ALPRAZOLAM TEVA 0,25 mg
ALPRAZOLAM TEVA 0,5 mg
ALPRAZOLAM TEVA 1 mg
Una compressa da 0,25 mg contiene: 0,25 mg di alprazolam,
Una compressa da 0,5 mg contiene: 0,5 mg di alprazolam.
Una compressa da 1 mg contiene:��� 1 mg di alprazolam.
Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Compressa.
Alprazolam Teva 0,25 mg
Compressa di colore bianco, di forma oblunga, divisibile.
Alprazolam Teva 0,5 mg
Compressa di colore rosa, di forma oblunga, divisibile.
Alprazolam Teva 1 mg
Compressa di colore azzurro, di forma oblunga, divisibile.
Trattamento sintomatico dell'ansia.
Usare alprazolam solo se il disturbo è o sta provocando uno stato di invalidità, oppure se il paziente sta avvertendo una sofferenza eccessiva in conseguenza� del suo disturbo.
Il periodo di trattamento deve essere il più breve possibile. In ciascun paziente si devono riesaminare periodicamente la necessità di trattamento con alprazolam e la dose adatta. La durata totale del trattamento non deve superare le 8-12 settimane compreso il periodo di riduzione graduale della dose. In certe circostanze può essere necessario un trattamento prolungato, ma ciò va evitato fino a quando non saranno state riesaminate le condizioni del paziente.
La dose ottimale di alprazolam deve essere determinata caso per caso a seconda della gravità dei sintomi e della risposta del paziente.
Nella maggior parte dei pazienti, i sintomi d'ansia possono essere trattati efficacemente con una dose compresa fra 0,5 e 3 mg al giorno, divisi in dosi somministrate separatamente. In nessun caso si deve superare la dose massima di 3 mg/die. I pazienti che non hanno mai assunto in precedenza farmaci psicotropi in generale richiedono dosi inferiori rispetto ai pazienti già trattati con tranquillanti, antidepressivi od ipnotici od in pazienti che siano alcolisti cronici. Per evitare l'atassia ed un'ipersedazione, si consiglia di usare la dose minima efficace.
Adulti
Dose iniziale*: da 0,25 a 0,5 mg tre volte al giorno
Dose di mantenimento*: da 0,5 a 3 mg al giorno a dosi frazionate
Pazienti anziani, debilitati oppure pazienti con disturbi della funzionalità renale od epatica
Dose iniziale: 0,25 mg due o tre volte al giorno
Dose di mantenimento: da 0,5 a 0,75 mg al giorno a dosi frazionate: aumentare gradualmente la dose, se necessario, e se la malattia lo permette.
* Se si verificano effetti collaterali, la dose deve essere ridotta.
Sospensione del trattamento
La dose deve essere gradualmente ridotta. Si raccomanda di ridurre la dose giornaliera di alprazolam ad un tasso non superiore a 0,5 mg per tre giorni. In alcuni pazienti, può essere necessario ridurre la dose ancora più gradualmente.
Con Alprazolam Teva 1 mg non si può somministrare la dose iniziale di 0,25 mg. Per somministrare questa dose bisogna usare compresse (divisibili) di Alprazolam Teva 0,25 mg o di Alprazolam Teva 0,5 mg.
Miastenia grave.
Ipersensibilità alle benzodiazepine o ad uno degli eccipienti della compressa.
Grave insufficienza respiratoria.
Sindrome dell'apnea da sonno.
Grave insufficienza epatica.
Pazienti di età inferiore a 18 anni (vedere 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso).
Tolleranza
L'effetto ipnotico può diminuire dopo impiego ripetuto per un periodo di numerose settimane.
DipendenzaL'impiego cronico di benzodiazepine può comportare lo sviluppo di dipendenza fisica e mentale. Il rischio di dipendenza è maggiore man mano che aumentano la dose e la durata del trattamento. Vi è anche un maggior rischio in pazienti con anamnesi di abuso di droghe e di alcool. Se vi è una dipendenza fisica, la sospensione del trattamento è accompagnata da sintomi di astinenza che possono essere costituiti da cefalee a dolore muscolare, ansia grave e tensione, disturbi del sonno, irrequietezza, confusione e irritabilità. In casi gravi si manifestano i seguenti sintomi: depersonalizzazione, derealizzazione, iperacusia, perdita della sensibilità e sensazioni di formicolio agli arti, ipersensibilità alla luce, ai suoni e al tocco, allucinazioni e convulsioni epilettiche.
