per somministrazione orale nei topi maschi
è circa 3000 mg/Kg e nei topi femmine 4000 mg/Kg; per
somministrazione intraperitoneale è invece compresa fra
> 400 e < 600 nel maschio e nella femmina. La
DL50 per somministrazione orale nei ratti maschi e
femmine è superiore a 2000 mg/Kg e per� via�
intraperitoneale è compresa fra > 500 e < 900 nel
maschio.
Gli eventuali effetti tossici riscontrati nelle prove di
tossicità cronica (anoressia, perdita di peso,
fosfolipidosi) si sono dimostrati reversibili con
l'interruzione del trattamento. AZITROCIN (azitromicina) non
influenza l'attività riproduttiva e non esplica azione
teratogena né mutagena.
La biodisponibilità dello AZITROCIN (azitromicina) nel
ratto (che si dimostra l'animale con il comportamento cinetico
più simile all'uomo) è circa 2-3 volte
superiore a quella dell'eritromicina.
In studi animali sono state osservate elevate concentrazioni
di AZITROCIN (azitromicina) all'interno delle cellule
fagocitarie. In modelli sperimentali, inoltre, concentrazioni
più elevate di AZITROCIN (azitromicina) vengono rilasciate
dai fagociti attivati rispetto ai fagociti non attivati. Tale
fenomeno determina, nel modello animale, elevate concentrazioni
di AZITROCIN (azitromicina) nel sito di infezione.
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AZITROCINCompresse rivestite con film: amido
pregelatinizzato, calcio fosfato acido anidro, sodio carmellosa,
magnesio stearato, sodio laurilsolfato, acqua deionizzata.
Il rivestimento contiene: titanio diossido, lattosio,
ipromellosa, triacetina, acqua deionizzata.
AZITROCIN Polvere per sospensione orale: sodio fosfato
tribasico anidro, idrossipropilcellulosa, gomma xantana, aroma di
ciliegia, crema di vaniglia, aroma di banana, saccarosio.
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Non pertinente.
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AZITROCIN Compresse rivestite con film: 2 anni.
AZITROCIN Polvere per sospensione orale: 2 anni a
confezionamento integro.
La polvere per sospensione orale una volta ricostituita si
conserva per 10 giorni a temperatura ambiente.
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Nessuna precauzione particolare per la conservazione.
�
AZITROCIN Compresse: Blister PVC contenente 3 compresse
rivestite con film divisibili da 500 mg.
AZITROCIN Polvere per sospensione orale: Flacone di
polietilene ad alta densità contenente 1500 mg di
principio attivo con chiusura a prova di bambino e adeguato
dosatore.
Una volta ricostituita la sospensione conterrà 200 mg/5
ml.
�
Agitare il flacone contenente la polvere prima dell’uso.
Aggiungere acqua nel flacone utilizzando l’apposito
dosatore annesso alla confezione. Agitare bene. Agitare sempre la
sospensione prima dell’uso.
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BIOINDUSTRIA FARMACEUTICI S.r.l.
S.S.156 Km 50 – 04010 Borgo San Michele (LT)
�
AZITROCIN 500 mg Compresse rivestite con film – 3
compresse����������� A.I.C. n. 027897040
AZITROCIN Polvere per sospensione orale – Flacone da
1500 mg����������� A.I.C. n. 027897026
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30 aprile 2002
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25 novembre 2002
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