Fattore IX della coagulazione (umano) altamente purificato in
flaconi e siringhe, a doppia inattivazione virale.
I flaconi sono disponibili con una potenza nominale di
500-1000-1500 UI; le siringhe con una potenza nominale di 500 e
1000 UI.
Attività' specifica: >150 U/mg proteine.
Il processo di produzione di Alphanine comprende due specifici
steps appositamente studiati per eliminare/rimuovere i virus:
2) nanofiltrazione (ultrafiltrazione spinta) che è
stata appositamente studiata per rimuovere i virus (in
particolare quelli sprovvisti di involucro lipidico) dai prodotti
biologici.
Polvere liofilizzata e solvente per soluzione per infusione
endovenosa.
Alphanine viene fornito sotto forma liofilizzata sia in
flaconi, che in siringhe a doppio scomparto.
- [Vedi Indice]
Prevenzione e trattamento di episodi emorragici in soggetti
con deficit di Fattore IX da Emofilia B ed in soggetti con
deficit acquisito di Fattore IX.
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Posologia
Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono
dalla gravità del deficit coagulatorio, dalla
localizzazione ed estensione dell'emorragia e dalle condizioni
cliniche.
Una unità di Fattore IX è equivalente alla
quantità di Fattore IX contenuta in un millilitro di
plasma umano normale.
Il calcolo del dosaggio di Fattore IX necessario si basa sulla
considerazione empirica che la somministrazione di una 1 I.U. di
Fattore IX per chilogrammo di peso corporeo aumenta
l’attività del Fattore nel plasma dello 0.8%.
Pertanto la dose si determina usando la formula seguente:
Unita' necessarie = peso corporeo (kg) x aumento di Fattore IX
desiderato (%) x 1.2
IMPORTANTE
La quantità e la frequenza di somministrazione
devono comunque basarsi sulla efficacia clinica nei singoli
soggetti.
Nei casi di eventi emorragici che seguono,
l’attività del Fattore IX non deve scendere al di
sotto dei livelli indicati (%) per tutto il periodo indicato.
Eventi emorragici
|
Livelli plasmatici di Fattore IX necessari
|
Durata di mantenimento
|
Emorragie minori; emorragie articolari
|
30%
|
Almeno un giorno a seconda della gravità
dell’emorragia
|
Emorragie maggiori; emorragie muscolari, estrazioni dentarie;
traumi moderati al capo operazioni di media gravità;
emorragie della cavità orale.
|
30 - 50%
|
3-4 giorni o finché non si è ottenuta adeguata
cicatrizzazione
|
Emorragie pericolose per la vita; operazioni maggiori;
emorragie gastrointestinali, emorragie intracraniche,
intraaddominali o toraciche.
Fratture
|
50 - 75%
|
7 giorni e continuare la terapia per almeno altri 7 giorni
|
In alcune circostanze possono essere necessarie dosi
più elevate di quelle calcolate, specialmente nel caso
della dose iniziale.
In particolare, in caso di interventi chirurgici maggiori,
è indispensabile un monitoraggio preciso della terapia
sostitutiva per mezzo di esami dell'andamento
dell’attività coagulatoria (attività
plasmatica del Fattore IX).
Per la profilassi a lungo termine delle emorragie, in
particolare nei soggetti con Emofilia B grave, vanno
somministrate dosi da 10 a 25 I.U. di Fattore IX per chilogrammo
di peso ad intervalli di tre - quattro giorni.
Per gli emofilici con anticorpi contro il Fattore IX
(inibitori) è necessaria una terapia specifica.
Si può ottenere una immunotolleranza con l'uso di
concentrati di Fattore IX umano.
Modalità' di somministrazione
Dopo aver disciolto il preparato, iniettarlo od infonderlo per
via venosa a velocità costante, nell'arco di 5 minuti.
�
- Va usata cautela nei soggetti allergici ai costituenti del
preparato.
- Alto rischio di trombosi o di coagulazione intravascolare
disseminata (vedere al punto 4.4: Avvertenze particolari e
speciali precauzioni per l'uso).
�
Se si verifica una reazione allergica od anafilattica,
l’iniezione/infusione deve essere immediatamente
sospesa.
In caso di shock devono essere adottate le terapie
specifiche.
Sulla base dell'esperienza con prodotti a base di Fattore IX a
bassa purezza (Concentrati di complesso Protrombinico) esiste un
rischio potenziale di trombosi o di coagulazione intravascolare
disseminata quando si usano i concentrati di Fattore IX.
Ogni paziente deve essere osservato attentamente per
evidenziare segni o sintomi di coagulazione intravascolare o di
trombosi.
A causa del rischio potenziale di complicanze tromboemboliche,
va usata cautela nei soggetti con anamnesi di malattie
coronariche o di infarto, con malattie epatiche, nei
post-operati, nei neonati o nei soggetti a rischio di
manifestazioni tromboemboliche o di coagulazione intravascolare
disseminata. In ognuno di questi casi va valutato attentamente il
rapporto rischio/beneficio.
Dopo ripetuti trattamenti con concentrati di Fattore IX, va
determinato il livello plasmatico degli inibitori.
�
Non sono state segnalate, a tutt'oggi, forme di interazione
del concentrato di fattore IX della coagulazione umano con altri
prodotti medicinali.
�
La sicurezza dei concentrati di Fattore IX in gravidanza non
è stata provata in studi clinici controllati.
Studi nell'animale non sono sufficienti a valutare la
sicurezza d'uso del prodotto in gravidanza, durante lo sviluppo
del feto, nel periodo peri e post-natale. Pertanto i concentrati
di Fattore IX vanno usati solo in caso di effettiva
necessità durante la gravidanza e l'allattamento.