I sintomi da astinenza possono comparire alcuni giorni dopo la fine del trattamento.
Ansia e tensione da rebound
Quando viene sospeso il trattamento con alprazolam, può verificarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno indotto ad eseguire il trattamento con una benzodiazepina (o con sostanze simili alle benzodiazepine) ricompaiono anzitutto con un'intensità superiore a quella precedente. La sindrome può essere accompagnata da sbalzi d'umore, insonnia e irrequietezza. Dato che il rischio di sintomi da astinenza/sintomi da rebound è maggiore dopo una rapida riduzione della dose o dopo l'improvvisa sospensione del trattamento, si raccomanda di ridurre gradualmente la dose.
Durata del trattamento
La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere 4.2 'Posologia e modo di somministrazione’) a seconda delle indicazioni, ma, in casi d'ansia e tensione, non deve superare le 8-12 settimane, compreso il cosiddetto 'periodo di riduzione graduale della dose'. Il prolungamento della durata del trattamento è possibile solo dopo aver riesaminato le condizioni del paziente.
Può essere importante informare il paziente all'inizio del trattamento che il decorso del trattamento sarà limitato e spiegare chiaramente come verrà ridotta gradualmente la dose.
È importante preparare i pazienti alla comparsa di sintomi di rebound per evitare il più possibile uno stato di malessere alla comparsa di questi sintomi durante la cessazione della terapia. Nel caso delle benzodiazepine con breve emivita, vi sono indicazioni che possono manifestarsi sintomi di astinenza nell'intervallo fra le somministrazioni, specialmente quando viene somministrata una dose elevata. Se si usano benzodiazepine con lunga emivita, è importante sottolineare che è opportuno non passare a benzodiazepine con emivita breve a causa dei sintomi di astinenza che possono verificarsi.
Amnesia
Come avviene con altre benzodiazepine, alprazolam può provocare amnesia anterograda che di solito si verifica parecchie ore dopo l'assunzione del prodotto (vedere anche 4.8 ‘Effetti indesiderati’).
Reazioni psichiatriche e paradosse
Se si verificano irrequietezza, agitazione, irritabilità, scoppi d'ira, incubi notturni, insonnia grave, allucinazioni, psicosi, comportamento improprio, delirio onirico ed altri disturbi del comportamento, deve essere sospeso l'impiego del farmaco. Reazioni paradosse si verificano più spesso nei bambini e nei pazienti anziani.
Gruppi particolari di pazienti
La sicurezza e l'efficacia del farmaco non sono state dimostrate in pazienti di età inferiore ai 18 anni.
Gli anziani devono essere trattati preferibilmente con una dose inferiore a quella abituale (vedere 4.2 'Posologia e modo di somministrazione').
In pazienti con insufficienza respiratoria cronica bisogna somministrare una dose inferiore, data la possibilità di depressione respiratoria.
Le benzodiazepine non sono indicate per il trattamento di pazienti con gravi disturbi epatici, dato che possono favorire lo sviluppo di encefalopatia.
Le benzodiazepine non sono efficaci per il trattamento primario delle psicosi.
In alcuni casi sono stati segnalati episodi maniacali in pazienti con depressione latente.
Le benzodiazepine non sono efficaci per il trattamento primario della depressione grave e non devono essere utilizzate da sole per il trattamento dell'ansia associata a depressione grave, poiché in tali pazienti possono verificarsi casi di suicidio.
Quando le benzodiazepine vengono somministrate a pazienti gravemente depressi e con tendenze suicide, è necessario adottare precauzioni idonee e prescrivere dosi appropriate.
Le benzodiazepine devono essere usate con la massima cautela anche in pazienti con anamnesi di abuso di alcool e di droghe.
Le compresse contengono lattosio. Pertanto, pazienti con problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento glucosio-galattosio non devono assumere tale farmaco.