�
Non sono stati evidenziati effetti negativi di qualunque
genere.
�
- In rari casi vengono osservate reazioni allergiche od
anafilattiche.
- In rari casi si verifica un aumento della temperatura
corporea.
- Si possono sviluppare anticorpi contro il Fattore IX.
- Per prodotti ottenuti da plasma o sangue umano, non si
può del tutto escludere la possibilità di
trasmissione di forme infettive, dovute anche ad elementi
patogeni di natura attualmente sconosciuta.
Per ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi,
nella preparazione del prodotto viene effettuata
un’accurata scelta dei donatori e vengono prese misure
adatte per rimuovere od inattivare eventuali agenti infettanti,
qualora presenti.
Queste misure comprendono l'uso del trattamento
solvente/detergente ed un processo di nanofiltrazione, capace di
rimuovere anche i virus senza involucro lipidico (Epatite A,
Parvovirus).
- Esiste il rischio potenziale di episodi tromboembolici
conseguenti alla somministrazione di concentrati di Fattore
IX.
�
L'uso di dosi elevate di prodotti contenenti Fattore IX (PCC)
è stato associato con casi di infarto del miocardio,
coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed
embolia polmonare.
Pertanto, in caso di sovradosaggio, la possibilità di
sviluppo di complicanze tromboemboliche o di coagulazione
intravascolare disseminata aumenta nei pazienti a rischio per
queste complicazioni.
�
�
Il Fattore IX è una glicoproteina a catena singola di
circa 68.000 Dalton, vitamina K-dipendente, sintetizzata nel
fegato.
Il Fattore IX viene attivato a fattore IXa nella via
intrinseca della coagulazione e, in quella estrinseca, dal
complesso fattore VII/fattore tissutale.
Il Fattore IX attivato, in combinazione col fattore VIII
attivato, attiva a sua volta il fattore X; ciò consente la
conversione della protrombina in trombina, la quale converte il
fibrinogeno in fibrina, con formazione del coagulo.
L’attività del Fattore IX è molto ridotta
nei pazienti con Emofilia B. Pertanto, in questi pazienti
è necessaria una terapia sostitutiva.
�
L'infusione di concentrati di Fattore IX umano in soggetti con
Emofilia B consente un aumento del 30-60%
dell’attività del fattore stesso nel plasma.
L'emivita plasmatica del Fattore IX varia tra 16 e 30 ore con una
media di 24 ore.
�
Il Fattore IX dei concentrati è un costituente normale
del plasma e si comporta come il Fattore IX endogeno.
I test di tossicità per dose singola non hanno
significato (per sovraccarico ai dosaggi più alti).
I test di tossicità per dosi ripetute negli animali non
sono proponibili per le interferenze dovute allo sviluppo di
anticorpi nei confronti di proteine eterologhe.
Dal momento che l'esperienza clinica non evidenzia
possibilità di azione tumorigena o mutagena, studi
sperimentali in specie eterologhe non sono considerati
necessari.
�
�������� DESTROSIO����������� 0.01-0.2 mg/unità Fattore
IX
�������� EPARINA��������������� 0.01-2.0 IU/50 unità
Fattore IX
�
ALPHANINE non deve essere mescolato con altri prodotti
medicinali.
Si raccomanda che ALPHANINE venga ricostituito solo con il
solvente fornito.
�
Per ambedue le preparazioni (flaconi e siringhe):
24 mesi a 2-8°C al riparo dalla luce. Non congelare.
Il prodotto deve essere usato immediatamente dopo la
ricostituzione.
�
Vedere punto 6.3
�
Il flacone è di vetro neutro di Tipo I ed è
chiuso con un tappo grigio di gomma butilica, un sigillo di
alluminio zigrinato ed una copertura di plastica "Flip-Off".
Ogni flacone di ALPHANINE contenente polvere liofilizzata
viene fornito, unitamente ad uno, separato, di solvente
contenente 10 ml di acqua per iniezioni, ad un ago a doppia punta
ed un ago-filtro con siringa.
La siringa a doppio scomparto è di vetro di Tipo I,
chiusa con chiusura grigia di bromobutile. Uno scomparto contiene
ALPHANINE polvere liofilizzata, l'altro 4,6 ml di diluente (acqua
per iniezioni).
�
Dopo ricostituzione della polvere con il solvente, la
soluzione va iniettata per via endovenosa.
Non usare il prodotto dopo la data di scadenza riportata in
etichetta.
Usualmente la soluzione deve risultare chiara o leggermente
opalescente.
Non usare soluzioni che si presentano torbide o con
depositi.
Dopo ricostituzione il prodotto deve essere utilizzato
immediatamente.
Ogni soluzione non usata deve essere eliminata.
�
Alpha Therapeutic Europe Ltd.
Thetford House - Roman Way
Thetford – Norkfolk
IP241XB Gran Bretagna
�
ALPHANINE 500 flac. 500
unit������������������������������������������ AIC
N° 029250040
ALPHANINE 1000 flac. 1000
unità���������������������������������������� AIC N°
029250053
ALPHANINE 1500 flac. 1500
unità���������������������������������������� AIC N°
029250014
ALPHANINE 500 siringa doppio scomparto 500
unità���������������� AIC N° 029250026
ALPHANINE 1000 siringa doppio scomparto 1000
unità������������� AIC N° 029250038
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Flacone da 1.500 IU e siringa doppio scomparto da 500 e 100
IU: 5 Settembre 1996.
Flacone da 500 e 1000 IU: 19 Novembre 1998
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19 Novembre 1998.